indosso il completino sgualcito di me stesso e cerco di arrivare a sera

[Joel Barish [Partecipante] 20]

ho quasi quarant'anni. il tempo stringe.

[sospeso [Partecipante] 200]

Non è mai troppo tardi per capire come stare al mondo.

Il tempo stringe? E se oggi fossi comunque solo xche divorziato con un figlio è una moglie stronza da mantenere mentre si scopa un altro?

Pensa a te e a come tornare positivo. Forse (forse) una donna che ti apprezzerà la troverai. Altrimenti pazienza, non tutti si sposano e fanno figli.

[KingQuetzal [Partecipante] 238]

Joel comprendo ciò che dici, perché sono come te... Anzi, non saprei dirti se lo sono o lo ero, di certo sta avvenendo una presa di coscienza in me.

Ti dico la mia: credo che non tutti siamo fatti per diventare "seduttori" - così come inteso da varie guide che sto leggendo nel forum - allo stesso modo in cui un tizio alto 1,20 non può essere un cestista NBA... Ma si può (e si deve) sviluppare un atteggiamento consono allo scopo di recidere ciò che è evidentemente penalizzante, betizzante, sbagliato e mettere in risalto ciò che noi abbiamo di valoroso, sia per noi, sia per eventuali persone "adatte" con cui vogliamo "condividerci".

Parlo di me, ma mi pare di notare che molti di coloro che finiscono qui sono un misto di buoni sentimenti/intenzioni ed errori grossolani dettati da paura ed insicurezza, errori che nulla avrebbero in realtà a che fare con la bontà del nostro agire in sé, ma che nel nostro cervello "bacato" vanno tutte in pacchetto unico.

Equazioni come:

- Essere buono d'animo = essere sfigato e bisognoso
- Io sono fatto così = non posso essere attraente e spigliato come il mio amico che ha successo
- Io do tanto alla ragazza = la ragazza capirà e darà altrettanto a me
- Io ho un pensiero ed una filosofia di vita = Quel che farò verrà valutato e compreso esattamente secondo tale metro

Chi più chi meno, tutti noi qui abbiamo errato ripercorrendo uno o molteplici di questi pattern, e questi pattern sono profondamente sbagliati.
Joel, questo è per dirti che dobbiamo immergere le mani nella lava ribollente del nostro dolore e cavare via queste stalagmiti dal fondo, bruciarci per lanciarle lontano.

E'una nuova opportunità; nessuna retorica.
Stai guardando il volto dell'abisso, il suo sguardo ti ha mandato in frantumi.
Approfittane: non lasciare che le briciole si ricompongano a riformare il debole che eri.
Lavori in corso: il vetro diventerà acciaio, questa volta.


Capitolo ritorni: spesso mi chiedo come sarebbe se tornasse la mia one itis (e, avendolo già fatto, non mi stupirebbe nemmeno molto). Forse da qualche parte nel mio cuore covo desideri tipo "ah, se torna stavolta me la scopo e basta" o simili amenità. La realtà, come diceva il saggio Bane da qualche parte, è che se anche tornasse, non sarebbe quella che amavamo; molto probabilmente non è mai esistita, quella che amavamo. Si può davvero scoparsela e basta, proprio perché se torna, è così che va trattata; ogni altra direzione porterebbe noi nel baratro e loro a fuggire in nuova cerca di cazzi. Non hanno voluto il nostro amore, non lo vorranno: se torneranno sarà solo perché l'eterno fallimento delle loro relazioni si tradurrà in pensieri altrettanto fallimentari, quali "Che terribile errore ho fatto ad allontanarlo, lui sì che mi amava". Ma è un fuoco di paglia, è un'illusione.

Aggiungo poi che la "vendetta" più fredda che abbia mai avuto in tal senso è stata con una ragazza che frequentavo con passione e dedizione, la quale ebbe la buona idea di scoparsi il mio migliore amico (bella storia, eh?). Ci stetti male, mi sentii doppiamente fottuto.
In via del tutto casuale la rincontrai otto anni dopo. Otto anni dopo. Di lei mi interessava più o meno quanto di una cicca di sigaretta buttata nell'altra parte della strada. Indovina un po'? Me la scopai in lungo ed in largo (comunque era una bella gnocca) e poi la piantai in asso. Ma mica per vendetta: proprio perché così mi andava, non c'era nessun interesse se non sessuale.

Questo è l'unico modo in cui potrai gestire il suo ritorno; questa è l'unica forma mentis che potrai adottare in caso di ritorno, ma è una forma mentis che sorgerà da sé dopo freeze, autocoscienza, miglioramento, divertimento, etc...

Si desidera sempre ciò che non si può avere.
La vita è un diarrotico controsenso, cavalca l'onda.

Un abbraccio.

[Joel Barish [Partecipante] 20]

grazie assai per il tuo contributo King; sono persuaso che ogni fine sia un nuovo inizio, ma è pur vero che snaturarmi mi suona come una forzatura cui non vale la pena cedere.

sto soffrendo. come mi è accaduto poche volte in vita mia.

ma ho amato con tutto me stesso, senza difese e senza remore. e sono stato riamato nella stessa misura.

se avessi deciso di non scendere sui quei binari e di non prendere quel treno in pieno petto oggi starei meglio. ma ancora fermo sotto quella pensilina.

invece ho (abbiamo) avuto un viaggio meraviglioso. tanto più bello da percorrere quanto più duro da chiudere.

grazie a tutti ancora per quando vi soffermerete sulle mie parole.

natale si avvicina. il mio cuore straziato batte più velocemente.

