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Fare figuracce appositamente per superare il blocco della pressione sociale


Carrol

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dickinson1

Di solito per superare una paura si cerca di fare cio' che ci fa paura,in parole povere.

Ci sono casi estremi:

mi spaventa l'altezza e il vuoto,allora mi lancio da un ponte con una corda attaccata ai piedi.

A pensarci,le figuracce le possiamo fare tutti i giorni.

Accorgendocene o meno.

Poi sta in come reagiamo noi.

In come vediamo le cose.

Ogni azione,ogni parola,ogni scelta che facciamo e' per noi.

Ci mettiamo in gioco,proviamo e riproviamo...per migliorarci.

Quello che dovrebbe interessarci e' il risultato.

Rischiamo di prendere una sola?

Rischiamo di fare figure di merda?

Ma perche' ipotizziamo gia' da prima come andranno le cose.

E spesso pensiamo nel peggiore dei modi.

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Rev

Di solito per superare una paura si cerca di fare cio' che ci fa paura,in parole povere.

Ci sono casi estremi:

mi spaventa l'altezza e il vuoto,allora mi lancio da un ponte con una corda attaccata ai piedi.

Più efficace la desensibilizzazione graduale!

Carrol, se comincerai a comportanti da Uomo, inevitabilmente farai delle figuracce.

Aprire due bei culi da dietro con "hei ragazze, siete carine" e scoprire che sono madre e figlia, è una di queste.

Alzarsi in piedi e fare una domanda davanti ad una platea silenziosa, anche con il rischio di fare una domanda stupida, è una di queste.

Decidere qualcosa che poi si rivela del tutto sbagliato, è una di queste.

Aprire una donna davanti a tutti con lei che grida "non toccarmi", è una di queste.

Non ricercarle, se ti comporterai da uomo, verranno in automatico. E' un pacchetto all inclusive.

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Nakama

Tempo fa lessi un articolo su un sito di medicina americano. Diceva che esistono solo 2 paure innate nell'uomo: la paura di cadere da un punto in alto e la paura dei rumori improvvisi. Entrambe sono legate all'istinto di sopravvivenza, quindi presenti fin dalla nascita in ogni individuo. Tutte le altre paure le creiamo noi nella nostra testa e possono essere eliminate. La soluzione è pensare meno e buttarsi

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A cosa mi è servito? A fare il figo adesso a raccontarlo, a null'altro. A sembrare coraggioso.

Poi, non importa quante volte hai fatto una figuraccia di proposito, quando ti passa davanti un'hb che ti traina la pancia e ti fa tremare dal desiderio, c'è in gioco molto di più, che la tua faccia.

Non è un prank, non si tratta di fare scoregge per finta in ascensore, e scherzarci su.

Se ti va male hai perso la cosa più bella della vita. Se ti va bene sei il più felice del mondo.

C'è molto in più della faccia, in gioco.

Se ti va male non ci hai perso la faccia, non hai fatto brutta figura, ci hai perso una sensazione desideratissima e che speri con ogni cellula del corpo.

Ma se capisci che quell'ansia che ti prende alla gola non è altro che desiderio fortissimo, e se ti permetti, nonostante abbiano soffocato il tuo diritto di Volere, di provare questo sentimento e agire di conseguenza... beh, allora, puoi usare proprio quella stretta come forza per entrare, per fare il tuo tentativo.

E quella forza attinge a risorse diverse, da quelle che usi per chiedere un fallo di gomma per uso personale in un sexy shop.

Non devi vaccinarti contro le figuracce, ma contro il senso di perdita e la sensazione di non essere il centro dell'universo.

La perdita dell'oggetto desiderato e delle sensazioni potenziali ad esso associate, fa male. Scoprire di non essere il centro dell'universo, fa male.

Puoi stare male 30 volte su 30 per non aver provato, o puoi stare bene una volta su 30 per aver provato.

Nel caso decidessi di provare, però, lascia stare l'autosabotaggio di fare sbagli, non mettercela tutta e fare lo scazzato per avere una razionalizzazione pronta, una scusa in caso di insuccesso.

Giocati le carte migliori, consapevole del fatto che forse non saranno abbastanza. Metticela tutta, consapevole del fatto che forse il tuo tutto non basta.

Prima però devi capire che non sei il centro dell'universo.

E capire questo fa più male di qualche figuraccia fatta apposta.

Anche perché la figuraccia fatta apposta... non vale nulla. Sei tu che hai il controllo, non sei davvero in gioco come quando fai una gaffe imperdonabile per la tua stupidità, e sono quelle, le figuracce che dovresti fare per mettere i piedi a terra, ma non arrivano quando decidi tu.

E' però più probabile farne se ti impegni in molte attività e frequenti diversi giri di persone.

Niente, voglio fare un grazie ad Aivia perché, spesso, quando leggo un suo post mi sento a casa. Capito.

