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La ruota gira... Se la fai girare!


TADsince1995

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MThug

Bisognerebbe farci una serie tv o un documentario su national geographic con questa discussione, ha dei contenuti veramente preziosi!

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  • 1 mese dopo...
TADsince1995

Aggiornamenti.

Altra attention whore all'appello. Gli ultimi mesi sono stati, invero, abbastanza fiacchi. Poi è arrivata sta tizia in palestra, HB8 con due tette allucinanti. Solito mio pattern, mi faccio notare, la avvicino, n-close fluido, poi stacco. A un certo punto comincia a cercarmi regolarmente quando è in sala, propone di correre insieme, le prometto un caffè uno di questi giorni. Poi purtroppo ha un problema di salute e si assenta per un po'. La contatto su WA ma proprio due messaggi in croce e propone lei di andare a bere qualcosa. Ci vediamo ieri pomeriggio tardi, scelgo un posto e ce la porto, le piace molto.

La serata scorre bene, io sfodero il solito repertorio di EC intenso, body language aperto e story telling, la faccio ridere, conversazione fluida e nessun silenzio imbarazzante e il solito kino psuedo-casuale. Mi dice pure che vuole venire a casa mia a cucinare per me. Ritornati in macchina decido di non perdere tempo e di non aspettare di riportarla a casa come i froci dei telefilm che poi scappano, lasciandomi invece il tempo di gestire un eventuale post-palo e provo il k-close. Si scansa adducendo il "sono fidanzata con alti e bassi" (in realtà lo sapevo ma ho fatto finta di cadere dal pero) e il fatto che vuole solo fare nuove amicizie. Per fortuna ho sangue freddo e faccio finta di niente, è una delle caratteristiche che amo di più dell'artiglieria che ho faticosamente rispolverato.

La riporto a casa continuando il chiacchiericcio sereno. Quando scende mi dice che comunque a casa mia a cucinare ci vuole venire uguale...

Movimento, movimento continuo. Sempre.

TAD

Modificato da TADsince1995
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TADsince1995
1 minuto fa, Nero256 ha scritto:

Buono 

Però non ho capito com'è finita 

Con una promessa? 

Chiamarla promessa è eccessivo, ha solo detto sorridente che a casa mia ci vuole venire a cucinare per me come ci eravamo detti durante la serata. Penso sia solo una frase di circostanza per allentare la tensione.

E' in next. E comunque non torna in palestra prima di metà marzo, fino ad allora ovviamente silenzio radio.

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alphabuono

Che maestro, complimenti. Hai un bel giro, niente da dire. La semplicità con cui vai al Day1 è impressionante. 

Hai acceso i fornelli, non ti preoccupare: è solo indecisa se fare il passo oppure no... ed aver detto di voler comunque venire da te significa il "ti scoperei anche con il culo, ma ancora non me la sento". Forza campione, andrà cotta a fuoco lento.

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  • 4 mesi dopo...
TADsince1995

Giusto un breve aggiornamento al mio diario, dato che è un botto che non lo aggiorno.

Sono in stallo. In tutti i sensi.

Ultimamente in palestra ci sono state notevoli novità. Innanzitutto è arrivato un temibile concorrente, che mi sta davvero mettendo in ombra, è un po' più grande di me (40), gran bel fisico e un volto non bello ma molto virile. Dopo un esordio non proprio felice, nel giro di pochi mesi è riuscito ad ottenere un notevole social proof e già una se l'è scopata. Ha uno stile diverso dal mio ma a suo modo efficace, è il tipico ragazzone che fa tanto casino per stare al centro dell'attenzione, che fa il piacione con tutte ecc... E' amichevole e siamo pure usciti insieme una volta, dove l'ho visto fare un approccio a freddo in cui è stato gentilmente palato ma è stato comunque piacevole vederglielo fare. Mi sta simpatico, fa il suo gioco, ma devo tenerlo sotto osservazione.

Per il resto, sono arrivate anche nuove femmine. Tra cui una 18 enne strepitosa che mette in ombra anche HB9-stellare e una 29 enne fidanzata con cui è iniziato un certo annusamento fatto di battute, chat WA ecc... Tutto molto blando comunque per il momento.

Più che altro perché in questo periodo ho mille pensieri e preoccupazioni, anche lavorative, che non mi fanno essere proprio al massimo...

Con la deliziosa HBD, ridendo e scherzando, siamo quasi a 3 anni di LTR (la migliore della mia vita, in assoluto) e lei ovviamente sta pressando mostruosamente per convivenza e altro... Sarebbe assolutamente meritevole, ma io ho una voglia matta di essere un uomo libero. Di aria. Di non dover rendere conto di niente a nessuno. Di piena capacità di movimento nel territorio. Di tornare a essere il lupo che ero all'inizio di questo diario. Silenzioso, ma libero.

