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Frontal Crash


^'V'^

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Il 28/12/2015 at 12:52, ^'V'^ ha scritto:

Dolk_-_Love_Crash.JPG

 

Ieri sera stavo chattando con una ragazza ed all'improvviso ho intravisto un pattern ricorrente nella mia esperienza e in quella di centinaia di persone con cui parlo delle loro relazioni.

Così... le ho esposto la mia intuizione.... e lei mi ha risposto...

"Sì, la maggior parte delle volte è così."

Marco è innamorato cotto di Elisa. E pure lei. Presente quella sensazione di stare per fare un frontale contro il muro insieme?

La sente lui, perché sente che lei distruggerà tutto in qualche modo, ma la sente anche lei, perché sente che non saprà controllarsi nell'istinto di ferirlo, e che crollerà tutto.

Ad un certo punto succede qualcosa. Uno screzio, lui sta troppo male e per alcuni giorni stanno freezati, poi iniziano a mandarsi emoticon e dopo poche ore stanno facendo l'amore.

Da lì inizia un periodo d'amore stupendo, lei è dolce, amorevole, e si dichiarano il proprio amore sia a letto che fuori.

Lei ha proprio le lacrime agli occhi di felicità quando si guardano.

Hanno anche la loro canzone...

Siamo a dicembre.

I primi giorni di gennaio vivono un weekend insieme indimenticabile, e lei è così innamorata che Marco inizia a produrre addirittura più vasopressina del solito come se lei fosse incinta e certamente di lui, e si trovano a fantasticare su nomi da dare eventualmente a figli in un ipotetico futuro.

Finisce gennaio tra lacrime e coccole, e amore infinito...

I primi giorni di febbraio lei sparisce.

Un messaggio conciso, uno strappo di ceretta, lei dice di voler fare meno male, in realtà non vuole discutere perché non reggerebbe due minuti alle ragioni di lui.

"C'est la vie" ha conosciuto un altro.

Allora Marco va nei matti, sta malissimo, indaga, si chiede per quale ragione una donna che alle 3 del pomeriggio ti ha dichiarato il suo amore per la vita, la sera stessa sia fidanzata con uno e stia dormendo da lui, si chiede come facciano le donne a cambiare sentimenti in un'ora.

Se lo chiede, lo chiede a tutti...

Poi indaga.

Trova il tizio, ci discute.

E il tizio casca dalle nuvole perché sono fidanzati da tre settimane, non da due giorni. E di Marco sapeva che fosse un ex che le faceva pena perché non riusciva a voltare pagina.

Allora marco ricorda quelle tre settimane, in cerca di segnali.

Ma cazzo!!! Erano le settimane in cui lei fantasticava sul nome dei figli, in cui mentre facevano l'amore lei scoppiava a piangere di gioia e lo abbracciava stretto per mezz'ora...

Ma che...

Allora Marco si mette a pensare che siano pazze, e raccontandola ad altri scopre che è una storia ricorrente, e insieme ne evincono che siano folli...

E poi...

L'intuizione.

Ma se quando le donne amano stanno tutto il giorno a confabulare con le amiche su come non far sentire amato l'uomo, convinte che così lo perderanno (perché per loro funziona così e credono sia uguale per i maschi) perché mai dovrebbe esserci sincerità in quelle lacrime e dichiarazioni?

E se sincerità non c'è, che cosa nascondono?

Vi ricordate che ad un certo punto essendo molto innamorati hanno avuto paura di fare un frontale insieme?

In quel momento, Marco ha iniziato ad operare mentalmente sui possibili scenari per evitare ad entrambi un frontale. Ha perso hobby, ha perso serate, ha cambiato cose per cercare di vivere in pieno la storia con lei.

In quel momento, invece, Elisa ha iniziato a frequentare altri o a flirtarci a distanza, in modo che solo Marco, al momento eventuale, facesse un frontale, non importa quanto grosso.

Ha conosciuto gente per mesi, e alla fine con uno si è trovata bene.

E ci ha fatto amore e coccole abbastanza a lungo da poter essere fredda con Marco, da poter non sentire nulla nel frontale.

