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E' possibile essere amati?


t0nyx

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Vedi? Questo é quello che più odio. I tuoi genitori,specialmente tuo padre ti hanno imposto la vita e non ti hanno insegnato a vivere, volevi davvero fare questo percorso di studi pesabtissimo? Volevi davvero rimabere a casa tua senza esplorare nulla fino ai 30? Il bello é che la risposta neanche la puoi dare perché non lo puoi sapere e non ti é mai stato dato saperlo, i tuoi genitori hanno instillato in te una dipendenza da loro stessi e poi,quando te ne sei separato, hai cercato un'altra persona da cui essere dipendente. Ragazzo mio (anche se io ho 24 anni e tu 30), dai questo cazzo di scossone alla tua vita che non ti piace per niente, prova ed esplora tutto il possibile, e non lo devi fare per conoscere altri così 1)ti metti grande pressione addosso e 2)non ti potrà mai piacere nulla,tanto lo fai solo per gli altri, ti fai controllare dagli altri sempre. Amati, devi essere dipendente da te stesso e basta, esci tocca le femmine e vai a rubá. NON DEVI ASPETTARE CHE QUALCUNO TI DICA COSA FARE come tuo padre e poi questa donna più vecchia e manco tanto bella. ogni qualvolta comincerai qualcosa di nuovo, fallo pensando a te stesso prima di tutto. Se hai paura di non saperla fare chiedi a qualcuno e starai gia socializzando senza accorgertene. Cazzo studiando avresti dovuto creare una persona indipendente no? E allora sii indipendente (non solo economicamente). Perdona la durezza ma se mi indigno vuol dire che so esattamente cosa significa quello che stai passando.

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Dani89

Posso riassumere tutta la vicenda con questa metafora: è stato come entrare in un negozio per comprare un'agenda. Di fronte alla mia richiesta il venditore mi ha proposto un'agenda sporca e usata, dicendomi inoltre che non l'avrei potuta usare solo io!

Francamente non nulla da prendere di quello che offriva, persino gli ultimi tempi quando stavamo ancora assieme faceva tantissime resistenze e non voleva fare del sesso, e comunque il genere di rapporto che voleva intrattenere lo giudico persino offensivo.

Non ho bisogno di avere vicino una simile persona, che oggi esce con me e domani con un'altra persona, non ho bisogno di qualcuno che mi faccia l'elemosina e quando voglia si conceda ad un'uscita, avrei forse potuto mantenere i rapporti, ma a che scopo? Non mi avrebbe dato del sesso, o comunque anche se fosse successo sarebbe stato col contagocce e con la consapevolezza che lo faceva con me ma anche con altri, cosa che ritengo inaccettabile per qualsiasi persona perbene.

Non metto in dubbio che ci saranno anche persone, probabilmente morte di figa, disposte a mantenere i rapporti con lei per ottenere una volte ogni morte di papa le briciole che lei è disposta a far cadere dal tavolo, lei stessa ripeteva sempre che non potevo nemmeno immaginare quanti uomini le andavano dietro da anni, ma io non mi piego a questi meccanismi e sono certo di poter avere di meglio, soprattutto in termini di QUALITA' della persona, che nel suo caso era totalmente assente. O, al limite, a questo punto tanto sarebbe valso andare a prostitute, tanto il suo affetto per me era zero e comunque avrei dovuto averla "in condivisione".

Si parla tanto di rispetto della persona, ma di fronte a questa tipologia di soggetti non mi sembra sbagliato utilizzare il termine "puttana" , fa sesso senza provare alcun tipo di amore o sentimento, l'unica differenza rispetto alle prostitute è che non si fa pagare, ma lo stile di vita è lo stesso, soltanto che adesso in nome di una ipocrita libertà sessuale preferiamo chiamare questo genere di donne "emancipate" piuttosto che "zoccole".

