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Mia madre si comporta sempre come una troia con me


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gelsomino

La solo cosa che mi dispiace è di aver sempre odiato le donne per colpa di una madre degenere, quando in realtà non sono tutte così pazze, per fortuna.

Non le hai odiate, le hai solo "travisate" succede quando hai a che fare con una madre pazza, era lei il modello di riferimento,era tramite lei che ti "rapportavi" alle altre..

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Non le hai odiate, le hai solo "travisate" succede quando hai a che fare con una madre pazza, era lei il modello di riferimento,era tramite lei che ti "rapportavi" alle altre..

Già...

Mi ci vorrà ancora tempo per uscirne del tutto...

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gelsomino

Già...

Mi ci vorrà ancora tempo per uscirne del tutto...

Ti auguro tu un giorno possa convivere con tutto quello che e' successo, e' meno doloroso.. e meglio una smorfia di sorriso abbozzata che un buco nero,anche a costo a volto di "travisare" il passato,meglio un passato travisato che un buco nero al posto di un pezzo di vita vissuta e andata,tempo che non tornera' piu' ...

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No Name

Ok, è vero, Londra is the way, ho paura è vero, ma è normale, il cambiamento fa sempre paura. Intanto mi informero' sulla logistica del viaggio, e appena ricevo i soldi vado, anche se in quel momento mi caghero' sotto non ascoltero' le emozioni, andrò dritto verso l'obbiettivo. Sono uno con le palle, quindi lo farò.

Grazie, grazie di cuore per i vostri consigli, mi avete fatto aprire gli occhi.

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Excelsior

trovo aberrante usare certe espressioni per definire la propria mamma, la donna in cui hai vissuto all'interno per quasi un anno.

Modificato da Excelsior
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gelsomino

trovo aberrante usare certe espressioni per definire la propria mamma, la donna in cui hai vissuto all'interno per quasi un anno.

tu ,invece,che terrmine useresti?

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Lyotomachida

Ho letto in parte la discussione per caso, e mi dispiace molto per situazione in cui si trova l'utente che l'ha descritta.

Ma io mi chiedo esistono donne sane di mente? Ne avete mai viste?

Il bello è che poi con l'età peggiorano pure, sono schizzate a 15/16 perché sono adolescenti, forse a tra i 20 e i 30 anni è il periodo migliore (ma comunque sono lo stesso fulminate) arrivate verso i 50 con la meno pausa vanno ulteriormente fuori di testa, da vecchie poi devastano la minchia. Beh in quel caso le puoi mettere al geriatrico!

Il vero uomo è quello che sopporta zitto senza dire nulla e resta imperturbabile! E' una bella sola essere uomini :)

----------------

Rispondendo all'utente oltre ad essere tua mamma è sempre una donna e tu sei un maschio. Devi farti rispettare altrimenti se può (anche solo per il gusto di farlo) scarica su di te tutte le sue ansie e fa di tutto per metterti i piedi in testa sfruttando le tue debolezze, o se è fulminata, per distruggerti. Da quello che scrivi sembra pure essere senza manico, il peggio del peggio per il suo umore e tu sei l'unico che le capita a tiro da utilizzare come antistress. Se poi visto che è separata si è messa intesta idee malsane androgine avrà altri motivi nella sua testa per attaccarti.

Non devi essere né buono né cattivo. Che tu risponda o non risponda (cambia poco, anzi delle risposte secche gliele darei) non devi assolutamente far vedere che il suo atteggiamento ti turba. Se è così e lei se ne accorge continuerà a perpetrarlo.

Per risposte secche devi trovare qualcosa su cui la puoi imbarazzare/colpire (più che insulti a caso), non per il gusto sadico di farlo, ma per farle capire in modo fermo che non si deve permettere di mancarti di rispetto in quel modo.

Quando si dice a una persona qualcosa su cui la si può imbarazzare o colpire, non servono urla o discussioni infinite, bastano 2 parole per farla zittire. Tu la conosci sai quali sono le sue debolezze e che corde toccare.

Per dirti io ho avuto da dire con un carabiniere gli ho chiesto se era diplomato, lui ha risposto ingenuamente no: allora con aria di superiorità (guardandolo come una merda) gli ho detto: io che studio all'università che ci discuto a fare con uno che non ha neanche il diploma? Colpito e affondato.

Il mio è stato un atteggiamento da stronzo, ma se uno manca di rispetto ci vuole.

Modificato da Lyotomachida
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Connor

L'essere umano è l'unica specie nel mondo animale che tende a rimandare sempre più il momento di separarsi dalla famiglia d'origine.

Ora naturalmente questo succede spesso per mancanza di alternative praticabili, quindi è pressocchè inevitabile.

Ma quando succede per mancanza di volontà o per paura, cosa ci suggerisce questo, a proposito del "cucciolo" in questione?

Che non è stato "svezzato", che non è stato educato a diventare ADULTO, cioè indipendente, autonomo, capace di badare a se stesso e di sopravvivere.

Non è cosa di cui il singolo debba sentirsi in colpa, certo.

Ma deve assolutamente prenderne coscienza.

Specialmente in una situazione di "precario equilibrio familiare" come quelle esposte dagli amici che hanno scritto sin qui.

Prendere coscienza significa maturare questa convinzione.

Trovare delle colpe, arrabbiarsi, odiare, litigare, rinfacciare, sono reazioni abbastanza comuni e però non utili in tal senso, se non controproducenti come già fatto notare.

Come sempre diciamo quando si parla di sarge, la prima cosa da tenere sotto controllo è l'inner game.

