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Perché la storia che ci hanno insegnato a scuola non è storia dell'uomo?


^'V'^

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DarkAdrenaline

Il gusto estetico maschile a mio parere non è molto sviluppato.

Ma l'idea che una persona, uomo o donna, arredi il suo ambiente come meglio lo aggrada, come meglio lo rappresenta, sbattendosene di come potrebbero "starci" gli altri, è sintomo di una personalità decisa e definita.

Anche io amo l'arte, non mi reputo una intenditrice, ma amo tanto che una persona sublimi una parte della sua personalità nell'arte, nella scrittura, nella pittura, nella musica, ecc.

Questo post mi ha fatto pensare ad una cosa a cui non avevo fatto caso: recentemente ho preso in affitto un piccolo studio mio personale; l'ho arredato non pensando proprio a cosa avrebbero potuto pensare i clienti. È una cosa a cui sto facendo caso solo adesso. Non me ne fregava nulla, avevo solo deciso un colore: Bianco. È venuto fuori un ambiente non classico, non sembrerebbe nemmeno uno studio.

Ma è il mio ambiente, sono io, in quel luogo mi sento me stessa e la considero una parte di me.

Ps. E non ho speso tanto.

Non so se sono in tema con il post, ma questa cosa di aver pensato solo a me stessa mi ha fatto riflettere.

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La storia dell' arte è sempre storia del costume...

Poi c'è la storia della filosofia, del pensiero

La storia della letteratura...

Bellissimo il tuo intervento, grazie!

Riguardo a questo passaggio, storia della filosofia, del pensiero, della letteratura, ma anche storia dell'arte intesa come correnti dei grandi artisti...

Ecco, quella - nell'ottica che sto usando, nel filtro, che sto usando, per dire cosa sia la storia vera dell'uomo - non la vedo come storia dell'uomo in generale, delle popolazioni, ma come storia appunto della filosofia, che raccoglie il pensiero di importanti pensatori ma non dell'uomo, o storia delle opere d'arte dei vari artisti, ma non di ciò che l'uomo vive.

Anche la storia bellica, se intesa come sequenza di date e fattacci, di conquiste e avvicendamenti di potere, non è la storia dell'uomo.

Secondo il punto di osservazione che sto usando, si dovrebbe studiare come storia bellica - se la si volesse intendere come storia dell'uomo - la storia della lavorazione dei materiali e delle conquiste tecnologiche che hanno permesso di avere la meglio sui competitor, e parimenti, la storia delle credenze e dei valori che hanno permesso, ad esempio a uomini della Legion Etrangere, di avere la meglio su nemici molto meglio armati, avendo vecchi fucili a colpo singolo contro fucili semi auto degli avversari.

Si scoprirebbe che loro erano in pochi e male armati, ma insieme e indivisibili, gli avversari erano di più e molto meglio armati, ma da soli.

E questa, è storia di come è l'uomo, di come era, di come siamo, di come possiamo essere.

Diciamo che sto asservendo la parola Storia al punto di vista che mi batte in petto al momento e che capisco benissimo se non è condiviso o generalizzabile.

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Il gusto estetico maschile a mio parere non è molto sviluppato.

Eppure il 70% del traffico internet mondiale è verso siti porno.

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DarkAdrenaline

Eppure il 70% del traffico internet mondiale è verso siti porno.

Vero! Non ci avevo pensato in effetti. Dovrò cambiare le mie opinioni in merito mi sa
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AALLEEEXXX

http://www.video.mediaset.it/video/openspace/clip/quanta-ipocrisia-il-porno-aiuta-la-coppia_569196.html

La risposta di Mughini, parlando della sua casa, è un altro spunto interessante per riflettere

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Kurayami credo ha centrato un punto fondamentale, si passa veramente poco tempo a casa propria.

Un altro problema che si sta ponendo sempre di più ultimamente nell'architettura, che è anche il mio percorso di studi, è la mancanza di luoghi pubblici per le persone dove incontrarsi, infatti si vede ormai che

le piazze pubbliche sono SITI INTERNET.

L'uomo di oggi vive in affitto, ad esempio io in una camera singola ma altri in doppia, quindi la sua abitazione/territorio, non è propriamente sua, se finisce i soldi se ne deve andare!

Io torno a casa spesso solo la sera, e appena entro in stanza vedo pareti bianche sporche perchè servirebbe una mano di intonaco che il padrone di casa tirchio non vuole dare e che io che le ho ''decorate'' con foto di vecchi amici. Un tavolino mezzo staccato dal muro perchè manca il cemento in un punto affinchè la vite tenga bene. Il secondo letto che è diventato una scrivania per tutti i fogli e libri che uso per l'università, sul tavolo il computer e sugli scaffali cd musicali e libri di architettura. Ovviamente presente anche l'armadio di un colore giallino.

