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Il risveglio non sempre è positivo


Keran92

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Keran92

Salve ragazzi,

normalmente non è mia abitudine scrivere molti post, mi ritengo ancora un semplice "studente" e vedo il mio percorso nella vita, nella seduzione e anche nella psicologia appena agli inizi, perciò preferisco apprendere e ascoltare piuttosto che contribuire con i miei pensieri.

Ma stasera vuoi che è iniziato l'autunno ma anche pervaso da quella voglia di buttare su carta virtuale i miei pensieri, ho deciso di condividere con voi quello che mi passa ultimamente per la testa.

E lo faccio in questa sezione perchè l'argomento che voglio affrontare lo ritengo importante per la seduzione e fonte di molti spunti utili per tutti noi, me in primis.

Nel titolo parlo di risveglio...per i meno navigati vi starete chiedendo cosa intendo.

Posso dire di essere appartenuto alla generazione maschile perduta degli anni '90....una famiglia straordinaria la mia nonostante tutto...con valori e principi oggettivamente belli ma praticamente a volte dannosi...un'educazione cattolica.....rigorosamente cattolica, e principi improntati sulla visione "femminile" del mondo...sugli ideali massicciamente diffusi da cartoni, commedie. film e qualsiasi fonte di insegnamento....insegnamenti che ti inducono a pensare che la legge del più forte sia solo una colossale stronzata...che se aspetti arriva magicamente anche il momento del tuo riscatto e ovvio, anche se sei nerd e senza vita sociale magicamente la più gnocca della scuola si mette con te....

tanti insegnamenti, principi, credenze che cercano di farti credere che il mondo è bellissimo, che il buono vince sempre, che tutto alla fine si sistema....avere ottimismo e speranza aiuta sempre...ma nascondere la realtà del mondo che ti circonda fa solo in modo che sei praticamente indifeso davanti alla realtà delle cose....vuol dire che non sei capace di sopravvivere da solo li fuori una volta che il velo si squarcia...o alla meno peggio ti autoilludi che in realtà il mondo è bellissimo e le cose che non vanno son solo episodi

è cosi che va la vita...puoi scegliere alla fine...se continuare a vivere nell'illusione o prendere coscienza di ciò che ti circonda...capire che non è tutto cosi come ti hanno sempre raccontato e iniziare a rendersi conto che non tutti gli insegnamenti erano utili e quindi iniziare a mettere in dubbio i tuoi punti fermi, i tuoi principi, le tue credenze e i tuoi comportamenti e alla fine anche te stesso...e cercare le differenze tra chi sei, chi volevi essere e chi ti hanno fatto diventare

credo sia per questo che si dice "beata ignoranza"...è più facile, dannatamente più facile non sapere ed essere incapaci di comprendere e vivere cosi nella propria limitata felicità, grazie alla propria inevitabile, genetica,inesorabile ignoranza...ma per chi sceglie di sapere, e chi non può fare a meno di non sapere, come dicono molti, si scopre l'inferno

ed è durissimo come molti sanno, il lavoro per liberarsi della merda che hai in testa, nella propria vita e nel proprio passato...è durissima cancellare tutto

e in tutto questo spesso senti quel senso di vuoto...l'inesorabilità della realtà....come dice aivia per non perdere tutto dovresti ancorarti a qualcosa e mantenere una briciola di sentimento e di amore...per non perdere tutto

eppure è difficile e io, come molti di voi, spesso mi chiedo il senso di tutto...dove trovare il coraggio di affrontare una battaglia persa...dove la voglia e la speranza di buttarsi in un massacro senza scampo...come abbandonarsi nelle mani di chi sai che ti crocifiggerà senza pietà quando appena poco tempo prima ti accoglieva con amore e manifestazioni di gioia...

