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Questione genetica o caratteriale?


Kickman

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Kickman

Ciao a tutti, da un po' di tempo mi frulla sta domanda nel cranio.

Io sono un tipo dal carattere abbastanza tranquillo (tranne quando si incazza :p), raramente mi sogno di andare a rompere i coglioni a qualcuno (in senso buono), preferisco starmene nel mio e condurre la mia vita cosí, gli altri sono una piacevole compagnia ma non sono indispensabili.

Se ho qualcosa da dire la dico, se mi viene una battuta la faccio, se non mi viene nulla sto semplicemente zitto (ed è un gran miglioramento rispetto a quando dicevo qualsiasi cazzata pur di dar aria alla bocca in cerca di altrui approvazione).

Un mio amico però (10 anni piu grande, che mi azzarderei quasi a identificare come un alpha a tutti gli effetti) mi ha fatto notare che con un carattere cosí potrei essere poco stimolante, se non noioso, e a 20 anni è un po' un peccato.

E a pensarci bene potrebbe aver ragione, una ragazza scapperebbe dopo mezz'ora se mi beccasse in una serata in cui son moscio.

"Moscio" è proprio la parola giusta, a volte mi sento un drago, a volte così moscio che nemmeno io vorrei star con me una serata.

Quel tipo ha ragione, per aver 20 anni mi comporto come un vecchietto.

Secondo voi perchè mi succede questo?

Con delle caratteristiche simili difficilmente riuscirei a coinvolgere qualcuno/a e costruire un rapporto, o addirittura a diventare un punto di riferimento.

Da cosa puó essere data una cosa del genere? Come posso essere piu vitale, vivace e perchè no aggressivo? È una questione di genetica (nel senso che il mio cervello è fatto così) o sono solo un coglionazzo io?

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Winter

Ci sono alcuni studi secondo cui la quantità degli ormoni nelle prime fasi della vita influenza il nostro carattere, così come determinate esperienze affettive e altro.

Ci sono anche test come quello derivato da Jung, il test MBTI, che analizza in che modo la nostra mente elabora i dati e come questo abbia ripercussioni sulla personalità.

Ciononostante, sui forum di sviluppo personale si cerca di orientare consapevolmente la propria personalità verso direzioni più utili, e non accettarla passivamente.

Considerando la tua situazione, mi verrebbe da dire che il tuo amico è un estroverso mentre tu sei più introverso.

Cercando di diventare un estroverso storpieresti la tua personalità e non ti sarebbe utile. Coltivare i tuoi lati più profondi e trovare le ragazze a cui piacciono questi tratti, è utile. Non si tratta di essere noioso, ma di miglioramento personale.

Secondo la mia personale esperienza, e sarebbe bello se qualcuno ampliasse questo punto, le ragazze più affamate di attenzioni e di like in gruppo cercano sempre il ragazzo più estroverso, ma se prese singolarmente vengono affascinate da uno più profondo.

Il fatto che in certe serate sei scarico mentre in altre carico, potrebbe essere dovuto a un'instabilità del tuo lifestyle.

Bevi tanto? Fai attività fisica regolare? La tua routine ti soddisfa?

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Kickman

Non bevo tanto (non fino a star male almeno :p), faccio kickboxing 2 volte a settimana e palestra quando ho tempo.

La routine mi soddisfa fino ad un certo punto, è abbastanza monotona (studio ingegneria, il che equivale a stare a studiare/seguire lezioni molte ore al giorno), soprattutto nell'ultimo periodo (sto a casa per preparare gli esami).

Hai ragione, è vero che cercare di storpiare la mia personalitá sarebbe una violenza, però è difficile essere introversi senza risultare noiosi (figurati, sono io il primo ad annoiarmi).

Non vedo in che modo un ragazzo che sta zitto possa essere attraente... va molto a serate, se mi sento carico e a mio agio sono spesso io a condurre le conversazioni (in cerchi ristretti di persone, 6/7 al massimo), se giá ci son piu persone o son giu di corda ciao, come se non ci fossi.

Non è che non riesco a parlare, è che non ho una santa bega da dire e finisco per far lo spettatore, ascolto, rido, sto in silenzio e bevo la mia birra.

Difficile non venir preso per autistico :)

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Kickman

Altra cosa: non riesco a stabilire delle amicizie solide, soprattutto con le ragazze (infatti amiche femmine zero). A parte per qualcuno, per gli altri che ci sia o meno non fa differenza secondo me. Non che abbia bisogno di attenzioni, sinceramente la cosa mi va bene anche così, meno rompicoglioni in mezzo alle scatole :p però non capisco cosa abbiano gli altri che io non ho per essere così benvoluti. Non mi sto lamentando della situazione, non ho bisogno che qualcuno mi curi come un poppante o mi dia attenzioni, ma dato che sto cercando un miglioramento personale questo mi sembra un passo fondamentale... inoltre fa sempre piacere sapere di essere desiderati.. consigli?

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Winter

Non è necessario avere sempre qualcosa da dire, la mia impressione è che ti concentri troppo su te stesso e meno sugli altri.

Se guardi gli altri e fai domande con curiosità è difficile annoiare le persone o essere a corto di argomenti.

L'introversione vuol dire ricaricare le energie stando da soli, ed è diverso dall'essere noioso.

