Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160790 Inviato 11 Dicembre 2015 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 11 Dicembre 2015 Stavo scorrendo migliaia di annunci di case in affitto per trasferirmi all'estero, da mesi... così sono entrato virtualmente a casa di tantissime persone... e mi davano fastidio, lo scarso gusto con cui guarnisce la sua abitazione chi non è ricco, e lo scarso gusto auto rappresentativo e di identificazione con cui la fa guarnire in modo lussuoso da arredatori e da marchi asettici chi ha tanti soldi. I quadri alle pareti.. di una serialità e scontatezza sconvolgenti, non personali, non identitari, non riflettenti le necessità psicologiche del bello di chi vi abita, ma nella migliore, e rara ipotesi, un piccolo richiamo ai colori dell'arredamento. Poi mi sono messo a guardare i fornitori di mobili per uffici. Agghiacciante. E le serigrafie da appendere negli uffici? Tristissime. Mi è venuto in mente l'uomo primitivo che non possedeva che poche e rozze suppellettili ma, anche a quei tempi, nel paleolitico superiore, era in grado di rappresentare qualcosa di sé Non ho mai studiato storia dell'arte, e se me l'hanno fatta assaggiare alle medie, ero distratto a pensare alla figa. Ma proprio pensando a questo, mi è venuto in mente il susseguirsi di date in cui ci sono state delle guerre che ho dovuto imparare perché si dicesse conoscessi la storia dell'uomo. La storia dell'uomo.... sarebbe sapere in che anno inglesi e francesi si sono affrontati nel fango di Agincourt? Quelle sono cose che sono successe... non è la storia. La storia vera sono i costumi di un popolo, la storia della sua arte, ove non intendo l'opera eccelsa di un maestro indiscusso. Intendo che cosa vedrei se ora scorressi migliaia di abitazioni e di mezzi di trasporto degli etruschi, che cosa vedrei se ora cercassi su internet migliaia di case, vestiti, quadri appesi nelle pareti, delle persone che fanno parte di un popolo. Quella è la vera storia dell'uomo. I suoi racconti, la sua musica, ciò che le persone vogliono quando hanno appagato le esigenze elementari, la dimensione estetica del vivere. Se anche un uomo di 18'000 anni fa era in grado di pitturare la sua grotta di Altamira (immagine sopra), o di Lascaux... se anche lui, che di certo non aveva tutti gli utensili necessari al soddisfacimento dei bisogni primari, ma riusciva a soddisfare le sue necessità psicologiche, rappresentative e di identificazione col suo ambiente... Com'è possibile che nel 2015 il massimo che puoi trovare tra i fornitori di mobilio per ufficio è la base minima di risposta funzionale dei luoghi senza una punta di coraggio.... non si trova un trono color argento con cuscini sontuosi color sangue di piccione, non si trova una scrivania da ufficio che sia una lastra grezza di marmo tagliata irregolarmente, ma pezzi di legno tristi come banchi di scuole pubbliche. Ci appoggi la roba. A questo servono. Tutto quello che puoi vedere di bello intorno a te lo vedi nello schermo, il resto è solo funzionale. La nostra storia, come popolo, per un archeologo che ritrovasse i nostri resti tra mille anni, è la storia di un uomo che ha smesso di specchiarsi in tutto ciò che lo circondava, ed ha iniziato a specchiarsi in uno schermo 23 pollici lcd. La storia di un popolo di barbari umiliati ed oltraggiati da serigrafie da parete. Non studieranno le date della prima guerra del golfo, di Bush padre, di Bush figlio... Studieranno come sia stato possibile che esistesse l'ikea per i poveri e che i ricchi, benché ne avessero i mezzi, invece di rappresentarsi nel loro ambiente e prendere così possesso del territorio, si fossero fatti rappresentare da marchi, sul cui gusto non scendevano in giudizi, poiché il prezzo altissimo ne attestava la bontà. La storia dell'uomo... secondo me... non è una sequenza di date di cose che sono successe. Sapere che ad un Re sono girate le palle per una tassa imposta da altri e ha mandato diecimila uomini con le lance, non mi dice nulla su quegli uomini, su ciò che erano, che diventavano, che siamo. La vera, storia, è la storia delle favole che si raccontano ai bambini, della musica che si poteva suonare e che era gradita, dei colori, delle scelte nelle linee, di come l'uomo ha imparato a lavorare materiali, tessuti, e di come questo potere si è manifestato nella vita del popolo, nel suo gusto e in ciò che faceva che non fosse prettamente funzionale. E certo, anche di come ha raggiunto traguardi funzionali, di come siamo arrivati dal coltello di selce allo smartphone, ma a me interessa... di che colore ha fatto il manico del coltello di selce. Che incisione ci ha fatto sopra per personalizzarlo, che nome ha dato al suo coltello, e se gliene ha dato uno. Per fortuna... almeno quando penso agli antichi Egizi... non mi vengono in mente date di dinastie faraoniche, o di guerre, ma disegni, scrittura, opere. swiss_predator, SuitFlip, Kholex e 26 altri ha reagito a questo 26 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
