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Nuova vita ad Hong Kong


Vincent

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Vincent

Capì Vincent.

Ho un'altra domanda stavolta più seriosa...tendenzialmente come la vedi nei prossimi anni in Centro-Est Europa?

Sei andato via anche perché vedevi poche prospettive nel restare in Slovacchia/Rep.Ceca?

Quello che vedo io è un aumento evidente dei salari e grosse opportunità di crescita in aziende prestigiose lavorativamente parlando. In termini di salari/potere d'acquisto si sta meglio che nel West, però a questo fa da contraltare spesso una minore capacità di risparmio in termini assoluti (es. in dollaroni americani o EURO) una volta che ci si voglia spostare nei Paesi ad alti salari e ricchezza in termini di stock (come ad esempio te ad HK).

Tu come la vedi?

Mi collego anche al discorso che faceva X nel cercare di stare in una situatione in cui si è nei primi decili della popolazione di un Paese in termini di salario e ricchezza, per poter vivere bene.

Non te lo so proprio dire.

Non sono un grande esperto di politica internazionale, ma sinceramente non sono preoccupato per lo stato di salute di determinati paesi dell'Area centro Europea, vedi ex-Cecoslovacchia e Polonia.

Quel che posso dirti, senza saper ne' leggere, ne' scrivere, e vedendo quello che la mia azienda sta facendo in giro per l'Europa: fino a che ci saranno uffici da chiudere per ragioni ANCHE (ma non solo) di costi, ci sara' una crescita degli investimenti verso l'area mittel-Europea.

In piu', oltre all'accentramento evidente degli uffici (con le nuove tecnologie non ha senso avere 150 uffici in giro per il Mondo, bastano uffici e franchise partner che svolgano determinate azioni sui vari territori) per motivi di costi, ci saranno anche gli incrementi dovuti al fatto che i vari paesi non fanno piu' solamente business per gli altri, ma dovranno fare business anche per loro.

Per quanto riguarda il motivo dell'andare via, semplicemente non avevo piu' voglia di rimanere in Europa, specialmente in un paese dove non ho mai apprezzato molto il tempo e, sinceramente, non ho mai stretto particolari rapporti con i locali.

L'aumento dei salari e' sotto gli occhi di tutti, ma vale per le posizioni specialistiche e non per quelle entry level.

Un esempio, in Slovacchia quando lasciai l'ufficio, prendevo 1700 euro netti - un agente dell'Help Desk arrivava a 900 se entrava di fortuna.

1700 sono uno stipendio da signore a Bratislava, gli 800-900 dell'Helpdesk sono buoni ma iniziano a non essere abbastanza: se vivi da solo partono 400-500 in spese fisse, escluso.

Per quello che io penso, senza citare troppi dati, se uno riesce ad ottenere una posizione pagata bene in Centro-Est Europa, prendiamo il mio esempio a Bratislava, si riesce a risparmiare parecchio di piu' rispetto ad altri lidi - anche se questo non viene spesso detto in quanto li stipendi nel Centro Europa sono spesso molto bassi, e quindi la mediana non calcola certi "picchi".

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LorenzoVonMatterhorn

In bocca al lupo Vincent.

Ti meriti il meglio perchè hai le palle, ti sei messo più volte in gioco nonostante tu abbia solo 25 anni accumulando esperienze ed arrivando, partendo da zero, ad un ottima posizione lavorativa, senza aiuti di nessuno, da solo.

Tienici aggiornati :)

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Whitesun

Vincent, innanzitutto complimenti per aver ottenuto ciò che molti vorrebbero avere, spero tu permetta una domanda:

Quale differenza c'è tra te e un altro, magari con lo stesso titolo di studio, che però non trova lavori soddisfacenti che vadano oltre l'impiego da tecnico/operaio?

Perchè ho letto in molti thread di persone che, laureate in informatica, si "lamentavano" di questo titolo che al giorno d'oggi non garantisce più il tipo di carriera che garantiva 15/20 anni fa, correggimi se sbaglio..

