Onyx [Partecipante] 275 Inviato 26 Dicembre 2015 Condividi Inviato 26 Dicembre 2015 (modificato) Jack fai post troppo astratti... se devo capire qualcosa di te lo faccio leggere a una donna Il punto è che poi lei dovrebbe spiegarmelo in modo razionale ... Modificato 26 Dicembre 2015 da Onyx Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
JackofBlade [Partecipante] 158 Inviato 27 Dicembre 2015 Condividi Inviato 27 Dicembre 2015 Jack fai post troppo astratti... se devo capire qualcosa di te lo faccio leggere a una donna Il punto è che poi lei dovrebbe spiegarmelo in modo razionale ... Esatto...l'astrattismo...l'illusionismo e compagnia bella...servono per non far capire la realtà...non puoi essere freddo...lo sono con voi che siete razionali,e sai bene Onyx che ogni volta che ci incontriamo e discutiamo sul social..sono molto conciso Non potresti capire...perchè ho usato il linguaggio non razionale...ponendo le emozioni.. Onyx in primis auguri per le feste...e soprattutto non devi capire me,ma le donne e quindi anche se dovresti sparare a tanti crittografi o analisti o qualsivoglia persona che analizza...Non è astrattismo,è reale,ha tre carte da giocare,le donne sono in vantaggio rispetto a noi.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lucy55 [Partecipante] 24 Inviato 27 Dicembre 2015 Autore Condividi Inviato 27 Dicembre 2015 Jack innanzitutto parto con il dirti che ho letto come e ciò che scrivi da altre parti sul forum e lo ammiro perchè traspare che credi sul serio in quello che dici. Ho riletto più volte ma non penso di aver compreso bene.. Con il tempo , certo è dura, ma sto capendo che lui non è il mio ' centro' che devo stare bene senza di lui e che la sua presenza è solo un 'in più' nella mia vita.. So che quindi posso essere felice anche senza di lui ma so anche che lo vorrei.. Certo sono consapevole che non lo vorrei ora , per quello che si è dimostrato ( arrabbiato con il mondo e con la sua vita e capace solo di sfogarsi con me e i genitori ) felice con gli altri ma insicuro con me . Ma non perchè critico il suo modo di essere 'debole' ma soltanto perchè so che l'unica cosa che può fargli bene ora è che lui stia solo. Non ho ben capito il ''se lo vuoi vai a prendertelo' perchè a me sembra che più io cerco di andarlo a prendere più sfugge. Prima con la sua insicurezza un giorno diceva di si e mi faceva capire che ci sraebbe stato qualcosa un giorno no tutt'altro. Ora è arrivato a dire che non prova nulla verso di me .. E se una persona non ti vuole di certo non puoi costringerla a volerti.. Quindi l'unica opzione è appellarmi all' arte della seduzione.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lucy55 [Partecipante] 24 Inviato 27 Dicembre 2015 Autore Condividi Inviato 27 Dicembre 2015 Prova a parlarmi come parleresti a un maschio, sono più razionale di quanto ho dimostrato Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 27 Dicembre 2015 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 27 Dicembre 2015 (modificato) Lucy. Ho una notizia cattiva per te, una che sembra cattiva ma è buona per te, e una cattivissima per me e per tutti i maschi che incontrerai. La notizia cattiva è che in quanto donna il Cluster B (una tavolozza di condizioni psicologiche che sono definite disordini patologici ma che diamo ormai per scontate nelle donne) ti emergerà spontaneamente ogni volta, con ogni uomo, se sarete in monogamia e lo vedrai preso e innamorato. Questa è la tua reazione naturale ad una situazione innaturale. Vedere un maschio così umiliato da stare con una sola donna, e non per contingenze (figlio), ti fa uscire inconsciamente la voglia di depredarlo ed umiliarlo. Non ci godi, però. Distruggi tutto, state male entrambi. Immagina di avere un gatto, e di forzarlo a mangiare insalata. Lui sa che potrebbe scappare dalla finestra e andare a caccia di topi e di sole sui tetti. Ma ha paura del mondo là fuori, e accetta l'insalata. Tu a quel punto desideri fargli del male. Ti fa schifo e vuoi depredarlo di onore e dignità. Non credi sia una cosa bella quella che provi, ma la provi. Puoi combatterla, ma state male entrambi. Ora. Tu alla fine lo fai