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Com'è stato possibile?


lennon

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lennon

Ragazzi, sono arrivato ad un punto in cui devo capire cosa cazzo ho addosso.

Mi trascino dei problemi sessuali da tempo vedi: http://www.italianseduction.club/forum/t-49848-forte-problema-erezione/

Ma il fatto che mi ha fatto cadere in depressione e per cui sono seguito da una psichiatra è un altro:

Venivo da un buon periodo in ambito studio/lavoro.

Mi ero laureato, avevo trovato uno stage, avevo vinto una borsa di studio, mi ero fatto apprezzare nel mio primo lavoro.

Poi l'offerta.

Il lavoro lo continui, ma all'estero.

Io avevo sognato questo momento da anni.

Mai stato fuori di casa, mai stato all'estero per lunghi periodi.

Con un pò di paura parto.

Primi tempi difficili, poi ingrano e trovo stanza, miglioro lingua e lavoro.

Dopo un mese quando devo cominciare a rilassarmi e crescere con il sarge e il lavoro accade l'inspiegabile.

Una sera comincio a sentirmi male, diarrea, spasmi addominali e poi arriva l'insonnia nella mia vita.

Io che avevo sempre dormito alla grande.

In tutto questo mi si era anche chiuso lo stomaco ed avevo perso 5kg da quando ero arrivato ( ma il peso poco conta perchè sono uno che tornava sempre dimagrito anche dai viaggi)

Resisto a lavorare altri 7 giorni stoicamente.

Poi una mattina arrivo giallo in ufficio e dal lavoro mi portano al pronto soccorso.

Mi dicono che è gastrite, mi danno medicine e mi dicono che passerà.

RImango a casa e dopo la cura non passa nulla.

Mi consentono di tornare a casa e di curarmi meglio.

Faccio gli esami allo stomaco ma non esce nulla.

Nel frattempo soffro d'insonnia anche a casa e comincio a prendere l'ansiolitico.

Ritorno all'estero e di nuovo i primi tempi tutto ok.

Poi passato un altro mese, l'insonnia diventa più resistente e devo aumentare l'ansiolitico per dormire 4-5 ore.

Immaginate all'estero, in un'altra lingua e con condizione psico-fisiche del genere che gran bella vita di merda che conducevo.

Avevo spesso lo stimolo di evacuare, infatti andavo al bagno anche 2-3 volte in ufficio.

Finisce il periodo lavorativo prima di Natale e torno a casa.

Preciso che il posto dove stavo mi piaceva, il lavoro anche.

Però nel ripartire nell'anno nuovo (contratto di 6 mesi) non me la sono sentita perchè ancora agitatissimo ed insonne, persino a casa.

Ora chiedo voi cosa avreste fatto al mio posto?

Come avreste agito?

Per me quel lavoro significava parecchio, era la mia consacrazione economica e l'indipendenza fuori da casa...per giorni mi sono sentito un vigliacco e mammone, e ciò mi ha causato una depressione con crisi di pianto e crollo dell'autostima.

Ora sono disoccupato e di nuovo dai miei.

Eppure con tutti i problemi, mi ero fatto apprezzare parecchio all'estero...

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Marcord

Se si può chiedere, che tipo di lavoro e dove ?

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BillyTheCowboy

Caspita..

Onestamente, non saprei proprio dire cosa abbia potuto scatenare una reazione simile... ma se è concomitante col tuo lavoro all'estero, non vorrei che per qualche motivo, lo stare all'estero sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso..

Perchè anche se ti trovavi bene, sei comunque lontano da casa e questo può influire, e se avevi già qualche meccanismo fisiologico "incrinato", magari l'estero ti ha dato il colpo di grazia..

Personalmente, ho già avuto un'esperienza di forte stress emotivo dopo il mio primo mese da solo all'estero, e l'ho superato stringendo i denti, chiamando casa piu spesso, cercando di stringere legami non superficiali con nuove persone, sport, musica, meditazione, docce bollenti, e un paio di serate alcoliche per spengere il cervello...

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lennon

Se si può chiedere, che tipo di lavoro e dove ?

Londra, banking

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lennon

Caspita..

Onestamente, non saprei proprio dire cosa abbia potuto scatenare una reazione simile... ma se è concomitante col tuo lavoro all'estero, non vorrei che per qualche motivo, lo stare all'estero sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso..

Perchè anche se ti trovavi bene, sei comunque lontano da casa e questo può influire, e se avevi già qualche meccanismo fisiologico "incrinato", magari l'estero ti ha dato il colpo di grazia..

Personalmente, ho già avuto un'esperienza di forte stress emotivo dopo il mio primo mese da solo all'estero, e l'ho superato stringendo i denti, chiamando casa piu spesso, cercando di stringere legami non superficiali con nuove persone, sport, musica, meditazione, docce bollenti, e un paio di serate alcoliche per spengere il cervello...

Guarda in generale, sono un tipo un pò cagionevole, ma quando sono partito ero super in forma.

Poi un calo ed un circolo vizioso micidiale.

Per dirti, io ho ricominciato a dormire (senza farmaco) una volta tornato a casa 3 mesi dopo.

Pensate quanto stress ed ansia avevo imbarcato!!

In pratica non riuscivo a chiudere occhio senza Xanax!!