poiuyto [Élite] 2190 Inviato 11 Dicembre 2015 Condividi Inviato 11 Dicembre 2015 E' il motivo per cui sono 6 anni (cioè da quando ho preso casa) che non mi decido a cambiare cucina, sebbene sia vecchia e faccia schifo. E lo stesso per cui ne ho impiegati TRE a cambiare l'armadio in camera, sostituendolo con un più pratico sistema di pali attaccati alle travi e tre teli lunghi di carta a coprire. E, dopo aver cambiato il letto con uno a cassapanca, l'ho sostituito con uno più pratico che si chiude. E non so che colore dare alle pareti, quadri da appendere, medaglioni da portare al collo, vestiti, etc etc. Faccio una fatica maledetta a trovare qualcosa che parli di me, che dica chi sono. La roba preconfezionata non mi si addice ma, ahimè, con quella dobbiamo vivere. ^'V'^ e Sungroove ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160790 Inviato 11 Dicembre 2015 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 11 Dicembre 2015 E' il motivo per cui sono 6 anni (cioè da quando ho preso casa) che non mi decido a cambiare cucina, sebbene sia vecchia e faccia schifo. E lo stesso per cui ne ho impiegati TRE a cambiare l'armadio in camera, sostituendolo con un più pratico sistema di pali attaccati alle travi e tre teli lunghi di carta a coprire. E, dopo aver cambiato il letto con uno a cassapanca, l'ho sostituito con uno più pratico che si chiude. E non so che colore dare alle pareti, quadri da appendere, medaglioni da portare al collo, vestiti, etc etc. Faccio una fatica maledetta a trovare qualcosa che parli di me, che dica chi sono. La roba preconfezionata non mi si addice ma, ahimè, con quella dobbiamo vivere. Quando cerchi qualcosa che parli di te, che dica chi sei... entri in un loop Edward Northon Style. "Quale comodino Ikea mi caratterizza come individuo?" Il problema è la risposta alla domanda... a chi, deve dire chi sei. E allora ti trovi in un giro mentale per cui ti servirebbe una stanza Barocca e un pizzico Gotica che dicesse qualcosa alle donne, una supertecnologica Batman Cave style che parlasse ai maschi, una... non ne esci più. E il fatto è che... tu non ti rappresenti per dire a tutti chi o cosa sei, ma perché stai esprimendo il tuo gusto, per te stesso. Il colore che piace a te, in cui ameresti vivere. E' questo, che dice chi sei. Ma il suo fine non era dire chi sei. Il fine è che ti piace. In un vecchio libro sulla vendita, c'era la storia di un uomo che istruiva un giovane venditore, per insegnargli a presentarsi ai clienti. Gli diceva: vai nelle vie di lusso della città, osserva le persone di successo, come sono vestite, osserva e vestiti come loro. Ah! ma costa troppo!. No... osserva i colori, non le marche. Ecco. Se ora tu passassi ore a spulciare su internet le suites degli hotel sette stelle superlusso del mondo, noteresti due cose: - la prima è che non c'è personalità, infatti sono stanze impersonali in cui vanno e vengono persone diverse. Non c'è il giusto quadro per te, non c'è la serie di oggetti soprammobili giusti. Ok, fa parte del loro scopo. - La seconda è che alcune foto ti tirerebbero un calcio in pancia. Fanno male da quanto sono belle... per te. Fanno male i colori, i giochi di luce, gli accostamenti ad esempio pietra grezza/rosso porpora. E questo è il punto. Se nutri i tuoi occhi di quegli esempi e salvi le immagini che ti colpiscono di più - per il tuo gusto - noterai che senza spendere cifre luce puoi piano piano ottenere quell'effetto Wow su di te. Noterai, che gran parte dell'effetto è dato dalla coreografia luminosa, da come sono situati i punti luce, di che colore sono, verso cosa puntano, noterai che puoi comprare i colori e non le marche, e che ti rimane moltissimo gioco per personalizzare a tuo gusto, perché quelle camere non sono personalizzate e non ti influenzano. A quel punto... Quando dovrai scremare... per passare ai fatti... Io uso questo sistema: il tipo di ragazza che mi piace di più, (bianca, capelli neri lunghi) risalta bene con questi colori in una foto? Se dovesse essere dipinta usando come set la mia casa, sarebbe impreziosita o danneggiata dal set? Ad esempio, mi piacerebbe il nero alle pareti, ma dovrei avere una predilezione per le bionde, perché avesse senso. Amo anche il color lume di candela, come pareti, ocra, con ricami bordeax... e si dà il caso che rovinerebbe una foto o un dipinto ad una bionda, ma con le luci giuste, rende perfettamente il contrasto con una mora. Userei qualcosa di verde acqua solo se avessi un debole per le rosse. Keran92, SuitFlip, Marcatone e 9 altri ha reagito a questo 10 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