quasi morire, quel gatto, a furia di calci. E allora inizi un percorso di sviluppo personale o di terapia per combattere quel senso di schifo e di voglia di comandare e fare del male che hai sentito dentro di te, sperando che col prossimo gatto non ritorni, o che quel gatto torni a camminare e si fidi a stare in casa tua. Ma il succo era l'insalata, e il fatto che lui fosse disposto a mangiarla. La tua reazione è stata normale. Può essere brutta o bella, ma è la natura, è così e basta. Passiamo alla notizia che sembra brutta ma è bella. (sembra brutta da sentire con la mente razionale, ma è bella per chi la vive con i fatti) Hai due possibili strade per arginare il fenomeno e vivere meglio con lui o col prossimo. La strana numero uno è la più naturale, quando vivi o frequenti un uomo insieme ad un'altra donna, o due, non ti parte mai lo schifo di lui e la voglia di fargli del male, perché riesci a vederlo maschio e ad esserne attratta. Questa strada risolve il Cluster B alla radice, sia dal punto di vista psicoemozionale, sia dal punto di vista biochimico, perché in questo modo il maschio non ha il crollo del 30% del testosterone per monogamia protratta, e così continua ad odorare di metaboliti del testosterone che sono necessari alla donna per essere felice e di umore stabile. Laddove però i filtri mentali e le convinzioni alla de filippi fossero troppo incancreniti per aprirsi al vero amore, esiste una patch vecchia e sempre verde, censurata negli ultimi anni dalle nazifem per pregiudizi stupidissimi circa la natura dei generi sessuali. Ovvero, tu hai bisogno di un padrone. Di un Sire. Hai bisogno di non sentire il controllo su qualcuno o perdi il timone. Quando ti fidanzi, per il semplice fatto che lui si è messo con una donna sola, non ti è più possibile vederci un padrone. Non è padrone di sé, come può essere responsabile per un altro essere umano. In questo vuoto decisionale, in questo vuoto di responsabilità e di autorità, tu ti senti risucchiata inconsciamente a dover prendere, comandare, far di testa tua, e il Cluster B sale da 6 fino a 10. Se questo accade, e sai benissimo, che non può essere lui a tenerti il guinzaglietto e ad amarti per quello che sei, ovvero Cluster B compreso, puoi scegliere se distruggere il suo cuore, il tuo e la vostra relazione o se fare in modo da essere scelta da un padrone, il che non significa affatto che un tizio ti frusterà o altri giochetti sessuali che spesso manifestano il contrario dell'identità profonda. Significa che ti devi trovare un uomo (esterno alla relazione) che ti tenga amorevolmente al guinzaglio e ti permetta di essere amorevole all'interno della tua relazione. La tua relazione fa gonfiare il tuo ego a livelli narcisistici e antisociali, e lui è pronto ad accoglierti, farti pulire casa, trattarti da sguattera e farti sentire bene e più equilibrata, piena di ossitocina da condividere col tuo amato. Amato il quale, visto il tuo comportamento più dolce e remissivo - stimolato non certo da lui ma dal tuo padrone - produrrà più testosterone. E questo mix di ossitocina tua e testosterone suo significa amore, sesso e passione. Riassumendo in modo schematico: In una relazione monogamica il maschio è sempre tuo schiavo. Non c'è ma. Non importa se tu ti vesti da cameriera e lui da Master of the Universe, lui è uno slave sub e lo sapete entrambi almeno a livello inconscio. Tu non sei cablata, hard wired, per gestire uno schiavo ed essere responsabile per la sua salute, felicità e soddisfazione. Non la gestisci. Perdi inconsciamente il timone e distruggi tutto ciò che poteva essere romantico. Se vuoi avere uno schiavo, devi avere un Master che te lo consenta e che si prenda cura di te e ti faccia sfogare la tua femminilità che non puoi sfogare in un rapporto monogamico. Diversamente, puoi anche essere direttamente accompagnata ad un Master (mi sto riferendo a nature umane, non a giochetti con manette e cazzate per frustrati) se capisci che non puoi essere la sola, ma che siete in due o tre, e che è bellissimo avere amiche donne con cui fare mille cose insieme. Ti dico cosa succederà diversamente. Non perché me lo immagino, ma perché