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Essere se stessi?! E la soggettività??


rogermorse

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oMbRa

Timidezza.. beh io sono sempre stato una persona che si può definire "timida".. e proprio a causa di questa mia inibizione (perchè è così che la intendo io..) ho perso diverse occasioni nella mia vita...

Anche se non ero del tutto incapace con le hb, anzi (come dici tu roger), spesso era proprio grazie a questo mio modo di essere che le hb si avvicinavano a me magari perchè incuriosite o chi lo sa.. :rolleyez: 

Quello che però ho capito (soprattutto grazie a IS) è che passare la vita assecondando la propria "timidezza" (che è una sostanziale insicurezza di base.. anche se celata, credimi :look:) non è altro che camminare con il freno a mano.. è vivere a metà, è pensare troppo a quello che gli altri penserebbero.. insomma è farsi mille pippe mentali quando in realtà quello che si deve fare è agire, prendere l'iniziativa, scioccare e colpire direbbe qualcuno.. ;) ... ma non perchè sta scritto sul forum o perchè me lo dice swingcat.. ma perchè IO voglio farlo.. IO voglio scuotermi, IO voglio cogliere tutte le occasioni e dove non ci sono crearle.. perchè sono io che conduco il Game non gli altri.  :cool2: 

Spero sia riuscito a trasmettere le mie riflessioni.. perchè a me sono state e sono tuttora di grande aiuto. :)

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Miglior contributo in questa discussione

Kant84

"quando in realtà quello che si deve fare è agire, prendere l'iniziativa, scioccare e colpire direbbe qualcuno..  ... ma non perchè sta scritto sul forum o perchè me lo dice swingcat.. ma perchè IO voglio farlo.. IO voglio scuotermi, IO voglio cogliere tutte le occasioni e dove non ci sono crearle.. perchè sono io che conduco il Game non gli altri"

Perchè io voglio vivere......

Bravo Ombra

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..:: - Gil - ::..

Mi pare per esempio che nel PU ci siano delle regole scritte come inviolabili ed assolutamente certe. Per esempio si parla sempre di social proof' date=' di sicurezza in se stessi, di autostima...ma io ho pensato: una ragazza potrebbe anche non apprezzare queste cose.

[/quote']

si, potrebbe... qunate su 100?

Una ragazza potrebbe rifiutare un ragazzo sicuro di sé....quante ragazze belle si innamorano oppure vanno con dei ragazzi del tutto timidi? E' proprio la timidezza, a volte, ad attrarre. Oppure ad una ragazza potrebbe piacere il tipo che non parla quasi mai...invece nel PU si tende sempre a scherzare o a fare battute. Ad avere sempre gente da salutare.

si, ripeto, qunate su 100?

Adesso ritorno al discorso personalità/finzione. Nel PU e' previsto fingere di essere qualcuno che non si è? Se io sono timido, mi conviene mostrarmi timido oppure cercare di essere del tutto sicuro di me?

Oppure ancora: si sceglie la propria personalità a seconda del target scelto -----> target a cui piacciono i timidi = io sono timido ------> target amante dei presuntuosi = faccio il presuntuoso.

ti sei già risposto... i part!

Ovvero: se te ti ritieni timido potrai sempre e solo fare la parte del timido, se non lo sei potrai fingere di esserlo...

Il PU di per se non prevede un cacchio, c'è chi preferisce snaturarsi pur di arrivare al proprio obbiettivo, come i ciclisti... che al prossimo tour de france mi iscrivo anche io e son sicuro di vincerlo... perchè tantop tutti gli altri li squalificano per dooping!

quindi IMHO bisogna sempre calibrare, mediare, e cercare compromessi...

ti piace come sei ora? Si? ok... resta come sei

non ti paici? vuoi migliorare? Che aspetti? E quali invece ti piaccionoe vuoi mantenere? E li ci lavori su... :)

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..:: - Gil - ::..

"Poter sedurre tutte le donne" è una cazzata buona per la pubblicità. Nessuno può sedurre chiunque. Lo ammettono gli stessi guru della seduzione. Ci sono donne che magari amano solo gli eschimesi coi capelli rasta e che suonano musica classica' date=' con quelle come si può rapportare l'uomo comune?

Non parlo solo di aspetto fisico, parlo anche di mentalità. Martin Luther King e Gandhi erano uomini illustri che predicavano la non violenza, e sono stati uccisi: neanche loro riuscivano a "piacere a tutti". Quindi è ovvio che non possiamo piacere a tutte e che piaceremo di più a certe persone piuttosto che ad altre, a seconda del nostro carattere e della vita che facciamo.

