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Perché la storia che ci hanno insegnato a scuola non è storia dell'uomo?


^'V'^

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Oneden

Studiare la storia, secondo me, rende una persona più consapevole di quello che gli accade attorno, attraverso il confronto del passato con il presente:

Studiare una successioni di fatti (battaglie, accordi politici, epidemie, guerre,...) permette di guardare come ha agito l'umanità nel suo complesso in quelle precise condizioni, e questo permette di prevedere come agirà l'umanità (e il pensiero umano) se si ripresentassero condizioni simili.

Le date servono ad incasellare gli eventi nel tempo: se studiate singolarmente non hanno molto significato, ma se vengono confrontate tra loro si possono capire i rapporti di causa-effetto tra gli eventi:

Per esempio sapere che durante la prima guerra mondiale gli Stati Uniti avevano concesso molti soldi attraverso dei prestiti bancari (quindi consideravano soprattutto il ritorno economico) a Francia e Inghilterra per fronteggiare il conflitto con la Germania e che nel 1916 si sono resi conto che le banche di Francia e Inghilterra, con il proseguire della guerra, non sarebbero state in grado di ripagare i debiti, nel 1917 gli Stati Uniti entrarono in guerra, principalmente per difendere i propri interessi economici (http://www.lagrandeguerra.net/ggstatiuniti.html).

(Le date non me le ricordavo, sono andato a cercarle, ma questo evento mi era rimasto impresso.. si, sono le due di notte e sono andato a riprendere il mio libro di storia delle superiori)

Ciò fa intendere che non sono entrati in guerra perchè "erano buoni e volevano difendere i loro amici", ma per altre ragioni legate alla difesa di loro stessi.

Se le due date fossero invertite allora la situazione cambierebbe radicalmente, questo per far capire che sono importanti nella connessione degli eventi. Poi, come diceva il mio prof, non è importante ricordarsele a memoria ma sapere più o meno dove si collocano rispetto ai periodi storici.

Se si paragona questa vicenda con il periodo moderno, considerando ad esempio l'intervento degli Stati Uniti nei paesi del Medio Oriente, si possono cogliere dei punti di vista diversi degli avvenimenti, ad esempio il fatto che gli Stati Uniti potrebbero non essere entrati in guerra contro l'Iraq perchè non sopportavano l'idea che nel ventunesimo secolo uno stato fosse governato da una dittatura e che la popolazione subisse torture e abusi (come vogliono far credere attraverso i media), ma per altri scopi come il controllo di uno dei giacimenti di petrolio più grandi al mondo (personalissima opinione). E questo, da cittadino statunitense, può portarti a rivalutare la figura del governo americano, comprendendo che ti sta ingannando deliberatamente sulle sue reali intenzioni e potrebbe farlo in futuro in altri ambiti.

Oppure sapere che i computer sono stati inventati appena cinquanta anni fa può far capire quanto sia stato veloce il progresso fino ad oggi e che probabilmente lo sarà ancora di più in futuro.

Non sto difendendo la storia come materia, non mi è mai piaciuta più di tanto studiarla (a parte le guerre mondiali), e sono d'accordo sul fatto che forse non è insegnata nel modo giusto nelle scuole italiane, ma penso che conoscere il passato può migliorare la persona nel presente.

Dato che non ho trovato una discussione simile su IS mi sembrava importante dare un punto di vista differente, anche se sono off-topic probabilmente, per far riflettere e per far rifletter anche me...

Tutto quello che ho scritto è IMHO (in my humble opinion)

Modificato da Oneden
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La domanda che mi faccio è:

Se io fossi un Vampiro benedetto da Lilith ai tempi dell'Eden e avessi vissuto fino al 2015, o se più semplicemente fossi un pool genetico passato a staffetta fino al 2015 della razza più intelligente e predatoria che abbia mai scalato la catena alimentare, dicendo la medesima cosa in modo meno simbolico...

Se quindi avessi assistito cento, mille volte al ripetersi dei medesimi schemi di comportamento, dei medesimi errori, modificando solo il vestiario... allora saprei che la storia dell'uomo è un loop a spirale che si ingrandisce in base al progresso tecnologico e quindi alla portata delle sue identiche azioni e moventi...

Su questo circolo che si allarga, su questa spirale, ricorderei le date in modo lineare, o ricorderei gli eventi simili a grappolo?

Se apro un punto su una linea, sotto non c'è nulla.

Se apro un punto su una spirale, sotto ci sono una linea di punti uguali che va stringendosi fino al punto zero.