l'ho visto succedere ogni volta. Fino a che sei giovane, sentirai di avere un problema profondo nelle relazioni e di rovinare sempre tutto, ma ci sarà sempre qualcuno che ci prova e ti fa dei complimenti, distraendoti dalla ricerca e dall'autoanalisi, così uscirai con altri per rimpiazzare il ricordo doloroso di uno. Arrivata ai 40, potrai avere nel letto accanto uno slave a cui racconti solo bugie da dieci anni, o potrai essere già sola, ma ti troverai a piangere, a lacrimare, e a temere il sonno per gli incubi troppo reali che troppo spesso porta con sé. Le persone che ci provano e che ti distraggono saranno diventate poche e di livello infimo. Allora andrai in terapia per il Cluster B, non lo sai, tu crederai di andarci perché non riesci a dormire o perché sei sempre triste e con un senso di vuoto, o perché ti senti colpevole di un egoismo violento che è il contrario di quell'amore che chiedi. Potrai perdere 15 anni a parlare di Cluster B come incurabile, cercando di adottare schemi di comportamento che lo nascondano a te o agli altri o cercando, secondo schemi fantascientifici di attribuzione causale, qualcuno a cui dare la colpa nella tua famiglia o nelle esperienze d'infanzia. O potrai ricevere subito le ricette amiche di stabilizzatori dell'umore e della serotonina. Che è come rompere la spia dell'olio perché segnala da troppo tempo che non c'è olio nel motore. E ora passiamo alla notizia cattivissima per me e per tutti i maschi che incontrerai. Questo post è così lontano da quello che sei ammaestrata a considerare normale, che lo rifiuterai o lo dimenticherai in fretta, cercando di focalizzarti su qualcosa di più vittimistico e di aiuto, che capisci meglio. Modificato 27 Dicembre 2015 da ^'V'^ The Phoenix, DreamSpirit, Connor e 8 altri ha reagito a questo 11 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 27 Dicembre 2015 Condividi Inviato 27 Dicembre 2015 Nota se ora ti metterai a googlare Cluster B. Mentre Border, Istrionico e Narcisistico li comprendi e ricordi benissimo nella tua esperienza, ti sembrerà che l'antisociale non ti riguardi. Questo è dovuto ad un errore procedurale negli studi di settore, che per il 95% si sono concentrati sulla parte di antisocialità che è molto visibile e misurabile, ovvero la condotta criminale e violenta dei maschi, che si può misurare in condanne penali. Non tiene in considerazione invece che nella femmina lo stesso set di sensazioni e pensieri dà luogo ad una condotta manipolativa e abusante di chi le mette del potere su di sé in mano, origina un doppio standard tra ciò che lei si aspetta e ciò che offre, e le persone che ci perdono la vita si equivalgono, solo che le vittime dei maschi hanno un buco in fronte, le vittime delle femmine hanno le vene tagliate. NAP, Mat72, Connor e 2 altri ha reagito a questo 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lucy55 [Partecipante] 24 Inviato 27 Dicembre 2015 Autore Condividi Inviato 27 Dicembre 2015 Mh quindi mi stai dicendo che per essere felice ho necessariamente non bisogno di un solo partner? Ho sono io che non ho capito nulla? ' Questo post è così lontano da quello che sei ammaestrata a considerare normale, che lo rifiuterai o lo dimenticherai in fretta, cercando di focalizzarti su qualcosa di più vittimistico e di aiuto, che capisci meglio. ' Non penso che sono ammaestrata alle situazioni semplicemente credo ci siano varie scelte di vita , non m'importa fare del vittimismo. Sinceramente voglio solo crescere , non sono l'imitata a un modo di essere e basta, gli esseri umani crescono , cambiano e possono migliorare ma anche peggiorare ovviamente. E se dimenticherò in fretta o altro il tuo post sarà semplicemente perchè non lo condivido che è ben lontano dal non accettarlo, semplicemente perchè ognuno ha un proprio pensiero ed il mio è diverso.. Nota se ora ti metterai a googlare Cluster B. Mentre Border, Istrionico e Narcisistico li comprendi e ricordi benissimo nella tua esperienza, ti sembrerà che l'antisociale non ti riguardi. Questo è dovuto ad un errore procedurale negli studi di settore, che per il 95% si sono concentrati sulla parte di antisocialità che è molto