Insomma, un gran casino. Uno di quei periodi della vita in cui si concentrano dubbi di ogni tipo, sulla tua vita, su ciò che hai e che vorresti avere, su ciò che hai fatto di buono e di sbagliato, su ciò che ancora potresti fare, sui problemi irrisolti, sulle tue capacità in ogni campo.

Uno di quei momenti in cui, se fai un'analisi razionale, non stai messo male. Sono ancora un bell'uomo, totalmente indipendente, ho un buon lavoro, una casa mia, una ragazza unicorno che non mi fa mancare niente, so che posso attrarre altre donne ma... C'è quella vocina dentro di te che ti dice che sei "fermo", in una posizione discreta, ma sei fermo...

Quel grillo nella testa che ti dice: "Sì ok, bravo. Ma...".

Da un lato il dubbio di avere usato le tue capacità (in ogni campo) solo in parte e di esserti accontentato. Dall'altro il dubbio che invece non sia così e la paura di rendertene conto.

Stuck.

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Oneiroi
1 ora fa, TADsince1995 ha scritto:

Stuck.

Conosco bene la sensazione di cui parli, l'ho provata spesso in passato e periodicamente si ripresenta. L'ho riscontrata in ogni essere umano che si è avvicinato ad un percorso di miglioramento personale, più o meno consapevole.

Sono giunto alla conclusione che sia un rovescio della medaglia imprescindibile della consapevolezza di sé.

Il processo è del tutto simile a quello di una dipendenza: il miglioramento porta benessere, un sensazione di appagamento direttamente proporzionale al balzo compiuto e che tenderà ad appiattirsi verso il vertice di una parabola all'approssimarsi dell'obiettivo. Per mantenerne gli effetti nel tempo, occorre aumentare la somministrazione, il dosaggio, l'autoprescrizione di nuovi obiettivi. Si arriva ad un punto in cui può risultare addirittura difficile comprendere in che direzione estendere il processo, quali nuove strade intraprendere o quali ampliare, con la conseguente sensazione di cui parli nell'ultimo post: il sentirsi bloccati in uno status quo che non si è più abituati a mantenere. Come un fluido compresso in un contenitore che trova finalmente sfogo in uno più capiente ma che finisce per saturare anch'esso, senza più gradi di libertà.

Chi ha detto che il piacere del viaggio è il percorso non l'arrivo, era nel giusto.

La libertà, in fin dei conti, è adoperarsi per abbandonare la propria gabbia stretta. E il senso di inappagamento è l'allarme che si accende nell'uomo consapevole e che gli dice che è giunta l'ora di passare ad una gabbia più grande.

Report interessantissimi, continuo a seguirti.

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Gainsbourg

Anche io so bene ciò di cui si sta parlando, credo che sia un po' nella natura di ogni crisi, che si porta appresso incertezza spesso ansia ma che se vissuta in modo ONESTO non può che portare ad evoluzioni benefiche. 

Le crisi, con le loro esplosioni , le loro stasi, le loro perdite e conquiste.... non sono per tutti. Molti si accontentano di una vita percorsa lungo una strada già tracciata. Ma se sai che è nella tua natura fermarsi, annusare, guardarsi intorno e cercare un posto dove stare.. allora sai che non hai scelta e tanto vale accettare la dinamica del gioco.

Mi piace l'immagine delle gabbie che si lasciano, la speranza un giorno è quella di non cercare solo una gabbia tanto larga da starci comodo, ma uscirne, e sentirsi bene e libero anche all'aria aperta.

 

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Oneiroi
3 ore fa, Gainsbourg ha scritto:

Mi piace l'immagine delle gabbie che si lasciano, la speranza un giorno è quella di non cercare solo una gabbia tanto larga da starci comodo, ma uscirne, e sentirsi bene e libero anche all'aria aperta.

Credo che sia insito nella natura stessa dell'uomo: non avere più gabbie significherebbe avere tutto, sapere tutto, sentire tutto, poter fare tutto. Utopia.

Per questo parlo di costruirsi gabbie sempre più grandi: arrivare un giorno ad abitarne una di tali dimensioni da non percepirne più i confini penso posa essere la massima ambizione di un uomo consapevole.

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Gainsbourg
12 hours ago, Oneiroi said:

Credo che sia insito nella natura stessa dell'uomo: non avere più gabbie significherebbe avere tutto, sapere tutto, sentire tutto, poter fare tutto. Utopia.

Per questo parlo di costruirsi gabbie sempre più grandi: arrivare un giorno ad abitarne una di tali dimensioni da non percepirne più i confini penso posa essere la massima ambizione di un uomo consapevole.

Per me vivere nel mondo, uscire dalle gabbie, libertà è un lavoro di "sottrazione", e soprattutto tanta consapevolezza.

Non voglio rinunciare a pensare che arriverà un giorno della mia vita in cui non ci saranno sbarre intorno a me.

Quel giorno potrà arrivare solo se  nel frattempo tante strade saranno percorse, tante esperienze messe dentro lo zaino che ci portiamo sulle spalle.

Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà.

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