poiuyto [Élite] 2190 Inviato 11 Dicembre 2015 Condividi Inviato 11 Dicembre 2015 Un conto è cosa piace a me, un altro cosa serve per attirare e far stare bene. Conosco la differenza. Nella stanzetta del pc, offlimits, c'è l'immagine di un a Gioconda che, se sposti l'angolo di sguardo, diventa uno scheletro. A me piace ma, ovviamente, non lo metterei mai in camera. La tana non è solo mia, ma anche di chi vuole venirci per qualche ora. Solo ora, dopo anni, sto facendo pulizia mentale per togliere la fuffa. E non è facile, di sicuro lo sai meglio di me. Motivo per cui fatico a trovare qualcosa che mi interessi: non perché abbia esigenze particolari, ma perché non lo so. Vado a tentativi, pensieri, faccio sempre un giro al mercatino dell'usato (posto in cui gli oggetti per me hanno un'anima) in cerca di qualcosa che mi faccia dire: "Cazzo, DEVO averlo, non m'importa quanto costa!!!" Ma niente, manca di incisione. Per l'estetica sono ancora lontano, prima devo risolvere la questione "piacere con me stesso". Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
TADsince1995 [Élite] 10639 Inviato 11 Dicembre 2015 Condividi Inviato 11 Dicembre 2015 L'anno prossimo, se tutto va bene, mi trasferirò a casa MIA. Dovrò arredarla e so che andrò in crisi. Dato che, naturalmente, diverrà la mia "fuck location", quello che scrive Aivia mi ha fatto riflettere: deve piacere a me o fare colpo sulle HB che, eventualmente, riuscirò a portarmi dentro? Devo riflettere. Ma di una cosa sono sicurissimo, c'è un quadro che vorrò appendere alla parete, un quadro che sarà la riproduzione di una copertina, sono 25 anni che lo guardo e ogni volta mi affascina e fa venire fuori la mia vera natura. E' un'immagine che nessuno riconoscerà, ma io me ne sbatterò. A mio avviso l'arredamento è un po' come la questione tatuaggi, tutti omologati con gli stessi tatuaggi riciclati e presi dai cataloghi dei tatuatori e nessuno che, invece, si inventa qualcosa di originale, di personale, che magari capisce solo lui. Il tatuaggio è qualcosa di intimo che ti resta tutta la vita. Io ne farò uno, piccolo e particolare, che capirò solo io o pochi altri. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
poiuyto [Élite] 2190 Inviato 11 Dicembre 2015 Condividi Inviato 11 Dicembre 2015 Tad, al solito la soluzione é fare un po' e un po'. Negli anni ho strutturato la camera in modo da poterle dare diversi effetti in poco tempo, addirittura può diventare una sorta di baita, ma sono cose che a me interessano poco. Lo faccio per chi viene. Giuseppe Antonio ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160790 Inviato 11 Dicembre 2015 Autore Condividi Inviato 11 Dicembre 2015 L'anno prossimo, se tutto va bene, mi trasferirò a casa MIA. Dovrò arredarla e so che andrò in crisi. Dato che, naturalmente, diverrà la mia "fuck location", quello che scrive Aivia mi ha fatto riflettere: deve piacere a me o fare colpo sulle HB che, eventualmente, riuscirò a portarmi dentro? Devo riflettere. Beh, se si tratterà di una cosa importante e dispendiosa come arredare da zero la tua tana, allora potrebbe valere la pena sbirciare il modulo 5 del Clan, in cui c'è un audio corso su come capire cosa serve in una fuck location e soprattutto cosa non serve ma la rende tua, unica, speciale. Ho fatto in modo da non creare un modello, ma di indagare la struttura dei come e dei perché dietro una scelta, in modo che si possano esprimere gli stessi come e perché con gusti diversi, opzioni diverse e anche tasche diverse. Mi sono reso conto che non esiste nella letteratura, nell'arte, nella rappresentazione di qualunque tipo, il culto estetico della FL maschile, o una sua qualunque rappresentazione che non sia femminile. I maschi sono eroi di guerra, sono eroi civili, hanno la bat caverna, hanno case fatte di funzionalità e praticità, le donne seduttrici hanno alcove accoglienti e lussuose che danno il senso di entrare in un'ostrica di seta, ma non esiste il culto, la rappresentazione, di come sia la casa di un maschio che percorra la via estetica e che si sia liberato dalle influenze filosofiche o religiose che gli mordono il cervello. Così... dopo aver riso della tana del seduttore rappresentata nel film Hitch, lui sì che capisce le donne, ho deciso di innovare e creare punto per punto le linee guida. Alcune che sono l'uovo di colombo e bastava pensarci, altre che sono decisamente contro intuitive. Ti darei più info, ma sono più di 40 minuti di audio pieno di dettagli serrati, elenchi, spiegazioni progressive e snocciolando qualche dettaglio creerei solo confusione. battersea, BeegBooties, Sungroove e 1 altro ha reagito a questo 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