visibile e misurabile, ovvero la condotta criminale e violenta dei maschi, che si può misurare in condanne penali. Non tiene in considerazione invece che nella femmina lo stesso set di sensazioni e pensieri dà luogo ad una condotta manipolativa e abusante di chi le mette del potere su di sé in mano, origina un doppio standard tra ciò che lei si aspetta e ciò che offre, e le persone che ci perdono la vita si equivalgono, solo che le vittime dei maschi hanno un buco in fronte, le vittime delle femmine hanno le vene tagliate. In questo mi ritrovo: 'condotta manipolativa e abusante di chi le mette del potere su di sè in mano'. E quindi sarò condannata ad avere questi disturbi e non trovare una soluzione? O l'unica soluzione sarà avere due partner? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 27 Dicembre 2015 Condividi Inviato 27 Dicembre 2015 (modificato) In questo mi ritrovo: 'condotta manipolativa e abusante di chi le mette del potere su di sè in mano'. E quindi sarò condannata ad avere questi disturbi e non trovare una soluzione? O l'unica soluzione sarà avere due partner? Quella a fare del male a chi ti ama è una compulsione, che non ti rende felice. Ne senti il bisogno e lo fai, per non sentire male, ma non diventi felice. Poi così facendo rovini tutto e non hai più modo nemmeno di sfogare questa compulsione. Se tu avessi una compulsione verso il cibo, non saresti felice quando mangi. Saresti nervosa e incazzata se non mangi, e normale quando mangi. Non felice. Lo stesso accade alle donne in una relazione monogamica. Devono fare del male e prendere tutto, per non stare male e innervosirsi, ma non sono felici. O l'unica soluzione sarà avere due partner? Non ho parlato di due partner, ma di un padrone e un partner. Se io ho un cane e lui si accompagna con una cagna, non è che io mi devo scopare il mio cane o che il mio cane deve sentire di avere "due partner". Non sono suo amico e non sono il suo partner. Sono il suo padrone. Il che significa anche che se la Megan Fox mi invita ad una vacanza di un mese all inclusive con una sua amica bsx, e io dovrei abbandonare il cane in autostrada.... devo dire di no a Megan Fox. In natura tu potresti avere entrambe le figure in un solo uomo, ma in natura non sareste in monogamia, saresti una delle sue tre fisse, e così potresti amarlo davvero come maschio e vederlo come figura di riferimento senza odiarlo inconsciamente o sabotarlo contro la tua stessa volontà razionale. E se dimenticherò in fretta o altro il tuo post sarà semplicemente perchè non lo condivido che è ben lontano dal non accettarlo, semplicemente perchè ognuno ha un proprio pensiero ed il mio è diverso.. Se lo dimentichi in fretta è perché non lo capisci, non lo sai o non lo vuoi. Non perché non lo condividi. Non hai l'esperienza e le conoscenze per condividere o meno, e non stiamo parlando di filosofia. Se stessimo parlando del fatto che la terra è tonda, e fossimo nel 1'500, tu avresti il diritto di non sapere, di non capire o di non voler sapere che la terra è tonda, ma non hai l'opzione "condividere". Non siamo nel reame del pensiero, Lucy. Non stiamo parlando di gusti personali. Il tuo pensiero non è diverso, è identico a quello di tutte le donne di una data cultura, e come tutte le donne nella nostra particolare cultura, quel pensiero è in contrasto netto con la tua natura la quale poi ti porta a distruggere le relazioni innaturali che costruisci sulla base del pensiero culturalmente appreso (forse ammaestrata ti suona peggio). E lo fa con quel meccanismo che definisci inconscio, di far salire da 6 a 10 il Cluster B in presenza dello stimolo attivante universale, ovvero un maschio così sub da stare con una donna sola, al quale non puoi delegare nessuna responsabilità sulla tua stabilità emotiva e nessuna delega sulla logica di cui hai bisogno per muoverti nella vita. Mh quindi mi stai dicendo che per essere felice ho necessariamente non bisogno di un solo partner? Ho sono io che non ho capito nulla? Ti sto dicendo che hai tre strade. - continuare così e fare come tutte, avendo più o meno momenti di felicità a seconda di quanto sei figa, ma finendo a 40 anni