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GUIDA ALLA MEDITAZIONE [WORKING PROGRESS]


cabeleira

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cabeleira

E' vero ! Si scrive " Work in progress" !!!!! Ignoranza cosmica..... ;)

L'unica difficoltà riscontrata per il momento è l'ansia di finire l'esercizio dovuta al non sapere quando scade il silenzio che ti viene lasciato per fare pratica (cioè quando c'è quel suono, stranissimo tral'altro)

Sento proprio quest'ansia in pancia che mi vorrebbe mettere in agitazione, dico vorrebbe perché riesco benissimo a controllarla, però è molto fastidiosa e mi deconcentra parecchio dopo i primi 4/5 minuti (credo).

Ciao,

La meditazione è simile ad un gioco, la sabbia nella clessidra è infinita, non esiste il tempo - limite; non trattandosi di una gara o di una sfida, ma di un gioco, con la pratica diverrà puro e semplice divertimento.

Più ti avvicini a comprendere questo concetto, a sentirlo : maggiore è la possibilità che tu impari a "servirti" della meditazione per uscire da uno stato mentale negativo o controproducente.

Per farti un esempio : Non dormo dalle 9 di Sabato mattina, quest'oggi ho lavorato tutto il giorno, fino alle 20. Ieri ho fatto serata in discoteca.

Quando sono tornato a casa, questa sera ero a pezzi. Ho provato a fare un po di meditazione eseguendo un esercizio molto semplice, a gambe incrociate e senza mantra.

Ora non ti dico che sono pronto a ripartire per una notte di bagordi, ho sonno e tra un po finalmente me ne andrò a letto, ma sono abbastanza carico da formare un pensiero indipendente e consapevole che supera la stanchezza.

Ti è capitato in passato, di sentirti in ansia quando dovevi finire un compito in classe o una consegna entro un tempo limite ?

Modificato da cabeleira
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-AgentOrange-

Ciao,

La meditazione è simile ad un gioco, la sabbia nella clessidra è infinita, non esiste il tempo - limite; non trattandosi di una gara o di una sfida, ma di un gioco, con la pratica diverrà puro e semplice divertimento.

Più ti avvicini a comprendere questo concetto, a sentirlo : maggiore è la possibilità che tu impari a "servirti" della meditazione per uscire da uno stato mentale negativo o controproducente.

Per farti un esempio : Non dormo dalle 9 di Sabato mattina, quest'oggi ho lavorato tutto il giorno, fino alle 20. Ieri ho fatto serata in discoteca.

Quando sono tornato a casa, questa sera ero a pezzi. Ho provato a fare un po di meditazione eseguendo un esercizio molto semplice, a gambe incrociate e senza mantra.

Ora non ti dico che sono pronto a ripartire per una notte di bagordi, ho sonno e tra un po finalmente me ne andrò a letto, ma sono abbastanza carico da formare un pensiero indipendente e consapevole che supera la stanchezza.

Ti è capitato in passato, di sentirti in ansia quando dovevi finire un compito in classe o una consegna entro un tempo limite ?

Con la pratica sta scomparendo quest'ansia e, come dici tu, sta diventando sempre più piacevole la cosa.

Credo che il fatto di estraniarsi completamente dalla percezione temporale per vivere appieno il momento sia lo scopo finale dell'esercizio ma al contempo serva molta pratica per riuscirci, mi ci vorrà ancora un po' per entrare in questo "state" :D

Si, mi capitava praticamente in ogni occasione in cui poteva manifestarsi (compito in classe, appuntamento, evento, situazioni nuove, ecc.) ed ho sempre vissuto passivamente queste ansie, perdendomi nei meandri della mia mente fra seghe mentali e paranoie assurde per poi arrivare impreparato, o comunque stressato.

Solo negli ultimi 2 mesi più o meno sto cominciando ad averne sempre di meno, come conseguenza del fatto che sto sviluppando la mia autostima e la mia presenza mentale.

