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La posizione economica... di lei.


martina

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Marlon

Non è il nostro primo pensiero che sia ricca, anzi ce ne sbattiamo abbastanza le balle, perché a noi uomini di media non ci regala niente nessuno, e siamo abituati a farci il mazzo per le nostre cose, non pensiamo a come primo escamotage : "Ok, puntiamo a baccagliare la ricca" , è piuttosto umiliante per noi. (per non parlare del fatto che abbiamo meno bisogno di fare shopping continuo di una donna <3)

E' una generalizzazione condivisibile, ma ci sono minoranze di "cicale" che non si fa problemi di autostima (probabilmente perché ce l'ha a terra, o perché non sa cosa inventarsi per avere successo nella vita), e punta a quello. Non per niente usiamo il termine "gold digger" per riferirci alle donne che praticano questa disciplina senza far caso che è unisex, perché ce ne sono anche tra individui del sesso maschile.

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Nakama

Bho, capita solo a me che gli uomini rimangono affascinati e allo stesso tempo un po' impauriti dal mio lavoro (lavoro nell'ambito legale).

Qua siete dei grandi seduttori, dei grandi uomini, insomma avete tutti le palle quadrate.

Personalmente non ci trovo niente di strano o di eccezionale nel fare l'avvocato. E' una professione come tante.

Non sarà che li metti in soggezione con la tua personalità?

Non è una questione di avere le palle quadrate, ma molti uomini hanno problemi quando si trovano di fronte una donna forte.

Quanto quotato credo riassuma anche il mio pensiero, cioè che ci si avvicini ai propri simili in termini di esperienze e stili di vita.

Quanto pero' di questo meccanismo è davvero scevro da parte dell uomo da valutazioni consapevoli?

Mi spiego.

Nell'arco della mia vita ho frequentato ragazze che svolgevano (o svolgono) professioni come avvocato, commercialista, vigilessa, poliziotta, addetta alle pulizie, operaia, commessa, ecc.

La reazione a un ''faccio l avvocato'' è diversa da un ''faccio le pulizie''. Per quanto cerchi di nasconderlo, ho la sensazione che l uomo si faccia colpire da queste cose. Come si fa colpire, a parita' di aspetto fisico, da oggetti che possono presuppore un livello socio-economico di un certo tipo piuttosto che un altro (quello piu' diretto, a prescindere dal margine di inganno che ne puo' derivare, e' per esempio l auto).

Seppur mantenendosi nell'area della buona educazione, gli atteggiamenti son più disponibili e rispettosi verso le prime dell'elenco che non le ultime.

Davvero è solo una mia percezione? Se non voi direttamente, avete notato qualcosa in qualche vostro amico/conoscente?

Io valuto le persone in base a come si comportano e non in base al lavoro o i titoli.

Credo che tutte le persone sveglie e intelligenti facciano lo stesso.

Non si può dire lo stesso riguardo alla massa. Molti valutano in base alle apparenze, soprattutto all'inizio di una nuova relazione

Modificato da Nakama
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Marlon

Personalmente non ci trovo niente di strano o di eccezionale nel fare l'avvocato. E' una professione come tante.

Non sarà che li metti in soggezione con la tua personalità?

Non è una questione di avere le palle quadrate, ma molti uomini hanno problemi quando si trovano di fronte una donna forte

Bho, capita solo a me che gli uomini rimangono affascinati e allo stesso tempo un po' impauriti dal mio lavoro (lavoro nell'ambito legale).

Qua siete dei grandi seduttori, dei grandi uomini, insomma avete tutti le palle quadrate.

Sono affascinati perché hai una dimensione intellettuale, sono impauriti dal fatto che possa essere una rompiballe a livello... avvocatesco, ecco :D

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freefall

Certo. Ho capito benissimo cosa intendi. Ti senti a disagio con quelle che agitano i loro titoli anche se sono dei "cazzi pieni d'acqua" come si dice a Bari.

Appunto.

Nessun disagio, non mi emozionano, mi annoiano.

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freefall

Questo è il solito luogo comune.

Io per pagarmi gli studi post universitari ho dormito negli ostelli peggiori di roma per risparmiare visto che non potevo più permettermi un affitto, ho fatto la pendolare per due anni, ho faticato ma ho conquistato una borsa di studio.

Per favore, non parliamo tanto per.

Preferisco i peggiori bar di Caracas.

Buon per te, non m'impressiona ma sono sicuro che ti fa bene.

Continua così.

:)

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Vincent

Il mio lavoro me lo sono guadagnato per il mio curriculum, non perchè sono figlia di papà.

Nessuno mi hai mai regalato niente. Si, mi innervosisco. Devo giustificarmi? No, ma quando leggo queste cose.. ogni persona ha una storia a sè, non giudicate un libro solo dalla copertina.

Se posso permettermi, vorrei fare un intervento in punta di piedi allacciandomi a questo messaggio ma anche ai precedenti che hai scritto.