come ho descritto. (i momenti di vuoto e di dolore sono continui anche prima dei 40, solo che prima dei 40 c'è sempre qualcuno pronto a distrarti e a farti bere). - Scoprire che la tua femminilità si accende solo davanti ad un gatto che non si piega a mangiare insalata, ovvero solo davanti ad un uomo che ha più donne con cui vai d'accordo e che ti piace avere attorno e vicine. Questo è il metodo cablato profondamente dalla natura. E scoprire che il Cluster B, che potremmo definire invece il lato oscuro della femminilità, si attiva in presenza dello stimolo di un maschio che si fa frocio per te e su cui senti potere. Questo è il modo in cui la natura ti permette di distruggere una relazione con uno che non va bene per te. Chi si occupa di terapia di coppia, come lavoro cerca di saldare le fratture che la natura ha posto per salvarti da lui e dalla sua emissione attiva di insignificanza, per fortuna non ci sono risultati scientificamente rilevanti nella terapia di coppia. - Se l'indottrinamento culturale, se le convinzioni che ti hanno inoculato nel profondo e che filtrano ciò che credi siano le relazioni d'amore, è troppo profondo e non hai la possibilità di viaggiare molto*, allora puoi ricorrere alla patch di esprimere la tua femminilità con uno che sia comunque uomo ai tuoi occhi (Sire, Master, Padrone, chiamalo come vuoi) in modo da tamponare l'esplosione del Cluster B, e così tornare ogni volta dal tuo partner piena di femminilità e senza doppio standard. Questo alimenta un circolo virtuoso per cui lui produce più testosterone e si sente meno castrato, per cui ti desidera di più, ti ama di più e soprattutto, unica cosa che forse ti interessa, riesce a fare sesso con te anche dopo i primi tempi. E' una patch, e dura solo fino a che hai chi ti tiene al tuo posto. In questo caso, come femmina, per avere uno slave devi avere un Master dall'altra parte, o tu e lo slave vi farete molto male. Puoi considerare slave chiunque sia in una relazione monogamica con una sola femmina. Non importa se beve birra e alza la voce dicendo che porta i pantaloni. Se ha bisogno di dirlo è per lo stesso meccanismo per cui gli schiavi parlano sempre di libertà e gli uomini liberi non ci pensano nemmeno perché è cosa scontata. *Viaggiare molto. Il principio è che le donne tendono ad un allineamento fortissimo ai dettami della cultura di appartenenza. Questo nella tribù era un bene, perché creava una rete coesa di supporto. Nella società gigantesca di oggi accade invece che siano più legate ai dettami culturali di macrosocietà costruite per sfruttarle e tenerle schiacciate, che non alla propria esperienza sensoriale e alle proprie sensazioni. Il Bello di viaggiare è che quando conosci altre culture, puoi notare che fanno e pensano in modo diverso su cose che a te sembravano spontanee e naturali, e invece erano culturali. O addirittura le vedevi come "il tuo pensiero", mentre invece ti rendi conto che come non è il "tuo" pensiero una presa di posizione che dai per scontata, non è "suo" nemmeno quello della persona di un'altra cultura che dà per scontata la normalità del suo, modo di fare. Lo scopo non è quello di adottare i modi e gli schemi di un'altra cultura, ma di avere un'esperienza di "snatch", strappo interno, caratterizzata da una vampata di sangue in faccia e di presa di coscienza con brividi, che provi quando ti rendi conto che qualcosa che ti sembrava naturale, innato, è in realtà culturale e diverso per altri. Questa esperienza di snatch, era il momento della guarigione che cercavano ed ottenevano, con i loro modi da gestapo, i Cult Deprogrammer degli anni 70-80. E funzionava. Le persone che sentivano lo snatch tornavano a pensare processando informazioni con la propria mente e basandosi sulla propria realtà invece che adattandosi alla realtà del gruppo. Solo che per quei modi da gestapo (gli unici che funzionano su soggetti ciechi come gli human) foruno perseguitati, condannati, non capiti, e così oggi abbiamo la figura dell'exit consuelor, che cerca di applicare tecniche di colloquio e terapia dolce a chi per sua scelta desidera uscire da un culto e non ottengono risultati apprezzabili, se