Frontale che lei, aveva caricato, e più forte che poteva, ma in modo che colpisse solo lui.

"Sì, la maggior parte delle volte è così"

"No, caro amico, non sono d'accordo, parli da uomo ferito, pezzo di pane, lei se n'è andata e tu non hai resistito"

Succede questo, succede il contrario, succede altro. È sbagliato assolutizzare un'esperienza personale, per quanto ricorrente (ma la maggior parte delle esperienze personali trovano molti omologhi per motivi statistici!) e trasformarla in teorema (tanto per rimanere in tema XD) generale o assioma. 

Modificato da Massy
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  • 4 settimane dopo...
StudioFM
Il 2/1/2016 at 21:20, ^'V'^ ha scritto:

La donna opera il 90% del tempo da una posizione somatica e di pensiero inibitoria, atta all'evitamento di problemi.

Non ha alcun guadagno dal porre in essere una condotta non autorizzata che sarà la causa stessa del frontale.

Ma la agisce per non avere la perdita IMMAGINATA dell'abbandono.

Questa sua operatività mentale orientata all'evitamento di rischi immaginati, è adattissima alla cura e protezione dei piccoli nei primi anni, ma non è adatta alla conduzione di una relazione o di se stessa.

Ovvero.

E' adatta alla conduzione di se stessa quando è da sola. Per lei è meglio agire stupidamente dieci volte per evitare problemi immaginati e inesistenti, che avere il 5% di possibilità di affrontare direttamente un problema che non è in grado di gestire da sola.

Questa posizione di pensiero e di atteggiamento è "survive mode", non prevede nessun guadagno su nessun periodo, ma evitando tutto evita perdite potenziali.

Ma quando ha un padrone accanto, o quando è con un gruppo che la può proteggere e sostenere, continuare a non avere nessun guadagno è stupido e controproducente per lei e per lui o per lei e per loro.

Il frontale lo carica e lo innesca lei, perché preferisce che tu ti faccia male cento e lei zero o uno, piuttosto che farvi male 20 a testa.

Tu come maschio preferisci invece che lei si faccia male 5 e tu 50 facendole da scudo col tuo cuore, ma questo è vero solo contro problemi e nemici che giocano contro di voi.

Quando è lei, che ti pugnala alle spalle mentre lotti ogni giorno per proteggerla e per ottenere il guadagno di entrambi, ti crolla il mondo addosso.

Perché come maschio ti sembra un comportamento da infame e sai che se un maschio ti avesse fatto lo stesso gli avresti sparato in bocca e avresti pisciato sul cadavere.

Ma lei è una donna, e quello che per un maschio sarebbe un comportamento schifoso e vile, è la normalità.

Questo post descrive la realtà di chi si sente amato alle tre del pomeriggio e vede lei fidanzata con un altro alle nove della stessa sera.

Per molti maschi questa realtà onnipresente è un rompicapo, perché guardano da troppo vicino nel tempo, e non sanno che lei sono mesi che copre con l'amore le sue prove di altre liane.

Non perché le cose fra loro vadano male.

Ma perché potrebbero, e non vuole farsi trovare indifesa.

Detto questo, ogni frase che contiene sempre o mai si autoelimina.

E detto questo, no, non credo che ogni volta che una donna è dolce e carina con te sia per caricare un frontale, a volte è perché devono cambiare cellulare, a volte perché vogliono del cazzo, a volte perché vogliono tre giorni dopo chiedere un grosso favore, altre volte è semplicemente perché hanno più di 40 anni, hanno già un figlio e un divorzio alle spalle, hanno già visto che i figli non servono a un cazzo, che giustamente ti si rivoltano contro per averli condannati al mondo, che le cazzate disneyane sul matrimonio erano bugie, e che se tornassero a 20 anni vorrebbero uno come te.

Siccome però non hanno 20 anni, e tu vuoi le 20 enni, quello che fanno è darti tutto per avere la loro fetta di uomo per una volta nella vita.