Certo, se uno è insicuro piacerà a molte meno persone che se risolve questa sua insicurezza. Se uno balbetta terribilmente e sputa quando parla non è certo una caratteristica positiva o attraente. Non è neanche la fine del mondo, ma sicuramente non è un modo per attrarre le persone.

[/quote']

ti quoto... aggiungo che tanti canoni di bellezza sono comunque iposti dalla società nella uqale viviamo... basti pensare che in alcune popolazioni africane la donna grassa è bella perchè sinonimo di prosperità....!!

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serjiolin

Ciao! Detto che chi ha già replicato lo ha fatto in maniera eccellente, credo che quanto sto per dire non sia stato considerato finora abbastanza in dettaglio nella discussione. Ombra ha dato un giro di vite, proviamo a stringere ancora. Comunque penso che questo thread sia molto molto  bello, utile a un sacco di gente! Grazie Roger.

Chi si avvicina al PUing e a IS lo fa perchè vuole cambiare qualcosa. Il che non significa per forza che questo qualcosa non gli piace, semplicemente non riesce a sfruttarne le potenzialità nella direzione in cui vorrebbe. E' vero, i manuali e le tecniche partono da presupposti che per definizione devono essere "globalmente validi" ma il fatto è che devono essere sempre e soltanto considerati come degli strumenti, e non degli scopi. Si imparano le tecniche per riuscire a -------> fare quello che vuoi (obiettivo). QUINDI: OBIETTIVI innanzitutto. Se l'obiettivo non è chiaro, è naturale che vengano perplessità sulle tecniche e su come esse vengano proposte ai newbie. Prova a spiegare come è strutturato lo schema New School, di DHV, di BF Destroyers a qualcuno che di seduzione non ha mai sentito parlare, vedrai che ti guarderanno quasi come un disperato, proprio perchè non hanno un obiettivo e non capiscono il tuo. Ma sto divagando, quello che voglio dire è che se nella "scuola" alcuni valori (quelli che dicevi tu) sono posti alla base, questo non significa che siano validi per tutti, perchè siamo tutti diversi e con potenzialità diverse, però magari sono validi per una maggior quantità di persone. Ciò che è universale è il COME tutto ciò deve esser assimilato e sfruttato dal singolo individuo.

Se la guardi così, anche la timidezza può e deve diventare uno strumento. Però, devi imparare ad usarlo. Prendiamo la timidezza perchè è questa che ha dominato il thread, ma potrebbe essere qualunque altra cosa. Ne approfitto per dire che IMHO chi dice "la caratteristica X è SICURAMENTE svantaggiosa" ha dei limti, perchè automaticamente si priva di strumenti. Ma andiamo avanti e capirete perchè.

Devi capire perchè sei timido (parlando ad un TU ipotetico), quanto l'essere timido fa veramente parte di te (non è un condizionamento sociale?), quanta ENERGIA - e quella l'abbiamo tutti, magari sotto chilometri di sabbia -  c'è in questa sensazione e imparare a convergerla nel punto focale che permette di raggiungere il tuo obiettivo. Il COME si possa fare, nel caso specifico, mi è ovviamente ignoto, ma è a questo che serve l'Inner Game e si chiama Inner Game proprio perchè è personale. Puoi trovare qualcuno che ti faccia da guida, ma per definizione è un processo che TU devi compiere.

Chiaro che se un timido, chiamiamolo timido A, si propone come obiettivo di comunicare solo "sono timido, sto bene così, lasciatemi in pace" è difficile che ottenga un close di qualunque genere, proprio perchè il close non è nel suo obiettivo, che è invece completamente soddisfatto. In questo caso la paranoia "prima o poi troverò la ragazza/amico/datore di lavoro/sarcazzo che mi apprezza per come sono" è sincera, ma chi crede sinceramente in questa cosa non finisce su IS :) se invece non è sincera, è ovvio che funge da mera difesa (De Angelo le chiama Secret Excuses) per quel timido B che comunica "sono timido, ma vorrei tanto che qualcuno mi aiutasse a non esserlo, perchè forse non mi piace". Il che significa che c'è molto inner game da fare, e non è una sorpresa immaginare che nemmeno per questo timido B le cose vadano granchè in quanto a risultati. Il timido C invece comunica "sono timido, ma vedete quanto sono figo?", e questo timido C, alias timidoPUA probabilmente i suoi close li ottiene eccome. Credo che da qualche parte il nostro timido C esista, e probabilmente ce n'è più d'uno. Sono quelli che hanno evoluto il loro inner game a livelli stratosferici.

