"Tu sei vergine e nel caso avessi sco*ato te la sei fatta male "

[simonesitch [Partecipante] 1]

..

[Whitesun [Partecipante] 35]

Tu digli "ah si la riconosco...è la figa di tua madre...gliel'ho leccata giusto ieri, godeva come una cagnetta in calore"

Quanto ci vivo di queste cose! Essere esperti in "offese alla mamma" è strautile, soprattutto in contesti nuovi (e giovani).

Purtroppo non offendo in tanti altri modi, e qua sono un top player, quindi se mi ritrovo a non poter usare queste battute perdo contro quelli bravi

[simonesitch [Partecipante] 1]

Gia lo stesso mi potrebbe capitare a me

[Whitesun [Partecipante] 35]

Boh io di solito accetto la sconfitta...e imparo per la volta successiva

Stando con loro qualcosa avrai pur imparato o sbaglio?

Io ne ho prese tante di mazzate (nel senso di offese, anche se ci sono stati episodi di violenza fisica a cui non ho saputo reagire), alla materna, alle elementari e alle medie, mia madre dice pure all'asilo, che c'era tipo un bambino che mi mordeva le gambe e cose varie, non ricordo sinceramente, e spesso non sapevo cosa rispondere...pian piano ho imparato a rispondere, il processo viene accelerato quando non ci si chiude in se stessi, quando non si accusa gli altri, e quando si cerca di capire cosa si è sbagliato, autocritica, nella consapevolezza che si impara anche da una sconfitta.

Non penso ci siano scorciatoie troppo efficaci (se ci sono, non mi vengono in mente).

Ovviamente di base ci deve essere amor proprio, altrimenti è come avere gli ingredienti per cucinare una torta e buttarli via (non mi veniva in mente niente di meglio, scusa ).

[simonesitch [Partecipante] 1]

Ho imparato ma sono molto lento nel rispondere..anche quando si "scherza" tra amici e se scherzo di solito si guardano in faccia e ridono.

[Marlon [Partecipante] 197]

Di consigli ne hai avuti, e anche troppi. Lavora su te stesso. Agisci. Leggiti i libri di Dyer (le vostre zone erronee) e altri che ti hanno consigliato. Ogni volta che sei qui a cazzeggiare sul forum non lavori su te stesso.

Ogni volta che dai la colpa a qualcun altro della tua situazione (genitori opprimenti, colleghi stronzi, ecc.), non lavori su te stesso.

Ogni volta che ti autocommiseri, indovina? Non lavori su te stesso.

Tieni un diario dei tuoi progressi.

E se proprio devi cazzeggiare qua sopra, spulciati la sezione inner game.

[Mies [Lurker] 4]

CIao è passato molto tempo da quando hai scritto questa discussione, però essendomi trovato in una situazione simile, posso condividere la mia esperienza.

1 - quello che ti è successo è una cosa normalissima a lavoro, il nuovo arrivato verrà spesso preso in giro (è un normale meccanismo sociale dei gruppi, anche insconscio) ti fanno penare per entrare nel gruppo, così se ti guadagno la loro approvazione ed entri nel gruppo, tu stesso tenderai ad essere più fedele, perchè hai dovuto fare un investimento per entrarci.

Quindi non ti accanire troppo contro di loro, sappi che è un normale meccanismo dei gruppi.

2 - come ti hanno già detto in molti devi imparare a non sentirti inadeguato, qui in molti conoscono la pnl (cosa che io non conosco), ma ho studiato molti altri autori di crescita personale. Sai chi è stato il più utile? Gustav Jung, ognuno di noi ha delle ombre dentro fatte delle nostre paure, difetti percepiti, senso di inadeguatezza. Il modo migliore per superarle è dargli una forma ed impararle ad amare. (non ti annoi ancora ma ti consiglio di leggere il metodo di phil stutz.