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Paolo1986

Ragazzi io sono appassionato di meditazione,ho basato la mia pratica sulla famosa tecnica di meditazione T-NAS di Fabrizio coppola. Io sono per la meditazione dove bisogna ripetere un mantra. I benefici ci sono eccome e praticamente in 6 mesi cambierete visione della vita e delle cose. Capirete cose che prima non potevate nemmeno intuire e tante cose. Ora vorrei comprarmi un libro sulla Meditazione Trascendentale ma mi interessa anche la meditazione Kundalini basata sui chakra. Voi cosa ne pensate ?

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dickinson1

io ho visto recentemente un video che parlava di meditazione.

A parlare era un presunto "esperto "italiano.

All'inizio sembrava saperne,poi sono rimasto scosso:

mostrava i suo allievi sollevarsi da terra mentre meditavano.

Io sono ignorante del settore,lo ammetto.

Ho sentito racconti di monaci che sotto le cascate ghiacciate restano a meditare ,nudi.

Ok.

Ma e' possibile poter anche lievitare?

Bufala?

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Andrè988

Forza di gravità e leggi fisiche varie > meditazione. Mi spiace ma non imparerai mai a volare...

Io comunque provai meditazione vipassana per qualche settimana, da autodidatta dopo aver letto una guida. Credo sia passato un anno o più da quando ho smesso, avevo smesso perchè non sentivo nessun impatto reale sulla mia vita. Finché meditavo cadevo sempre in uno stato molto rilassato, soprattutto sentivo una strana sensazione, non la provo da tempo quindi non so spiegarla, però finito di meditare continuavo a vivere allo stesso modo, non mi sentivo più sereno, ero ansioso uguale ed i pensieri negativi c'erano in ugual modo. Non ho letto il post iniziale perché al momento ho poco tempo, ma quando ho un po' di tempo gli dò una letta e se mi convince riprovo a cimentarmi.

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Imperativo

Ciao!! Interessante il tuo post, una domanda, sai come focalizzarsi sul presente? Esercizi di meditazione per entrare nel ' flusso ' diciamo..

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cabeleira

Sorry , al momento sono focalizzato sulle ultime udienze da fare prima della fine del trimestre. Poi arricchirò e completerò il discorso, per quanto possibile.

Ancora qualche giorno.....

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cabeleira

Oggi ho capito una cosa. non si tratta di nulla di rivoluzionario. Ma il fatto di fissarla in modo così chiaro ed inequivocabile, è importante.

Ci sono tre contemplazioni, quella del corpo, della mente e della realtà.

C'ero arrivato anche prima, ma solo concettualmente leggendo Giacobbe, ma oggi durante l'ora di Yoga questo semplice fatto mi è apparso chiarissimo, altrettanto chiaro è stato capire come mai non riuscivo a concentrarmi sul corpo.

To be continued.........

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menteinespansione

Io ho una vera e propria maledizione che mi trattiene dal praticare meditazione.

Per piu' volte in passato ho provato a farlo, sono resistito per un periodo compreso tra 1 e 8 giorni, poi per vari motivi, spesso anche insignificanti, ho ceduto. Vuoi che ho avuto una giornata carica e mi sono dimenticato, vuoi che ho procrastinato fino alla fine della giornata, vuoi per altro, ho interrotto quei 30 giorni necessari affinche' un'attivita' diventi parte integrante di una persona.

Ti viene in mente qualcosa che potrei provare?

Mi sono poi sempre chiesto se sia possibile meditare in ambienti pubblici, spesso rumorosi, ad esempio treno. Anche con l'ausilio di cuffie/musica.

anche io per indole sono come te. per quanto ritenga un'attività estremamente positiva la meditazione, un po' per mia natura un po' per scelta, ho deciso di ricercare "il momento presente, il qui e ora senza giudizio" in altri modi.

il metodo che ritengo più efficace nel mio caso, è il dedicarmi a un'attività tecnica e impegnativa. in cui non c'è tempo e modo per pensare, altrimenti ci si blocca.

