Breaking Bad e comportamento umano

[zen180 [Partecipante] 8]

Adoro davvero questa serie! Da un punto di vista di realizzazione di trama è veramente ben congeniata, pure ottima regia, fotografia e attori secondo me!

Buongiorno a tutti ragazzi, sono nuovo del forum ed è il primo post che scrivo.

Chi ha visto la mia presentazione saprà che non sono un ragazzino (46 anni) e che da quando mi sono separato un anno e mezzo fa, dopo una relazione lunghissima, ho iniziato a lavorare per un miglioramento personale volto principalmente ad acquisire qualità nella seduzione che per tantissimi anni non avevo mai considerato (sbagliando perchè servono anche nel matrimonio, ma ne sono accorto dopo...).

E' un po' una traversata nel deserto, nel senso che ci si scoraggia e le oasi sembrano non arrivare mai, ma sono fiducioso.

Negli ultimi tempi mi sono messo a guardare in streaming la serie Breaking Bad, che sicuramente molti conosceranno, e sono arrivato all' inizio della quarta stagione.

Ho rilevato alcuni elementi che credo possano essere interessanti per spiegare il comportamento umano e che si integrano bene con quanto già presente nel forum.

1) i protagonisti spesso interpretano gli avvenimenti in maniera soggettiva e sviluppano delle convinzioni che non rispecchiamo la realtà. Sviluppano cosi delle credenze che li portano a conclusioni errate anche in situazioni successive.

Scambiano la propria mappa con il territorio, secondo un concetto base della PNL.

2) le prese di posizione sono sempre modificabili. La moglie del protagonista, dopo averlo tratto cacciato di casa, chiesto il divorzio e, in generale, trattato come una merda, non esita a ritornare a corrergli dietro e a sfruttare la prima occasione buona per scoparlo quanto prende piede un nuovo elemento: l' attrazione generata dall' Alfa.

3) il fascino dell' uomo Alfa. Il protagonista, dopo una vita tutto sommato mediocre, spinto anche da buone intenzioni (dare un valido sostegno finanziario alla propria famiglia), inizia una carriera criminale, omicidi compresi. Nella sua testa si sviluppa la credenza che qualsiasi azione possa essere giustificata dall' intenzione iniziale di proteggere la sua famiglia e questa risolutezza è molto evidente a livello paraverbale e di linguaggio del corpo. Come risultato, la moglie che lo ha cacciato se lo vuole riprendere... E' vero che non conosce tutta la storia e non sa degli omicidi (forse più avanti nella serie), ma non credo cambierebbe molto. Si è scatenata un'attrazione a livello profondo e basta.

4) Il bravo ragazzo annoia in fretta. La moglie del protagonista diventa l'amante del suo datore di lavoro dopo aver cacciato il marito. L' amante è carino, affettuoso, servizievole, con una bella casa, ma dopo un veloce entusiasmo iniziale lei si stanca subito.

Mi sono annotato altri punti che magari svilupperò in seguito:

- I valori morali sono fortemente influenzati dal fascino dell' uomo Alfa

- il potere alimenta sete di potere

- c'è sempre una molla per uscire dalla mediocrità

- il potere ed il sentirsi Alfa possono generare egocentrismo pericoloso

- le bugie hanno la gambe corte

Buona Pasquetta a tutti

PS: chi ha visto tutta la serie non mi sveli il finale :-)

Guardandola ho notato spesso che a differenza delle solite storie, al protagonista non va tutto bene solo perchè è PROTAGONISTA, e anzi spesso i fatti peggiorano e peggiorano ("Breaking Bad"), e quando pensi che non possa andare peggio peggiora ancora. A proposito non penso che sia una vera e propria riflessione sulla natura umana ma direi sul peggio della natura umana, tant'è che tratti come l'avidità, la sete di potere, l'ambizione mischiata all'egoismo prendono sempre più piede man mano che progredisce la storia. Tutto infatti per Walter inizia con buone intenzioni e va a trasformarsi in qualcosa di sempre più oscuro e più lontano dalla parte più "limpida" della natura umana...

condivido la tua visione riguardo la moglie, anche se appunto, guardando questa serie (come una droga), non mi sono soffermata tanto sulle vicissitudini amorose, ma più che altro sugli eventi d'azione che accadono e che fanno "impazzire" il cosiddetto brav'uomo, il padre di famiglia della porta accanto.

Devo dire che, forse perchè sono una donna, in alcuni momenti ho odiato il personaggio di Skyler, mi provocava un nervoso incredibile! Probabilmente perchè cambiava idea in continuazione, come hai detto tu.

Mentre il mio personaggio preferito, soprattutto alla fine della serie, è Jess.