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Vincent

Vincent, innanzitutto complimenti per aver ottenuto ciò che molti vorrebbero avere, spero tu permetta una domanda:

Quale differenza c'è tra te e un altro, magari con lo stesso titolo di studio, che però non trova lavori soddisfacenti che vadano oltre l'impiego da tecnico/operaio?

Perchè ho letto in molti thread di persone che, laureate in informatica, si "lamentavano" di questo titolo che al giorno d'oggi non garantisce più il tipo di carriera che garantiva 15/20 anni fa, correggimi se sbaglio..

A livello intellettivo, non conoscendo la controparte, risponderei con: "Nessuna in particolare."

Probabilmente io posso essere piu' bravo a parlare ad esempio, o piu' bravo nel ragionamento logico e nell'organizzazione.

Un altro potra' essere piu' bravo nell'intuizione, nello scrivere codice o nel supportare (e sopportare) carichi di lavoro maggiori.

Ognuno di noi ha delle differenze, pero' direi che dal punto di vista della preparazione scolastica e di intelligenza, non sento di avere particolari differenze.

Anzi, se posso essere sincero, l'aver avuto un percorso scolastico controverso e per nulla brillante, al limite del ridicolo, mi ha sempre fatto sentire abbastanza in pena in quanto mi sono estremamente pentito di non aver avuto pazienza quando ero piu' giovane.

Dal punto di vista lavorativo, invece, penso di aver avuto il coraggio di cambiare spesso e di partire andando in un posto dove molti non sarebbero mai voluti andare o dove quelli che vanno, solitamente, sono quelli che purtroppo non hanno altre scelte.

Ho diversi amici che han preferito, dopo la scuola, rimanere in Italia per continuare a studiare nonostante avessero finito la triennale in 5-6 anni.

Altri han preferito trovare un lavoro non consono alla scuola fatta, giusto per rimanere in Zona.

Altri han provato ad andare in Inghilterra per imparare l'inglese: chi aveva qualche soldino di famiglia e' tornato dopo qualche mese di finta ricerca di lavoro, chi aveva veramente bisogno e' rimasto per un po' di piu', ma poi e' tornato in quanto a Londra si guadagnano si 1500 euro a fare il cameriere, ma ne servono 1000 per un monolocale neppure in Zona 1.

Io decisi di andare in Slovacchia invece, perche' potevo fare un lavoro in una azienda di nome, un lavoro relativo al campo dove volevo lavorare (informatica) e che nonostante la paga bassa mi permetteva di pagare la mia stanza, alcuni viaggi di piacere e qualche sfizio.

In piu' una nazione come la Slovacchia, e il tipo di Business che la Slovacchia fa con i grossi delivery center, ha fatto si che potessi cambiare molte posizioni e assumere una posizione abbastanza di rilievo, anche sa da contributore individuale, in pochi anni, 3-4 in tutto.

Probabilmente questi continui cambi e capacita' di adattarsi han fatto si che io venga considerato professionalmente migliore di chi lavora da 7 anni come tecnico, per esempio.

Io a 24/25 anni ho comunque esperienza enterprise per quanto riguarda l'Outsourcing e il Service Management, quello che riguarda l'Operations Management e anche Consulenza pre e post vendita: comparato ad un laureato del MIT probabilmente vale zero, ma confrontato con chi lavora da 7 anni come Helpdesk in Allianz, vale qualcosa di piu'.

In piu' va detta una cosa, ad onore del vero.

Io mi sono spostato, autonomamente, INTERNAMENTE.

Questo innanzitutto significa che io non ho idea se il mio CV sia effettivamente spendibile in quello che e' il territorio Asiatico, probabile che non lo sia particolarmente, cosi' come che lo sia, ma semplicemente ho potuto dare il mio CV direttamente all'Hiring Manager.

