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Firework vs attività fisica!


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Io non dovrei neanche sbirciare in questa sezione.

Sono l'antitesi di molti di quelli che scrivono in questa sezione, e vi spiego perché.

Fin da piccolo, non ho mai fatto intensa attività fisica, non ho mai praticato uno sport a lungo, non sono atletico nè agile, il tipico amico che abbiamo tutti che non sa prendere la palla se gliela lanci, o che non sa saltare una staccionata.

Sono convinto che molte mie credenze sull'essere "scoordinato" siano imput mentali di quando ero più piccolo, ma a 20 anni suonati non me la sento di sfidarli andando a fare parkour all'improvviso.

Piuttosto, però, sento per la prima volta un vero bisogno di muovermi, scaricarmi, di sfinirmi fisicamente, di migliorare il mio fisico.

La domanda è:

COSA FARE?

Per i motivi che ho scritto sopra evito come la morte cose come calcetto, basket, e sport di combattimento.

Con la palestra ho brutte esperienze, dovute principalmente all'incostanza, diciamo che non mi piace andarci, in quanto mi sento fortemente fuori posto...e solitamente non mi sento MAI fuori posto D:

Il periodo consecutivo più lungo in cui mi sono allenato è stato di tre mesi, e devo dire che i risultati si stavano facendo vedere, ma ho interrotto per qualche motivo, e sappiamo come va: se interrompi, non riprendi più.

Io non punto all'ipertrofia, ma essendo sempre stato magrolino, e soprattutto visto il mio recente sviluppo di un po' di pancetta, voglio sapere se con la piscina posso "asciugarmi" e tonificare, anche sviluppando forza. Un fisico diciamo armonioso, tonico, cosa che ora non sono affatto, in quanto ho le braccia troppo magre e totale assenza di muscoli sul torace, e questo si fa notare parecchio se sei alto e hai le spalle larghe.

Riassumendo il domandone: può il nuoto "sostituire" la palestra, fino a un certo punto, e dati certi obbiettivi?

Modificato da Firework
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Per i motivi che ho scritto sopra evito come la morte cose come calcetto, basket, e sport di combattimento.

calcetto, basket e combattimento sono tre universi differenti ma, hanno una cosa in comune: implicano il relazionarsi con gli altri.

se non te ne va bene uno, il problema non è la coordinazione o il fisico ma, qualche ansia a livello sociale

e significa una sola cosa: devi far uno sport o di squadra o di contatto con altri (che non significa per forza menarsi)

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^X^

calcetto, basket e combattimento sono tre universi differenti ma, hanno una cosa in comune: implicano il relazionarsi con gli altri.

se non te ne va bene uno, il problema non è la coordinazione o il fisico ma, qualche ansia a livello sociale

e significa una sola cosa: devi far uno sport o di squadra o di contatto con altri (che non significa per forza menarsi)

Sono d'accordo con Andreas, strano.

Posso capire l'odio verso gli sport di squadra, vale anche per me.

Ma le arti marziali? Intendo quelle classiche, tipo karate tradizionale?

Se trovi il maestro giusto, quello all'antica che non ti fa fare combattimenti per i primi 3 anni, magari ti appassioni.

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^X^

Aggiungo che il karate tradizionale, anche solo preparazione fisica individuale e studio dei kata, può essere estremamente benefico.

Magari non serve a nulla in una rissa, ma ti modella lentamente fisico e psiche.

Molti manager che conosco hanno questo background; probabilmente un ragazzino di strada senza formazione ci ammazza tutti, ma non è quello il punto.

L'importante è consapevolezza del corpo, allenamento al focus ecc.

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wallace

ti consiglierei innanzitutto di iniziare con un po di attività aerobica.

Corsa. Se non riesci a correre inizia camminando velocemente, perdi peso, poi inizia a correre.

Oltre a plasmarti il fisico, plasmerà anche la tua mente ed in parallelo potrai anche fare conoscenze.

Ti consiglierei come obiettivo personale di puntare a fare 10 km di corsa in un ora.

