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Mia madre mi abbassa il frame


comeback

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Dani89

La mamma è sempre una donna... punire e premiare vale sopra tutto. Ovviamente in questo caso bisogna premiare i comportamenti che non rompono il cazzo e punire quelli che lo fanno. Nessuna pietà, anche se è la mamma. Se ne farà una ragione, credimi.

L'ironia è ottima, come dice BrianBoru.

Forza, comeback, sei grande, sta a te staccarti, lei geneticamente non ce la fa...

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Friulano80

Giusto ieri, dopo l'ennesimo palo preso ho dovuto sentirmi dire " se ti comporti male con me figurati con le donne bla bla bla ..nessuna ti sopporta ecc" x carità se guardo i numeri avrà pure ragione ma nella seduzione non centra un bel piffero.

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comeback

Mia madre non è una persona che ti urla addosso, non cerca di imporsi, ma silenziosamente ti porta il muso (è un po' permalosa) se magari ti muovi dalle sue idee (cio' che avviene sempre, in quanto non ne condivido nulla) e esprimi con convinzione le tue. Si sente come se le sue fossero sbagliate e si infervora, al punto che inizia verbalmente ad aggredirvi magari riprendendo anche cose di 10 anni fa. Si è assurdo ma è cosi'. A volte è totalmente fuori luogo, eppure è una persona di fondo molto altruista, ma se prendi il punto sbagliato, ti aggredisce.

Ricordo 3 anni fa che ancora stavo sotto per una storia finita malissimo, lei mi dice "ha fatto bene a lasciarti..". Peccato che la ragazza m'aveva mollato per un altro, voi pensate in quel momento come ferisce. Io generalmente sono "forte con i forti" e non viceversa, ho percepito debolezza in quelle parole di mia madre e anzi le dico "finito? dai che ti viene in mente anche qualcos'altro....". Ero alphissimo in quel momento a pensarci!

Oggi invece si è messa in testa che vivo male in Germania e che voglio tornare a casa.

Credo che a 56 anni mia madre inizi a perdere qualche rotella perchè proprio ieri le dicevo che invece, tolte delle difficoltà che sto avendo, qui sto bene.

Stasera purtroppo non sono sfuggito alla chiamata skype, in quanto febbricitante mi chiama e cosi' per tirarmi su il morale mi dice "chi ti ha detto di andare là? se ti avessi detto di non andare saresti andato comunque, tu non mi ascolti".

Ho imparato a fottermene anche se quando ti arrivano queste parole passi dai 2 ai 4 minuti in paranoia.

Ps : per la cronaca ho lasciato casa a 24.

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Joe Vicenza

metti giu' la cornetta quando inizia cosi'... e' scortese ma serve.. io l'ho fatto molto, anche a me rompeva le palle tantissimo, adesso invece si e no ricevo un messaggio ogni due settimane.. ahahahh! vittoria totale

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comeback

Va male.

Negli ultimi giorni le cose sono peggiorate, mia madre ha continuato a palesare un comportamento quasi morboso e questo mi da il disgusto. Sarò un figlio disamorato, ma non mi importa nulla, io sono cosi'. Trovo davvero straziante questo atteggiamento.

Ho diminuito nettamente skype a 2 telefonate la settimana, mi sono impostato non in linea, in modo da evitare una chiamata a ogni accesso a internet, e in alcuni casi mi chiamava finchè non rispondevo (quindi se cenavo dovevo cenare con la musichetta di skype della telefonata).

Tolto skype, ha iniziato con whatsapp, che Dio stramaledica quel coso. Mia madre autonomamente si è installata whatsapp, per inondarmi di messaggini quotidiani. "Buongiorno, vai a lavoro?" , "Buongiorno pranzi?", "Sei rientrato? Che fai?" , "Ceni? O ti alleni?", "Hai cenato...?".

Io voglio bene a mia madre, ma questo comportamento mi fa del male.

Devo essere attento a ogni cosa che faccio o che dico, che se se lontanamente lascio intendere che una giornata non è stata il massimo, mi tocca sentirmi "ci dovevi proprio andare in Germania? Io te l'avevo detto...non mi sembri felici, sei stressato?", "non ti sento bene, che hai?".

Mi sembro uno scolaretto delle elementari difeso dalla mamma se gli amichetti di scuola gli fanno dei dispetti o dalla maestre se lo rimprovera energicamente.