Difficilissimo, lo riconosco, lo ammetto e lo so per esperienza. Ma nondimeno... prima di tutto, prima di ogni altra cosa.... prendersi la responsabilità di se stessi, della propria vita, delle proprie emozioni, delle REAZIONI e della propria crescita e sviluppo.

Hai delle basi di merda perchè vieni da una famiglia disfunzionale? Male. Hai tutta la mia solidarietà e comprensione.

Ma se lo usi come scusa per restare nella realtà di merda in cui sei allora sai che succederà? Che la situazione generale può solo peggiorare.

Avrai comunque la mia solidarietà e comprensione, ma scommetto che non te ne fai niente.

Se vuoi che la tua vita cambi, cambia la tua vita ... e comincia da te.

Nei confronti dei genitori si vive una situazione assimilabile al temuto ONE-ITIS (per certi versi)... ovvero si desidera un amore PURO,GRATUITO e INCONDIZIONATO che però non arriva. E allora si sta male ma si spera ancora. Si lascia passare il tempo, ci si comporta bene, si tende a "inzerbinarsi" nella speranza che qualcosa cambi.

Ma non cambia.

Le persone non cambiano. mai.

(a maggior ragione quando sono affette da patologie psichiche più o meno diagnosticate o conclamate).

A meno che qualcosa non le faccia cambiare scuotendole profondamente, accedendo ad un livello di coscienza profondo.

Ma non sarai tu (generico) a farli cambiare.

Ergo, la tua speranza e i tuoi tentativi di essere "buono", così come i tentativi di affrontare la situazione a muso duro, sono condannati a essere frustrati.

Se posso citare un libro senza essere bannato suggerisco "Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero se" della dottoressa Alice Miller.

E per i genitori non si può fare "Next". E nemmeno cercare di "sedurne" altri... anche se scommetto che ci sono persone con le quali avete instaurato rapporti di padre-figlio o madre-figlio in maniera abbastanza naturale.

Ora, io sto per darvi una delusione.

Non sono psicologo nè psichiatra.

Quindi quello che dico rimane all'ombra di un grosso IMHO.

Ma pare che l'unica soluzione sia allontanarsi. Senza odio, senza risentimento.

Per citare uno psicologo che conosco "Per salvarti la vita devi scappare. La permanenza in situazioni del genere si paga. Con la nevrosi, con l'alcolismo o in mille altri modi, ma si paga".

E per l'inner game... lo sviluppo che porta a diventare "adulto", autosufficiente e indipendente, è bene iniziare il prima possibile.

Anche a costo di iniziare un percorso di supporto, perchè per allontanarsi senza risentimento e/o senza sensi di colpa spesso serve un supporto, anche se magari non subito. No, fare tutto da soli non è quasi mai possibile.

Anche su questo argomento ho un libro da suggerire, il già pluricitato "alla ricerca delle coccole perdute" di G.C. Giacobbe.

almeno per farsi un'idea della situazione.

In bocca al lupo

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gelsomino

Quando si dice a una persona qualcosa su cui la si può imbarazzare o colpire, non servono urla o discussioni infinite, bastano 2 parole per farla zittire. Tu la conosci sai quali sono le sue debolezze e che corde toccare.

Sarai un bravo ragazzo davvero,ma credo che la situazione dell'utente non possa risolversi,con due parole o et similaria, anche perche' riguardo l'esempio che ha postato, poi tu sei tornato a casa tua ,come del resto il tuo interlocutore che al momento hai messo a tacere.

Purtroppo l'utente,torna si a casa sua ,dove trova tutti i suoi "demoni" pronti a vendicarsi di lui e le due parole dette,quei cinque secondi ,di dignita' riacquisita,di rivalsa,di sentirmi uomo,di sentirsi libero,quei cinque secondi spariscono come sabbia nel vento.

La maggior parte della gente crede che questa storia possa risolversi parlando ,confrontandosi, perche' non hanno vissuto mai un ambiente familiare di questo tipo,e' questo e' fuorviante e controproducente per l'autore del post,perche' intanto il tempo passa e si porta via tra le tante cose l'energia.

Quella dell'autore del post non e' la famiglia del mulino bianco, e' l'infelicita' di quella famiglia tantomeno,come diceva quel famoso scrittore nell'incipit di quel libro..<<

TUTTE LE FAMIGLIE FELICI SI ASSOMIGLIANO, OGNI FAMIGLIA INFELICE E’ INFELICE A MODO SUO

>>.

ps.. quando ero piccolo pensavo che se fossi morto, ci saremmo ritrovati, tutti i bambini come me,in una sorta di paradiso,ed avrei potuto essere felice...

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Connor

Quella dell'autore del post non e' la famiglia del mulino bianco, e' l'infelicita' di quella famiglia tantomeno,come diceva quel famoso scrittore nell'incipit di quel libro..

<<TUTTE LE FAMIGLIE FELICI SI ASSOMIGLIANO, OGNI FAMIGLIA INFELICE E’ INFELICE A MODO SUO >>.

Avrei voluto scrivere questa frase nel mio post ma mi sono ricordato un episodio:

Chiesi a una autorevole psicologa cosa ne pensasse di questa frase e mi rispose con una domanda: "Tu pensi che esistano le famiglie felici?"

Magari in un successivo post possiamo sviscerare il contenuto di quest'affermazione, che per me fu come un lampo, un'illuminazione di comprensione.

Satori.

ps.. quando ero piccolo pensavo che se fossi morto, ci saremmo ritrovati, tutti i bambini come me,in una sorta di paradiso,ed avrei potuto essere felice...

Una delle cose più tristi che abbia mai sentito.

In effetti l'infanzia è il periodo che viene ricordato come il più bello e spensierato ma erroneamente.

In realtà è forse il momento più terribile, specialmente in determinate condizioni.

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