L'unica cosa che mi fa soffrire è essere terribilmente solo, ho provato a contattare tantissime donne (a stima direi almeno 300) via internet della zona, ma con zero risultati. Né mi sembra il caso di fermare le persone per strada, non sono una persona particolarmente espansiva e rischierei solo di fare figuracce, se non addirittura essere scambiato per un maniaco.

Insomma la situazione è piuttosto seria per me, e non so davvero come muovermi.

Il problema (i problemi) della tua mentalità lo evidenzia la metafora (e le frasi che ho messo in grassetto). Vedi una vita più semplice di quello che è a causa della scarsa mancanza di scelte che hai compiuto fino ad ora (fino ad ora sei stato "sempre avanti (o quasi) sul cammino conosciuto"). Le cose vanno in vari modi, anche a seconda di come le indirizzi. Ma mai e poi mai conquistare il cuore, il corpo e il cervello di una donna sarà automatico come comprare un'agenda. Mai e poi mai potrai pretendere l'esclusiva su tutto il pacchetto. Proprio perché una donna non è un oggetto inanimato, ma una persona che come tale compie scelte. Appunto, scelte. Alcune si lasciano comprare in vario modo, ma anche in questo caso non ti devi comunque aspettare l'esclusiva (se il modo sono i soldi, poi... :D ).

Allo stesso tempo ti complichi la vita nelle cose semplici. Hai un fortissimo senso del dovere. Può essere utile, ma è più un limite, ed è anche raro. Non puoi pretendere che tutti lo sentano come te, né rispetto agli stessi temi. E se pensi che qualcuno proprio non sia compatibile con te e i tuoi valori, semplicemente lo dovresti lasciar perdere. Invece di insultare questa donna adesso potevi non accantonare la considerazione dei suoi "limiti" (che ora sicuramente amplifichi nell'incazzatura) quando l'hai conosciuta e scartarla in prima battuta. Non lo hai fatto perché ti sentivi solo e volevi essere amato. Di fatto ti sei comportato come i morti di figa che critichi. Un morto di figa sentimentale, un bisognoso di attenzioni. Un bambino.

E se la nuova mamma non ti dà tutte le attenzioni tu ti incazzi, metti il broncio, le dai della puttana. (Davvero, leggi il libro di Giacobbo, a te serve)

Io mi sono rotto i coglioni di scrivere e dire che una donna che fa quello che le pare con il proprio corpo non è una puttana, tranne nel caso in cui fornisca prestazioni sessuali in cambio di soldi, in quel caso è puttana per definizione lessicale, ma comunque non va giudicata, come nessun'altra. Non perché sono un militante femminista vecchio genere ma perché mi incazzo moltissimo quando altri vorrebbero ingabbiare la mia libertà dentro dei giudizi, e siccome non sono un ipocrita non faccio lo stesso con altri, né mi piace che si faccia ad altri.

Ti sono stati dati una marea di spunti di riflessione, molti consigli, qualcuno anche pratico, ma continui a scrivere di non sapere cosa fare. Non so se perché intuisci che i tuoi valori non funzionano, e ne vorresti altri, sotto sotto, chiedi qualcosa di nuovo in cui credere, senza spostarti dalle tue posizioni, oppure se vorresti che qualcuno ti guidasse passo passo come mi pare di capire hai fatto finora in molte cose. O forse, e spero di no, non vuoi fare proprio niente, ti vuoi solo lamentare, come tanti che ti hanno preceduto, e scemi noi che ancora rispondiamo.... In ogni caso, devi prendere attivamente in mano la tua vita, prendere le decisioni in prima persona, rivedere i tuoi valori e le priorità, e non credere che la felicità risieda nel fare vita da coppietta felice da instagram del cazzo.

La buona sposa che ti onorerà e ti rispetterà per tutta la vita non credo che esista, ma se esiste di certo non ti piomberà accanto dal cielo. Poi magari nel tuo percorso di miglioramento personale, che devi assolutamente intraprendere, ti accorgerai che forse non è nemmeno quello che vuoi.

Riparti da te, hai 30 anni. Coraggio.

Modificato da Dani89
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