e mi fanno sorridere e provare pietà i tanti che ancora hanno il coraggio o l'incoscienza di buttarsi nelle mani delle proprie o dei propri carnefici...chiedendo consigli su un forum, sprecando il proprio tempo divinizzando delle umanità incatenate dalla socialità,,,credendo che esista ancora l'unica..LEI...quella che non ritorna più

eppure nonostante tutto mi piacerebbe provare veramente ancora qualcosa...che sia gioia, gelosia, innamoramento o dolore per qualcosa che non hai più....ma è durissima lasciarsi andare e gettarsi da soli nel burrone quando sai cosa ci sta in fondo che ti aspetta

questo è il coraggio...o forse la nostra pazzia

spero di ritrovarlo presto, che è stancante restare sul ciglio a filosofeggiare sulla durezza della realtà...ma probabilmente è una fase che chiunque esce dalla grotta e vede per la prima volta davvero il mondo dove vive prova e vive

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gelsomino

stai mollando il colpo... non basta mettere l'avatar di gerald buittler per pensare di salvare il mondo libero dai barbari.. se vuoi farlo devi combattere... il tempo delal scuola e' finito.. non ti faranno "registrare al corso" in ritardo...

non hai potuto fare strategie ..se vuoi vivere dovrai fare le tattiche..con tutti i rischi che questa societa' di merda ..oltre quella che avevi ed ancora hai altrimenti non scriverersti post cosi', mi spiace!!

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Giorno_Giovanna

devi solo essere più forte

bello avere solo la felicità e l'amore... bello bello

ma non si può, quindi se vuoi lotta e se perdi non romperci le palle, se continui ce la farai.

PS: uscire dall'illusione non vuol dire per forza perdere se stessi, occhio.

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<p>keran capitano questi periodi in cui si dubita di tutto. Tuttavia vale la pena lottare perché in quel momento ti senti veramente vivo!!</p>

<p> </p>

<p>Piano piano devi metterti in gioco!</p>

<p> </p>

<p> </p>

<p> </p>

<p>e non condannare la tua di loro. famiglia, loro credevano di stare nel giusto insegnandoti i loro valori abbi compassione</p>

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"il problema di chi vuole salvare il mondo, è il resto del mondo" [cit.]

Gnam, ripasso dopo un mese random qui dopo aver riparlato brevemente del forum con Lubricure ^^

Mi son semi-sistemato, ed è per questo che non son più passato tanto ^^ (e probabilmente risparirò XD)

Già che sono qui ^^

Keran :DDD

...

Il mondo è pieno di punti vista, devi trovare il tuo.

Arrivare a dire che la stupidità è bella, è stupido tanto quanto essere stupidi.

La stupidità è stupida, punto, altrimenti non sarebbe definita tale. Credere che è meglio la "beata ignoranza", non è un discorso da persona intelligente, evoluta, che si ama...

...Anche se è vero che ci portano a pensare questo...

...Perché, diciamoci la verità, la gente va in discoteche a musica tutto volume dove è impossibile parlare, si ubriaca quando non fa di peggio, si prendono per il culo a vicenda e scopano così, comportandosi da ritardati. Provi a essere intelligente, ovvero una persona in grado di pensare, coerente, ti sfanculano o ti tirano fuori menate o chissà cosa. Poi con le tipe è veramente il peggio del peggio, perché in quel caso, anche se c'é attrazione, percepiscono questo tuo "ostentare discorsi sensati" (che poi è semplicemente quello che sei, non lo fai con cattiveria), come una sfida, o noia, qualcosa che cerca di minare la loro (bassa) autostima, un giudizio morale verso di loro, qualcosa di "not fun".

Rendiamoci conto che il picco di divertimento della donna media oggi (95%) è andare in disco, ubriacarsi, e magari qualcuno che passa di lì se la scopa.

Questo è considerato : "Fun".

Quanto è stupida questa cosa ?

E l'uomo medio si adegua a questa stupidità femminile, lasciandole guidare, anziché mettere i propri paletti e dimostrarsi abbastanza forte da portarli avanti.

Un segreto che poi tanto segreto non è ....

