Vai al contenuto

Terapie a confronto


Panoramix79

Messaggi raccomandati

Panoramix79

Io iniziero' in autunno un ciclo di riequilibrio bioenergetico. Se mi ammettono (devono valutare che non sia una borderline o come diciamo noi psycho :D) ti faro'sapere come va.

Ti ringrazio! Non credo che dalle mie parti ci siano professionisti specializzati in questa disciplina, già avevo fatto una piccola ricerca in proposito, ma se dovesse rivelarsi veramente efficace (come sembra) sarei anche disposto a spostarmi...Sempre che anch'io non sia un borderline :)

Link al commento
Condividi su altri siti

Panoramix79

Non so quali possano essere le problematiche che cerchi di risolvere ricorrendo alla psicoterapia. Personalmente, ho iniziato da anni un percorso di autoanalisi semplicemente perché spinta dalla curiosità di capire a fondo cosa mi portasse a comportarmi in una certa maniera, a formulare certi pensieri, ad approcciarmi al mondo in un certo modo. E' un percorso lungo e difficile perché richiede di affrontare sé stessi con onestà e di sporcarsi le mani scavando nei meandri dei propri ricordi e delle proprie emozioni, ma ne vale la pena.

Senz'altro a seconda di qual'è il tuo obiettivo la sola autoanalisi non potrà portarti grandi frutti, ma lo trovo un buon punto di partenza mentre cerchi nel frattempo il tipo di terapia che ti è più congeniale

Penso di aver raggiunto un buon grado di consapevolezza, in questo la terapia ha aggiunto ancora poco, sono sempre stato propenso ad un'autoanalisi abbastanza lucida e rigida. quello che mi manca è il passo successivo, cioè intervenire su tutta una serie di risposte istintive, corporee, emotive, legate all'ambiente circostante, oltre a quello di cui ho già accennato (ad esempio i forti conflitti interni). Il tutto manco a dirlo mi si è radicato dentro nell'infanzia e nell'adolescenza. Ad esempio, ho sempre saputo da dove derivassero questi conflitti interni, e la terapia non ha fatto altro che confermare queste impressioni, ma i nodi sono tutti lì, saperli individuare è ben diverso dal saperli sciogliere...

Link al commento
Condividi su altri siti

Panoramix79

Feci degli studi a proposito 1 anno fa, avevo cercato su pubmed.com le ricerche sulle varie terapie e valutato quali fossero le migliori.

Tra le terapie più efficaci:

1) Cognitivo comportamentale per imparare a capire gli schemi comportamentali negativi in cui ti trovi ed utilizzarne di positivi.

2) Psicoanalisi per arrivare alla fonte del problema con studi molto profondi sulle tue emozioni (richiede anni)

E' fondamentale però:

1) Compliance del paziente, cioè devi avere la voglia di impegnarti per ragionare assieme al terapeuta. Il terapeuta non è te, può solo darti delle indicazioni, il processo di guarigione è tuo.

2) Il terapeuta deve essere bravo. Un bravo psicoterapeuta ha un intuito notevole, ed è in grado di lavorare sia sul cognitivo comportamentale che sulla psicoanalisi.

A questo proposito io ti consiglio la psicoterapia psicodinamica, corretta integrazione tra cognitivo comportamentale e psicoanalisi! Tra l'altro gli incontri sono più dilatati nel tempo, e risparmi denaro.

Farò una ricerca in proposito, devo dire che nella mia città non c'è tanta scelta, ma la soluzione che mi hai prospettato mi interessa molto

Link al commento
Condividi su altri siti

Panoramix79

Fra le tante studiate le uniche che ho trovato sensate sono la terapia cognitivo comportamentale e la bioenergetica. Quest'ultima però risente di influenze rechiane dalla psicoanalisi. Ti consiglio di avvicinarti alla bioenergetica per come è stata strutturata da Lowen. Niente macchine orgoniche e altra prodotti della fantasia di Reich.

Stai lontano da psicoanalisi, PNL e affini.

Mi spiegheresti in cosa esattamente non ti convince l'approccio Reichiano e in cosa la PNL analitica?

Link al commento
Condividi su altri siti

Panoramix79

Preferisco quindi la cognitivo-comportamentale.

Ha un approccio scientifico ed al contempo pratico, finalizzato all'evoluzione personale nel suo complesso per step successivi.

Solitamente infatti alla fine del colloquio il terapeuta ti da' "compitini da svolgere" mirati a farti acquisire o cambiare determinati comportamenti.

Se il problema da risolvere è relativamente blando e localizzato c'è poi la terapia breve/strategica... una sorta di sorella minore della cognitivo-comportamentale.

Grazie anche a te, in effetti cercavo proprio un sistema di intervento che inglobasse l'area dell'operatività oltre che quelle dell'introspezione e della consapevolezza.

Link al commento
Condividi su altri siti

wasabi

lascia stare la pnl,

rivolgiti a un terapista cognitivo comportamentale

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...