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Bene. E' ora della mia storia


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Essere Tricky

Oggi è il suo compleanno. Suo e della sorella gemella. Niente auguri per nessuna delle due. Sarò stato maleducato, forse. Ma so che ogni mia mossa mi si sarebbe ritorta contro.

Il nuovo fidanzato, quando mi vede, mi gironzola attorno. Come a voler farmi pressione. Io mantengo la calma e non cado in queste provocazioni da bambino.

Alla fine lei ha fatto le sue scelte, si è messa con Lui. Deve essere felice così, i miei auguri non avrebbero significato nulla per lei.

So solo che in questo mese ha parlato in continuazione di me. Con i miei amici, in mia assenza naturalmente. Davanti al fidanzato dichiarandosi d'accordo con le mosse del suo balordo.

Quando era da sola, invece, ha chiesto di me, della mia laurea, delle mie intenzioni per il futuro. Sinceramente non ne capisco il senso, forse non lo voglio nemmeno capire.

L'ho rivista una sola volta. Era una cena con buffet di un imprenditore. 700 invitati. Io avevo accompagnato mio padre. Tutto ad un tratto arriva lei con tutta la famiglia.

Lei e la sorella mi hanno gironzolato attorno, come per farsi vedere e notare. Io non le ho proprio considerate e all'orario prestabilito con mio padre sono andato via.

Ed è passato il suo primo compleanno senza di me. E con il nuovo tipo, il balordo. Avevo paura di questa giornata. Di ricadere in pianti e isterismo.

Invece solo un pò di nervosismo, niente più. Vedere i miei "bei amici" fare loro gli auguri su Facebook e scrivere cretinate.. non mi ha turbato granchè, quando mesi fa ogni iterazione tra loro mi mandava in paranoia e mi faceva stare malissimo.

Forse sta passando. Da quando ho tolto il Segui su Facebook vedo pochissimo. Non mi sorbisco le nuove canzoni d'amore, le nuove foto e tutta questa latrina. Scusate l'eufemismo.

Vado in palestra e mi impegno tanto per la mia laurea imminente. Con le ragazze sono più spigliato, ma per adesso nessuna grande cosa.

Bevo, forse un pò. Ma so tenermi sotto controllo. L'inverno è alle porte e la situazione sociale non è delle migliori. Ma imparerò ad accettarla e a forzarla in qualche direzione se è necessario.

Estremamente calmo. Ogni tanto ho dei lampi di nervosismo. Ma poi ritorno in questa calma estrema.

Strafottenza a palate. Con tutti. Chissà se è questa la via per uscirne.

Una frase che mi rispecchia in questo periodo

"Non sanno che un cane ferito prima o poi morde"

Il cane ferito sono io

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Da femmina, mi sento di dire una cosa: lei non ti vuole bene.

E non ti vuole bene perché non si è curata minimamente di te; se davvero ci avesse tenuto un minimo, avrebbe mantenuto distacco per aiutarti a superarla e soprattutto avrebbe evitato di portare sto balordo in giro dove potevi esserci anche tu.

Anche se si fa i fatti tuoi, è più perché sei una cosa "sua", per capriccio, che per altro.

Adesso sarà dura, molto dura (sono in one-itis anche io, quindi yu-hu! ci tieniamo compagnia), ma come tutte le cose pian piano si supera.

Il nervosismo è normale.

L'apatia è normale.

La rabbia è normale.

La nostalgia è normale.

La confusione è normale.

Sono convinta che la medicina sia il tempo: datti tempo. Abbi pazienza. Sopporta i giorni no. Accetta e metabolizza il dolore.

Il tempo porta lucidità e razionalità ( con me, sta funzionando ). Ti assicuro che quando guarderai la tua storia con lucidità, da altre prospettive, ti stupirai di quante cose non ti eri accorto e di quante avevi interpretato erroneamente. Il tempo darà tutte le risposte. Basta avere pazienza.

Forza e coraggio.

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Essere Tricky

Sì, presumo che il fatto che io sia sfuggito velocemente al suo controllo non le sia piaciuto molto. Soprattutto visto che anni fa, quando mi lasciò la prima volto dopo pochi mesi, mi inzerbinai un bel pò.