Ho chiesto a mia madre di inviarmi il numero del mio medico che avevo in agenda, perchè ho avuto un riacutizzare di un problema di salute e non avendo copertura sanitaria qui, devo necessariamente andare in visita non appena rientro. Non avessi mai chiesto quel numero! Ha iniziato ad attribuire persino dei problemi ad una spalla allo stress, ma quale stress? Ho solo dei giramenti di coglioni come tutte le persone del mondo su questa terra, è normalità.

Odio la famiglia italiana, odio come è strutturata, odio questa impostazione malata e distorta, in questo clima di amore e coccole, che non permette mai totalmente ad un figlio di sentirsi fottutamente libero. Le cose già sono difficili, l'era moderna ci assegna una vita precaria, con tutte le difficoltà del caso (lavoro in primis), eppure la famiglia italiana vuole preservare quel blocco, quel sentirsi un branco, che penalizza l'individualismo e quindi la libertà. Ci si può voler bene anche nel rispetto delle proprie posizioni, e invece no, mia madre gioca sul fatto che bene o male non appena finirò questi mesi in Germania sarò senza lavoro, e chiaramente ciò significa che non avendo risorse infinite, il margine di rientrare per qualche tempo, specie per un mese estivo, esiste ed è tutt'altro che eventuale.

Solo a pensare di tornare a casa rabbrividisco. Davvero il mese d'Agosto o se posso prima o dopo, pure se becco qualsiasi cosa che mi porta lontano da casa, ci vado. A mia madre forse fa piacere vedere il figlio appassire in un posto dove non c'è nulla, questo non dalla crisi ma da un ventennio.

Poi, e poi..se parto devo iniziare a sentirmi "e ma se vai via, dopo non ritornare!", o "ma sei sicuro?".

Il mio sogno è vivere in Norvegia, avere una bella figa, una casa sul lago, un lavoro che mi permette di sostenere e vivere la mia libertà : totale.

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Joe Vicenza

Ciao Comeback, mi permetto di risponderti ancora, sono toccato da quello che dici, ho avuto esperienze anch'io di una madre totalitaria e morbosa. Forse in maniera diversa dalla tua, ma sempre in questi livelli di pesantezza.

Che dire, ti sono vicino, ti auguro di sollevarti al piu' presto.

Mi viene spontaneo ripetere cio' che ho scritto in precedenza, cioe' rispondile solo se a te fa piacere, o direttamente termina le conversazioni quando non ce la fai piu'. Non preoccuparti di quello che pensera' lei, alla fine credo che bene o male le fara' piacere sentire che sei piu' sicuro di te stesso.

Lo dico per esperienza personale. Fai solo cio' che ti senti, non preoccuparti di progettare piani o tattiche. Se vuoi parlarle, ok, altrimenti pazienza.

Se ti senti invaso dille pure che lei e' pesante, magari lei ti rispondera' male e ti fara' sentire in colpa, ma tu non ci badare. Sei autonomo e indipendente, quale colpa.

Questa cosa, se la affronti come ho scritto, durera' ancora qualche settimana o mese, ma alla fine troverai il modo giusto di relazionarti con lei.

In bocca al lupo, spero tu possa tra l'altro continuare la tua esperienza lavorativa in Germania o in Norvegia. Ciao!

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comeback

La Norvegia era un eufemismo per dire di incrementare il distacco!

Direi però che mi piacerebbe visitarla.

Mia madre non è totalitaria, è morbosa e disarcionata dalla realtà. Vive essenzialmente in un mondo fiabesco, le realtà intermedie per lei credo non esistano, o tutto deve andare alla grande o anche una piccola cosa che non va tutto va storto. Non ha mai visto il mondo (per scelta, ma lei dice per altro), non ha mai visto andando a memoria nessuna città che non sia nel raggio di 50 km dalla mia città natale (noi in famiglia non siamo mai andati in vacanza se non a 20 km, quando ero un bambino e un ragazzino poi). Ricordo che quando iniziando a crescere le proponevo di fare viaggi più lunghi (non molto costosi) lei si opponeva dicendo "in quel posto ci andrai quando crescerai da solo".

