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L'uomo ha perso la sua autorità?


Akira93

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quindi conviene crearsi un'immagine che la maggior parte delle persone ammirano in modo tale da rispettarci e riottenere l'autorità.

più che altro c'é da chidersi:

- a cosa ti serve questa "autorità"?

- e come sai di averla o no?

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più che altro c'é da chidersi:

- a cosa ti serve questa "autorità"?

- e come sai di averla o no?

Dato che io sento di non averla ti parlo un pò per astrazione, dal mio punto di vista l'autorità ti serve per poter fare quello che ami e sai fare in tranquillità, esempio: fare il tuo lavoro di professore e gli alunni ti ascoltano. Tanto per ricollegarmi sopra.

Il sapere di possederla dipende dai feedback della realtà credo ci si accorge di essere autorevoli quando la maggior parte delle persone con cui ci relazioniamo ci ascolta oppure segue i nostri consigli.

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No, non credo. E' solo che di uomini ce ne sono meno, dopo ave fatto l'errore di costruire un tipo di struttura societaria volto ad ammazzare qualsivoglia tipo di istinto maschile alla luce del sole.

Il risultato è trovarsi con "uomini non uomini" e donne insoddisfatte, giustamente. Le donne insoddisfatte poi, senza volerlo, rendono le cose, in materia di seduzione, a mio avviso ancora più difficili per i seduttori. E' una specie di circolo vizioso.

Fatevi un giro nella sezione oneitis o nella sezione consigli, vedrete a cosa ci siamo ridotti come genere.

E tu credi tocca a noi, intendo persone tipo noi del forum, prenderne coscienza e comportarci da uomini?

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Per essere rispettati basta 1) rispettare 2) rispettare chi ci rispetta 3) non rispettare chi non ci rispetta... sembrano tre concetti banali eppure da quando li ho appresi e fatti miei i risultati sono stati più che evidenti..

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Deconstructed Reality

La società è cambiata, l'uomo (inteso come uomo medio) e la donna (intesa come donna media) sono cambiati e insieme a loro una moltitudine di fattori influenzanti e strettametne interconessi.

E' nata l'industria cinematografica, poi la rivoluzione informatica, infine internet è diventato un'espansione di come percepiamo il tempo e lo spazio.

Precedentemente già dalla Grande Guerra le donne hanno iniziato a ritagliarsi un posto nel mondo del lavoro, poi la prima ondata femminista, infine l'assurdo femminismo attuale.

Non possiamo dire che l'uomo non è più uomo, perché sarebbe una palese contraddizione.

Ma l'uomo non è più quello di una volta, com'è ovvio che sia.

L'uomo non è mai stato, è sempre divenuto.

Ma la velocità con cui l'uomo come specie è cambiata è tale da rendere evidente un processo che solitamente è lento ed impercettibile.

Nelle attuali dinamiche l'uomo sta venendo femminilizzato.

Il testosterone medio scende, la dieta peggiora, il contatto con sostanze che rilasciano estrogeni sale, e la salute maschile cala.

Con il termine autorità (dal latino auctoritas, da augeo, accrescere) si intende quell'insieme di qualità proprie di una istituzione o di una singola persona alle quali gli individui si assoggettano in modo volontario per realizzare determinati scopi comuni.

Nel dominio della realtà non solo nell'uomo sono calate le qualità dell'autorità ma anche gli scopi comuni che una volta poteva offrire sono andati via via dissolvendosi.

Lo stato è garante di tutti i bisogni primari, quindi l'uomo (medio) parte in svantaggio.

Ma ci sono altri scopi comuni socio-relazionali che non può ancora garantire del tutto, e altro che puoi offrire.

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Il Lupo

E tu credi tocca a noi, intendo persone tipo noi del forum, prenderne coscienza e comportarci da uomini?

Io ritengo che ci siano essenzialmente due tipi di persone che si iscrivono a questo forum. Un primo gruppo ha come minimo comun denominatore il fatto di essere stato lasciato/di essere in crisi/di non essere corrisposto da/con/da una specifica ragazza. Generalmente (non sempre) sono alla ricerca della pillola magica per ricomporre questo strappo che loro avvertono nella loro quotidiana routine. Costoro generalmente spariscono dopo due o tre giorni.

Il secondo gruppo, quello a cui amo fare riferimento, POTREBBE essere in quel momento in una situazione simile a quella conduce i componenti del primo gruppo a iscriversi su IS, ma non è detto. Spesso (ed è anche il mio caso) si iscrivono perchè avvertono un particolare "risveglio", che fa leva sulla percezione di un "malessere" che funge da campanello d'allarme.

Questi sono quelli che poi rimangono. Perchè IS, la nostra comunità, apre loro le porte di un nuovo, sconfinato mondo. Esattamente come assumere la pillola rossa. Non torni più indietro, non puoi.

Fatta questa premessa, comprenderai le mie ragioni quando ti dico che non c'è un discorso di "dovere" quando, in IS, si parla di recuperare l'identità di "uomini". Non c'è neanche un discorso di volontà, poichè la volontà può essere intesa sia come volontà innata che come volontà razionale. Ma personalmente intendo la volontà innata come istinto.