Non ho imbarazzo a discutere con la farmacista donna e sexy di quale sia il lubrificante migliore, o se il Levitra da 5mg ha le stesse potenzialità di una pastiglia da 20 divisa in quattro. Non ho problemi.

Ma quando sei lì a cercare di non balbettare e basta una cosa inaspettata (uno sguardo, un tono di voce al telefono che non ti aspettavi) perché vada tutto in malora, inizi a gettare la testa indietro e a storcere la bocca e sai che, PORCA PUTTANA, non riesci a controllarti... beh, questo è molto ma molto peggio che dire a una figa che non ti tira o trovare qualcosa da dire.

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^'V'^

Niente, voglio fare un grazie ad Aivia perché, spesso, quando leggo un suo post mi sento a casa. Capito.

Non ho imbarazzo a discutere con la farmacista donna e sexy di quale sia il lubrificante migliore, o se il Levitra da 5mg ha le stesse potenzialità di una pastiglia da 20 divisa in quattro. Non ho problemi.

Quando andavo in prima superiore volevo comprare dei preservativi per imparare a metterli in caso fosse scesa la fata turchina dal cielo.

Un mio compagno di scuola li aveva per sé e gli telefono per chiedergli se me ne poteva portare una scatola.

A quei tempi non c'erano macchinette ed espositori sul bancone.

Dovevi chiederli al farmacista.

Mi imbarazzava.

Sua madre ascolta la telefonata da un altro telefono fisso della casa e capisce chissà cosa.

Lei mi richiama e mi urla per tre quarti d'ora senza farmi parlare che mi manda i carabinieri a casa che mi rivoltano tutto perché per lei avevo chiesto a suo figlio della droga.

Non mi lascia parlare, minaccia, offende, alla fine dopo tre quarti d'ora le dico che era per dei preservativi, e che mi imbarazzava comprarli.

Mi dice che va a prendermeli lei.

Per un attimo mi eccito, poi penso a quanto è grasso e brutto lui e immagino che la mela non sia caduta troppo lontana dall'albero quindi glisso.

Mi faccio coraggio e vado nella farmacia centrale della città, col numerino per la fila e pieno di gente, arriva il mio turno e abbozzo un timido... "vorrei una scatola di preservativi."

Il farmacista, che non aspettava altro, ad altissima voce tuona: "RITARDANTI, IMMAGINO!!" E nel mentre guarda con complicità i presenti.

Mando giù la saliva e penso all in, ora o mai più.

"No, grazie, ME LI DIA SPESSI, DA USARE NEL CULO"

Sgrunt.

Uno a zero palla al centro.

Modificato da ^'V'^
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lelle
"No, grazie, ME LI DIA SPESSI, DA USARE NEL CULO"

ahahahhahahahahahah Aivia for President :)

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A 13 anni, in vacanza al mare coi miei, giravo spesso da solo il paesello non avendo altro da fare. Un giorno, complice appunto il luogo "esotico", decido di comprare in edicola dei fumetti porno, per la prima volta nella mia vita. Chi si ricorda, all'epoca vendevano in blocchi ad un prezzo irrisorio quelli rimasti in magazzino: Corna Vissute, Il Camionista, Pierino, Il Tromba... gli Squalo, insomma (che molti dei disegnatori erano gli stessi de Il Giornalino anche se con un altro nome, li riconoscevi dal tratto NdP).

Giro attorno al cubicolo credo almeno 20 minuti controllando la situazione e cercando di farmi coraggio, poi entro approfittando della ressa e giro un altro po' lì dentro. Appena non c'è più nessuno, prendo il pacco e lo consegno all'edicolante coi soldi già pronti. Non mi ricordo se ho avuto il coraggio di guardarlo in faccia, ma so ero molto, molto, molto agitato.

Lui, semplicemente, prende i soldi e mi saluta.

Io fuggo, veloce veloce.

Erano soltanto dei miserabili porno italiani ma, cazzo, sono tornato a casa con qualcosa di IMMENSO. E non era il mio pisello, magari.

Una sensazione che adesso, col porno sdoganato, dubito si possa provare.

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hanck89
.....

"No, grazie, ME LI DIA SPESSI, DA USARE NEL CULO"

.....

In primo superiore? chapeau !

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dickinson1

A 13 anni, in vacanza al mare coi miei, giravo spesso da solo il paesello non avendo altro da fare. Un giorno, complice appunto il luogo "esotico", decido di comprare in edicola dei fumetti porno, per la prima volta nella mia vita. Chi si ricorda, all'epoca vendevano in blocchi ad un prezzo irrisorio quelli rimasti in magazzino: Corna Vissute, Il Camionista, Pierino, Il Tromba... gli Squalo, insomma (che molti dei disegnatori erano gli stessi de Il Giornalino anche se con un altro nome, li riconoscevi dal tratto NdP).