allenare la sincronia dei colpi nel pugilato, suonare la chitarra etc. sono attività che mi fanno essere pienamente presente su ciò che faccio, e non mi danno modo di pensare a ciò chesto facendo o di dare giudizi.

se non hai un hobby da molto tempo che ti richiede esercizio costante e ripetitivo, e non hai intenzione già di tuo di iniziarne uno...puoi buttare anche un occhio alle meditazioni dinamiche (un tipo di meditazione dinamica la propone Osho).

oltre alla medizione classica, è anche essa vecchia come il mondo. ballo "libero" su percussioni ad alti BMP, è forse da sempre la forma di meditazione più diffusa in tutte le tribù "primitive".

Modificato da menteinespansione
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  • 2 settimane dopo...

Non abbiamo modo di sentire il presente perchè la nostra concentrazione e i nostri livelli di attenzione sono mediamente scarsi. Senza contare che generalmente siamo talmente presi dai nostri pensieri, o emozioni o sensazioni belle o sgradevoli che siano, che non sappiamo proprio cosa sia il presente.

Identificarci con un oggetto non è vivere il presente, bensì uno stato di attenzione totale a qualcosa, senza sentire noi stessi e senza sentire tutto il resto.

Io-----osservazione o identificazione------>oggetto

Io------identificazione------->pensieri/passato/futuro/donne/oggetto osservato.

So a priori che non è possibile vivere il presente leggendo un libro, un forum o qualsiasi parola al riguardo. Pero immaginate che mentre state leggendo queste parole e la vostra attenzione e catturata da questo scritto vi rendete conto che siede seduti su di qualche sedia ed occupate un preciso spazio attorno a voi con sicuramente dei rumori diffusi, con qualche sensazione e con qualche associazione di pensiero.

Se fosse così, permettetevi di sentirvi, di sentire il vostro corpo e di sentire che il vostro corpo occupa un certo spazio. E' un momento estremamente intimo.

In soldoni una parte dell'attenzione ritorna a se stessa,alla fonte da dove parte. Più è profonda l'attenzione più avete modo di percepire un qualsiasi mutamento attorno a voi e in voi stessi. Più l'attenzione e forte più siete coscienti dei vostri sensi e delle reazione che avete ad essi. Vivere il presente e come se il tempo si frazionasse. In un secondo avvengono un infinità di processi, se riesci a sentire quei processi esternamente ed internamente sei ad un livello avanzatissimo.

Per molti anni ho seguito diverse meditazioni. Vipassana è la meditazione ma al riguardo ci sono troppe opinioni speculative, perché la vipassana vera per funzionare ha bisogno di un cambiamento radicale della propria vita e sopratutto vi fa comprendere a chiare note che non siete un entità unica, non avete il controllo su nulla e quello che vi appartiene o che sentite come vostro è solo una cozzaglia di informazioni è opinioni prese per vere o immaginariamente verificate e stereotipate fino alla nausea.

Vipassana presa per il verso giusto fa comprendere la totale nullità che ha un uomo nei confronti di se stesso. Quella calma, quell' amore interiore che suscità e solo immaginazione, una sorta di training autogeno, una presa per il culo ipnotica nei propri confronti. Non è Vipassana.

La cosa che vi fa capire il cercare di vivere il presente è CHE NON SIAMO IN GRADO DI FARLO, se non occasionalmente e per brevi momenti.

IL presente è uno stato di attenzione vigile e molto penetrativa:

Mondo esterno (rumori, visioni, cambiamenti)<---------me stesso che osservo(me e mondo insieme)-------->me come se fosse un cerchio continuo, l'attenzione che va verso diverse direzione sia sensoriali sia interiori con i nostri stati reattivi (emozioni/sensazioni/pensieri/movimenti).

In tutto questo non c'è giudizio, ne classificazione degli eventi, ci sono solo gli eventi e le reazioni interiori ad esse, e vedere la realtà come essa si manifesta e di come facciamo parte di un qualcosa di immensamente più grande di noi.

Si lo so è una crande caciare, talmente semplice che la mente non riesce ad afferrarla.

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