Ritornando al tuo problema ecco come avrei gestito la situazione (e come effettivamente l'ho gestita, l'insulto era diverso, ma la situazione simili colleghi più grandi che mi prendevano in giro)

LUI: si dice che sei vergine

TU: bhe qui dentro si dice così di tutti, pensa che ieri l'ho sentito dire di te (non dirlo in maniera aggressiva, sei nuovo e non te lo puoi permettere)

LUI: ti risponderà in ogni modo, non è importante. es: io sono vergine? mi sono scopato tua mamma e se un giorno ti fidanzerai mi scoperò anche la tua ragazza. (probabilemte vedendoti come inferiore ti risponderà aggressivamente)

TU: woow...ci vai duro caro, guardalo negli occhi con tranquillità e digli bravo, questa volta sei stato scaltro scaltro come una gazzella (e mettiti a ridere)

Lui non ti risponderà in maniera aggressiva anzi, forse si metterà anche lui a ridere, dopo tutto gli hai sollecitato l'ego dicendogli che è bravo e che ci sa fare. In ogni caso senza aggressività e rispettando la "gerarchia" ora avete invertito i ruoli...questa frase da l'idea che non era lui a mettere alla prova te insultandoti, ma sei tu ad aver messo alla prova lui e per mantenere la relazione gli hai detto questa volta te la sei cavata (puoi lasciare sotto intendere con il corpo, chissà la prossima?). In più gli hai detto che è scaltro come una gazzella, animale neutro (ne positivo ne negativo), ma certamente non è un animale che ha fama di essere forte o intelligente .In più rispondendo al suo insulto la prima volta gli hai dimostrato che hai le palle.

Se si mette a ridere, è fatta, sei nel gruppo

A presto

Mies

ps: evita di fare quello che ti hanno detto gli altri, sopratutto se non è nelle tue corde cioè di incazzarti e insultarlo aggressivamente. Se non sei una persona aggressiva di tuo rischi di fare la figura del buffone.

[PINASO [Partecipante] 129]

Digli che secondo te la verginità è un valore, così stanno zitti.

[winerale [Partecipante] 16]

sei semplicemente una persona gentile e sensibile di 22 anni mentre la maggiorparte della gente che popola il mondo è il tuo esatto opposto. il tuo punto forte è il fisico? gioca su quello e contropigliali per il culo, magari sfidandone qualcuno a braccio di ferro o smerdandoli intellettualmente (sempre davanti alle donne che lavorano con te). tanto con le teste di minchia bisogna abbassarsi sempre ai loro livelli per farli smettere. QUESTO è POCO MA SICURO.

Modificato 17 Febbraio 2015 da winerale

[^'V'^ [Aivia Demon] 160760]

Una cosa molto bella che si è persa era l'anno del servizio di leva.

Le mamme hanno vinto e i figli non partono più, per stare con la loro mamma che gli ha spiegato che non si spara e non si buttano le bombe.

Però alle mamme piace usare la lavatrice, la benzina, gli piace scegliere con chi scopare, gli piace accendere la luce e bere acqua potabile.

E prima o poi qualcuno spiegherà loro che per avere queste cose bisogna far parte del 10% di mondo che prende. E che non si prende niente con le buone.

La cosa bella che c'era in quell'anno era che le persone non si sarebbero mai più viste, ognuno veniva dai paesini più sperduti, dalle città più lontane.

Quindi ogni pivello aveva un anno per fare figure di merda che nessuno mai si sarebbe ricordato, che nessuno al suo paese avrebbe conosciuto.

Aveva un anno per partire dagli scalini più bassi i primi mesi, e non importa quanto fosse figo nella vita reale, i primi mesi era un pivello anche davanti al più coglione d'italia, ma che avesse più anzianità.

E così..in un anno sperimentava tutti i gradini del potere, dal dover eseguire ordini ridicoli di qualche decerebrato al dare ordini a persone più in gamba di lui.

Ma che violenza era questo nonnismo... e che maschilismo... le mamme hanno protestato tanto, i mammi pure... e si era arrivati al punto che se uno ti faceva fare delle flessioni per terra andava in prigione...

E poi... poveri figliuoli... non importa quale fosse la loro acconciatura prediletta, gli venivano rasati i capelli... che privazione della libertà in nome della lotta ai pidocchi...