... alla donna non piace guidare, piace farsi guidare, anche questo fatto che sono loro a decidere il come\quando si scopa, non è poi quel granché sessuale per loro.

Assordarsi, ubriacarsi, e farsi scopare dal primo che ti "impezza" non dandoti un secondo di tregua, tanto che alla fine cedi ? Dai, si crede davvero che "piaccia loro" davvero questo ?

Ma è il meglio che concepiscono, e l'uomo medio si adegua, perché, semplicemente, non riesce a tenere testa alle donne.

...Anche tanti "seduttori".

Rendiamoci conto, in passato avevamo le tigri come nemico, adesso ci facciamo mettere i piedi in testa da una 18enne in tacchi a spilli.

E' da quel momento che il mondo ha cominciato ad andare a rotoli.

...

Il mondo è pieno di ritardati, purtroppo, e se sei un po' più sveglio del prossimo te lo vivi male perché la tua parte istintiva guardandosi attorno ti dice : "Massa, gruppo, stupido" : quindi la stupidità è un valore del gruppo di cui facciamo parte, quindi se non sei stupido rischi l'esclusione sociale, e quindi la morte :D.

Il punto è che questa è la risposta emotiva di un cervello non aggiornato.

Ci hanno raccontato che noi stessi siamo gli unici di cui ci possiamo fidare. Guess what, non è così.

Anzi, il tuo cervello, come strumento, è spesso il tuo peggior nemico.

Parliamo (o almeno parlavamo) tanto del fatto che il cervello (Software) di molte donne non è aggiornato a selezionare il "vero" migliore nella società di oggi ("uomo intelligente, socialmente capace"), ma è ancora al paleolitico, quando gli uomini si prendevano a mazzate nei denti tra loro (sempre sia andata davvero così), ovvero è più attratta dal bad boy, selvaggio, apparentemente forte, ma con la sua parte "fragile" (essere "ritardato") su cui ricamano mille cose loro. Insomma un complessato rimasto al paleolitico anche lui, un autistico, il cui autismo è però in accordo col software datato della donna.

Ecco, il loro di cervello, da autistici convinti quali sono, alla fine dei conti, è più coerente del nostro. Non vivono in troppe contraddizioni, appaiono più stabili\sicuri a loro modo.

Il punto è che ad un certo punto, devi prendere una strada. Non puoi andare avanti per un viaggio verso il miglioramento personale, o quello che credi lo sia, girandoti ogni 3x2 dicendo, "eeh, ma alla fin fine al mio villaggetto ci stavo meglio".

Perchè dude, alla fin fine, non è vero. Non era così, al tuo "villaggetto" stavi da schifo, altrimenti non partivi.

Che poi il punto, non è la meta, ma il viaggio, ripetuto mille volte in mille film, cartoni, tutto. L'importante è viversi bene l'esperienza su questa terra, il viaggio, senza fissarsi su obiettivi fermi, morti. La vita è dinamicità. Ciò che è fermo è morto. E la figa non è la chiave della felicità, crederlo è da ingenui, è non vedere il mondo per quello che è.

Il mondo per quello che è, è al 90% pieno di ritardati, e la persona intelligente non è quel 10% sopra media, non basta, è quel 2% che se ne rende conto, ed impara a gestire anche quel 90% rimanendo in accordo con la propria natura di 10%. Leader. Dove con "leader" NON INTENDO chi cerca di cambiare il mondo. NO. Il leader non è quello che cambia il mondo, è una balla che ci hanno raccontato, il leader è chi governa il mondo. Lo guida sì verso un qualche tipo di cambiamento che LUI ritiene migliore, ma quella è una conseguenza della sua personalità che si riflette sulla massa. Il suo primo compito è di tenerlo assieme quel mondo, nonostante la sua caoticità, ACCETTARLO nelle sue contraddizioni, conoscendolo davvero, cercando di guidarlo verso qualcosa magari, senza però dimenticarsi di quello che è quel mondo che governa. Perchè è proprio quando te lo dimentichi che fai una brutta fine.