poiuyto [Élite] 2190 Inviato 11 Dicembre 2015 Condividi Inviato 11 Dicembre 2015 Inoltre, sempre dopo sei anni, ho notato che la soffitta ora grezza potrebbe diventare una BELLISSIMA camera delle torture. Corde che pendono da travi, materasso con catena, magari una cavallina e quant'altro mi verrà in mente. Tutto modulare, tutto velocemente cambiabile. Solo ora l'ho vista, adesso che ho la mente sgombra e so meglio cosa voglio. Ma ci vuole tempo. ^'V'^, the_max e SuitFlip ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zugzwang [Élite] 746 Inviato 11 Dicembre 2015 Condividi Inviato 11 Dicembre 2015 (modificato) La storia delle date di guerre tra i popoli non è altro che la storia geo politica dell' umanità...(insieme alle geografia) Che poi altro non è che la storia degli interessi economici... Le date servono a contestualizzare e dare un senso discreto a qualcosa che in realtà è continuo Ovvio che il medioevo non finisce nel 1492, ma quella data rappresenta, in maniera simbolica, la cortina tra la vecchia epoca e lì epoca moderna con la scoperta del nuovo mondo, che ha sconvolto per sempre gli equilibri europei spostanto il baricentro mondiale. La storia dell' arte è sempre storia del costume... Poi c'è la storia della filosofia, del pensiero La storia della letteratura... In realtà è tutta un unica storia, in una visione olistica della realtà, ogni evento in una di queste "storie" influenza e viene influenzato da eventi in un' altra "storia" Una sorta di storia liquida, che a scuola viene insegnata come asettica succesione di eventi, senza sottolineare le connesioni tra causa ed effetto e i rapporti con eventi esterni. Insomma niente "percorsi interdisciplinari"... Per mia fortuna al liceo ho avuto degli ottimi insegnanti. Che mi e ci hanno insegnato a vedere il tutto, collegando le varie parti... E mi piace l' arte e la sua storia... Vivrei per sempre in una galleria di arte... Discorso bellezza e gusto... In antichità la creazione di "oggetti" (edifici compresi) era basata su i principi del De Architectura di Vitruvio: firmitas, venustas, e utilitas. Ossia l' oggetto doveva rispondere a obbiettivi di robustezza, utilità e bellezza. Canoni che sono riusciti a sopravvivere attraverso i secoli con una particolare riscoperta durante il rinascimento. Poi arriva il secolo delle grandi guerre, con conseguente crisi di valori dei pilastri della società occidentale... Viene tutto rimesso in discussione, in particolare dopo la 2 guerra mondiale: arriva quel decerebrato di Le Corbusier e la sua città a misura di auto(e non di uomo!!!), il dadaismo e la pop art(che ha fatto meno danni)... Tutti movimenti artistici si sentono in diritto di mettere in discussione quello che fino ad allora sembrava immutabile Mettici dentro anche la produzione di massa, di oggetti accessibili a tutti. Quindi in serie, economici. E aggiungici che in pochi, ricchi esclusi, hanno la sensibilità necessaria per aprezzare il bello che c'è in un' opera d' arte... E si perdono quei tre obbiettivi di Vitruvio che avevano caretterizzato la produzione umana...(Più in archittetura ma il discorso è allargabile a qualsiasi oggetto che "serva" a qualcosa) E oggi non siamo più abituati alla "bellezza" "Dopo Altamira, solo decadenza" Pablo Picasso Modificato 11 Dicembre 2015 da ottone ^'V'^, Alexis2, Back Door Man e 3 altri ha reagito a questo 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dickinson1 [Partecipante] 2640 Inviato 12 Dicembre 2015 Condividi Inviato 12 Dicembre 2015 Io quando sono entrato in casa mia avrei voluto riempirla di quadri,giusto per coprire le pareti. Volevo rendere la cucina particolare. Due orologi da muro,di quelli rotondi. Un quadro di "nonsochisialautore",vari disegni delle medie incorniciati,un affresco sempre fatto a scuola, un quadro di Marilyn Monroe...tutti in sala/cucina. La camera da letto con dei disegni e degli attestati incorniciati. Tutto che ricorda il passato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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