non quello che il soggetto che vuole uscire per sua scelta ha già iniziato una sua rielaborazione. Ma non hanno più lo snatch, e le persone che attraversano un periodo di exit counseling finiscono per il resto della vita, o per moltissimi anni (non ci sono ancora dati sul resto della vita) per essere prive di punti di riferimento e senso di sé. Lucy. Non importa se fai parte di un gruppo di 20 persone che credono di essere in contatto telepatico con gli UFO, che credono di essere gli unici ad avere la salvezza, o se fai parte di un gruppo di 60 milioni di persone che credono nel dio ebraico e nella monogamia imposta negli ultimissimi secoli. Sei comunque in un culto. Non importa il numero di persone. E purtroppo, senza un padrone ti puoi dimenticare lo snatch, a meno che non ti metti a girare il mondo, ma come donna da sola, senza un padrone, la vedo dura. Perché non parlo di villaggi vacanze, ma di vivere come gli altri e fra gli altri fino a che non senti lo strappo interno. Modificato 27 Dicembre 2015 da ^'V'^ AlexTheSeductor, frank00 e Tony Stark ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AlexTheSeductor [Partecipante] 193 Inviato 27 Dicembre 2015 Condividi Inviato 27 Dicembre 2015 Quindi @^'V'^ riassumendo in brevissimo (sperando di aver capito bene). In una relazione monogamica dopo un certo tot di tempo (dopo la "distruzione" della cultura data, con l'entrata della natura femminile), la femmina tende sempre a fare del male allo slave, togliendogli tutto. Anche se non la rende felice quest'azione ma solo perché l'impulso dentro (lato oscuro femminile) glielo comunica? (Se lo sente?) Poi per rimpiazzare il ricordo (del precedente slave/partner) la stessa femmina userà altri? Per poi a loro volta essere trasformati in schiavi o essere usati? ginobet ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 27 Dicembre 2015 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 27 Dicembre 2015 (modificato) In una relazione monogamica dopo un certo tot di tempo (dopo la "distruzione" della cultura data, con l'entrata della natura femminile), la femmina tende sempre a fare del male allo slave, togliendogli tutto. Anche se non la rende felice quest'azione ma solo perché l'impulso dentro (lato oscuro femminile) glielo comunica? (Se lo sente?) Se il problema fosse solo che gli toglie tutto, potrebbe benissimo stare con me che provo piacere nel dare tutto e che non ho bisogno di prendere nulla. Il problema nasce nel momento in cui prendendo tutto prova schifo per lui perché si è fatto prendere tutto. Lei sta male se non lo ferisce, allora lo ferisce, lo manipola, ne abusa in ogni modo, e poi lo schifa e lo odia perché se lo è fatto fare. Questa è una sua reazione naturale alla sensazione di essere in relazione con un mezzo uomo. Il fatto è che la sua mente razionale, per condizionamento culturale, le dice di cercare uno che si fidanzi in modo monogamico. La sua pancia reagisce a quel tizio vedendolo come un frocio sottomesso e così si trova "inconsciamente" a fargli tutto il male, diretto o indiretto, che può. La sua pancia, va detto, sarebbe la stessa in ogni cultura. Invece le sue idee, le cose che crede di volere, le cose che consciamente cerca, sono diversissime a seconda di dove è nata e in che tempo. Non sono lei. Sono il giudizio del gruppo introiettato e creduto se stessa. Allora cosa fa. Al terzo uomo a cui rovina la vita e che rende misogino e distrutto, inizia a credere che il problema lo abbia lei. Invece lei è un meccanismo perfetto. Prevedibile nel suo funzionamento come un orologio. E poiché crede che quella cattiveria inconscia che ha e quell'egoismo e senso di vuoto che ha rovesciato addosso al partner siano un problema di lei, finisce per leggersi dei testi di crescita personale o per chiedere aiuto. E chiede aiuto contro se stessa, contro quella parte di lei che è intervenuta per salvarla. Contro ciò che è visto come disturbo della personalità e che le ha distrutto i rapporti più belli. A quel punto, poiché chi se ne prende cura e l'aiuta non esce dal paradigma della società, alla quale invece cerca di reincollarla meglio, per evitare che sia