Il leader (anche di sé stesso) non cerca di cambiare il 90% del mondo, ma cerca, da 10%, di arrivare a quel 2%, che anche se "diverso" a suo modo dal 90%, ha imparato a vivere in QUESTO mondo, di 90% stupidi, arrivisti, gente che cerca solo il denaro come fosse la chiave di tutti i problemi, o la figa, e chissà che altro. Il leader vero di sé stesso, è chi vive in questo mondo, portando avanti sé stesso. Chi è capace di mandare avanti sé stesso, SENZA entrare in conflitto col mondo.

La persona intelligente non nega questo 90%, impara a gestirlo, a sopravvivere come 10%, aspirando a diventare un 2%, e poi lo 0.1%, chi è arrivato ad esprimere sé stesso fino in fondo in accordo col mondo, senza conflitto.

Come ?

Smettendo di pretendere dal prossimo, dal mondo, dagli altri, ad esempio. Smettendo di ricercare nell'esterno un nostro equilibrio interno che solo imparando a conoscerci, ma conoscerci davvero, si può avere. Non basta rendersi conto di "essere qualcosa di diverso", un'identità divisa e distinta del prossimo per essere anche solo il 10%, no, devi trovare te stesso, capire chi sei, sceglierlo.

Se non risolviamo prima i nostri conflitti interni, il mondo esterno rimarrà CHAOS per noi, perché l'osservare (e viversi) il mondo parte da noi. E se lo strumento con cui osservi (e vivi) il mondo, i tuoi "occhiali" (te), sono sporchi, well, buona fortuna.

Interno quindi, stare bene con sé stessi, in modo da essere "limpidi" e quindi vedere (e viversi) il mondo "limpidamente", nella maniera più reale, oggettiva, possibile. Ed accettarlo, con le sue contraddizioni, anche quando i suoi valori sono in conflitto con i nostri.

Noi. Il nostro cervello.

Può essere aggiornato il nostro cervello, a diventare "limpido" ?

No.

Deve essere riprogrammato da zero.

E alla fine del tunnel c'é una sorta di luce, ma non è bianca. E' questo il punto. Ci hanno raccontato che la luce è bianca, ma non è vero. Può essere rossa, blu, verde, la cosa importante è la luce, non il colore. Ma devi essere libero e sicuro di te per vedere una luce "blu" anzichè bianca, ed invece di rimanere a lamentarti "nella caverna" uscire e seguirla nonostante non sia ciò che ti aspettavi o ti hanno raccontato che sia. Accettando di non sapere, e che conoscerai il mondo solo vivendotelo. Nessuno ti può dire com'é, devi vivertelo, devi essere un esploratore di mondi, coraggioso, sicuro, centrato, NON SPAVENTATO DALL'IGNOTO. Che sa di poter contare su sé, che può fidarsi di sé.Ti devi buttare, ed anche se ti sbucci qualche ginocchio come quando giocavi da bambino, fan*** :D, finchè resti vivo, è tutta esperienza. Siamo UOMINI, no ?

Il resto lo acquisisci con l'esperienza.

...

Pillole di esperienza per concludere, è da un libro ultimo che ho letto, in inglese (lascio link in fondo), ne ho tradotto parte. Può essere un punto di inzio per ciò che ho cercato di descrivere. Per cercare di vedere e conoscere ed accettare il mondo PER QUELLO CHE E'.

"Per molte persone la libertà rimane una piacevole fantasia, qualcosa a cui pensare mentre portiamo avanti i nostri obblighi giornalieri nel mondo reale. Viviamo le nostre vite parlando vagamente di ciò che vorremmo in vita, ciò che ci manca, che non abbiamo, e ciò che ci previene dall'ottenere questa libertà. Per la maggior parte delle persone, la libertà è un "se solo..." "se solo non fosse per [persona\istituzione\altro]... avrei successo".