Capisci quanto questo ambiente non è il massimo neanche per me, ma il problema è che non ho manco tutto questo tempo per cambiare tale luogo ne per curarlo con la giusta manutenzione, perchè solo per mantenere la camera del render cosi come in quell'immagine è un impegno serio se fai un lavoro che ti prende tantissime ore al giorno io non so come riuscirei a farlo! Quindi si aggiunge oltre alla mancanza di spazi pubblici, anche le risorse personali.

Per il problema dei punti luce che dici tu dici, credo bisogna guardare nella storia dell'architettura cosi come il sottoscritto sta facendo, in modo da capire l'evoluzione ''logica'' che ha avuto l'abitazione nella storia dell'uomo. Per capire che lo spazio privato sia diminuito drasticamente.

Partito dalle caverne, l'uomo successivamente ha iniziato a costruire le proprie abitazione con materiali poveri che semplicemente erano intorno a lui.

Successivamente grazie allo sviluppo tecnologico l'uomo raffina i materiali e inventa il cementizium (un miscuglio di malta e pietre grezze) cosi facendo l'ingegneria romana permette lo sviluppo dei spazi interni e nasce la concezione dello spazio occidentale, oltre all'invenzione dell'arco.

Prendendo la domus romana, cioè la casa dei ricchi già avevi la ''tana'' fatta al suo meglio, con le divisioni interne fatte anche in maniera funzionale (destinate al pubblico, destinate al solo privato, perfino lo spazio per la raccolta dell'acqua, ecc....).

Ma le case dei poveri??? le case dei poveri erano i soliti alveari in cui le case facevano schifo, le scale erano addirittura in legno e l'igiene non ne parliamo.

Quindi quel gusto che si evolve e che a te piace tanto studiare è sempre stato di quello strato della popolazione ricca, i poveri dovevano sopravvivere figuriamoci se pensavano a come arredare la casa.

Mentre la storia dell'arte ci insegna i vari movimenti artistici si sono evoluti ed un periodo storico è sempre l'evoluzione di quello successivo, i condomini/case dei poveri cambiano poco e niente, sono molto semplici diminuiscono di metri quadri, ci abitano troppe persone assieme, e le pareti con le finestre o porte si riducono per guadagnare spazio e mettere altre case.

Arriviamo poi al movimento moderno che elabora il concetto di unità abitativa e nascono gli attuali appartamenti come li conosciamo noi. Grazie a questo movimento e altre correnti artistiche esistite durante le grandi guerre nasce il positivismo che mette la funzionalità al di sopra dell'estetica.

Ne paghiamo ancora le conseguenze, dato che ormai pure l'arte contemporanea ha cosi poco spessore che vedo un'opera, provo a comprenderla ma vedo proprio che manca di spessore. Vedo contenitori vuoti fatti per attirare attenzione!

Poi andando a studiare meglio quei movimenti detti ''razionalisti'', mi imbatto nel libro di ''Tom Wolfe - Maledetti Architetti'', in cui critica aspramente certe figure, anche di rilievo nella storia del costruire; facendo giustamente notare che loro si sono allontanati dal loro territorio in guerra, l'Europa, e sono finiti in zone più ricche. Li hanno fatti perfino professori in alcune accademie, influenzando le generazioni future, e tirandosela tra di loro per chi avesse le teorie più fighe facendo passare perfino anni prima di realizzare nella pratica quello che dicevano!

Tutto ciò per contrapporsi ai movimenti precedenti che secondo loro erano solo forma senza contenuto, decorazioni esagerate per loro perchè senza funzionalità!

Logicamente funziona!

Cosi che ci ritroviamo tutti ad abitare in celle senza passionalità e le grandi industrie ci dicono come riempirle. Altrimenti dovremmo tutti abitare in case singole.

Ma in tutto ciò la personalità e l'aspetto umano che fine hanno fatto? Credo la parte più istintiva e umana del mondo da un secolo a questa parte si sia nascosta o sta morendo, piano piano mi sembra che tutta l'arte e le persone stesse stiano diventati dei veri e propri automi e attorno mi sembra di vedere la desolazione di una guerra psicologica!

Tuttavia lo sviluppo tecnologico ha avuto un esplosione inaudita in quest'ultimo secolo, anche chi abita in case popolari vive meglio del povero che viveva nel condominio della londra della rivoluzione industriale.

Qui entra in gioco la responsabilità individuale, io devo prendermi cura del mio spazio, ma ho bisogno di tempo e questo periodo storico sembra che gli altri cercano di rubartelo. Bisogna studiare varie campi e intrecciarli tra loro per comprenderne la relazione.

Per arredare con gusto c'è bisogno di istruzione, per non vedere quelle ville piene d'oro di certi soggetti.

Per citare Bruno Munari : dove arriva la ricchezza (economica) ma non arriva la conoscenza, si ha il fenomeno dei candelabri dorati e i telefoni dalle forme insensate.

Perchè per apprezzare anche la forma delle cose semplici e poco appariscenti bisogna studiare e capire perchè ha quella forma specifica e non un'altra. Una forchetta è tale per un motivo.

Cosi come bisogna studiare per capire noi stessi e potere avere la forma che meglio ci esprime esternamente!