A parte ciò, a parte il coglione che si è scelta, una cosa positiva c'è: voglia di razionalizzare pari a zero.

Le prime settimane, il primo mese, era un continuo susseguirsi nella mia mente di pensieri sul perchè, il come, il cosa fare.

Adesso, se mi balza in testa un pensiero per cercare di capire il senso, la mia mente la cestina da sola.

Cosa che invece che non fa con altri pensieri. Tipo dal nulla spesso mi torna in mente una sua risata, una sua parola, un suo sguardo, una sua particolarità.

Che sono le cose che amavo di Lei, anche se non c'era molta affinità mentale negli ultimi periodi. Ma erano le piccole cose che me la facevano amare.

Bada però, non sono questi piccoli ricordi a farmi stare male. Dopo un pò, li caccio via con naturalezza.

Con un sorriso, di chi pensa quanto sia buffo come certe "immagini" sembrano appartenere ad un'altra vita.

Questa consapevolezza la considero la mia piccola maturità. Lei e le sue particolarità non ci sono più, ma va bene così.

Apatia,nervosismo, nostalgia, confusione. Ci sono tutte nel mio schema mentale attuale. Forse poca nostalgia, ma molta solitudine.

Tendenzialmente sono uno che da solo sta bene. Dopo anni sembra strana la solitudine ma ci si abitua.

Ma è come un pugno da rendere indietro: lei si è rifatta una vita, me la Devo rifare anche io, Devo trovare anche io un'altra.

E cerco di settare il mio cervello a questo Dovere, senza forse la reale Voglia di farlo.

Il tempo è un buon dottore. La pazienza un'ottima medicina. So che prima o poi ne usciremo tutti, dalla One-Itis.

Spero il prima possibile. Questa altalena emotiva non mi da quel Me al 100% di cui ho bisogno. Ho bisogno di un rientro nelle mie piene facoltà mentali.

Grazie a tutti quelli che stanno spendendo una parola per me. Questo forum mi sta aiutando più di qualunque altra cosa a superare questo momento.

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Mroz23

Ci siamo dentro in molti, caro EssereTricky.

E' un percorso che ci vedrà migliori, alla fine. Perchè l'unica via per uscirne è crescere. E impareremo anche ad amare questa Natura che comanda e si sottrae a ogni condizionamento nostro.

Però quando dici "DEVO trovare anche io un'altra", ti prego di starci bene attento. Perchè in questo momento siamo deboli. Ed è facile caderci di nuovo.

Con la mia One-itis ho resistito all'istinto di chiamarla, di andarla a cercare. Ho resistito quando è venuta lei a cercarmi. Ho resistito ai suoi messaggi di sclero totale. E adesso invece che fa l'agnellino, che indirettamente mi fa sapere che "ero importante", che passa la domenica pomeriggio sul balcone sperando di vedermi arrivare...beh, quando vengo a sapere queste cose le ginocchia mi si piegano. Perchè non è un agnellino. Ma un lupo travestito da agnello. So per certo che se supero questa fase sarà un gradino enorme nella salita verso la rinascita...ma "occorre essere attenti, per essere padroni di se stessi..."

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megres84

Ragazzo, sarò crudo.

Lei, molto probabilmente, non tornerà mai. Se mai dovesse tornare e spero succeda il più tardi possibile, tu sarai cambiato. Il tuo vecchio io non esisterà più ed è inevitabile.

Ti capisco quando ripensi ai dettagli, ai suoi modi di fare, ai suoi particolari. A tutte le cose che ti legano o che in qualche modo ti riportano a lei.

Ma, ora, sono solo veleno per te e da quanto leggo fortunatamente riesci a cacciare via questi pensieri con relativa semplicità.

Hai ragione sull’abituarsi a stare soli, forse dopo un tot di anni consecutivi che ti ci abitui quasi inizi a crogiolarti nella solitudine. La soffri di certo ma allo stesso tempo la accogli perché ormai fa parte della tua quotidianità, quasi un tuo modo di essere.

Lascia stare la rivalsa, la vendetta dell’andare avanti perché lei ha trovato un altro. Trovarti necessariamente un’altra ragazza, un’altra storia, non servirà a niente. Sarebbe tutto finto e meccanico. Non gioverà a te, né sarà un dispetto nei suoi confronti.