In ogni caso goditi la quarta stagione: a mio parere è la più bella!

D'accordo! Penso che il focus della serie infatti sia mantenuto sull'evoluzione del "business" piuttosto che dell'amore, comunque un ottimo contorno visto che accompagna "con gli atti" i cambiamenti emotivi del protagonista.
Skyler secondo me è stata concepita per essere odiata, dai, sempre a non capire Walter oppure ad ostacolarlo, o ad aiutarlo solo quando costretta!
La quarta stagione è la migliore anche secondo me, seguita molto vicina dalla quinta e la terza!

[Ortiz91 [Partecipante] 27]

Adoro davvero questa serie! Da un punto di vista di realizzazione di trama è veramente ben congeniata, pure ottima regia, fotografia e attori secondo me!

Guardandola ho notato spesso che a differenza delle solite storie, al protagonista non va tutto bene solo perchè è PROTAGONISTA, e anzi spesso i fatti peggiorano e peggiorano ("Breaking Bad"), e quando pensi che non possa andare peggio peggiora ancora. A proposito non penso che sia una vera e propria riflessione sulla natura umana ma direi sul peggio della natura umana, tant'è che tratti come l'avidità, la sete di potere, l'ambizione mischiata all'egoismo prendono sempre più piede man mano che progredisce la storia. Tutto infatti per Walter inizia con buone intenzioni e va a trasformarsi in qualcosa di sempre più oscuro e più lontano dalla parte più "limpida" della natura umana...

D'accordo! Penso che il focus della serie infatti sia mantenuto sull'evoluzione del "business" piuttosto che dell'amore, comunque un ottimo contorno visto che accompagna "con gli atti" i cambiamenti emotivi del protagonista.

Skyler secondo me è stata concepita per essere odiata, dai, sempre a non capire Walter oppure ad ostacolarlo, o ad aiutarlo solo quando costretta!

La quarta stagione è la migliore anche secondo me, seguita molto vicina dalla quinta e la terza!

Breaking bad significa "svolta cattiva" cioè una brava persona che diventa un criminale. Per il resto concordo!

[Erlenmeyer [Partecipante] 2959]

Premetto che sono una consumatrice compulsiva di serie tv americane... Breaking Bad è una perla. A mio parere sono pochi i telefilm che raggiungono suo livello.

... E vorrei spezzare una lancia a favore della povera Skyler.

Come la maggior parte di voi, anche io l'ho odiata dalla prima all'ultima puntata. Poi un bel giorno lessi un post non ricordo su quale blog in giro per la rete e mi si aprirono gli occhi. Il personaggio di Skyler non è concepito di proposito dagli autori per essere odiato. E' semplicemente pensato come una donna normalissima, con tutti i suoi difetti. Ora, gli spettatori sono naturalmente portati a simpatizzare e tifare per il protagonista, che nel caso di WW è più che altro un antieroe. Tifiamo per lui anche se fa cose che da un punto di vista morale sono semplicemente sbagliate, senza se e senza ma, qualunque sia la giustificazione che egli cerca di mettere in piedi. Ed odiamo Skyler perché svolge il ruolo di bastone fra le ruote, mentre noi vogliamo vederlo continuare in quella corsa verso mezzi sempre più estremi. Ma da lei, cosa pretendete? Ricordatevi che è una donna normale che un bel giorno scopre che suo marito rischia di morire, e poco tempo dopo scopre che egli è diventato un drug lord potentissimo, con tutti i rischi che ne derivano. Vi sembra una cosa facile da metabolizzare? Voi al suo posto avreste reagito bene? Ne dubito.

Tralasciando il discorso Skyler, io ho sempre pensato che BB alla fine non fosse tanto la storia di un uomo che diventa cattivo quanto quella di un uomo che scopre se stesso. Walter miete la sua prima vittima già nel pilot della serie, ben prima di assumere l'identità di Heisenberg. Magari quella prima vittima (e pure la seconda, in realtà) è frutto solo dell'istinto di sopravvivenza, ma per me è un segnale da non prendere alla leggera. WW non diventa Heisenberg, non è "Becoming Bad", è "Breaking": Heisenberg è da sempre lì sotto, sotto tutte le ingiustizie che la vita a propinato a WW e che lui ha sempre lasciato scorrere perché impegnato a sopravvivere. Nel momento in cui viene a sapere che rischia di morire, quando realizza che ormai non ha più niente da perdere, lì inizia la svolta, lì la sua vera natura di uomo spregiudicato e senza scrupoli salta fuori. Avviene il "breaking" ed avviene subito, da quando nella prima puntata va nel deserto a cucinare. Tutto il resto della serie è solo il continuo, una specie di discesa verso gli inferi di una personalità complessa che finalmente ha la possibilità di sfogarsi.