Per fortuna hanno tolto quella violenza morale e ridato i figli alle loro mamme...

Perché ti dico tutto questo?

Perché quello che stai vivendo è normalissimo.

Quello che gioca a tuo sfavore, eventualmente, è il fatto che lo stai vivendo in casa, nel tuo social circle.

Nel tuo social circle una volta bollato come pivello lo rimarrai anche se ammazzerai un drago.

A meno che non te ne vai e torni dopo un anno o due cambiato in meglio.

Ma tu vivi in una grandissima città.

E forse questo può salvarti a livelli di contaminazione tra social circle.

Forse puoi rimanere nella tua stessa città e usare come palestra di vita quello che stai vivendo, per poi cambiare semplicemente amici e farti conoscere come nuovo simonesitch.

Nel tuo primo mese da pivello devi eliminare ogni convinzione del fatto che i tuoi genitori siano la causa dei tuoi comportamenti. Se sei un uomo adulto di più di 14 anni, rispondi di ogni tuo comportamento.

Se puoi impugnare una spada e farti una sega, hai l'età per autodeterminare il tuo destino.

Una delle prime cose che noterai prendendoti la responsabilità delle tue azioni e reazioni, sarà che in fondo il mondo sociale è piuttosto giusto.

Ti comporti da pivello, ti danno del pivello. Ti comporti da tossico, ti danno del tossico. Ti comporti da persona affettatamente retta, ti danno nel retto.

E noterai sempre meglio che la responsabilità non è della tv, non è di tua madre, non è del gatto.

E' tua.

E questa è una notizia fantastica.

Perché significa che hai il controllo.

Azione tua - reazione "resto del mondo".

A quel punto, se la reazione del "resto del mondo" è di deriderti, non dovresti chiedere sui forum se sia il caso di reagire offendendo la loro madre o piangendo.

Perché il problema è molto più a monte.

Puoi spaccare il naso a mille detrattori, ma ce ne saranno altri mille fino a che ti comporterai da pivello.

Spaccando nasi sembrerai uno che spacca la spia dell'olio in macchina perché si accende.

Sai... se tu fossi rachitico, zoppo, sfigurato da un incidente... nessuno di loro riderebbe della tua poca esperienza.

Quello che fanno è ridere perché sei in forma e non ne approfitti, chiedi permesso invece di chiedere scusa.

Sì, hai detto bene, come un bambino di 12 anni.

Ma non perché hai poca esperienza con le donne.

E' il contrario.

Hai poca esperienza con le donne perché hai scelto di bloccarti ad una mentalità da 12 enne.

Hai scelto.

E quel bambino ha addirittura scelto di chiamare alpha della situazione un 30 enne che ti chiama, ti fa vedere una figa sul cell e ti dice davanti a tutti che non è un brufolo per farti sfigurare.

Dai, cucciolo. Cercati un maestro.

Trova quello che non ride con simili cazzate e offrigli la tua schiavitù.

Parola folle?

No, tranquillo. L'hanno resa illegale per tutta la storia del razzismo.

Ma la nostra storia è costellata di giovani ragazzini che andavano "a bottega" praticamente gratis da un uomo più grande, osservandolo nel fare il suo mestiere, facendo tutti i lavori più umili per lui e chiedendogli di insegnar loro a vivere e a guadagnarsi il pane.

La puoi chiamare schiavitù. E' un modo di ripagare.

Tra donne sarebbe impossibile, le donne più mature taglierebbero la gola a tutte le più giovani.

Ma tra maschi è non solo possibile, ma anche vitale per il passaggio di staffetta.

Per essere donne basta avere ovaie che funzionino...essere uomini non è qualcosa che dipende dal pisello.

I vestiti delle donne mettono in mostra la sinuosità dei fianchi e la generosità del seno.

I vestiti dei maschi mettono in mostra gradi, competenze, medaglie, o quantomeno rango.

Le tette belle te le fa la mamma.

Le competenze te le strappi coi denti.

Osservando come un gatto affamato.

Rubando senza chiedere scusa.

Sbagliando come un coglione.