Lasciando da parte il discorso timidezza, torniamo a parlare in senso lato. Credo che tutti i GURU (Mystery, Badboy, Style etc etc) abbiano agito così, cioè potenziando a dismisura e riuscendo a convogliare nella direzione desiderata quei tratti del loro essere se stessi che contenevano più potenziale. Non ne ho ancora avuto modo ma probabilmente studiando le loro storie si può riconoscere questa costante. Dai, in Hitch ad esempio era così, lui prima aveva quella sensibilità tutta sua, particolare, dolce etc etc ed è riuscito a essere così tanto se stesso, così tanto fiero di questo che... è diventato un altro :)

Non so se ho risposto in maniera chiara alla tua perplessità, Roger, ma penso di aver risposto, comunque sono qui per parlarne! :metal:

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kirk
[...]

Lasciando da parte il discorso timidezza, torniamo a parlare in senso lato. Credo che tutti i GURU (Mystery, Badboy, Style etc etc) abbiano agito così, cioè potenziando a dismisura e riuscendo a convogliare nella direzione desiderata quei tratti del loro essere se stessi che contenevano più potenziale. Non ne ho ancora avuto modo ma probabilmente studiando le loro storie si può riconoscere questa costante. Dai, in Hitch ad esempio era così, lui prima aveva quella sensibilità tutta sua, particolare, dolce etc etc ed è riuscito a essere così tanto se stesso, così tanto fiero di questo che... è diventato un altro :)

Mi fai venire in mente una cosa...

Xuma dice molto chiaramente in un passaggio di qualche suo libro (non ricordo quale) che un Maschio Alpha può rompere qualsiasi schema, e volendo può anche decidere di comportarsi da Nice Guy senza che questo intacchi minimamente il suo essere alpha. Da qualche altra parte John Difool diceva che una stessa azione può essere vista come la patetica manifestazione di un needy (bisognoso), oppure come un'atto di un intrepido cavaliere che di degna di scendere dal proprio destriero e omaggiare una donzella che va in trance per le attenzioni ricevute. L'azione è la stessa, il significato ENORMEMENTE diverso.

Se il concetto di "Alpha" si limitasse alla manifestazione dei comportamenti x,y,z, non si spiegherebbe come possa darsi un fenomeno del genere.

L'essere alpha non è la somma di determinati comportamenti, è qualcosa PIU' della somma. E' una specie di atmosfera che circonda certe persone, in larga misura indipendentemente dalle loro azioni specifiche.

La cosa strana è che esso indubbiamente emerge da certe azioni (e noi sappiamo anche da quali), ma una volta che si è instaurato funziona da chiave di lettura per le azioni stesse. Quelle che già lo caratterizzano ma anche quelle nuove.

L'esempio più immediato che mi viene in mente è quello di un organismo. L'organismo non è un mucchio di molecole, è un mucchio di molecole disposte in un certo modo, con una specifica interazione tra di loro. E' una specie di proprietà emergente dell'organizzazione di certi sistemi organici.

Ma una volta che è stata definita l'esistenza di un organismo, cambia tutto il nostro modo di vedere le molecole che lo compongono: gli aminoacidi non sono più molecole qualsiasi con un po' di azoto etc., ma hanno una certa funzione specifica, molto specifica. Quindi dobbiamo dire che l'organismo non sarebbe nulla senza gli aminoacidi, ma anche che gli aminoacidi non sarebbero "gli aminoacidi" (con le loro funzioni etc.) senza l'organismo. La proprietà emergente del sistema, emersa dagli elementi del sistema (e dalla loro interazione), (RI)DEFINISCE gli elementi del sistema stesso. Meglio non riesco ad esprimere questo concetto.

Dunque il parallelismo che vedo è questo:

Una volta che è emerso quello che noi definiamo UN ORGANISMO, qualsiasi cosa che cade sotto la sua influenza viene deformata, deviata e interpretata, nella sua essenza, nel senso stabilito dalla nostra concezione stessa di organismo.

Una volta che è emersa quella che noi definiamo ATTITUDINE ALPHA, qualsiasi cosa che cade sotto la sua influenza viene deformata, deviata e interpretata nel senso definito dalla nostra concezione stessa di attitudine alpha. 

 

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