Giro attorno al cubicolo credo almeno 20 minuti controllando la situazione e cercando di farmi coraggio, poi entro approfittando della ressa e giro un altro po' lì dentro. Appena non c'è più nessuno, prendo il pacco e lo consegno all'edicolante coi soldi già pronti. Non mi ricordo se ho avuto il coraggio di guardarlo in faccia, ma so ero molto, molto, molto agitato.

Lui, semplicemente, prende i soldi e mi saluta.

Io fuggo, veloce veloce.

Erano soltanto dei miserabili porno italiani ma, cazzo, sono tornato a casa con qualcosa di IMMENSO. E non era il mio pisello, magari.

Una sensazione che adesso, col porno sdoganato, dubito si possa provare.

e meno male che mettono il divieto sulle copertine.

E l'edicolante nemmeno a chiesto l'eta'...

per dire la professionalita' del tipo,l'importante e ' vendere.

E sicuramente altri avranno acquistato.

Un po' come la regola di non somministrare bevande alcoliche sotto una certa eta'.

Ma forse in questo caso e' un po' diverso,basti pensare alla discoteca.

Per ogni cocktail mica possono chiedere il documento...

PS la mia e' solo una osservazione,non una polemica

Modificato da dickinson1
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Mr. Anonymous

Ho provato, e ho avuto anche un allievo cui ho comminato delle figuracce su mandato.

Ho gridato il nome di ogni fermata dell'autobus... ecco! Fermata Martini! Fermata Martini!.

Ho chiesto aiuto in un sexy shop di sabato pomeriggio in maggio ( periodo pieno di donne normali che comprano stupidaggini scherzose per le amiche che fanno l'addio al nubilato), ho chiesto delucidazioni sul funzionamento della pompetta per allungare il pene a riposo, spiegando di come mi vergognavo in spogliatoio per le mie ridotte dimensioni.

Ho chiesto ad una commessa di feltrinelli se avevano un libro che spiegasse i rudimenti del sesso per uno che a parte tonnellate di film porno non ne aveva un'idea.

Sono andato a farmi fare schampoo e taglio da una parrucchiera dopo tre settimane che non mi lavavo i capelli, e quando mi ha chiesto se non li lavassi da un po' le ho risposto tranquillssimo, no, saranno massimo tre settimane, e ho subito i suoi sguardi di scherno con le colleghe e le occhiate che si mandavano.

Ci ho provato con una mamma con neonato in braccio in un centro commerciale davanti alla gente.

E altro.

A cosa mi è servito? A fare il figo adesso a raccontarlo, a null'altro. A sembrare coraggioso.

Poi, non importa quante volte hai fatto una figuraccia di proposito, quando ti passa davanti un'hb che ti traina la pancia e ti fa tremare dal desiderio, c'è in gioco molto di più, che la tua faccia.

Non è un prank, non si tratta di fare scoregge per finta in ascensore, e scherzarci su.

Se ti va male hai perso la cosa più bella della vita. Se ti va bene sei il più felice del mondo.

C'è molto in più della faccia, in gioco.

Se ti va male non ci hai perso la faccia, non hai fatto brutta figura, ci hai perso una sensazione desideratissima e che speri con ogni cellula del corpo.

Ma se capisci che quell'ansia che ti prende alla gola non è altro che desiderio fortissimo, e se ti permetti, nonostante abbiano soffocato il tuo diritto di Volere, di provare questo sentimento e agire di conseguenza... beh, allora, puoi usare proprio quella stretta come forza per entrare, per fare il tuo tentativo.

E quella forza attinge a risorse diverse, da quelle che usi per chiedere un fallo di gomma per uso personale in un sexy shop.

Anche perché...devi smetterla di pensare che stai andando a fare una figuraccia. Non è così.

Non devi vaccinarti contro le figuracce, ma contro il senso di perdita e la sensazione di non essere il centro dell'universo.

La figuraccia fa imbarazzare-vergognare.

La perdita dell'oggetto desiderato e delle sensazioni potenziali ad esso associate, fa male. Scoprire di non essere il centro dell'universo, fa male.

Puoi stare male 30 volte su 30 per non aver provato, o puoi stare bene una volta su 30 per aver provato.

Nel caso decidessi di provare, però, lascia stare l'autosabotaggio di fare sbagli, non mettercela tutta e fare lo scazzato per avere una razionalizzazione pronta, una scusa in caso di insuccesso.

Giocati le carte migliori, consapevole del fatto che forse non saranno abbastanza. Metticela tutta, consapevole del fatto che forse il tuo tutto non basta.

Prima però devi capire che non sei il centro dell'universo.

E capire questo fa più male di qualche figuraccia fatta apposta.

Anche perché la figuraccia fatta apposta... non vale nulla. Sei tu che hai il controllo, non sei davvero in gioco come quando fai una gaffe imperdonabile per la tua stupidità, e sono quelle, le figuracce che dovresti fare per mettere i piedi a terra, ma non arrivano quando decidi tu.

E' però più probabile farne se ti impegni in molte attività e frequenti diversi giri di persone.

Ottima reazione la vostra!! ;)

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