indosso il completino sgualcito di me stesso e cerco di arrivare a sera

[Joel Barish [Partecipante] 20]

Joel come va?

Cari tutti,

scrivere in questo spazio è stato (lo è ancora) per me necessario nei momenti di grosso sconforto, ma quando mi è stato fatto notare che il mio livello di agonia si avvicinava pericolosamente al "contagio" o alla trollata ho preferito evitare di intervenire ancora, riservandomi di ripassare in momenti di minore sofferenza.

Sono passati tre mesi dalla fine della mia storia e facendo un bilancio generale direi che le cose vanno molto meglio rispetto ai primi tempi.

La mia ex non s'è più fatta viva ed io nemmeno ho riprovato a ricontattarla.

Ho conosciuto nuove persone con le quali mi sono aperto e lo scorso sabato una di queste mi ha regalato un limone inaspettato (nemmeno voluto, ma tant'è).

La vita procede, la palestra mi aiuta molto e con la primavera rinasce anche una sopita progettualità su piccoli piaceri della vita.

Lei non è più il pensiero ossessivo e ricorrente di prima e i flash dei ricordi hanno cominciato ad essere molto meno insistenti. E' come una febbre che sta lentamente sfiammando.

A volte ho delle pesanti ricadute. Un odore, una canzone, un sogno particolarmente vivido. Però tra inciampi e passi indietro il cammino procede.

Non posso dire di stare bene. Non ho ancora riacquisito una completa apertura nei confronti del prossimo ed è innegabile che nei momenti particolari della quotidianità mi manca poter condividere con lei spicchi di piccole emozioni.

In ogni caso confido nel potere del tempo, della disgregazioni dei ricordi e della buona volontà.

[ArmaLaTuaAnima [Partecipante] 258]

Responsabilità

È la parola che cerco, la responsabilità che hai dato a questo forum di darti consigli che non hai seguito, sapendo di sbagliare, la responsabilità delle tue azioni e delle tue sensazioni, tu sei il responsabile di tutto. Dolore o gioia, sembra assurdo ma sono una scelta uno stato mentale.

Hai dato a lei la responsabilità della tua felicità e siccome sei uomo arguto arriverai a capire quanto stupida sia questa cosa. E ora che fai, dai alla morte la responsabilità di liberarti dal dolore? A un sonno senza sogni, credi che ti basti per liberarti dagli affanni?

Non te ne accorgi, ma sei già morto, solo che se continui per un altro po' se resisti presto risorgerai, e non come un personaggio di qualche dottrina inventata, risorgerai davvero. Tornerai a sorridere e la dimenticherai come hai dimenticato le altre. Non importa quanto sia dura se sai di uscirne. C'è gente divorziata che dorme per strada, tu hai ancora una casa, una giovinezza che è reale, non dirmi che 40 anni sono tanti. Non troverai mai più un'altra meglio, molto meglio, non farai mai più carico un'altra persona della tua felicità.

Fuori dalla notte che mi assale

Nera come il pozzo che va da un polo all'altro

Ringrazio qualunque divinità per la mia anima indomabile

Preso nella morsa degli affanni

Non ho pianto ne gridato

Sotto i colpi d'ascia della sorte

Il capo sanguina ma non si china

Visto dall'altra parte

Questo luogo di rabbia e lacrime,

Appare minaccioso, ma la minaccia degli anni

Come quella delle ombre

Non mi trovano e non mi troveranno timoroso

Non importa quanto stretto sia il varco

O piena di punizioni la vita

Io sono il padrone del mio destino

Io sono il capitano della mia anima.

Imparala a memoria come ho fatto io e ripetila allo specchio tutti i fottuti giorni. E capirai che nessuno ha più responsabilità di te, sulla tua vita.

Meravigliosa.

Chi l'ha scritta?

[hard_life [Partecipante] 533]

In ogni caso confido nel potere del tempo, della disgregazioni dei ricordi e della buona volontà.

....il "tutto" delle peripezie, travagli e odissee varie...

digerito, masticato..

saltato via

da questa riga di parole.

clap clap

e un abbraccio