E questo, mi permette anche di tracciare una linea verso il futuro e fare previsioni in cui l'unica variabile è la tecnologia e il diverso numero di abitanti la terra.

Intendo dire che la storia, secondo me, andrebbe insegnata per aree tematiche, dentro le quali far ricadere i ricorrenti eventi storici, non lungo una linea costellata di eventi storici.

PS.

Vado un istante OT.

Una volta un insetto che è entrato in politica ha urlato che se uno vola in aereo si rende conto subito che il sovraffollamento è una stronzata infatti da lassù si vede tantissimo territorio non abitato.

Vorrei far sapere al celebre insetto, che secondo calcoli credibili, quando la popolazione umana avrà riempito il 15% delle terre abitabili, saremo al collasso per superamento del rapporto terreno abitabile - terreno coltivabile, e ci si scannerà per il cibo.

Siamo, nel 2015, al 12%.

Modificato da ^'V'^
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così come contributo ante litteram...

tralasciando, ovviamente, le parti dove parla di lui...

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Se anche un uomo di 18'000 anni fa era in grado di pitturare la sua grotta di Altamira (immagine sopra), o di Lascaux... se anche lui, che di certo non aveva tutti gli utensili necessari al soddisfacimento dei bisogni primari, ma riusciva a soddisfare le sue necessità psicologiche, rappresentative e di identificazione col suo ambiente...

Piccolo o.t.

Qugli uomini di 18.000 e più anni fa (le pitture rupestri più antiche sono sui 30.000 anni) erano strafatti, probabilmente di ayahuasca o piante simili sempre contenenti DMT, quindi, che avessero grandi ispirazioni artistiche è poco ma sicuro :D

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Connor

Piccolo o.t.

Qugli uomini di 18.000 e più anni fa (le pitture rupestri più antiche sono sui 30.000 anni) erano strafatti, probabilmente di ayahuasca o piante simili sempre contenenti DMT, quindi, che avessero grandi ispirazioni artistiche è poco ma sicuro :D

Ho visto un interessantissimo documentario in cui provano praticamente quello che hai appena detto tu: facevano pitture rupestri quando erano strafatti!

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  • 2 mesi dopo...
Akira93

Questo semestre all'università sto studiando estetica e il prof ha iniziato a fare un discorso che mi ha ricordato questo topic.

Il prof ci ha parlato del filosofo Walter Benjamin che si è fatto le tue stesse domande Aivia, e lui si è riposto che la storia va guardato appunto nei materiali, anzi negli scarti di una generazione per capire quali erano i loro comportamenti, per cercare di capire le contraddizioni di un'epoca. Egli si fece aiutare nella sua ricerca dal fotografo Atget, dal poeta Baudelaire, ed altri filosofi contemporanei, alla ricerca di immagini dialettiche, cioè che appunto mostravano le contraddizioni di un'epoca.

Critica lo storicismo come inteso un'insieme di date, poichè dice ogni generazione riscrive la storia, infatti si dice ''la storia la scrivono i vincitori'', ed inoltre afferma che: LA STORIA SI MUOVE PERCHé OGNI GENRAZIONE LASCIA QUALCOSA A QUELLA SUCCESSIVA.

In poche parole ogni generazione progetta la successiva, e ogni generazione si deve svegliare dal sogno di quella precedente RISVEGLIO = PROGRESSO.

Progresso porta novità ma distrugge il mondo precedente, lasciando macerie.

E proprio in quelle macerie bisogna studiare la storia secondo lui, che lui chiama Storia Materiale, poi fa tutto un discorso sui passage di parigi che però non ti saprei dire benissimo e quindi lascio questo link che lo spiega meglio

http://www.filosofico.net/benjamin.htm

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dickinson1

e pensare che ogni generazione critica quella precedente.

E viceversa.

Ad esempio,i nostri nonni criticano i giovani di oggi (vent'anni).

I giovani di oggi criticano i vecchi .

Ma anche per differenze di dieci anni,tipo i trentenni criticano iventenni.

E' un ciclo continuo che si propaga da tempo infinito.

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OPIS14

La storia vera sono i costumi di un popolo, la storia della sua arte, ove non intendo l'opera eccelsa di un maestro indiscusso. Intendo che cosa vedrei se ora scorressi migliaia di abitazioni e di mezzi di trasporto degli etruschi, che cosa vedrei se ora cercassi su internet migliaia di case, vestiti, quadri appesi nelle pareti, delle persone che fanno parte di un popolo.

Aivia questa parte del post è bellissima!

