Interstellar [Élite] 283 Inviato 9 Dicembre 2014 Condividi Inviato 9 Dicembre 2014 Io ho aperto questa discussione parlando del tratto introversione-estroversione, ed è su questo che io mi focalizzo. Potevo parlare anche di altri tratti della personalità, ma non era questo il mio intento. Non perchè lo dico io, io sono solo un uomo, ma perchè lo dice il titolo di questo topic. Ho una laurea in psicologia che spinge per parlare di altri tratti, di personalità, e di mille interessanti altre cose, ma la metto a tacere, perchè qui si parla solo di questo aspetto. Scusa ma mi sto scompisciando! hai mai sentito parlare di credenze limitanti, o di super ego? Il super ego del forumista ti sta limitando perché un titolo, creato da te stesso, dice che non puoi fare una certa cosa??!!! Chi decide cosa é on topic? semmai un amministratore, lasciali lavorare quindi invece di fare il "capetto" del 3d. chi é uscito sei tu parlando di obiettivi canon. Io ho fatto delle precisazioni doverose, infatti questo topic che ormai conta piú di 700 visite potrebbe essere letto da un newbie, che ama starsene in casa e leggendo il tuo topic di sfuggita, potrebbe pensare che sia un punto a suo favore. Non possiamo determinare se sia un punto a favore o no, se non analizziamo altre parti della sua personalitá. Comunque io non cerco di convincerti, so che risponderai che il topic aveva un altro titolo, io mi rivolgo agli altri 699. Rev ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Dani89 [Partecipante] 740 Inviato 10 Dicembre 2014 Condividi Inviato 10 Dicembre 2014 Io ero quello che non ha mai parlato con parenti, genitori, maestri, ragazzine, al massimo mi sceglievo un migliore amico. Sempre zitto, alle medie avevo il mio gruppetto di 3 amici, io ero quello che non parlava ma che si faceva rispettare, se mi facevano domande rispondevo, senza dilungarmi. Al liceo fino in terzo se mi trovavo con un gruppo di ragazzi/e non sapevo che dire, quello di cui parlavano mi sembrava inutile, e i miei interessi non ero neanche in grado di esprimerli in quanto troppo astratti e fuori luogo. Poi ho letto le zone erronee, mi sono appassionato di psicologia, mi sono convinto che il carattere è un qualcosa di smontabile e rimodellabile. Ho iniziato i primi esperimenti, a parlare un po' di più, leggendo manuali di seduzione per esempio. Al quinto liceo parlavo con tutti di stronzate, quello che usciva dalla conversazione, poi ho imparato a parlare un sacco di me, ma tanto per parlare, la gente alla fine era interessata. Poi quando ho iniziato a cavarmela con le donne, evitavo di parlare di me e mi concentravo su di loro, seguivo dei manuali. Tra molti insucessi e successi ho iniziato a parlare un sacco di me alla donne, in maniera spigliata e molto aperta, tanto che a detta loro potevo passare per gay. Quella fase è durata un po', facevo amicizia in un secondo ed ero pieno di conoscenti, ma dopo è successo l'opposto. Quasi all'improvviso ho cominciato a disprezzare la gente e a chiudermi sempre di più in me stesso.. Mi trovavo continuamente come in una bolla, senza riuscire a comunicare, specialmente tra gente appena conosciuta, e pensare che mesi prima andavo per strada approcciando e parlando (troppo) di me, qualificandomi continuamente, ma facendo anche conversazioni interessanti riguardante la sfera emotiva. Mi sono ritrovato come al primo liceo, non era timidezza, era non aver nulla da dire agli altri, rispetto ai loro interessi. Era tenermi per me i miei sentimenti, le mie emozioni o considerazioni sulle cose, sulle persone e sulle banalità. Ora come ora sento di aver trovato un equilibrio, ma un'abilità che sono consapevole di aver acquisito è di poter essere completamente estroverso se voglio, aprirmi totalmente ad un'altra persona e farlo in maniera anche efficace. Questo solo per dire, secondo me è possibile, non demordere. PS: Ad ogni modo trovo l'introversione un'ottima arma nella seduzione, dai non ditemi che non avete mai fatto la parte dell'artista maledetto con una donna (Questo non significa fingere o recitare, ma solo mostrare una singola parte di sé, magari sfruttando un po di stereotipi televisivi) Quello che hai scritto in realtà non porta nulla a favore della tua teoria, dal mio punto di vista. Io leggo di un introverso timido che è diventato un introverso "aperto", ma in fondo sempre introverso è rimasto. Ovviamente ti conosci meglio tu, ma è anche evidente che partiamo da premesse diverse: io dall'idea che alcuni tratti del carattere non si cambiano, al massimo si limano, tu, mediato dalla lettura di "le vostre zone erronee" (libro che -per quel poco che ho letto- ho trovato estremamente palloso e deprimente, tanto che l'ho mollato già a pagina 12), praticamente dici che un carattere fisso non esiste. Che è un po' l'altro estremo di "sei perfetto così come sei". Da "non volerai mai" a "puoi volare se lo vuoi". Un attimo, puoi volare ma non solo col tuo corpo, sennò saresti un uccello. a maggior beneficio di chiarezza del topic: http://www.treccani.it/vocabolario/introversione/ http://it.wikipedia.org/wiki/Introversione_ed_estroversione E tanto vale ripetere che in queste cose si ragiona per scale, quindi gli introversi assoluti sono rari, o non esistono proprio, o forse sono quei matti che non interagiscono minimamente con il mondo esterno. Così come non c'è il "bianco". Forse il "bianco" è il colore percepito della neve, ma non è il bianco del marmo, del latte, degli occhi, dell'albume dell'uovo, dell'intonaco o dei denti, o della lana di pecora. In realtà il "bianco" dell'introversione va dal bianco assoluto a metà della scala di grigi. Io credo che sia deleterio stare all'estremo della scala, ma credo che chi ha una certa propensione di carattere -chiamiamola indole, chiamiamola natura- (proprio perché credo che non possa modificarla più di tanto) non debba nemmeno frustrarsi cercando di diventare il contrario di quello che è. Si deve limitare nel peggio ma saper prendere il meglio da ciò che ha. Ripeto, la timidezza la si può far scomparire (lo so, perché anch'io ero un timido), così come la tendenza a spettegolare, per dire. L'introversione o la curiosità no. Rev ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Paolo1986 [Partecipante] 395 Inviato 10 Dicembre 2014 Condividi Inviato 10 Dicembre 2014 Io sono sempre stato estroverso da piccolo,con una grande voglia di parlare e chiacchierare con gli altri..però sono un estroverso "selettivo" ovvero mi trovo a mio agio solo con persone frizzantine come me! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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