Se parti da zero inizialmente potrà sembrarti impossibile. Ma nel giro di 4 / 5 mesi con un allenamento costante è fattibilissimo.

Il nuoto può aiutare sicuramente ma per esperienza personale, non riuscirai ad ottenere i risultati che otterresti in palestra.

Perchè?

Se hai una buona acquaticità, per costruire muscolatura dovresti fare ripetute brevi (100/150 mt) tirate al massimo. Ma non penso tu sia in condizione di farlo almeno inizialmente.

Se ti mantieni su distanze piu lunghe alleni la resistenza, un minimo di muscolatura ovviamente la metterai ma niente di eccezionale.

Le gambe col nuoto le puoi allenare fino ad un certo punto.

La palestra per noiosa che possa essere, se ti fai seguire da qualcuno con un po di esperienza, ti puo dare tante soddisfazioni. Unita in maniera IMPRESCINDIBILE ad una dieta bilanciata e possibilmente ipocalorica.

Elimina qualora ne facessi uso, caffè , alcol, fumo, bibite varie.

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Firework
Inviato (modificato)

calcetto, basket e combattimento sono tre universi differenti ma, hanno una cosa in comune: implicano il relazionarsi con gli altri.

se non te ne va bene uno, il problema non è la coordinazione o il fisico ma, qualche ansia a livello sociale

e significa una sola cosa: devi far uno sport o di squadra o di contatto con altri (che non significa per forza menarsi)

Volevo evitare di parlarne sotto un profilo più psicologico ma va be, servirà anche a capire me stesso un po' di più.

In vita mia ho affrontato molte mie paure, e mi sento attualmente a mio agio con l'autostima. A 11 anni non avrei pensato di arrivare dove sono ora...

...ma a livello "sportivo"? Sono ancora a quel punto.

Ho sempre e solo avuto esperienze negative con ogni sport, dal calcetto in cui venivo preso a pallonate al basket dove non riuscivo a palleggiare neanche con l'aiuto del Signore.

E questa mia scarsa predisposizione ha portato ad essere preso in giro spesso dagli altri. Ora unisci questo al fatto che l'ora di educazione fisica era l'unica occasione in cui venivo preso in giro. Ovvio che associ la vergogna al giocare a pallone.

Per autodifesa ho iniziato a mettermi da parte durante le ore in palestra anche alle superiori, quindi guardavo gli altri giocare facendo finta di essere pigro, e nel frattempo ringraziavo di non essere io lì.

Diciamo che era la mia ora di vergogna settimanale, iniziava e finiva lì.

Posso stare in field con player molto più bravi di me e non mi sentirò in soggezione, anzi sarò contento e ansioso di imparare.

Posso studiare con i migliori studenti del corso e varrà la stessa cosa.

Ma mettimi in una partita di calcetto o in una palestra dove tutti sanno quello che fanno...e dopo un po' non mi vedrai più.

Sono d'accordo con Andreas, strano.

Posso capire l'odio verso gli sport di squadra, vale anche per me.

Ma le arti marziali? Intendo quelle classiche, tipo karate tradizionale?

Se trovi il maestro giusto, quello all'antica che non ti fa fare combattimenti per i primi 3 anni, magari ti appassioni.

Mmh non so se sia conseguenza delle cose scritte sopra, forse deriva anche dal fatto che muscolarmente non sono per niente forte, ma aggiungo che temo il deliberato scontro fisico.

In un gruppo sociale tendo ad assumere il controllo con persone euforiche e simpatiche che si vogliono divertire, ma con i cazzoni che alzano le mani per scherzare mi sono sempre trovato male.

Da piccolo ho fatto le mie risse, le ho date e le ho prese (e ci si diverte, è normale), ma ora non mi sognerei mai di farlo. Ora che ci penso non so perché.

L'ho scritto da qualche altra parte forse, ho difficoltà ad aggredire verbalmente una persona, figuriamoci picchiarla.