Spero di dimostrarvi, che le persone e le istituzioni sono relativamente incapaci di fermarvi - una volta che tu decidi come raggiungere la tua libertà. Ci sono cose che tu puoi fare per essere libero, e se sposti la tua attenzione verso queste cose, niente e nessuno starà sulla tua strada.

La libertà che cerchi è già adesso raggiungibile, ma rimane non notata.

Uno dei motivi è perché non si è a conoscenza delle molte alternative attorno a noi.


La seconda ragione è perché probabilmente abbiamo accettato senza mettere in discussione alcuni assunti che limitano la nostra libertà.


La nostra cultura è satura di "verità filosofiche" che sono comunemente accettatte e secondo cui agiamo, raramente affrontate e messe in discussione. Io credo che questi "verismi" siano trappole.

Un tipico esempio di questa trappola è : " è da egoisti pensare prima a sé stessi" o "la libertà che ricerchi è immorale" o "il governo è più forte di noi" o "è la volontà della maggioranza delle persone".

E' molto facile essere presi in trappola. I "verismi" sono ripetuti così spesso da venir presi come assunti garantiti. E questo può portarci ad agire secondo le suggestioni suggerite in essi - risultando spesso in perdite di tempo, lotte per inappropriate battaglie, e tentativi di fare l'impossibile.

Le trappole sono assunti che non sono stati messi in discussione.

Più di ogni altra cosa, si è liberi perché si è scelto di esserlo, ed uscire così dalla "silenziosa disperazione"

LA TRAPPOLA DELL'IDENTITA'

Ci sono due tipi di trappole dell'identità :

1) Il credere di dover essere qualcuno di diverso da ciò che siamo

2) l'assunto che gli altri dovrebbero fare le cose nel modo in cui noi vorremmo fosse fatto

Nella prima trappola in poche parole rinunciamo alla nostra libertà per cominciare a vivere in uno stereotipo predeterminato e che non considera i nostri veri desideri, sentimenti, obiettivi.

La seconda trappola è più sottile, ma altrettanto pericolosa per la nostra libertà.

Quando ci aspettiamo che qualcuno abbia le nostre stesse idee, attitudini, ed i sentimenti che abbiamo anche noi, ci aspettiamo da lui che agisca in un modo diverso dalla sua natura. Come risultato ci aspettiamo dalle persone cose che non sono capaci di fare.


Cominciamo riconoscendo ciò che sappiamo su di noi.

Sappiamo che tu sei differente da chiunque altro in questo mondo. Così come due impronte digitali non sono identiche, due persone non sono identiche in termini di conoscenze, capacità di comprensione, attitudini, gusti...

Le tue conoscenze sono il risultato delle tue esperienze - ciò che tu hai fatto e visto e sentito, i luoghi in cui sei stato, chi hai conosciuto, e che cosa hai imparato da loro. Nessun altro ha vissuto la vita che tu hai vissuto ed ha fatto esperienza delle tue stesse cose. Il tuo modo di interpretare ciò che vedi è anch'esso unico. Ciò che consideri essere logica o senso comune varia in certi gradi dalla logica di una persona a quella di un'altra. Come risultato, vedi ed interpreti e reagisci a ciò che avviene attorno a te in modo differente da chiunque altro.

Il tuo modo di interpretare il mondo è anch'esso unico. Ciò che tu consideri essere logica o senso comune varierà di un certo grado dalla logica di una persona a quella di un'altra. Come risultato, vedi ed interpreti e reagisci a ciò che succede attorno a te in un modo differente da chiunque altro. Tu sei tu e solamente tu sei te stesso. Tu vivi in un tuo mondo, composto dalle tue esperienze. Non puoi essere qualcuno di diverso da chi sei.


Ogni persona agirà in accordo con la propria identità. Questo significa che sarà legato ai limiti delle sue conoscenze ed esperienze - anche se vorrebbe non fosse così. Aspettarsi che qualcuno agisca in modo diverso è cadere nella trappola delle identità, ed aspettarsi qualcosa che non può essere.