Ed anche col medicinale facevo tipo 3 ore di sonno.

Ho recuperato anche i 10 chili persi qui in Italia.

Io penso di aver preso in pieno un mio problema interno/fobia.

Mi si sballa il metabolismo ed i ritmi fuori di casa.

Per uno che ha sempre sognato una carriera internazionale avere questi problemi è la tomba delle aspettative.

Soprattutto non ho alcuna idea di come possa fare a superarla.

Io posso capire un pò di nostalgia, di disadattamento ma addirittura sofferenza fisica a questo livello proprio no.

Mi sento diverso e problematico rispetto ai miei coetanei.

In più vedere la delusione sul volto dei miei genitori, onesti lavoratori, mi ha distrutto parecchio...

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lennon

Penso di aver fatto l'en plein di tutti i sintomi ansia/stress relativi

1) Sensazione di groppo in gola

2) Dimagrimento (6kg persi nel primo mese)

3) Stomaco chiuso e dolore alla bocca dello stomaco

4) Insonnia pesante

5) Sangue dopo defecazione

6) Afte in bocca (che ho tutt'ora)

Fosse stata una sola cosa avrei potuto far passare, ma ero arrivato ad essere uno zombie, un tossico in astinenza...

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BillyTheCowboy

Prova gradualmente, qualche viaggetto ogni tanto ,magari un lavoro che ti proponga qualche trasferta mensile, parla con persone che viaggiano molto, cerca di abituare la mente e il corpo gradualmente...

E non dimenticare di prenderti costantemente cura del tuo corpo: allenati, mangia bene, donagli momenti di relax, magari prova con meditazione o agopuntura e non tenerti tutto dentro ma magari confidati con qualcuno di vicino riguardo i tuoi sogni, le tue paure e i tuoi problemi.

Nel tuo caso il percorso sarà piu lungo del solito e del previsto, ma con un pò di impegno potresti realizzare il tuo sogno lavorativo..

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martina

Hai fatto degli esami per escludere non ci sia davvero nulla di fisico?

Un'amica non riusciva a mangiare ed era dimagrita molto. Vomitava ogni volta che mangiava. Le avevano detto che era psicosomatico. Dopo qualche hanno le trovarono un problema intestinale che curarono con una dieta.

Questo per dire che certe volte ci si accanisce a trovare la soluzione in un presunto problema psicologico. Io per prima sono convinta che molti malanni siano psicosomatici, ma l esperienza di questa amica mi ha fatto riflettere sul fatto che molti medici ultimamente riconducono alla psicosomatica troppo facilmente quando non sanno che pesci pigliare.

Cmq il tuo psicoterapeuta cosa ne pensa?

quando dici di essere diverso dai tuoi coetanei.

Dai tuoi coetanei... chi?

Sinceramente quanti tuoi coetanei conosci fra i tuoi amici, o ex colleghi di università, o ex compagni delle superiori, che sono riusciti a laurearsi, che son riusciti ad andare all estero?

Immagino siano più quelli rimasti che quelli andati via. Alcuni non ci saranno andati perché non preparati, tanti per paura. Però non lo sbandieranno. Non lo prendono neppure in considerazione. Tu questo lo hai fatto, ti sei messo in gioco. Hai cmq un'esperienza all estero in tasca. Hai dimostrato di riyscire a vivere e destreggiarti. Per me puoi ritenerti ampiamente in linea coi tuoi coetanei.

Modificato da martina
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lennon

Ma infatti io psicologi, ansia e depressione prima di partire non sapevo neanche cosa fossero.

Come tutti, mi innervosisco e non capisco cosa ho quando un problema fisico non passa e fa soffrire.

Stare male lontano da casa con le pressioni lavorative non lo auguro a nessuno, devo essere sincero.

Per me è sempre problema fisico e poi problema psicologico.

Diciamocelo chiaro, a chi non roderebbe il cosiddetto quando hai un lavoro, vivi da solo, ti stai divertendo e SENZA MOTIVO ALCUNO ti senti talmente male da farti spedire a casa?

Si anche a me sembra che la somatizzazione sia la nuova "scusa" dei medici che non sanno che pesci pigliare.

Al pronto soccorso all'estero mi fecero analisi urine e sangue, qui in Italia ho rifatto analisi del sangue ed ho fatto anche un'ecografia addominale dove sono sano come un pesce. La gastroscopia me l'hanno sconsigliata perchè troppo giovane.

Anche mio padre ebbe un'esperienza simile.

A 45 anni, in seguito ad un forte periodo di stress, sentiva dolori forti alla bocca dello stomaco e non dormiva

Fece tutti gli esami di questo mondo ed era sano; un infermiere gli disse che secondo lui era tutto nervoso ed avrebbe risolto con Tavor.

Lui lo prese ed effettivamente ricominciò a sentirsi bene.

Gli amici mi hanno fatto nero: sapendo che venivo da una famiglia povera, hanno provato invidia e successivamente hanno goduto dei miei problemi ed hanno sparlato su di me, dicendo che ho un problema di testa quando vado fuori e che non reggo.

Per me era un riscatto sociale, se mi avessero preso PERMANENT, starei meglio dell'80% dei giovani italiani, a soli 26 anni.

Rabbia. Parecchia rabbia.

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