Il vero percorso di crescita, il percorso di "ritorno" all'identità rubata, è un atto di volontà innata innescato dalla scelta consapevole (volontà razionale) di cambiare rotta. Ma anche questa scelta consapevole a sua volta è innescata da un malessere, che potrebbe ssere inteso come un meccanismo di autodifesa dell'istinto che vuole recuperare sè stesso.

Dunque recuperare tale immagine non è la nostra volontà, è ciò che siamo.. ciò che scopriamo di essere. Dunque per noi iscritti di IS diventa un "naturale benefico obbligo" (passatemi questa definizione stiracchiata) mentre per il resto del mondo rimane qualcoa di inconoscibile fino a che non scatta la scintolla (il famoso meccanismo di autodifesa, che tra l'altro io ho definito tale emplicemente postulandolo).

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Oggi dopo un'interessante discussione con il mio coinquilino, siamo arrivati alla conclusione che rispetto ai tempi passati l'uomo, come padre di famiglia o professionista nel lavoro, ha perso il rispetto da parte della famiglia e dei suoi subalterni.

Il padre più che un esempio da seguire, per il figlio diventa un amico che poi quindi rimane senza punto di riferimento nella sua crescita. Il capo viene deriso dai suoi dipendenti apertamente.

Io credo si può estendere il discorso anche al rapporto con le donne, in cui si vedono uomini trattati male che si svendono e vengono trattati male dalle donne.

Vedo che oggi, se l'uomo è arrivato a essere mal considerato, è la conseguenza di un processo in cui gran parte degli uomini non sviluppano un'identità forte.

Ne stiamo già pagando le conseguenze, le donne non ci rispettano, se abbiamo un'attività i nostri dipendenti fanno come gli pare, i figli pensano di fare ciò che gli pare e sono straviziati.

La crescita personale nasce come risposta al problema di questo genere, che secondo è il problema sociale principale di questo periodo storico.

Non vuole essere un post maschilista, ma sottolineare l'obiettivo di essere un uomo prima che un seduttore nella propria vita.

Voi cosa ne pensate?

Maschilista? Perché?

Ne penso che ieri una mi ha scritto:

Potevi anche rispondere su facebook, merda.

Al che ho preso "merda" come un insulto e le ho tirato addosso un' ora di rabbia e di critica a quei quattro coglioni che conosce lei e che le permettono di chiamarli in quel modo.

Ho continuato ad inveire contro quei 4 coglioni sottomessi mentre le spiegavo che la merda gliela facevo mangiare, lei ha spiegato che intendeva merda come esclamazione, non come insulto, ha fatto la parte di quella che dice "te sei paranoico, non sei a posto, ecc." davanti alla quale parte ho continuato a spiegarle che o mi insulta o sta dalla mia parte, se sta dalla mia parte non voglio sentire sto linguaggio da gangsta perché mi insulta anche solo il pensiero che abbia usato quel tono con me.

Per farla breve.

Ha chiesto se poteva passare.

Arrivata, (per me come se nulla fosse), mi ha chiesto se potevo prenderla, le ho detto che non mi andava, si è spogliata e mi ha messo il culetto in vista fino a quando non l'ho presa.

Happy End.

Ecco cosa ne penso.

Modificato da ^'V'^
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Al che ho preso "merda" come un insulto e le ho tirato addosso un' ora di rabbia e di critica a quei quattro coglioni che conosce lei e che le permettono di chiamarli in quel modo.

Ho continuato ad inveire contro quei 4 coglioni sottomessi mentre le spiegavo che la merda gliela facevo mangiare, lei ha spiegato che intendeva merda come esclamazione, non come insulto, ha fatto la parte di quella che dice "te sei paranoico, non sei a posto, ecc." davanti alla quale parte ho continuato a spiegarle che o mi insulta o sta dalla mia parte, se sta dalla mia parte non voglio sentire sto linguaggio da gangsta perché mi insulta anche solo il pensiero che abbia usato quel tono con me.

questo non va in contrasto col post "Punire é Premiare" ?

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questo non va in contrasto col post "Punire é Premiare" ?

Giusta osservazione.

Purtroppo quando ho letto su whatsapp la sua frase, avevo già risposto su facebook.

Quindi, di fatto, senza accorgermene, avevo creato il precedente per cui lei mi scriveva così e io le rispondevo prontamente.

Allora ho dovuto agire in emergenza.

Se una ti scrive "portami a lavare la macchina, stronzo" puoi fregartene e portargliela sporca.

Ma se ti accorgi del suo messaggio quando l'hai appena lavata di tua iniziativa per gentilezza, allora si sta creando un precedente che va spento con la forza di un estintore a CO2 su un cerino.

Perché a quel punto mi era impossibile ignorare. Visto che a lei pareva di aver avuto successo col suo messaggio. Infatti le avevo risposto.

Se avessi letto il messaggio, non le avrei risposto.

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