[marlboro848 [Partecipante] 744]

Joel se ti vai a leggere la storia di alcuni(molto peggio della tua),sia per tempo passato insieme, sia per figli di mezzo,vedrai che ritiri quello che hai detto,vai a leggere la storia di underdog.

Hai la fortuna di non avere figli di mezzo,è stata una storia intensa,passionale e quello che vuoi,ma la tua vita non è iniziata,né finirà con lei.

Lei ti ha amato,tu lo stesso.

Ma a differenza tua sta andando avanti,senza di te.

È dura,quanto crudele,ma è la verità.

E dato che siamo sotto natale,ti consiglio di circondarti da persone che non ti facciano sentire solo,come ha fatto lei.

Modificato 15 Dicembre 2014 da marlboro848

[Joel Barish [Partecipante] 20]

grazie marlboro, è sempre utile riuscire a fare un bagno di realtà per ristabilire le proporzioni del proprio dolore.

tuttavia la sofferenza e il disagio mi hanno trasformato in un essere sorprendentemente egoista e caparbiamente chino sul mio ombelico.

in buona sostanza ho estrema difficoltà a percorrere un tragitto razionale come quello del giusto peso specifico degli eventi.

credo sia capitato a qualcun'altro di sentirsi come me adesso; l'ossessione, la crisi d'astinenza, il dolore e la depressione assorbono tutto e offuscano la capacità di giudizio.

ci sono un mucchio di aspetti positivi nella mia vita e ne sono consapevole. in questi giorni se sono in una stanza con tante persone mi sorprendo a pensare quanti di essi farebbero a cambio con la mia vita ed il bilancio è positivo.

ma ugualmente non c'è assoluzione, non c'è buona pace. sono sopraffatto dal demone.

[sospeso [Partecipante] 200]

Un pensiero di un attimo fa, lei che mi lascia dicendo "spero che potrai perdonarmi se daro' a te la colpa di questo mio tracollo".

Il tracollo a cui fa riferimento e' un baratro di depressione di cui in parte (a ragione, per il 50%) mi incolpa e da cui non ha voluto la aiutassi a uscire. La prima volta che mi lascio' (perche' fu lei a cogliere la palla al balzo del mio ingenuo "ti amo ma ti devo lasciare" dettato solo dalla speranza che si scuotesse), la prima volta - dicevo - fece passare un anno a divertirsi tra cene, feste e discoteche. Poi torno', quando io ero fuori dal tunnel.

Ora mi ha lasciato, dice lei, perche' "non sopporto l'idea di saperti in attesa mentre io finalmente vado da uno psicologo a curarmi. Non so se tornero', se decidero di tornare da te avverra' automaticamente, senza pensarci neanche".

Ora, se fa psicoterapia non lo so, ma so che si e' iscritta a ballo latinoamericano e ne e' strafelice e contenta. Tra poco trovera' qualche fallo in qualche locale, ovvio.

Perche' dico questo? perche' se penso a queste cose lei, la mia Dea del cazzo, mi casca dalle palle, mi delude nel profondo, mi fa pensare che tanto non sarebbe durata perche' mi aveva escluso da subito dalla sua vita.

Joel, sono sicuro che se ripercorri con calma la narrazione della tua storia, troverai spunti di riflessione analoghi che ti aiuteranno come i miei stanno aiutando me.

In gamba.

[Joel Barish [Partecipante] 20]

grazie sospeso.

l'unico e solo appiglio di negatività della mia storia è quello relativo al suo epilogo, in cui lei è come trasmutata.

per tutto il tempo in cui siamo stati una coppia non c'è stato incidente di percorso, tutto lineare.

ed è questo che mi scartavetra l'anima, l'idea di aver perso quel grandissimo spicchio di felicità. non di aver assaggiato anche la buccia amara del frutto.

[sospeso [Partecipante] 200]

l'unico e solo appiglio di negatività della mia storia è quello relativo al suo epilogo, in cui lei è come trasmutata.

per tutto il tempo in cui siamo stati una coppia non c'è stato incidente di percorso, tutto lineare.

Joel, tu non puoi sapere COME HA VISSUTO LEI quello spicchio di felicita'. Quello che le ronzava in testa. Magari mentre tu buttavi giu' lo storyboard di una vita insieme lei gia' lavorava sui titoli di coda. E magari manco ne era cosciente.

Hai una unica strada, unica. Smetti di applicare oggettivamente le tue sensazioni alla storia e smetti di applicare a LEI i tuoi sentimenti.

Siamo padroni solo di noi stessi, e se abbiamo dato quello che potevamo non c'e' proprio nessuna amarezza da sentire.

Diro' una banalita', ma a te serve. Una pianta per dare frutto va non solo piantata, va anche coltivata. E sai la novita'? Quella dell'LTR va coltivata IN DUE.

[Joel Barish [Partecipante] 20]

magari riuscissi ad essere padrone di me. non riesco ad essere padrone di nulla oramai. non del mio tempo, non delle mie lacrime, non dei miei pensieri, non dei miei ritmi circadiani.

e non riesco nemmeno a fare finta che non sia così.