Non occorre però trascurare che il vantaggio le donne lo hanno eccome; sempre nell'ottica dell'accudimento della prole, ovvero che con due maschi di mezzo, in overlap temporale, si pensi al passato, ma anche a mondi più violenti del nostro, se uno dei due la abbandona, sparisce o viene uccisa, avendone due in overlap temporale alla doppia (o di più) garanzia che uno dei due si prenderebbe carico dell'infante e della puerpera. La nostra razza storicamente ha poi mandato ai maiali od al rogo le adultere con il primogenito non proprio, di figli bastardi, o cadetti, anche illustri era pieno il mondo romano, greco e medievale.

Infine non trascuriamo la dimensione W.E.I.R.D. ; bellissimo libro che consiglio, la nostra società individualistica occidentale basata sulla COLPA difficilmente avrà un vero stigma, esilio, della infedele, basti vedere come nel post e nel seguito viene distribuito il ruolo, nelle società orientali o noi prima della riforma Luterana avremmo, come società della vergogna, socializzato il problema dell'infante, compreso il fallimento della catena di custodia della femmina infedele nella rete di protezione sociale e dei parenti.

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Alexander92

Appena preso un bel frontale dalla mia (ex) lady, il problema è che da qualche mese vivo con lei all'estero e non ho la possibilità di andarmene in breve tempo.. il che può rendere il distacco da una parte più lieve non essendo un taglio netto, dall'altra il vedere la propria relazione costruita in quasi 3 anni andare in frantumi sotto i tuoi occhi senza che tu possa fare alcunché non sarà sicuramente piacevole.

E già scorso inverno aveva manifestato l'intenzione, dopo che lei si era trasferita all'estero e per 5 mesi ci siamo visti due volte per pochi giorni ..sarei dovuto salire anche io a inizio primavera, cosa che ho comunque fatto, ma ho solo prolungato l'agonia ..

Sarà dura 

  • Abbraccio 1
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  • 7 mesi dopo...
Ciats
Il 5/1/2016 at 14:25, silkreflex ha scritto:

Complimenti ad Aivia: il post di apertura coglie un pattern comportamentale tipico di una tipologia di ragazze.

Questo meccanismo l'ho visto in funzione varie volte con amici. L'ultima volta sono stato per fortuna solo spettatore, ma mi ha colpito lo stesso per il livello di crudeltà in gioco: si trattava di una (ex?)FB, da tre mesi mi parlava di come dovesse andare a vivere col suo ragazzo, della casa che avevano scelto, aveva messo foto di loro due in tutti i profili social, mi mostrava l'anello di fidanzamento ogni tre minuti... Nota: questa cosa tipica delle foto in coppia e dell'anello... ebbi il sospetto, poi scoprii fondato, che lo facesse anche per farmi ingelosire: per esempio osservavo come continuasse a sfilarsi l'anello inconsciamente, cosa che nel linguaggio del corpo si dice essere un segno significativo, ma ci ridevo su perché non credevo che si potesse recitare fino a questo punto - beh da allora credo molto di più nel body language.

Invece era davvero una tragica recita. Stava 'caricando il frontale' come nella storia raccontata da Aivia. Caricava il frontale per il suo amatissimo ragazzo.

Venni a scoprire casualmente che da TRE MESI mesi aveva iniziato a tradirlo con un altro in palestra, di nascosto anche da me (e da quanti altri?), inventando una vita parallela con un'abilità che nemmeno una spia della Stasi.
Infine, sicura della nuova liana, lasciò il suo ragazzo e tempo tre giorni si presentò ufficialmente con il suo "nuovo" boy, e notare bene il colpo di genio: non solo lasciò l'altro distrutto, ma lo accusò di averla stressata con i suoi sospetti di tradimento. Anzi rincarò la dose: sostenne che LUI l'aveva tradita un anno prima. Una storia auto-assolutoria tipica di molte donne, necessarie per non sentirsi sporche col loro tradimento.
(E non è finita: la rividi dopo SEI GIORNI, le squillò il cellulare e mi disse con aria infastidita: "uffa è quello stalker del mio ex, che stress non rispondo!" A questo punto, anche contro il mio interesse, la mandai a cagare dicendole che non sopporto la mancanza di rispetto - tanto più che era lo stesso al quale nei mesi prima telefonava dicendo "Amore ti amo tantissimo").