Magari in una discoteca, come succede a me, eviterai di andare, perché sai di non avere nulla da condividere con la maggior parte delle persone li presenti.

Ti piacciono le persone che frequenti?

Hai molti argomenti di conversazione? Ti reputi una persona interessante?

Se avessi una ragazza davanti in questo momento, sapresti sedurla con la parlantina, o comunque incuriosirla?

Io ho sempre pensato di non essere bravo a parlare, di annoiare la gente, fino a quando non ho cominciato ad andare all'estero e a conoscere diversi tipi di persone.

A parte che così facendo impari a relazionarti con tutti, ho capito che ho bisogno di frequentare gente stimolante e appassionata, e leggendo varie esperienze qua sul forum, sembra che in Italia questo tipo sia abbastanza raro.

Devi capire se è un problema tuo (dovuto a mentalità sbagliata, pochi interessi, ecc), delle persone che frequenti, oppure se è semplicemente la tua indole e non vuoi cambiarla.

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Mmarrcoss22

Il tema è interessante e mi rivedo tanto nell'autore del post, quindi penso che qualche feedback mi potrebbe essere utile.

Da qualche anno ormai cerco di lavorare sugli aspetti meno positivi di me stesso. All'inizio dell'università ero timidissimo: per chiedere una cosa a qualcuno ci mettevo ore e ore e non sapevo mai cosa dire. Piano piano mi sono sbloccato, e oggi riesco a inserirmi in quasi ogni conversazione, alterno battute e considerazioni personali, faccio domande su quello che dicono gli altri...

Però una cosa che trovo molto difficile è farmi degli amici da frequentare al di fuori dell'università. Ormai mi sono abituato e non do più tanto peso (voglio stare bene con me stesso prima di tutto), ma per migliorarmi ancora mi piacerebbe molto mettermi alla prova in cotnesti diversi da quelli che frequento di solito. Un po' saranno gli altri che per pigrizia o per altri motivi non vogliono allargare le loro cerchie, ma voglio pensare che ci sia anche qualcosa di me che non va e che devo ancora migliorare.

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Kickman

Interessi ne ho ma non credo siano tanto compatibili con chiunque, figuriamoci con una ragazza

Non è un problema delle persone che frequento perchè ho girato tanti gruppi e il problema si è sempre riproposto.

È sicuramente la mia indole, ma se sono qui è perche voglio cambiarla :)

Quindi puó darsi sia una mentalitá sbagliata, magari mi pongo in modo sbagliato con gli altri, per un motivo o per l'altro i meccanismi naturali per chiunque a me non partono... e forse è per quello che non riesco a lasciare un segno nelle persone e andare l'oltre essere solo di compagnia

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Home

È il "dramma" di noi introversi. Cambiare repentinamente personalità è futile, oltre che dannoso per noi stessi: chiunque si accorgerebbe della nostra incoerenza.

Credevo di essere timido, ma alla fin fine mi sono reso conto che questa è introversione. Non è né un bene né un male in realtà, è soltanto una sfaccettatura del nostro carattere - sebbene la società occidentale tenda a far spiccare gli estroversi.

Sto affrontando lo stesso identico cambiamento che ricercate entrambi: è un qualcosa che va fatto con la giusta dose di calma, rushing into it è, ripeto, dannoso. Nei pochi mesi in cui sono uscito dalla mia zona comfort (la casa dei genitori, il paese in cui ho sempre vissuto, la mia storica cerchia di amici), la situazione è in miglioramento. Lento, ma costante. Ormai riesco a sostenere conversazioni in gruppo per molto tempo, senza prendermi delle pause come in passato. Difficilmente riuscirò ad essere esattamente come il più estroverso dei ragazzi, ma arrivare ad un buon compromesso è il mio primo obiettivo. Poi l'asticella si alzerà.

Interessi ne ho ma non credo siano tanto compatibili con chiunque, figuriamoci con una ragazza

E perché mai? Le persone più insospettabili spesso sono quelle più particolari, o dagli interessi più profondi. Magari scopri che il tuo amico "scemo" è un appassionato di poesia dell'800, oppure che la tua amica fashion blogger è in realtà una patita di Čajkovskij. Ci sta che non lo esprimano proprio per il tuo stesso motivo, la paura di esporre un interesse giudicabile come strano dagli altri. Mal che vada, non ricomincerai di nuovo a parlare dell'atmosfera di Plutone, no?

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Novae

Quante seghe ti fai in una settimana?

Davvero, la mia è una domanda seria.

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Kickman

Home io non ho nessunissima paura di esporre i miei interessi personali, anzi ne vado orgoglioso perche son tutte cose stimolanti (musica, sport da combattimento, informatica, robotica ecc...), non mi fa di certo apparire strano anzi :)

In ogni caso il problema non è la mancanza di argomenti, di una cazzata o di un'altra si parla sempre... è l'inserirsi in una conversazione da cui si è inizialmente esclusi, il partecipare passivamente alle esperienze di gruppo, in alcuni momenti inserirmi mi è naturale in altri no, la scintilla non scatta. Con le stesse persone!

Novae dipende, è molto variabile...

alcune settimane un paio, altre anche 5/6.

In media a giorni alterni per non interferire con gli allenamenti

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