La sua ombra continuerà a rimanere e inghiottirà quella luce che credevi di aver trovato. Così facendo è come se te lo stessi dando da solo, non hai bisogno di restituire il pugno che ti è stato dato. Tu stai andando oltre, ti stai trasformando e non hai bisogno di nessuno per farlo. Riguarda quella parte di te che nessuno può scrutare.

Non sei, adesso, in grado di aprirti spontaneamente ad un’altra persona ed è normale. Anzi è molto probabile che lascerai andar via dalla tua vita molte persone estremamente positive, nel peggiore dei casi le schiaccerai emotivamente.

Non te ne accorgerai, non puoi. E' una ruota, è la vita e va così.

Probabilmente – ma è piuttosto raro - per alcune persone, a seconda del carattere e della predisposizione, accade qualcosa, una rottura interiore che difficilmente può essere risanata.

Ma siamo giovani, abbiamo tempo davanti, sarebbe da stupidi ed ingiustificatamente pessimisti pensare a una cosa del genere.

Il futuro è incerto, magari ti innamorerai di nuovo, più di prima, costruirai qualcosa di meraviglioso oppure finirà come già successo.

O forse non accadrà mai più nulla di tutto questo, in quanto non più in grado di legarti e amare UNA persona.

Se ti ci soffermi un attimo su questo concetto, è quello più problematico. Amore e One-itis vanno, all'apparenza, di pari passo. Una somiglianza patologica, estremamente difficili da separare. Io sono bloccato su questo punto. Probabilmente perché "l'amore" è semplicemente il concetto più egoistico e difficile da tenere in equilibrio che l'uomo possa concepire.

Per amare in maniera "sana" devi amare sempre più te stesso piuttosto che l'altro, altrimenti tra qualche tempo sarai di nuovo a scrivere tra le pagine di questa sezione. Il sentimento, quello puro e incondizionato, credo appartenga ad esseri superiori.

Il tuo 100% arriverà non quando l’avrai dimenticata. Dimenticare è impossibile. Si tratta semplicemente di ricordare i bei momenti senza che ti facciano più alcun male.

Nessuna nostalgia, nessun rancore o risentimento. Un sorriso, è stato bello, è andata. Ci vuole tempo. Giorno dopo giorno, anche a costo di molti passi indietro, seppellirai i sentimenti negativi.

L’unica cosa da fare è andare avanti, spingere oltre, lasciar passare il tempo, goderti le cose belle che la vita ti offre cercando, nel frattempo, di capire cosa stai diventando e come invece vorresti essere. Ed è molto difficile tenerlo a mente mentre siamo sommersi dalle nostre quotidianità.

Ah, e soprattutto considerare se vale la pena correre il rischio di diventare ciò che vuoi essere.

Fist bump

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  • 3 settimane dopo...
Essere Tricky

Aggiorno il thread, ormai con cadenza mensile.

Un conoscente in palestra mi ha informato (era meglio non lo facesse) che lei ha passato un test a una facoltà (ndr. facoltà consigliata da me, vabbè). E lei parla di me, continua a giustificarsi, a darmi la colpa, bla bla bla.

Ma è possibile che parli ancora di me? boh. E ha detto che era ormai da molti mesi prima di lasciarmi che non ce la faceva più a stare con me. Come se qualche avvisaglia non l'avevo intuita, seppur ingenuamente sottovalutata.

Tolto questo episodio, erano un bel pò di settimane che non pensavo a lei. E se la penso, mi arrabbio. Quindi meglio non pensare. Meglio far finta di nulla.

Piuttosto, leggo spesso il post scritto da megres84. E ci ho riflettuto. Ho vissuto per quasi 4 anni una storia morta di suo, una storia in cui c'era solo lei, non si usciva per colpa del padre, non si faceva nulla insieme per colpa del padre.

Solo vedersi di nascosto, due chiacchiere sulla scuola, scopare (e manco quello), repeat. E forse mi sono accorto che ciò che volevo vivere era una relazione normale, fatta di uscite normali, cinema e altro.