Aggiungo alcune considerazioni:

- questo comportamento è molto molto più marcato nelle ragazze a bassa autostima.

- come si legge nel manuale di Franco, le ragazze LSE (con bassa autostima) sono più inclini alle recite di questo tipo. Fare attenzione! Una cosa tipica delle LSE è passare da un uomo all'altro senza chiarezza, con periodi di sovrapposizione.

- non sforzatevi a capire come queste ragazze possano raggiungere a tali livelli di crudeltà, e non cercate un confronto con argomenti logici: loro non lo fanno apposta, è un comportamento spiegabile esclusivamente con meccanismi biologici. Dobbiamo accettare il fatto a testa alta e passare oltre.

- come far fronte? L'amore è una guerra, si dice. Vero, ma si omette di precisare che è una guerra asimmetrica perché diversissime sono le strategie maschili e femminili, per un fatto evolutivo. Il vero problema è che le strategie femminili (come visto nella storia di questo thread) funzionano tutt'oggi, spietate e precise, mentre l'arma maschile che dovrebbe compensarle, ovvero la poligamia, non è più socialmente accetta. Se nella storia di Marco ci fosse stato un clan di tre o quattro ragazze, il frontale sarebbe stato almeno meno doloroso.

- le protagoniste di storie come questa non si rendono davvero conto del dolore che causano: in questi casi la psiche femminile mette sempre in funzione meccanismi auto-assolutori e di rimozione per non sentire il morso della colpa, specie nelle donne a bassa autostima.

Mi sento troppo tirato in ballo per non chiedertelo..come è finita poi ? 

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  • 1 mese dopo...
Descent
Il 26/1/2016 at 19:25, ^'V'^ ha scritto:

Ti direbbe:

"smettila di paragonarmi alle donne che hai conosciuto in passato, io sono unica, mi dispiace se non lo hai ancora capito"

Sono tutte uniche e speciali, e dicono tutte la stessa frase cambiando un po' le parole e agiscono tutte più o meno secondo lo stesso schema.

Alternano

1) il frontal crash in cui trovano un'altra liana che regge perché sono innamorate e temono di farsi male,

2) il frontal crash in cui decidono che è meglio non vedersi più perché andando avanti sarà poi peggio fare un frontale, perché più voli in alto più quando cadi ti fai male.

Di base, è un comportamento, sia 1) che 2), dettato dalla paura.

Allora a quel punto puoi chiedere loro, visto che si proclamano innamorate e scrivono dei Ti Amo come piovesse.

"Sai qual è il contrario dell'amore?"

Perché... qualunque cosa ti scrivano.... beh, il contrario dell'amore è la paura.

Puoi provare amore e odio per qualcosa. Anche attrazione e repulsione al contempo.

Non puoi provare amore e paura.

E siccome agiscono sempre per paura...

Forse dovrebbero smetterla di parlare d'amore.

Perché questa è la strada, è la vita vera, non è una telenovelas per sudamericane analfabete.

E amore è una parola che significa mi faccio male io ma ti salvo.

Non può mai significare ti mando affanculo per non farmi male, o ti faccio sfracellare a te ma almeno io non mi faccio nulla.

Rileggo da qualche giorno questo intervento, e mi fa capire come in fondo non sia in grado di amare. 

Mi addolora, nudo da qualsivoglia orgoglio.

Ogni giorno il declino di una relazione dove la paura è stata umiliata trionfalmente e sistematicamente, ma non ci ha creduto nessuno dei due veramente.

Un lavoraccio per chiunque abbia la disgrazia di vedere le cose.

Ti assumi il suo male, in cambio ricevi lo scherno alla morte.

Poi però non basta, e devi sopravvivere.

La specie si fa strada in ogni tuo gesto, e non sei abbastanza aristocratico per ucciderti.

E allora uno dei due se la deve raccontare, mentre l'altro guarda il declino.

La storia del lasciare andare chi ami è una balla, e quando lo fai te la stai raccontando.

Un muro di paure per le quali davvero vorrei morire. 

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