A causa di ciò almeno ho sviluppato buone skill di diplomazia, in quello non mi battete xD

Quindi lo sport di combattimento...proprio no. Le arti marziali sembrano più appealing, anche perché ultimamente mi sto avvicinando alla meditazione e a un pensiero più solido.

Ma comunque sarei un 20enne che deve ancora imparare a fare le capriole.

@Wallace non quoto tutto, ma riguardo la dieta mi sto lentamente mettendo in pari, non sono mai stato un mangione nè mangio troppo calorico, diciamo che consumo poco e spendo poco, però sto iniziando a mangiare più verdura, a tagliare la farina bianca e sostituirla con l'integrale, e mangiare buoni quantitativi di carne.

Riguardo alla corsa, talvolta capitano periodi in cui corro 2-3 volte a settimana. Mi ha fatto anche capire l'importanza della testa: quando sei sereno e carico corri finchè puoi, se sei turbato ti stanchi dopo 10 minuti.

Però....SVOLTA:

Premesso che ho traslocato da poco, oggi mi sono documentato e ho scoperto che non ci sono piscine nelle vicinanze. Ma neanche nelle medie lontananze. Però ho una bella palestra proprio sotto casa, che è quella a cui sono andato quest'anno e alla quale ho solo sprecato soldi.

A questo punto mi butto sulla palestra. Mi suggerite qualche mindset positivo? Se mi iscrivo di nuovo e decido di riprovarci, che sia la volta buona in cui non mollo!

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Ma mettimi in una partita di calcetto o in una palestra dove tutti sanno quello che fanno...e dopo un po' non mi vedrai più.

ottimo

visto che ne sei ben cosciente, sai su cosa devi lavorare per migliorarti.... o vuoi continuare a scappare da chi ti prendeva in giro anni fa? :p

L'ho scritto da qualche altra parte forse, ho difficoltà ad aggredire verbalmente una persona, figuriamoci picchiarla.

attenzione, qui c'è qualcosa d'importante..

il combattimento, il "fare a botte" è una parte del relazionarsi con gli altri insita nella nostra natura (e in quella di ogni cucciolo di specie predatoria).

ma è ben diverso dall'essere qualcosa di violento o cattivo

due fratellini che fanno la lotta, ragazzini che fanno a botte per il pallone sono casi ben diversi dal picchiare, nel senso di fare male.

gli sport da combattimento, salvo palestre di allenatori esaltati che vogliono il nuovo Rocky, rappresentano un gioco.

tiri due pugni, giri una gamba finché non cede.. e vi divertite.. v'incazzate perché "la prossima volta ti faccio vedere io!"

non c'é cattiveria, non c'é infierire o far davvero del male.

e questa distinzione tra lotta per gioco senza puntar a fracassare l'altro e cercare di far del male, si sviluppa proprio attraverso il contatto e il combattimento giocoso (in una società sana avverrebbe da piccoli)

se una persona non conosce questa differenza e pure in una situazione di gioco vede solo la possibilità di ferire o restare ferito, è perché non la conosce e non ha il controllo di se stesso in quella situazione.

e, nel mondo dell'autodifesa, ne ho visti parecchi....

personalmente, non ignorerei questa lacuna e mi dedicherei un po' al combattimento.... troveresti solo vantaggi...

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Firework

Andreas, il discorso dello sport è un problema, quello del combattimento è un'attitudine. Ti ripeto anche io le ho date e le ho prese, semplicemente tendo a evitarle le risse quando posso.
Potrei anche fare qualcosa di legato al combattimento, ma resta comunque una cosa che non mi piace. E comunque vale lo stesso discorso della piscina: non ho trovato palestre di combattimento nelle vicinanze.

Riguardo la palestra, il problema è l'assenza di un senso di progressione, in quanto sento che spesso le schede che mi fanno sono totalmente ignoranti e ci resto ancorato per mesi.

Se fossi convinto della bontà del mio programma di allenamento andrei a svolgerlo; ora con la nuova iscrizione e il nuovo istruttore mi verrà data una nuova scheda, ma non sono così esperto da dire da subito se sarà buona o no.
E poi la questione costanza. Come si risolve?