Volevo una storia normale, che non ho avuto. E so di aver perso del tempo...perchè avevo e ho forti carenze nel mio Io.

Ero e sono un insicuro che ha cercato sicurezza all'esterno, l'ho trovata questa sicurezza facendo il crocerossino ad una con problemi di "famiglia all'antica".

Ho perso tempo. Non mi sono mai allenato nè impegnato per risolvere il mio sottopeso, tanto lei mi accettava così.

Non ho mai affrontato la mia insicurezza sociale, isolandomi appena arrivato all'università, tanto c'era lei che mi telefonava e mandava messaggi ad ogni ora.

Non mi sono mai guardato allo specchio e detto "Ma tu cosa vuoi essere?", ciò che ero e facevo era solo per Lei. Studiavo anche per Lei, volevo che fosse fiera di me.

Il mio Io, già molto debole di costituzione, immolato al suo altare. Sì, mostravo sicurezza e leadership nel mio gruppo stretto (che era anche il suo).

Ma fuori da ciò ero solo un insicuro che giocava ad essere forte. Lei non mi ha mai conosciuto fuori da quel giro, ma io dentro di me conoscevo le mie debolezze.

Amare, non so se tornerò ad amare.

Mi sto accorgendo che probabilmente non ho mai nemmeno amato in vita mia. Era solo un'insicurezza da colmare.

Mi mancava e a volta mi manca. Perchè non amavo me stesso e a volte non mi amo.

Era più una dipendenza da uno status di comfort che mi permetteva di non affrontare i problemi che avevo con me stesso.

E' adesso in atto un mio cambiamento, un mio vero percorso di miglioramento.

Cominciato probabilmente il giorno che non sono più riuscito a versare lacrime per lei.

Meno dipendenza dagli altri, meno paura della vita, concepirla come un fluire.

Non so più cosa siano la vergogna, la paura, l'ansia. Oscillo tra rabbia sanguigna e frenetica lucidità.

E percorro questo cambiamento.

Sto varcando la mia Linea d'Ombra, come in un libro di Conrad.

Non so cosa troverò. Spero di trovare me stesso.

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jack frusciante

Ho letto adesso tutta la tua storia ! Devo essere sincero una ragazza che si è comportata così male con una persona non si era mai vista neanche nei peggiori romanzi thriller! La tua ex rappresenta il peggio dell'irriconoscenza della non curanza del bene altrui che io abbia letto fino ad ora nel forum(sono iscritto da poco) . Mi chiedo anche umanamente come si ci possa comportare così.. Una persona con dignità pari a zero ! Ti ha voluto fare del male ed è ripugnante farlo ad una persona che le ha dato tutto come te ! Io ti ammiro , ti sei comportato come solo un gran signore poteva comportarsi e questo alla lunga le porterà una grande umiliazione interna e voglia secondo me di riaverti ! Io al tuo posto non la riprenderei neanche se includessero una villa in Sardegna!tu devi andare avanti meriti di più di una persona così meschina ! Ci sono molte ragazze che apprezzerebbero la tua personalità! Non devi cambiarla ma solo migliorarla ..la personalità e' il ns marchio di fabbrica il ns gene e come tale non si può modificare ...solo migliorare un po' laddove e' possibile! Continua nell'impegnarti con tutto quello che ti piace fare ! L' inverno è un po' più triste e' vero .. Ma devi superarlo senza sentirti solo ! Lo so senza una persona accanto ti senti un vuoto una tristezza interiore! Le cose da fare da solo non saranno belle come quelle che si fanno in due ! Ma e' così che si cresce e si diventa forti ! Affrontando quello che temiamo o non conosciamo.. Ma superato questo momento.. Vedrai il bello di ricominciare tutto quanto ! Esci quando vuoi uscire x divertiti e rimani in casa quando ti va ! Creati nuovi interessi anche culturali! E dimentica una persona così vigliacca ! Ma ricorda le donne sono tutte così (non proprio come la tua ex) ti possono dare il dolce ma anche l'amaro e tu devi berteli tutti e due ! Quindi comincia ad essere più consapevole che i rapporti a lungo termine hanno questi due aspetti opposti ! Quando ti sentirai abbastanza pronto per affrontare di nuovo un rapporto lungo ricordati che queste due fasi esistono sempre e devi essere all'altezza di affrontarle entrambe .prima di allora divertiti con le donne fai esperienza e non idealizzare più così tanto nessuno tanto meno una donna... Che appena se ne accorge ti lascia in seduta stante ! Tienile sempre nel terzo o quarto posto della scala delle tue priorità ?! Hai la mia stima ! Good Luck !