Scusate ho svalvolato molto in questa risposta e non arrivo a un punto fermo ma è perchè l'argomento mi preme molto e io stesso sto facendo ricerche visto che è il campo, si spera anche lavorativamente, e tutti si stanno accorgendo di questo disagio moderno.

E pensare che alcune scuole la storia dell'arte si vuole togliere.

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dickinson1

in media una persona quanto sta a casa,nell'arco della giornata?

Considerando una giornata lavorativa...per chi parte alla mattina e torna la sera?

Togliendo le ore di lavoro (spostamenti,pausa pranzo fuori da casa) si puo' calcolare anche dodici ore,

dipende dal lavoro (e se uno esce a far colazione).

Togliendo le ore di sonno restano all'incirca quattro ore (se non si esce anche durante settimana la sera).

In quattro ore si puo' osservare il mobilio,i quadri,il letto,ecc.

E poi chiedersi se dedicare del tempo a se stessi oppure nel riordinare,abbellire,dare quel tocco di classe in piu'...

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Bellissimo il tuo intervento, grazie!

Riguardo a questo passaggio, storia della filosofia, del pensiero, della letteratura, ma anche storia dell'arte intesa come correnti dei grandi artisti...

Ecco, quella - nell'ottica che sto usando, nel filtro, che sto usando, per dire cosa sia la storia vera dell'uomo - non la vedo come storia dell'uomo in generale, delle popolazioni, ma come storia appunto della filosofia, che raccoglie il pensiero di importanti pensatori ma non dell'uomo, o storia delle opere d'arte dei vari artisti, ma non di ciò che l'uomo vive.

Anche la storia bellica, se intesa come sequenza di date e fattacci, di conquiste e avvicendamenti di potere, non è la storia dell'uomo.

Secondo il punto di osservazione che sto usando, si dovrebbe studiare come storia bellica - se la si volesse intendere come storia dell'uomo - la storia della lavorazione dei materiali e delle conquiste tecnologiche che hanno permesso di avere la meglio sui competitor, e parimenti, la storia delle credenze e dei valori che hanno permesso, ad esempio a uomini della Legion Etrangere, di avere la meglio su nemici molto meglio armati, avendo vecchi fucili a colpo singolo contro fucili semi auto degli avversari.

Si scoprirebbe che loro erano in pochi e male armati, ma insieme e indivisibili, gli avversari erano di più e molto meglio armati, ma da soli.

E questa, è storia di come è l'uomo, di come era, di come siamo, di come possiamo essere.

Diciamo che sto asservendo la parola Storia al punto di vista che mi batte in petto al momento e che capisco benissimo se non è condiviso o generalizzabile.

Non è che non sia condivisibile...

Ma faccio fatica a comprendere a comprendere il punto di vista, per ovvie mie limitazioni...

La storia bellica è in stretta conessione con la storia tecnologica dell' uomo.

Le maggiori scoperte dell' uomo derivano da necessità di natura bellica

E cito internet e l' energia atomica solo per fare esempi facili

Non ricordo dove lessi che la storia dell' uomo si ripete in maniera circolare.

Cause e conseguenze degli eventi che caraterizzano cambiamenti sono sempre gli stessi...

E azzardo un' ipotesi.

La legione straniera non era forse formata, almeno inizialmente da mercenari e gente che non aveva nulla da perdere?

E forse il disprezzo della vita che avevano li portava a desiderare così tanto la morte da essere più impavidi dei loro nemici, che combattevano per ideali tanto nobili quanto fasulli come la patria o la devozione al loro re?

Ma non ho la più pallida idea di come possano cambiare i valori nella società.

Non ricordo dove sentii che l' umanità da il meglio di se ad un passo dal baratro...

Fatto sta che la filosofia, le arti figurative e letterarie , siano esse intese come mezzo, linguaggio punto di arrivo o di partenza di qualsiasi riflessione

si siano sempre fatte portatrici di espressione di valori umani e condizioni storiche.

Da altamira che nasce per ragioni religiose, meglio apotropaiche e divinatorie, fino ai tagli di Fontana, dalla divina commedia al futurismo di Marinetti, lo scopo principe dell' arte e raccontare qualcosa...

Che poi l' arte contemporanea punti a suscitare emozioni, positive o negative, e solo attraverso quelle trasformare chi le guarda da spettatore passivo e protagonista potrebbe dipendere dal cambiamento di valori della società moderna...

E poi ti arriva un Caravaggio che nel buio dei suoi quadri usa la luce come un direttore della fotografia, e trasforma le prostitute in madonne...

Modificato da ottone
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Cioè le mostra nella loro vera essenza.

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http://archiviostorico.corriere.it/1994/settembre/05/donne_Caravaggio_una_vita_spericolata_co_0_94090511614.shtml

e il suo uso violento della luce...

la sua crudezza nel rappresentare l' umanità, anche quando si tratta di temi divini...

indubbiamente con lui inizia la pittura moderna...

Modificato da ottone
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