Potresti far agire e pensare una persona nel modo in cui tu vuoi... solo se fossi Dio. Ma non lo sei. Quindi è molto più utile riconoscere ed accettare ogni persona per quella che - e quindi avere a che fare con essa in accordo con questa consapevolezza.

Non si può controllare la natura delle altre persone, ma possiamo controllare il modo in cui abbiamo a che fare con loro, così come possiamo controllare l'estensione ed il mondo in cui sarai coinvolto da esse.

Il paradosso è che abbiamo un tremendo controllo sulle nostre vite, ma rinunciamo a questo controllo quando proviamo a controllare gli altri.

Per questo il fattore "verità" diventa importante. Vogliamo vedere le cose per quello che sono in modo da poter avere a che fare con esse nel modo appropriato. Quando fallisci nel vedere qualcosa per quello che é, ti aspetti un risultato diverso da quello che avverrà.


Il nostro modo di vedere le cose è soggettivo, colorato della nostra unicità.


Il proposito col conoscere "la verità" è riuscire a farla lavorare per noi. Abbiamo bisogno di verità in modo da avere a che fare con le cose per quello che sono ed ottenere risultati predicibili da esse.

Potremmo voler sapere come funziona un particolare meccanismo causa-effetto per riparare la macchina ; un altro potrebbe volerlo conoscere per costruire una bomba ; e qualcun altro ancora solo per tenersi informato. Ma il principio è sempre lo stesso, vogliamo conoscere la verità, in modo da poter produrre le conseguenze che vogliamo.

Le verità sono informazioni che portano a risultati predicibili.

Diventare liberi richiede anche un ben congegnato piano di azione. Non può essere ottenuto occasionalmente su spinte del momento. Per essere libero devi sapere che cosa stai facendo e perché.

In caso contrario, il minimo ostacolo potrebbe farti scartare il tuo piano ed portarti ad arrenderti.

ALTRE TRAPPOLE

Quando sei in una trappola emotiva non riesci più a calcolare il risultato delle tue azioni sul lungo periodo, cosa stai facendo.

Quando sei in una trappola intellettuale, il perché è perso.

Nella trappola intellettuale si crede che le nostre emozioni debbano conformarsi ad uno standard prestabilito.

Sei in una trappola intellettuale quando cerchi di negare i tuoi sentimenti negativi - come odio, paura, gelosia, senso di colpa. Quando trattieni le lacrime perché "piangere non è da uomini". Sei in trappola quando neghi le sensazioni positive, come l'infatuazione per qualcuno che "è sbagliato per te", o il divertimento facendo qualcosa che non è visto di buon occhio, o quando provi ad essere positivo su qualcosa che non ti fa stare bene.

Sei nella trappola anche quando credi di dover essere felice semplicemente perché fai quello che ti dicono ti farà felice.

Un buon esempio sono il businessman che deve ricordare costantemente a sé stesso che un lavoro daa 70.000 dollari all'anno ed un ufficio privato è ciò che ha sempre voluto. O la donna che si ripete di essere felice quando sposata con quattro bambini in una casa in periferia.

Ognuno di loro vive una vita che dovrebbe renderli felici, ma a cui emotivamente non rispondono con felicità.

Un'emozione è una risposta involontaria a qualcosa che accade. Non è intenzionale. Sono involontarie reazioni a ciò che avviene, di queste le due emozioni base sono felicità e tristezza - la sensazione di stare bene mentalmente o lo stress mentale.

Per trovare la felicità dobbiamo conoscere la nostra unica natura emozionale a che cosa risponde. Dobbiamo osservare e prendere seriamente le nostre reazioni emotive, in quanto se cerchiamo di far rientrare le nostre emozioni in uno standard precostruito, perdiamo il contatto con noi stessi e restiamo ciechi alla parte più importante di noi stessi - ciò che ci farà felice.