In piu', avendo uno spostamento interno che ho iniziato, io ho perso il mio status di dipendente "EMEA" e sono stato assunto con un nuovo contratto da dipendente "APAC", il che significa:

- Non ho avuto accesso a nessun relocation package.

Ergo: nessun aiuto per rilocarsi dal punto di vista economico e organizzativo.

Ho dovuto cercare io la casa, io ho dovuto pagare il volo, io ho dovuto pagare l'hotel i primi giorni e io ho dovuto pagare il deposito dell'appartamento.

- Non ho nessun accesso a package di supporto che vengono solitamente dati agli expat.

Ergo: Nessun bonus o somma economica in piu' al mese per supportare le mie spese e adattare il mio stile di vita al loro.

Nessun biglietto aereo ne' per me, ne' per i miei famigliari.

Nessun aiuto domestico. (HSBC ti soprende, invece).

- Non ho avuto una grossa possibilita' di negoziare il mio salario.

Io guadagnavo all'incirca 25.000-30.000 euro netti annui, il che significa che il mio stipendio faceva voce ad una banda interna di stipendi classificato con un numero.

Questa banda e' - in rapporto - identica ovunque io vada, mi hanno praticamente convertito lo stipendio per quello che quella banda paga ad Hong Kong, e mi e' stato dato un bonus promozione in quanto muovendomi sono stato anche promosso.

(Per semplificare, una banda 4, per esempio, in Slovacchia prende 25.000/30.000, ad Hong Kong prende XXXXX/XXXX)

Il nuovo stipendio netto e' piu' del doppio rispetto al precedente, ma il mio affitto e' 4 volte piu' alto.

- Non ho avuto la possibilita' di negoziare un contratto da expat per quanto riguarda il numero di annual leave.

Ad Hong Kong il minimo sindacale sono 6 giorni di Annual Leave annui.

La mia compagnia offre 11, che sono 14 in meno di quello che avevo una volta in Slovacchia.

Ergo: Ho dovuto lottare per avere 22 giorni di ferie, di qui la meta' NON pagati - in ogni caso ho fatto i miei conti anche in questo caso.

Come puoi vedere, l'aver fatto questa mossa mi ha reso piu' appetibile di un altro straniero.

Mi sono svenduto come il peggiore degli africani?

Forse si, forse no.

Il mondo si sta evolvendo e l'accesso ai privilegi in campo lavorativo sara' sempre minore.

Diciamo che, perlomeno per quel che ho visto in questi due giorni di lavoro andando a pranzo con un quasi amico che gioca a pallacanestro con me nei campetti di Aberdeen e che lavora in HSBC, sto semplicemente anticipando i tempi.

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  • 2 settimane dopo...
The President

I post di Vincent sono a mio avviso oro colato e dovrebbero essere letti attentamente, soprattutto per i giovani che si buttano nel mondo di università/lavoro senza idea di cosa li aspetta.
I punti a mio avviso più condivisibili:
Partire (rischiando) da luoghi dove in molti non vogliono andare o molti "sono costretti ad andare", mettendo la crescita e l'esperienza personale al primo posto, senza la pressione delle Parigi, Londra, Francoforte, etc.
Ricorda un po' da lontano la mia storia, partito con un curriculum "da primo decile" del West, non certo per necessità.

Avere le palle di cambiare ruolo e magari azienda, nel momento in cui si scorge un punto morto o si capisce che il processo di apprendimento si sta esaurendo. Saper negoziare i nuovi contratti, resto stupito dagli stipendi slovacchi che Vincent ha menzionato, ma sicuramente gli skills negoziativi possono dare un plus (anche soltanto un aumento del 20-25% ogni anno se cumulato nel corso del tempo, non è trascurabile).

Il mondo sta cambiando e il lavoretto mediamente retribuito nella PMI italica non è più la soluzione per chi è motivato e vuole crescere.

Modificato da The President
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Joe Vicenza

Molto interessante e complimenti per la grande capacita' di analisi!!

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