Inevitabilmente tutto questo mondo locale, l'ha decontestualizzata rispetto a tutto il resto. Mia madre è una donna che secondo me aveva grandi potenzialità, ma ha deciso di chiudersi la mente vivendo in un posto dove in modo quasi naturale ti porti a costruire idee di ciò che è fuori, sulla base di pregiudizi e racconti tramandati. A mio giudizio oggi è assolutamente assurdo il solo poter pensare di vivere in una realtà locale, perchè va in controtendenza rispetto alla rottura delle distanze. Io faccio quello che molti under 30/35 fanno : scoprire ciò che c'è intorno. Per mia madre però non è cosi', io sto combattendo il III conflitto mondiale, solo contro il mondo, e qualsiasi cosa : un banale raffreddore, uno stato influenzale, un momento no, è il preludio alla mia resa.

Mia madre è stata un mio limite, come lo è anche stato mio padre, perchè specie in alcuni momenti di vita se avessero avuto più coscienza di come va il mondo e se fossero stati più interessati a conoscere come fossi davvero e non come dovessi essere per loro, oggi avrei sicuramente raccolto di più. Le guide nella vita sono fondamentali. Tuttavia, non ho mai incolpato i miei di nulla, sono riflessioni che tengo per me e li ringrazio nonostante tutto per quel che mi hanno potuto dare.

Lei sta spingendo palesemente che rientri in città, questo dopo che tanto per la cronaca sono andato via di casa anni fa, e a 27 anni quel che mi propone è come chi fa 20 km per arrivare a piedi in un posto, e poi prende il bus e torna dietro. La mia strada mi è costata sacrificio, sto imparando le lingue, sto imparando a soffrire, a tener duro, sto scoprendo la vita e cose che non sapevo da solo, sto costruendo il mio background forse in ritardo rispetto al tempo in cui dovevo farlo, ma è il mio modo per non star fermo.

Lei mi propone la zona confort, che per me è la morte celebrale.

Quel tipo di vita io l'ho rifiutato anni fa, e oggi non me ne trovo nemmeno pentito.

Ogni tanto mi invia foto della mia cittadina, mi fa vedere la terrazza di casa col sole, e cose di questo tipo, chiedendomi se ho nostalgia e dicendomi "dai che fra un po' si torna". Io qui non è che l'abbia ancora rovesciata la mia vita, ma non ho avuto nemmeno per un secondo voglia di tornare a casa, ed è una sensazione che non respiro da quando me ne sono andato.

Lei vuol propormi quella vita, perchè è quella vita che lei creda sia il meglio per una persona : mia nonna è nata li', vissuta li' e finirà li', mia madre lo stesso..ma io no.

Anni fa , feci l'esperienza con un amico di una onlus di passare un paio di giorni in un reparto di bambini malati di cancro. Portammo dei regalini per il Natale e aiutammo ad allestire una piccola festa, tutto qui. Non ho mai raccontato questa esperienza, ma mi è rimasta dentro quella loro voglia di vivere, quegli occhi con cui chissà quante cose sognano di vedere al mondo. Quegli occhi non avevano orizzonti, e credo che sia quello il senso con cui si debba vivere.

Cercherò di distaccarmi un po', settimana prossima credo di andare in Belgio per il weekend, sono certo che appena glielo dirò inizierà a commentare in chissà quale modo.

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Joe Vicenza

Va bene. Avevo capito che scherzavi riguardo la Norvegia ahahah, intendevo di augurarti di raggiungere i tuoi sogni.

Anche mia mamma per esempio non ha mai guidato da sola oltre i 20 km di distanza da casa, fino ai 40 anni (ora fa anche 35 km per dirti).

Sempre nello stesso paesino, nonni, bisnonni, ecc.

Almeno qui sul forum puoi sfogarti, e' un primo passo!

Stammi bene!

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I figli

di Kablin Gibran

I tuoi figli non sono figli tuoi.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore,
ma non le tue idee.
Perché loro hanno le proprie idee.
Tu puoi dare dimora al loro corpo,
non alla loro anima.
Perché la loro anima abita nella casa dell’avvenire,
dove a te non è dato di entrare,
neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro
ma non volere che essi somiglino a te.
Perché la vita non ritorna indietro,
e non si ferma a ieri.
Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani.

UHAUHuh Alla prossima inondata di messaggi di mia madre , vado con questa poesia! :girl_devil:8-)

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