Le emozioni negative possono agire come segnale per te, per farti capire che con una parte della tua vita non sei in armonia, e che richiede attenzione.

Negare queste emozioni lascerà il problema irrisolto e renderà più probabile che ricorra nuovamente in futuro. Non basta desiderare che le emozioni negative scompaiono; ma riconoscerle ed eliminarle.

[...]

(libro completo in inglese) - http://metaphysicspirit.com/books/How%20I%20Found%20Freedom%20in%20an%20Unfree%20World.pdf

Consiglio anche una serie tv che sto vedendo ultimamente, black sails, piratesca (AHRRR), ma molto interessante sotto molti punti di vista.

Modificato da Lilian
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ABnormal

In questo tuo post io non vedo un risveglio, vedo una falsa commiserazione, un "vorrei essere meno speciale di così, ma purtroppo sono un risvegliato".

Definirsi un risvegliato sostiene la certezza che gli altri, la maggior parte, stiano dormendo, tra guanciali di soffice ignoranza. E questo è sintomo di grande arroganza. Tutti siamo speciali a nostro modo, tu non lo sei più degli altri. In questo forum tutti a definirsi leader, risvegliati... ma non c'è nulla di più triste di autodefinirsi tali. Tu guardi con pietà chi crede nell'amore per tutta la vita, io guardo con pietà te che ti autodefinisci illuminato a 23 anni quando probabilmente la vita vera non l'hai ancora iniziata, e qualcuno guarderà con pietà me di sicuro, e così via.. nessuno è speciale, e lo siamo tutti.

Siamo opere d'arte, ognuna con infiniti significati, non siamo un valore in una scala da 0 a 10.

Non guardare agli altri con pietà perché li definisci di valore inferiore al tuo, guarda agli altri come se guardassi un bel quadro, e goditi qualsiasi persona tu incontrerai, con umiltà e rispetto.

E fuggi da chi si autodefinisce illiminato, master o generale, esso si sta mettendo da solo in una posizione di superiorità a te, ma nessuno ti è superiore, davvero nessuno.

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Keran92

In questo tuo post io non vedo un risveglio, vedo una falsa commiserazione, un "vorrei essere meno speciale di così, ma purtroppo sono un risvegliato".

Definirsi un risvegliato sostiene la certezza che gli altri, la maggior parte, stiano dormendo, tra guanciali di soffice ignoranza. E questo è sintomo di grande arroganza. Tutti siamo speciali a nostro modo, tu non lo sei più degli altri. In questo forum tutti a definirsi leader, risvegliati... ma non c'è nulla di più triste di autodefinirsi tali. Tu guardi con pietà chi crede nell'amore per tutta la vita, io guardo con pietà te che ti autodefinisci illuminato a 23 anni quando probabilmente la vita vera non l'hai ancora iniziata, e qualcuno guarderà con pietà me di sicuro, e così via.. nessuno è speciale, e lo siamo tutti.

Siamo opere d'arte, ognuna con infiniti significati, non siamo un valore in una scala da 0 a 10.

Non guardare agli altri con pietà perché li definisci di valore inferiore al tuo, guarda agli altri come se guardassi un bel quadro, e goditi qualsiasi persona tu incontrerai, con umiltà e rispetto.

E fuggi da chi si autodefinisce illiminato, master o generale, esso si sta mettendo da solo in una posizione di superiorità a te, ma nessuno ti è superiore, davvero nessuno.

