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Sentirsi inferiori


_Daniel_

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Ciao Barney,

l'attivitá che mi hai consigliato l'ho svolta in terapia, negli ultimi mesi, comprendendo come le mie insicurezze sono figlie del mio passato da "emarginato" e vittima di bullismo psicologico... la classica situazione in cui ricadono bambini timidi di natura e presi di mira dagli altri.

Mi ha portato ad un odio profondo verso tutto, ed ho passato cosí la mia adolescenza: "odio tutto, non ho bisogno di nessuno, fanculo tutti".

Ancora adesso, certe volte mi colgo a fantasticare violentissime vendette...

Uniamo a questo i difetti dei miei genitori, che seppur inconsapevolmente mi hanno segnato molto (in negativo).

Nonostante abbia compreso ed accettato queste vicende, e nonostante ancora oggi, spesso, si presentano alle porte della mia vita gran figli di puttana a rompermi le palle, riesco a gestire meglio le cose, fregandomene di piú.

Esatto! Era quello che intendevo.

Quello che voglio fare é prendere le mie piú grandi insicurezze (comunicazione/socializzazione e attivitá fisica) e tramutarle in punti di forza.

Peró... é molto difficile, ragazzi. Certe volte é davvero dura combattere per se stessi quando ti ritrovi senza energia e senza una soddisfazione che ti da la forza di andare avanti.

Ma sti cazzi. L'unica cosa buona é che non mi sono mai arreso.

GuerrieroFluido, il mio problema è molto simile al tuo. ho 28 anni e nonostante i miei sforzi non ho mai migliorato quanto vorrei. Probabilmente ci sono cose che non si possono cambiare, ma ci sono delle serate per cui sono contento e mi sento bene e in quei casi allora approcc. senza neanche avere ansia, senza pensarci, e incredibilmente le cose vanno bene. Perciò non ci darei tanto peso al passato ma cercherei di occupare più tempo possibile a fare cose che mi piace veramente fare, come sport o qualsiasi altra passione e uscire quando veramente ho voglia di uscire o mi sento carico e circondarsi solo di amici veri, non pensare più ad uscire per approcc. ma per divertirsi!!

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Maurito9

l'attivitá che mi hai consigliato l'ho svolta in terapia, negli ultimi mesi, comprendendo come le mie insicurezze sono figlie del mio passato da "emarginato" e vittima di bullismo psicologico... la classica situazione in cui ricadono bambini timidi di natura e presi di mira dagli altri.

Mi ha portato ad un odio profondo verso tutto, ed ho passato cosí la mia adolescenza: "odio tutto, non ho bisogno di nessuno, fanculo tutti".

Ancora adesso, certe volte mi colgo a fantasticare violentissime vendette...

Benvenuto nel club. Potrai migliorare, anche sensibilmente, come ho fatto io. Ma nei momenti di down ritornerà quella rabbia. L'adolescenza è un momento cruciale, se vissuto male, si ripercuoterà nel resto dell'esistenza. L'unica soluzione è diventare dei campionissimi. Per cancellare un passato difficile, bisogna avere un presente e un futuro superiore alla media.

Se parti con un lungo lavoro di innergame arriverai a 25-26 anni nelle stesse condizioni; migliorati all'esterno (un buon posto di lavoro, una laurea, vestiti, look, sopracciglia, barba/baffi, fisico, abbronzatura ecc..) e inizierai ad avere i primi riscontri. Con i primi riscontri arriveranno i primi risultati. E sono i risultati a dare autostima, non gli strizzacervelli della mutua.

Quando tutti ti invidieranno, l'adolescenza che hai avuto non ricorderai nemmeno più di averla vissuta, anzi ti farà schifo il tuo io precedente.

Modificato da Maurito9
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Maurito9

Per un periodo concretizzai la mia grande passione per le arti marziali, diventando abbastanza abile da far cessare ogni bullismo/presa in giro scolastica (ma ero giá alle superiori). Peró a quel punto le incapacitá sociali mi spinsero ad abbandonare pure quella passione.... (risultato: sono fuori allenamento da due anni e mi sento debolissimo)

Male! MALISSIMO! Arti marziali, ballo latino americano, una anno nei navy seals (scherzo :D)... sono quelle cose che aumentano le tue capacità sociali. Riprendi IMMEDIATAMENTE!