nevrotica, viene combattuta la sua parte Cluster B. Viene combattuta senza alcun risultato clinico apprezzabile (non si cura la Psychoness, può andare da 6 a 10 e da 10 a 6, ma non si cura come non si cura il possesso di fegato o di polmoni) oppure viene sedata con farmaci stabilizzatori dell'umore. Poi per rimpiazzare il ricordo (del precedente slave/partner) la stessa femmina userà altri? Per poi a loro volta essere trasformati in schiavi o essere usati? Lei solo di pancia ci vede uno slave. Ma di testa è stata ammaestrata a vedere il male in un vero maschio e un "vero uomo" nel sub che si fa castrare da lei. E così partono le paranoie femminili e il lavorio incessante delle meningi, che devono razionalizzare tutto ciò che succede perché è sempre contrario, nel comportamento che adottano, alle convinzioni che hanno. Così, non è che lei distrugge uno e ne cerca un altro da distruggere e cui fare del male. Lei distrugge uno e cerca un altro che la faccia stare bene. Poi quando lui è preso di lei, inizia a fargli del male e ad essere abusiva verso di lui, ad avere pretese doppio standard e a farlo ingelosire e fargli del male, ferirlo, per assicurarsi le sue attenzioni univoche. Quando le ottiene, aumenta la dose di schifo inconscio che prova per lui e inizia a non provare più attrazione, a non volergliela dare, a usare il sesso come mezzo di scambio o carota in cima al bastone. E poi... - lui crolla. Fine storia. Lui depresso sei mesi, lei in un mese ne ha già fatti tre. Oppure stanno insieme lo stesso per il mutuo condiviso o per i figli, ma lei si vede con uno che non si fa mettere i piedi in testa e se ne frega altamente di lei. - lui si ribella. Fine della storia. Lei si sente aggredita o forzata (e nonostante abbia aggredito e forzato lui ogni maledetto giorno dal secondo mese in avanti) lo vede come inammissibile e troncano. - Lui non ci si fa proprio trascinare in questo schifo. Lei sente attrazione per lui di pancia, ma è stata ammaestrata a pensare di volere un uomo che si faccia castrare da una sola donna, per cui il fatto che lui non si assoggetti al suo controllo la spaventa e anche se ci soffre, e se lo desidera, parlando con le amiche decide che per il suo bene (di lei) è meglio stargli lontana. Da noi hanno introdotto questa cosa del matermonium (fare una madre legittima) per motivi legati alla proprietà dei campi o del mestiere del padre, passato in linea diretta al primogenito legittimo. Ovvero il primo maschio dentro al matrimonio. Figli illegittimi ce n'erano molti, e alla moglie non interessava, le interessava solo che fosse il suo quello che ereditava i mezzi. Questo è stato vero fino al 1976, anno in cui anche i figli "illegittimi" hanno diritti. In particolare, fino al 1948, anno in cui hanno di fatto illegalizzato la prostituzione, la regola era che i maschi tornassero a casa, non certo che non avessero altre donne anche a pagamento. In quel modo una donna, anche se era sposata (e questa è un'esigenza legata alla proprietà privata e alla sua successione ereditaria, non all'affetto) riusciva comunque a vedere il suo maschio come un uomo, perché frequentava almeno le prostitute. Negli anni venti si dice, io non c'ero, che le mogli se la tirassero e si vantassero del fatto che le amanti del loro marito erano più fighe delle amanti del marito della loro conoscente. In questo modo, anche se si stava consumando la cosa più innaturale mai vista, il matrimonio, molte donne riuscivano lo stesso a vedere i loro uomini come uomini sia di pancia che di cervello. E di conseguenza a stare bene con loro e non distruggerli. Siamo ben lontani dai livelli di felicità che esperisce la donna di quelle culture in cui, più in linea con la nostra natura, è proprio in casa con un'altra con cui va d'accordo o con altre due. Però fino al 48 riuscivano almeno a vederlo maschio. Dal 1948 al 1976 col crollo della figura maschile e con l'aumento vertiginoso (in reazione) del Cluster B femminile abbiamo assistito a violenze di ogni genere contro i maschi, accusati di essere quelli che volevano il matrimonio e di non volere che le donne scopassero (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) e