La speranza e il desiderio di essere visti in una determinata maniera non sono, spesso, paralleli a quello che in realta' si comunica e che si pensa.

Tante donne che ho conosciuto in ambienti lavorativi o ambienti scolastici (Universita' e Liceo) hanno sempre avuto, e qui si puo' anche discutere sulla legittimita' di determinati comportamenti, un grosso senso di inferiorita' che han sempre cercato di combattere con lo stacanovismo e l'aggressivita' professionale, cercando di farsi dipingere come grandi donne che lottano con le unghie e con i denti per avere il loro posto nel mondo.

Tu hai raccontato parte della tua storia quando NON ti e' stata richiesta.

La hai buttata davanti come si butta il pesce comprato al mercato, hai rovesciato sul tavolo il tuo passato NON richiesto e che NON si ricollegava bene all'argomento.

Si ricollegava molto parzialmente, diciamo che ti sei sforzata di dirci che ce l'hai fatta da sola.

In piu' hai questa idea che essere avvocati sia una professione che incute "timore", ma non un tipo di sentimento di paura come potrebbe essere il cecchino per l'ISIS, ma piu' come un terrore referenziale. Non e' necessario.

Se posso permettermi di parlare di cio' che non so: non conosco lo standard dei ragazzi con cui esci, non conosco le loro esperienze, i loro bagagli culturali e la loro perspicacia, ma posso dirti che probabilmente non tutti se ne sono andati per via del timore che questa fantomatica posizione da avvocato/impiegata in uno studio legale (quindi neanche di proprieta' pare) fa provare, ma probabilmente se ne sono andati perche' trasmetti insicurezza e voglia di rivalsa.

Tutti, ne' piu' ne' meno, siamo dei miserabili.

Abbiamo fallito migliaia di volte.

Alcuni han fallito di piu', altri di meno.

Tutti noi abbiamo dovuto lottare per avere quello che abbiamo.

Alcuni di piu', altri di meno, e comunque ognuno di noi ha la propria visione del mondo dovuta all'insieme sociale in cui e' nato e si e' formato come persona, quindi il tuo aver dormito negli ostelli peggiori di Roma per diventare avvocato e' un problema di dimensioni pari a chi ha dovuto studiare a Princeton e dividere la stanza con 3 persone anziche' con 2 - il fattore che cambia e' semplicemente la percezione di chi vive l'esperienza.

Come sono entrato in punta di piedi, esco in punta di piedi.

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olly27

Vincent io ho fatto due esempi della mia vita non per vantarmi, ma per far intendere che non ci si deve basare solamente sulla'apparenza di un titolo.

Io, ad esempio, non reputo più intelligente un laureato ad un diplomato, sarebbe becero e ridicolo.

Comunque, concludo dicendo che nelle mie frequentazioni la mia posizione (ripeto: lavoro nel legale ma non faccio l'avvocato. Qui in Italia ancora pensiamo come 20 anni fa, per compartimenti stagni) ha avuto un riscontro spesso di stupore, altre volte di soggezione.

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The President

Che poi tra l'altro a parte notai, qualche commercialista e poche altre figure, non mi risulta che in ambito "legale" si abbia tutto questo gran status. E' infatti noto che la laurea in giurisprudenza sia una delle meno utili allo stato attuale in italia.
Parlassimo di medici, bankers, informatici...già le cose cambiano.

Modificato da The President
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Vincent

Vincent io ho fatto due esempi della mia vita non per vantarmi, ma per far intendere che non ci si deve basare solamente sulla'apparenza di un titolo.

Io, ad esempio, non reputo più intelligente un laureato ad un diplomato, sarebbe becero e ridicolo.

Comunque, concludo dicendo che nelle mie frequentazioni la mia posizione (ripeto: lavoro nel legale ma non faccio l'avvocato. Qui in Italia ancora pensiamo come 20 anni fa, per compartimenti stagni) ha avuto un riscontro spesso di stupore, altre volte di soggezione.

Tu scrivi Olly, ma non leggi.

Io non ho mai detto che la tua intenzione sia quella di vantarti.

Ho scritto dell'altro, e comunque lo ho fatto in punta di piedi, cercando di mantere l'educazione di chi parla con chi non conosce.

Per quanto riguarda il tuo lavoro, io non abito in Italia da tanti anni, quindi non ho idea di come una persona possa reagire al sentir nominare un determinato lavoro.

P.S.: Nessuna persona con un minimo di sale in zucca misurerebbe l'intelligenza con i risultati scolastici.

La scuola e specialmente l'universita' non sono un mezzo per la crescita intellettiva, ma per la stimolazione, la cultura, e diversi altri motivi.

Altrimenti dovremmo dimenticarci di Ramanujan e fare la ola per il primo scemo che puo' mettere Bc. o Ing. davanti al nome.

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