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Marcus93

Mi riconosco davvero moltissimo in quello che hai scritto, anche io ho vissuto le tue stesse esperienze...uguali!! Anche io sono andato dallo psicologo...ma non ho ancora trovato il SINGOLO episodio dell adolescenza che mi ha reso così socialmente inabile con le donne..ma anche con gli uomini...sentivo..e ancora sento un senso di inferiorità verso quelle persone così dette " popolari "..quelli con più likes su instagraam per intenderci. Quello che mi ha un po aiutato è stato in primis curare in maniera quasi da metrosessuale il mio look, dai capelli, alle sopracciglia e soprattutto al vestiario. Credo che nella società odierna ed in particolare nelle città ricche di provincia ( dove vivo ) la prima impressione sia quella che conta...avere un look alla moda ( stile uomini e donne )..può aiutare veramente molto. Tuttavia il vero cambiamento deve essere interiore perché altrimenti i demoni del passato torneranno sempre ed inesorabilmente a farsi sentire...te lo dico per esperienza. Io posso dire di avere vissuto dai 16 ai 21 anni una situazione...di grave disagio sociale... E credo che per cancellare questi anni ci vorrà tempo...comunque sia concentrati sul look e vedrai che le persone ti guarderanno diversamente. Gia cosi acquisirai sicurezza...poi continua a lavorare sul carattere ed inizia a fare delle attività per riempire la tua vita..ti aiuteranno a sentirti una persona " impegnata "

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Maurito9

Esatto, il lavoro interiore può essere fatto dopo, o in parallelo, al miglioramento sociale/egoico. Il massimo sarebbe lavorare interiormente tra un successo e l'altro, cercando di rendere gli insuccessi al minimo.

Anche se sono convinto che se ti butterebbero in una casa da solo per un mese con 10 pornostar, ne usciresti un uomo completamente cambiato. Cerca la tua terapia d'urto più convincente e applicala. Lascia perdere gli strizza.

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TADsince1995

Voglio chiedervi un consiglio su una sensazione che ho da sempre e non riesco a eliminare.

Ogni volta che esco di casa e sono in mezzo alla gente, mi sento a disagio ma soprattutto inferiore alle altre persone... come se tutti avessero piú valore di me.

Sono pensieri irrazionali e inutili, lo so, ma a livello sensazionale non riesco ad eliminare questo meccanismo, il quale annulla ogni briciola di motivazione e volontá che ho.

L'insicurezza probabilmente ne é la causa.. e ci sto lavorando, pian piano, ma é davvero frustrante uscire di casa e rientrare deluso e con zero energia.

Mi confonde abbastanza il fatto che pur comprendendo la questione sul piano logico, su quello emotivo non mi sblocco... se qualcuno ci é passato o ha qualche idea, vi chiedo di darmi qualche dritta.

Ciao!

Pensa semplicemente una cosa. Chi ti dice che anche loro non abbiamo gli stessi tuoi problemi? O che anche loro, guardandoti, non pensino "questo sta meglio di me!"... Non possiamo entrare nella testa delle persone, ma nella nostra sì!

Migliorarsi va benissimo, ma non è un bel vestito, un bel fisico, il corpo ricoperto da tatuaggi e i capelli a cresta a fare di una persona una persona felice.

La forza e la sicurezza devono venire da dentro di noi. Ce l'abbiamo tutti, bisogna solo tirarla fuori!

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Maurito9

Migliorarsi va benissimo, ma non è un bel vestito, un bel fisico, il corpo ricoperto da tatuaggi e i capelli a cresta a fare di una persona una persona felice.

Beh, ma è più facile raggiungere la felicità in questo modo, che alti 1,65 m, sovrappeso, con i peli sulla schiena e gli occhiali spessi 5 cm. :D

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dickinson1

capita di uscire di casa e sentirsi con gli occhi addosso, a maggior ragione i locali o club,ad esempio.

Ma chi non osserva chi?

Spesso ci poniamo dei problemi che non sussistono,la maggior parte delle persone ha gia ' abbastanza cose

per la testa che star li a giudicare tutto cio' che passa davanti.

E' un fatto di testa,la paura del giudizio.

Come eliminarla?

Forse con letture,con video motivazionali,ecc.

Ma e' un percorso he va intrapreso senza intoppi,senza regredire.

Non e' facile,serve costanza.

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S.Barney

Benvenuto nel club. Potrai migliorare, anche sensibilmente, come ho fatto io. Ma nei momenti di down ritornerà quella rabbia. L'adolescenza è un momento cruciale, se vissuto male, si ripercuoterà nel resto dell'esistenza. L'unica soluzione è diventare dei campionissimi. Per cancellare un passato difficile, bisogna avere un presente e un futuro superiore alla media.

Se parti con un lungo lavoro di innergame arriverai a 25-26 anni nelle stesse condizioni; migliorati all'esterno (un buon posto di lavoro, una laurea, vestiti, look, sopracciglia, barba/baffi, fisico, abbronzatura ecc..) e inizierai ad avere i primi riscontri. Con i primi riscontri arriveranno i primi risultati. E sono i risultati a dare autostima, non gli strizzacervelli della mutua.

Quando tutti ti invidieranno, l'adolescenza che hai avuto non ricorderai nemmeno più di averla vissuta, anzi ti farà schifo il tuo io precedente.

Non è così.

Una volta ritrovato te stesso i nodi si sciolgono da se, senza momenti di down.

Tutto questo proiettarsi all'esterno è un grande inganno, e non porta mai a niente.