Per quanto riguarda l' arredamento non condivido i tuoi gusti personali, ma condivido al 100% l' idea che la nostra casa deve rappresentarci. Arredi costruiti in serie per la gente che pensa in serie :)

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  • 9 mesi dopo...
Fauno

 

«O Re degli Dei, ho conosciuto la tremenda dissoluzione dell'universo. Ho visto tutto perire, sempre di nuovo, alla fine di ogni ciclo. In quel terribile momento ogni singolo atomo si dissolve nelle primordiali, pure acque dell'eternità, dalle quali originariamente tutto è sorto. Ogni cosa allora torna nell'insondabile e selvaggia infinità dell'oceano coperto di tenebre profonde e privo di ogni segno di essere animato. Chi conterà gli universi trascorsi o le creazioni sorte sempre di nuovo dall'abisso senza forma delle vaste acque? Chi enumererà le epoche del mondo che passano, succedendosi l'una all'altra senza fine? E chi scruterà le vaste infinità dello spazio per contare gli universi in esso allineati, ognuno dei quali contiene il suo Brahma, il suo Vishnu,  il suo Siva? Chi conterà gli lndra che li abitano, quegli Indra che fianco a fianco regnano contemporaneamente in tutti gli innumerevoli mondi, chi gli Indra che sono scomparsi prima di loro, o anche solo quelli che si succedono in una data linea, salendo uno a uno al trono degli dèi e scomparendo uno dopo l'altro? O Re degli Dei, fra i tuoi servitori vi sono alcuni che sostengono sia possibile contare i granelli di sabbia sulla terra e le gocce di pioggia che cadono dal cielo, ma nessuno potrà mai contare tutti quegli Indra.

«Quanto agli universi che in un qualsiasi momento esistono fianco a fianco, ognuno dei quali contiene un Brahma e un Indra, chi mai può calcolarne il numero? Al di là della più remota immaginazione, affollando lo spazio esterno, gli universi vanno e vengono, come una schiera innumerevole. Come fragili battelli galleggiano sulle acque pure e insondabili che costituiscono il corpo di Vishnu. Da ogni poro di quel corpo esce come una bolla un universo che subito scompare. Vuoi pretendere di contarli? Vuoi forse contare gli dèi in tutti quei mondi, i mondi presenti e quelli passati? ».

 

 

Questa è la Storia tutta, senza inizio e senza fine. 

 

 

Ma c'è una storia percepibile, una infinitesima parentesi in cui possiamo confrontarci perché ne abbiamo notizia, di una manciata di milioni di anni.

Le date non dicono nulla, gli eventi non dicono nulla. 

 

Per quanto riguarda questa parentesi percepibile dal nostro senso di tempo, nulla, nessuna ricerca, studio o ritrovamento può darci la piena consapevolezza della nostra storia, quanto il nostro sangue che ne è un registro biologico e spirituale.

Per ognuno di noi.

Cioè, l'essenza che guida le nostre azioni.

 

Molto recentemente ha vissuto un uomo senza nulla se non il suo arco e il suo coltello. La sua dimora di legno e sassi. Il suo letto di paglia e lana. 

Decorazioni di ossa e pelli, legni intagliati, vasellami di terracotta.

Nessuna ricchezza riconosciutagli da altri insomma. 

Tutto raccolto dalla natura circostante, essenzialmente libero e schiavo di nessuno. 

Altri uomini simili a lui, ma nessuna casa o vita uguale all'altra, tutto guidato dalla spontaneità.

 

Questi sono i nostri padri ^120 ( ^2 nonni, ^3 bisnonni, ^4 trisnonni ecc..), circa nel 1000 p.e.v

 

Penso che, ammorbati dal relativismo temporale, ci consideriamo a torto pionieri di qualcosa (esplorazione, scienza, pensiero e quant'altro), non riusciendo ad accettare che dentro non siamo cambiati.

Nella piccola storia che conosciamo cerchiamo lo slancio per l'avvenire, quando ciò che serve sapere per conoscersi a pieno è nella nostra intrinseca primordialità.

 

 

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  • 4 anni dopo...
Maldoner
Il 20/12/2015 at 12:51, ^'V'^ ha scritto:

Vorrei far sapere al celebre insetto, che secondo calcoli credibili, quando la popolazione umana avrà riempito il 15% delle terre abitabili, saremo al collasso per superamento del rapporto terreno abitabile - terreno coltivabile, e ci si scannerà per il cibo.

Siamo, nel 2015, al 12%.

Sempre bello rispolverare i vecchi post.

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