Vorrei specificare che l'interpretazione del titolo "Breaking Bad" in questa accezione è puramente una mia teoria che trovo calzante: Vince Gilligan ha specificato che è un'espressione regionale che si usa con il significato, tradotto alla bell'e meglio in italiano, di "fare bordello"

[Ortiz91 [Partecipante] 27]

Tralasciando il discorso Skyler, io ho sempre pensato che BB alla fine non fosse tanto la storia di un uomo che diventa cattivo quanto quella di un uomo che scopre se stesso. Walter miete la sua prima vittima già nel pilot della serie, ben prima di assumere l'identità di Heisenberg. Magari quella prima vittima (e pure la seconda, in realtà) è frutto solo dell'istinto di sopravvivenza, ma per me è un segnale da non prendere alla leggera. WW non diventa Heisenberg, non è "Becoming Bad", è "Breaking": Heisenberg è da sempre lì sotto, sotto tutte le ingiustizie che la vita a propinato a WW e che lui ha sempre lasciato scorrere perché impegnato a sopravvivere. Nel momento in cui viene a sapere che rischia di morire, quando realizza che ormai non ha più niente da perdere, lì inizia la svolta, lì la sua vera natura di uomo spregiudicato e senza scrupoli salta fuori. Avviene il "breaking" ed avviene subito, da quando nella prima puntata va nel deserto a cucinare. Tutto il resto della serie è solo il continuo, una specie di discesa verso gli inferi di una personalità complessa che finalmente ha la possibilità di sfogarsi.

Vorrei specificare che l'interpretazione del titolo "Breaking Bad" in questa accezione è puramente una mia teoria che trovo calzante: Vince Gilligan ha specificato che è un'espressione regionale che si usa con il significato, tradotto alla bell'e meglio in italiano, di "fare bordello"

Breaking bad:To adapt a new lifestyle which is in stark contrast to the one you previously had. Generally used when someone who previously followed rules and regulations begins to deviate from them to achieve new goals/desires. The term is most often used when someone who is generally accepted as "good" adapts behaviors which are seen as "bad".

Anche se Heisemberg lo è sempre stato non ne aveva mai dato manifestazione. Non aveva MAI fatto NIENTE di "bad". Secondo me una persona va definita sulla base delle sue azioni per questo ho scritto "diventa".

[dickinson1 [Partecipante] 2640]

e sempre Vince Gilligan ha tirato fuori dal cappello la serie "Better Call Saul" incentrata sull'avvocato

di Walther White e Jesse,Saul Goodman.

Al momento ho visto quattro puntate delle dieci uscite gia' negli States.

Interessante a sprazzi,comunque e' uno spin off.

Percio' si basa tutto su quello che e' accaduto prima che conoscesse gli altri due,WW e Jesse.

[Erlenmeyer [Partecipante] 2959]

Anche se Heisemberg lo è sempre stato non ne aveva mai dato manifestazione. Non aveva MAI fatto NIENTE di "bad". Secondo me una persona va definita sulla base delle sue azioni per questo ho scritto "diventa".

Ma il tuo ragionamento è logico e giusto, è che ho trovato WW un personaggio così interessante e ben scritto che mi piace pensare che la sua storia personale si sviluppi più a fondo di quello che si vede, ossia dell'essere passato da non fare niente di cattivo a fare un bel mucchio di cose decisamente fuori dalla norma.

Di Better Call Saul ho visto tutta la prima stagione... Non mi è sembrato male come storia ed anche a livello di esecuzione è piacevole da guardare. Aspetterò la seconda stagione per farmene un'idea più completa.

[zen180 [Partecipante] 8]

Premetto che sono una consumatrice compulsiva di serie tv americane... Breaking Bad è una perla. A mio parere sono pochi i telefilm che raggiungono suo livello.

... E vorrei spezzare una lancia a favore della povera Skyler.

Come la maggior parte di voi, anche io l'ho odiata dalla prima all'ultima puntata. Poi un bel giorno lessi un post non ricordo su quale blog in giro per la rete e mi si aprirono gli occhi. Il personaggio di Skyler non è concepito di proposito dagli autori per essere odiato. E' semplicemente pensato come una donna normalissima, con tutti i suoi difetti. Ora, gli spettatori sono naturalmente portati a simpatizzare e tifare per il protagonista, che nel caso di WW è più che altro un antieroe. Tifiamo per lui anche se fa cose che da un punto di vista morale sono semplicemente sbagliate, senza se e senza ma, qualunque sia la giustificazione che egli cerca di mettere in piedi. Ed odiamo Skyler perché svolge il ruolo di bastone fra le ruote, mentre noi vogliamo vederlo continuare in quella corsa verso mezzi sempre più estremi. Ma da lei, cosa pretendete? Ricordatevi che è una donna normale che un bel giorno scopre che suo marito rischia di morire, e poco tempo dopo scopre che egli è diventato un drug lord potentissimo, con tutti i rischi che ne derivano. Vi sembra una cosa facile da metabolizzare? Voi al suo posto avreste reagito bene? Ne dubito.