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  • 1 mese dopo...
Essere Tricky

Sono qui, dopo un mese, in cerca di una spiegazione ad un mio determinato comportamento.

In questo mese mi sono laureato, col massimo dei voti, e ho cominciato il corso specialistico.

Ho stretto nuove amicizie in ambito universitario, mi sono molto aperto, tantissimi feedback.

Sui social la mia popolarità è schizzata, una ragazza con cui avevo litigato anni fa si è rifatta sotto con la scusa della mia laurea.

Vado a feste e party, riapro contatti, vado in palestra e do il massimo.

Non sono mai stato così popolare in vita mia ma continuo a lavorare sul mio Inner Game, tranciando via ogni mia zona di comfort.

Ma.. qualche settimana fa mentre sorseggiavo un buon caffè nell'atrio del mio dipartimento universitario...l'ho rivista.

Era insieme a due ragazzi che conosco. Eravamo abbastanza lontani, non so se lei mi abbia visto.

Questa cosa l'ho vissuta come un attento alla mia sicurezza. Cosa ci faceva nell'atrio del mio dipartimento?

Riuscito a calmarmi dopo aver avuto tremori e angosce varie, penso che sia stato solo un caso.

Settimana successiva...rieccola. Sempre con lo stesso gruppo. Sempre attaccata al telefono con il Coglioclone.

Ancora sudori freddi...la mia psiche ne risente. Sta volta ne risente troppo...il 31 ottobre, mentre mi preparavo per una festa di Halloween, apro il suo contatto Facebook.. dopo 4 mesi e mezzo. Avendo tolto il tasto Segui ero praticamente all'oscuro di tutto. Foto di lei col coglioclone. Ci sta. Non ne sono turbato. Forse qualche conoscenza comune che mette Mi Piace mi fa incazzare, ma alla fine faccio buon viso a cattivo gioco. So chi sono e so cosa vogliono da me.

Continuo a scorrere il suo profilo....frasi di libri, cagate poco da chiunque. Canzone nuova di Adele che parla di un addio (riferimenti poco casuali)...questo mi turba leggermente. Ma continuo a scorrere (l'autolesionismo).

E becco ciò che non devo vedere. Una frase di Kafka sulla Spiaggia di Murakami. Il mio libro preferito.

Libro che le avevo fatto leggere esattamente un anno fa, ma che lei non aveva nemmeno finito e aveva bollato come "stupido e confusionario". Il Mi Piace di lui a quella frase. Non ci vedo più.

La voglia di scriverle era enorme, di dirle che è una grandissima cretina. Mi fermo.

Scoppio in un'ira funesta. Piango dopo non so quanti mesi, distruggo le ultime cose che mi erano rimaste di lei con una vanga in giardino. L'Orlando Furioso. Dopo qualche ora mi calmo.

Eppure, dovrei aver imparato la lezione. Che non devo più ritentare a guardare il suo profilo. Perché ci sarà sempre qualcosa che mi farà male....perché potrei pure pensare che Hello di Adele sia a me o che una frase di Kafka sulla Spiaggia sia ancora a me, illudendomi. Oppure tenta di violentare la mia psiche, sfregiando e appropriandosi di ciò che era mio.

Non lo so.

Sta di fatto che da una settimana, da quel giorno, sono a caccia.

Che significa? Che se prima evitavo certi posti dove sapevo di trovarli, adesso comincio a girarci con la macchina.

E' come se voglio vederli, non so perché...immagino me stesso che con strafottenza li umilio, immagino me stesso che con supponenza fa esplodere tutta la potenza della sua mente schiacciandoli.

Giro per gli atri del dipartimento come un toro scatenato, incornando la vita, bramoso che mi vedano così.