cito te e non tutti gli altri semplicemente perchè giustamente sei stato quello che più chiaramente mi ha bastonato

e hai fatto bene ahahha

dico solo che non mi ritengo illuminato, la mia era una semplice distinzione tra chi prova a incamminarsi sulla strada per capire meglio la realtà e chi la accetta cosi come è rimanendo nell'illusione tutto qui..non voglio avere la pretesa di essere il migliore anche se a torto o meno un pò questa sensazione la provo nei confronti di chi neanche prova ad andare oltre :)

per il resto ringrazio tutti coloro che mi hanno bastonato o dato critiche o consigli, li apprezzo molto :)

gelsomino hai ragione non basta l'apparenza per essere un lottatore ma bisogna effettivamente tirare fuori le palle nonostante la società e i tanti altri problemi

giorno-giovanna è vero uscire dall'illusione non significa perdere sè stessi..però un pò ti perdi perchè perdi quelle parti di te che ci hanno campato sull'illusione :)

akira non smetterò mai di ringraziare la mia famiglia nonostante tutto, infatti non sento neanche la necessità di perdonarli perchè tutto quello che mi hanno dato e insegnato è sempre stato fatto nelle migliori intenzioni...più che altro son quelle riflessioni inutili che fai dopo che una cosa ormai è avvenuta...col senno di poi ti accorgi che forse altre strade sarebbero state migliori :)

e infine lilian dannato dante scomparso era ora che ricomparivi...con i tuoi immancabili infiniti post ahha

comunque tutto quello che hai scritto amico è oro colato grazie per il tempo che mi hai dedicato con questo commento, mi hai fatto riflettere molto e spero sia un punto di partenza per me

come ho detto nel post all'inizio io sto percorrendo da poco questa strada e come vedete evidentemente ho ancora tante cagate in testa ma pian piano anche grazie a voi che mi bastonate e mi aprite a molte riflessioni son sicuro di migliorarmi :)

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cito te e non tutti gli altri semplicemente perchè giustamente sei stato quello che più chiaramente mi ha bastonato

e hai fatto bene ahahha

dico solo che non mi ritengo illuminato, la mia era una semplice distinzione tra chi prova a incamminarsi sulla strada per capire meglio la realtà e chi la accetta cosi come è rimanendo nell'illusione tutto qui..non voglio avere la pretesa di essere il migliore anche se a torto o meno un pò questa sensazione la provo nei confronti di chi neanche prova ad andare oltre :)

per il resto ringrazio tutti coloro che mi hanno bastonato o dato critiche o consigli, li apprezzo molto :)

gelsomino hai ragione non basta l'apparenza per essere un lottatore ma bisogna effettivamente tirare fuori le palle nonostante la società e i tanti altri problemi

giorno-giovanna è vero uscire dall'illusione non significa perdere sè stessi..però un pò ti perdi perchè perdi quelle parti di te che ci hanno campato sull'illusione :)

akira non smetterò mai di ringraziare la mia famiglia nonostante tutto, infatti non sento neanche la necessità di perdonarli perchè tutto quello che mi hanno dato e insegnato è sempre stato fatto nelle migliori intenzioni...più che altro son quelle riflessioni inutili che fai dopo che una cosa ormai è avvenuta...col senno di poi ti accorgi che forse altre strade sarebbero state migliori :)

e infine lilian dannato dante scomparso era ora che ricomparivi...con i tuoi immancabili infiniti post ahha

comunque tutto quello che hai scritto amico è oro colato grazie per il tempo che mi hai dedicato con questo commento, mi hai fatto riflettere molto e spero sia un punto di partenza per me

come ho detto nel post all'inizio io sto percorrendo da poco questa strada e come vedete evidentemente ho ancora tante cagate in testa ma pian piano anche grazie a voi che mi bastonate e mi aprite a molte riflessioni son sicuro di migliorarmi :)

:DDDDDDDDD

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Domanda leggermente provocatoria: lavori? Hai un progetto a cui stai dedicando il tuo tempo? Anche nel prossimo futuro magari?

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Keran92

Domanda leggermente provocatoria: lavori? Hai un progetto a cui stai dedicando il tuo tempo? Anche nel prossimo futuro magari?

studio, ho progetti a cui dedico giornalmente il mio tempo e progetti anche per il prossimo futuro :)

eh si era volutamente anche un pò provocatoria

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