Tralasciando il discorso Skyler, io ho sempre pensato che BB alla fine non fosse tanto la storia di un uomo che diventa cattivo quanto quella di un uomo che scopre se stesso. Walter miete la sua prima vittima già nel pilot della serie, ben prima di assumere l'identità di Heisenberg. Magari quella prima vittima (e pure la seconda, in realtà) è frutto solo dell'istinto di sopravvivenza, ma per me è un segnale da non prendere alla leggera. WW non diventa Heisenberg, non è "Becoming Bad", è "Breaking": Heisenberg è da sempre lì sotto, sotto tutte le ingiustizie che la vita a propinato a WW e che lui ha sempre lasciato scorrere perché impegnato a sopravvivere. Nel momento in cui viene a sapere che rischia di morire, quando realizza che ormai non ha più niente da perdere, lì inizia la svolta, lì la sua vera natura di uomo spregiudicato e senza scrupoli salta fuori. Avviene il "breaking" ed avviene subito, da quando nella prima puntata va nel deserto a cucinare. Tutto il resto della serie è solo il continuo, una specie di discesa verso gli inferi di una personalità complessa che finalmente ha la possibilità di sfogarsi.

Vorrei specificare che l'interpretazione del titolo "Breaking Bad" in questa accezione è puramente una mia teoria che trovo calzante: Vince Gilligan ha specificato che è un'espressione regionale che si usa con il significato, tradotto alla bell'e meglio in italiano, di "fare bordello"

Sulla prima parte sono d'accordissimo, nel senso che ella in realtà è concepita per essere odiata da noi spettatori proprio perchè noi tifiamo per il protagonista (che è un antieore, ma poco ci importa alla fin fine). In realtà quindi è più che legittimo per Skyler comportarsi come ha fatto, solo che noi ormai siamo schierati dal lato di WW, possiamo odiarla o possiamo "capirla" al massimo, ma secondo me non la adoreremo mai

Sulla seconda parte trovo affascinante questa visione di WW, sicuramente "covava" qualcosa di oscuro sin dall'inizio, magari gli spettatori non l'avranno realizzato o avranno pensato ad altro (es. eccezione fortuita del protagonista nel fare certi atti all'inizio della storia) e penso quindi che proprio questo è quello che ci insegnano i vari episodi della serie fino al finale! Già voleva fare quello che faceva, prima per "motivi-copertura" del suo ego, poi in modo "scoperto"!

Modificato 27 Agosto 2015 da zen180

[marley [Partecipante] 27]

amo questa serie, forse la mia preferita, anzi senza forse, è la mia preferita

ormai vista e rivista più volte, sicuramente quest'inverno la rivedrò di nuovo, stavolta magari in lingua originale per gustarmela meglio, ma anche per migliorare il mio inglese

mi piace perchè è sempre imprevedibile, tanti colpi di scena, può sempre succedere di tutto, e a volte è anche divertente

non ho mai badato a quanto scritto nel primo post, anche perchè non conoscevo questo forum e tutte le sue sfaccettature

altre serie che mi sono piaciute molto sono Dexter, Misfits, Chuck, The Wire, Romanzo criminale, e altre, ma nessuna mi ha mai entusiasmato come Breaking Bad

[dickinson1 [Partecipante] 2640]

piu' che altro e' una serie con caratterizzazioni perfette per ogni personaggio,con tutti i loro pregi e difetti visti da ogni parte.

Non si punta,nelle puntate,ad insegnare cosa e' il bene...

come e' capitato di vedere in altre serie :

in ogni puntata ci stava una lezione di vita,una spiegazione filosofica,ecc

Breaking Bad va oltre,racconta tutto il "marcio" che c'e' nelle persone,e non le si vuole giustificare.

Basta eroi sempre felici,senza difetti o sempre pronti a prendere la parte dei deboli.

[bigbob [Partecipante] 16]

Ma infatti questo è il bello della serie, i fatti raccontati senza paraocchi di moralismi o perbenismi.

E vedere l'evoluzione di Walter durante tutte le stagioni è qualcosa di impagabile, fa veramente riflettere.