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adad

Onestamente, io ci vedo solo una serie di "blocchi psicologici" e conseguenti "giustificazioni".

"Andreas, il discorso dello sport è un problema, quello del combattimento è un'attitudine."

Io non ho mai dato o preso botte fuori da una palestra, ma siccome frequento una scuola di pugilato da 5 anni ho una "attitudine" al combattimento? :D... questa me la segno :D

Seriamente parlando: il combattimento non è fare a botte, è esercitare il corpo a rispondere secondo i dettami della mente, che significa anche NON fare a botte ma controllare le situazioni "a rischio" perché sai a cosa puoi andare in contro.

Il 80% di quello che fai in allenamento è lavoro in singolo: combinazioni, condizionamento fisico, e in generale esercizio ginnico.
Il 20% è lavoro di coppia: sparring, in regime di light-contact, e se alzi un poco i regimi dei colpi (in una palestra SERIA!!) ti cacciano un urlo in testa da farti asciugare i capelli (roba da far impallidire Sir Alex Ferguson).

Poi se vuoi da te salire sul ring e combattere con tutte le protezioni possibili con un altro, sta a te, ovviamente nei limiti della sicurezza per entrambi.

Quindi, tranquillo, in una scuola di qualsiasi arte marziale (SERIA!!) non vai al macello. Al massimo rimedi un occhio nero per cui qualcuno si scuserà di qui a quando non guarisci (e che due palle quando succede!).

"E comunque vale lo stesso discorso della piscina: non ho trovato palestre di combattimento nelle vicinanze."

Certe cose le devi pure cercare lontano da casa, la mia palestra non è vicino casa, anche se non è neanche lontana, parliamo di 3/4 km che faccio a piedi.



"Riguardo la palestra, il problema è l'assenza di un senso di progressione, in quanto sento che spesso le schede che mi fanno sono totalmente ignoranti e ci resto ancorato per mesi."

Se non ti soddisfa la scheda:

1) considera che i progressi non sono immediati e lineari.
2) parlane con l'istrutture
3) se non ti soddisfa la spiegazione che ti dà, cambia palestra.

"E poi la questione costanza. Come si risolve?"

Muovendo il culo. Nessuno va in palestra con il 100% della carica costantemente, a volte vai li contro voglia e maledici tutto il creato da quando metti piede dentro a quando metti piede fuori la struttura.
Anzi, avere il 100% della carica, psicologicamente conferisce uno stress e un dispendio di energie non indifferente. In generale è stato dimostrato che è più conveniente per il cervello fare le cose per inerzia, senza ragionarci troppo, perché si risparmia buona dose delle energie mentali.


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wallace

Andreas, il discorso dello sport è un problema, quello del combattimento è un'attitudine. Ti ripeto anche io le ho date e le ho prese, semplicemente tendo a evitarle le risse quando posso.

Potrei anche fare qualcosa di legato al combattimento, ma resta comunque una cosa che non mi piace. E comunque vale lo stesso discorso della piscina: non ho trovato palestre di combattimento nelle vicinanze.

Riguardo la palestra, il problema è l'assenza di un senso di progressione, in quanto sento che spesso le schede che mi fanno sono totalmente ignoranti e ci resto ancorato per mesi.

Se fossi convinto della bontà del mio programma di allenamento andrei a svolgerlo; ora con la nuova iscrizione e il nuovo istruttore mi verrà data una nuova scheda, ma non sono così esperto da dire da subito se sarà buona o no.

E poi la questione costanza. Come si risolve?

Ti posso dire che una volta che in palestra impari quali sono gli esercizi base, puoi costruirti un buon fisico senza nessuna fantomatica scheda.

Tra i base metterei: panca piana, trazioni alla sbarra, dips alle parallele, curl con manubri.

Poi ci metti qualche esercizio di contorno e sei a posto.

Fai questo per almeno un anno, 3 volte a settimana.

Ti sfido a non vedere risultati.

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