Ma dentro di me ho paura che non sia ancora pronto. Che tutto questo vigore e questa forza che sento dentro possano scomparire nel momento in cui mi ponga davanti a loro.

Perché ho ricominciato a cercarli con la mente? Perché ignorarli come prima adesso mi risulta più difficile?

Perché inconsciamente cerco lo scontro?

Tra due settimane c'è una festa nel mio paese. I miei amici non vorranno muoversi da lì e lei sicuramente sarà in giro.

Ho paura, non so porre un freno a questi pensieri, ho paura che ne uscirò mentalmente a pezzi.

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..E ne uscirai a pezzi, certo che lo farai.

Abbadona questi pensieri, respira..

Lei non è più cosa che ti possa interessare.

Lasciala stare, lasciali stare..

Ancora non sei guarito.. ti fai solo del male.

Modificato da Human
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TheWheyWeDoIt

Aggiorno il thread, ormai con cadenza mensile.

Un conoscente in palestra mi ha informato (era meglio non lo facesse) che lei ha passato un test a una facoltà (ndr. facoltà consigliata da me, vabbè). E lei parla di me, continua a giustificarsi, a darmi la colpa, bla bla bla.

Ma è possibile che parli ancora di me? boh. E ha detto che era ormai da molti mesi prima di lasciarmi che non ce la faceva più a stare con me. Come se qualche avvisaglia non l'avevo intuita, seppur ingenuamente sottovalutata.

Tolto questo episodio, erano un bel pò di settimane che non pensavo a lei. E se la penso, mi arrabbio. Quindi meglio non pensare. Meglio far finta di nulla.

Piuttosto, leggo spesso il post scritto da megres84. E ci ho riflettuto. Ho vissuto per quasi 4 anni una storia morta di suo, una storia in cui c'era solo lei, non si usciva per colpa del padre, non si faceva nulla insieme per colpa del padre.

Solo vedersi di nascosto, due chiacchiere sulla scuola, scopare (e manco quello), repeat. E forse mi sono accorto che ciò che volevo vivere era una relazione normale, fatta di uscite normali, cinema e altro.

Volevo una storia normale, che non ho avuto. E so di aver perso del tempo...perchè avevo e ho forti carenze nel mio Io.

Ero e sono un insicuro che ha cercato sicurezza all'esterno, l'ho trovata questa sicurezza facendo il crocerossino ad una con problemi di "famiglia all'antica".

Ho perso tempo. Non mi sono mai allenato nè impegnato per risolvere il mio sottopeso, tanto lei mi accettava così.

Non ho mai affrontato la mia insicurezza sociale, isolandomi appena arrivato all'università, tanto c'era lei che mi telefonava e mandava messaggi ad ogni ora.

Non mi sono mai guardato allo specchio e detto "Ma tu cosa vuoi essere?", ciò che ero e facevo era solo per Lei. Studiavo anche per Lei, volevo che fosse fiera di me.

Il mio Io, già molto debole di costituzione, immolato al suo altare. Sì, mostravo sicurezza e leadership nel mio gruppo stretto (che era anche il suo).

Ma fuori da ciò ero solo un insicuro che giocava ad essere forte. Lei non mi ha mai conosciuto fuori da quel giro, ma io dentro di me conoscevo le mie debolezze.

Amare, non so se tornerò ad amare.

Mi sto accorgendo che probabilmente non ho mai nemmeno amato in vita mia. Era solo un'insicurezza da colmare.

Mi mancava e a volta mi manca. Perchè non amavo me stesso e a volte non mi amo.

Era più una dipendenza da uno status di comfort che mi permetteva di non affrontare i problemi che avevo con me stesso.

E' adesso in atto un mio cambiamento, un mio vero percorso di miglioramento.

Cominciato probabilmente il giorno che non sono più riuscito a versare lacrime per lei.

Meno dipendenza dagli altri, meno paura della vita, concepirla come un fluire.

Non so più cosa siano la vergogna, la paura, l'ansia. Oscillo tra rabbia sanguigna e frenetica lucidità.

E percorro questo cambiamento.

Sto varcando la mia Linea d'Ombra, come in un libro di Conrad.

Non so cosa troverò. Spero di trovare me stesso.

Mi rivedo molto in te..

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