avendo chiuso i bordelli, e avendo iniziato a creare divorzi e separazioni se lui veniva scoperto con altre a fare il sesso di cui si nutre per vivere, era crollata l'impalcatura culturale della monogamia contrattuale, tanto più che essa era un'esigenza di asse ereditario per i campi agricoli, non più funzionale o utile in tempo di lavoro nel terziario o nelle industrie. Ma la botta finale arriva nel 1976, quando anche i figli ottenuti dalle altre possono portare via lo stipendio del maschio. E quindi privare di risorse la progenie della donna che lo ha preso al guinzaglio. In quel momento le donne sono impazzite, se dopo il '48 chi si sposava o entrava in una relazione monogamica non poteva più essere percepito come maschio e gli avrebbero rovesciato addosso tutto il Cluster B possibile, a questo si aggiunse che dopo il 1976 la spinta culturale era drammatica, tutto, dalla TV alla radio alle riviste doveva ora promuovere un tipo di maschio fedele come un cane e schiavo di una sola donna, e queste imposizioni culturali, lontane anni luce dalle sensazioni naturali viscerali femminili, dal 1976 si sono cristallizzate nella nostra cultura al punto che oggi una donna considera normale, spontaneo, innato, naturale, addirittura "un suo pensiero" o come "la pensa lei", che debba cercare un tipo di maschio (monogamo, fedele, controllabile) che è esattamente l'opposto del tipo di maschio che il suo grembo cerca e rispetta, ed è esattamente l'opposto del tipo di maschio che dà figli svegli e capaci di sopravvivere e riprodursi al meglio. Cosa succede oggi? Una ragazza vede passare cinque maschi veri, e se ne allontana con tutte le sue forze spaventata. Poi vede passare un maschio che o è davvero sub (e non c'è nulla di male) oppure ha imparato a mentire per non essere rifuggito per l'ennesima volta. A quel punto cosa fa? Si fidanza, e può andarle in due modi. Distruggerà il sub e gli farà tutto il male possibile e piangerà di se stessa perché lo ama ma non riesce a non sabotarlo e ferirlo. Distruggerà il finto sub fino a che lui non la manda affanculo o fino a che lei non si accorge che in realtà non era sub ma era un maschio, e le aveva mentito, e aveva altre. A quel punto... il dramma femminile. Lei lo lascia, ma di pancia è il momento in cui ne è più attratta, e lo desidera più che mai, però la sua mente razionale (quella della cultura e del tempo di appartenenza) le dice che non va bene. E si trova a pubblicare stati su facebook sui maschi che sono tutti bugiardi e traditori, sotto i quali tantissimi maschi sub in attesa di un biscotto lasciato cadere, commentano.... una come te... io potessi averla non ti mentirei mai. / tu meriti chi ti rispetta... e cose così. Nota finale. Non c'è nulla di male per una donna ad avere uno o dieci schiavi. Ma non è una cosa che può gestire da sola. Non può farsi carico della loro felicità e stabilità emotiva, non avendo stabilità lei. Una donna può avere gli schiavi che vuole nel momento in cui è sostenuta ed autorizzata, resa libera*, dal suo Master. Resa libera, significa che una donna è sempre in conflitto tra viscere e ragione. Ha inibizioni forti dovute alla cultura di appartenenza. Il suo Master nel metterle un guinzaglietto reale o simbolico, le permette di deresponsabilizzarsi del proprio comportamento, liberandola dalla colpa. Se una donna godrebbe come una pazza a ballare in abiti succinti su un tavolo, ma sperimenta un'inibizione nel farlo e se lo nega, si nega il piacere di essere se stessa, per via dei dettami della sua cultura, il Master glielo ordina, di ballare sul tavolo, e lei non ha nessuna colpa, e può fare ciò che le piace, essendo finalmente libera dalla morsa delle fregnacce che le hanno ficcato in testa. E lo può fare perché è amata e sostenuta nel suo potere individuale, nel suo essere speciale e diversa a modo suo dalla massa a cui la sua mente tende per istinto di protezione ad allinearsi. Modificato 27 Dicembre 2015 da ^'V'^ lovedrop22, senza nome, AlexTheSeductor e 9 altri ha reagito a questo 12 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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