Anche io sono andato dallo psicologo...ma non ho ancora trovato il SINGOLO episodio dell adolescenza che mi ha reso così socialmente inabile con le donne..ma anche con gli uomini...sentivo..e ancora sento un senso di inferiorità verso quelle persone così dette " popolari "..quelli con più likes su instagraam per intenderci.

E' bene specificare una cosa.

L'evento non deve essere necessariamente ricercato in un episodio a sfondo violento o traumatico (benché poi l'effetto lo sia), o che si associ logicamente ai frangenti in cui oggi provi disagio.

A causa della mancanza di filtri che abbiamo in giovane età, la paura può nascere in un qualsiasi momento.

Magari una sera tuo padre era sovrappensiero e non ha prestato attenzione ai disegni di scuola che gli stavi facendo vedere, e tu ne hai dedotto che lui non ti volesse bene.

Ne è nata una paura, quella di non essere amato, che ti ha portato a cercare approvazione.

In quel momento, il tuo vero IO è stato messo da parte. Anche se non te ne rendi conto, a livello inconscio sei stato (e sei tuttora) portato ad assumere tutta una serie di comportamenti che hanno un solo fine: evitare di riprovare le stesse sensazioni di tot. anni fa.

I tuoi disagi, le tue paure di oggi, tutto si rifà ad una paura più grande nata proprio in quell'occasione.

Anche se sono convinto che se ti butterebbero in una casa da solo per un mese con 10 pornostar, ne usciresti un uomo completamente cambiato. Cerca la tua terapia d'urto più convincente e applicala. Lascia perdere gli strizza.

Lasciate stare, è esattamente ciò che le persone provano a fare tutti i giorni, senza mai riuscire a risolvere la situazione. Ogni problema ha una sua radice, se non la estirpi per bene gli effetti si ripresenteranno in continuazione.

Non e' facile,serve costanza.

A dire il vero, il difficile è riconoscere di avere un problema su cui lavorare.

Paradossalmente, il tempo che impieghiamo per ammettere di aver bisogno di un aiuto è quasi sempre maggiore rispetto a quello che poi ci serve materialmente per risolvere la situazione.

Una volta superato quello scoglio, se scegliamo con cura a chi affidarci, la nostra vita può essere completamente rivoluzionata in una manciata di giorni.

Modificato da S.Barney
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_Daniel_

Ciao ragazzi, non mi aspettavo tante risposte e vi ringrazio.

Mi sono preso qualche giorno per riflettere sulle vostre considerazioni.

Sono convinto che la soluzione stia nella via di mezzo rispetto a ció che alcuni di voi mi hanno consigliato: é importante lavorare a livello "esterno", per avere fin da subito qualche soddisfazione/riscontro tangibile e concreto, ma, riprendendo la metafora usata, se non riesco a eliminare le radici malate continueranno a crescerne i frutti. Sono strade che vanno percorse parallelamente.

Che é difficile si sa... e purtroppo continuo ad averne le prove, ogni volta che esco, quella terribile sensazione di disagio... quel bisogno ossessionante di un po' di approvazione.

Dopo tutti questi anni in solitudine e senza una soddisfazione, colpi su colpi, a volte mi chiedo come ho fatto a non diventare pazzo.

Ieri al termine di una terribile giornata mi sono chiesto, per l'ennesima volta, il perché della situazione in cui mi trovo. Mi sono chiesto per cosa vivo, cosa c'é nella mia vita per cui valga la pena vivere.

Sono giunto alla conclusione che l'unica cosa a cui mi posso attaccare é la voglia di rivalsa. Non vendetta... non voglio dedicare mesi e anni della mia vita per venire invidiato da chi mi ha probabilmente cancellato pure dalla sua memoria. Non c'é miglior vittoria che prendersi tutto quello che si vuole, nonostante ti hanno detto che non puoi, non sei in grado, sono solo fantasie, ecc..

Gli elementi che mi rimangono sono questi:

  • voglia di rivalsa
  • l'arma piú potente dell'uomo, l'apprendimento

In queste settimane sto facendo un passo molto importante nella mia vita, ovvero andare a vivere da solo.

Le cose sono avviate, devo solo attendere i tempi delle faccende burocratiche ed entro 20 giorni dovrei finalmente concretizzare il progetto.

Finalmente fuori dalla prigione... finalmente libero di respirare.... in un ambiente nuovo, MIO: una tabula rasa su cui ricostruire abitudini e iniziare "l'addestramento".

Ritornando al tema centrale del topic, ieri ero al ristorante con un collega, c'era una bellissima ragazza e di nuovo quella sensazione di disagio ed inferioritá.

Vorrei trovare il modo di incanalare quelle sensazioni negative e tramutarle in alimentazione per la voglia di rivalsa.

Benzina per una fiamma da trasformare in incendio.

Insomma questo é il mio piano: dedicare i prossimi mesi della mia vita a un rigoroso studio/allenamento psicofisico in diversi campi, fregandomene di tutto il resto.

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