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Il successo non è perdonato


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Ci si può nascondere dietro qualche libro, diventare gloriosi eroi da tastiera o far passar per buona qualche storia emozionante e verosimile ascoltata chissà dove, ma chi conosce cosa vuol dire ricercare il successo, sa che dietro tutto questo c'è molto di più che una sfida facile o una ricerca presuntuosa.

La crescita personale non è un cammino di ovvietà, riparti da solo, solo nella tua determinazione, nel tuo sogno, nel miraggio di costruire una prospettiva di te stesso più completa. Lavori su molti aspetti, sperimenti, ricerchi, prendi porte sul naso e sei ancora solo, gestisci i periodi duri, le amarezze, gioisci dei successi ottenuti, ami la vita.

Il successo non è necessariamente soldi o privilegi, questi sono conseguenze di chi sa sfruttare l'energia prodotta dalla crescita, avere successo significa migliorare se stesso, ampliare il network, condividere emozioni con donne, nuovi amici, conoscenti.

C'è una verità di fondo però.

La gente ti perdona tutto, tranne il successo.

Perchè?

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Novae

Perché così il mondo gli ha insegnato che deve essere.

Invece che chiedere "Come hai fatto?" si tende a denigrare chi è riuscito nei propri intenti.

Invidia.

La cosa più comoda prima della consapevolezza è quella di rimanere nelle proprie sofferenze. Fa comodo e per certi versi è pure bello per chi non vedo oltre!

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comeback

Perché così il mondo gli ha insegnato che deve essere.

Invece che chiedere "Come hai fatto?" si tende a denigrare chi è riuscito nei propri intenti.

Invidia.

La cosa più comoda prima della consapevolezza è quella di rimanere nelle proprie sofferenze. Fa comodo e per certi versi è pure bello per chi non vedo oltre!

Grazie per la tua risposta.

Quello che tu dici è giusto, una ottima osservazione : le esperienze altrui dovrebbero creare emulazione o almeno incentivare altri a fare meglio. Dovrebbe essere come nello sport. E' palese che vi sia invece un ampio consenso di invidia e quasi di rabbia. Gente seduta a maledire gli altri.

La gente è attratta dalla superficie, vede cosa hai, cosa hai ottenuto, ma dimentica cosa hai fatto per ottenerlo. Poi guarda persino con scetticismo, chiedendosi se sei stato solo vittima di un gran colpo di fortuna.

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Clock

La gente è attratta dalla superficie, vede cosa hai, cosa hai ottenuto, ma dimentica cosa hai fatto per ottenerlo. Poi guarda persino con scetticismo, chiedendosi se sei stato solo vittima di un gran colpo di fortuna.

Penso sia colpa del "sistema italia".

Dilaga il nepotismo, gerontocrazia imperante, clientelismo, alle volte corruzione sono il primo a stentare a credere nel self-made, merito.

Va detto che così è anche all'estero... in quantità minore....

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Phoenix10

Ti capisco.

Io faccio credere ai miei parenti che sono disoccupato e senza prospettive, a parte lavoretti, perchè so che nutrirebbero invidia, e qualcuno di loro proverebbe perfino odio.

Per quanto riguarda gli estranei (qualsiasi categoria, amici inclusi), mi sento di dire questo:

le persone che provano invidia sono in genere persone insicure, ansiose e demotivate, che sono rimaste nell'ombra per una serie di circostanze che attribuiscono agli altri (a torto o ragione, e in parte o totalmente).

Di solito sono persone dall'atteggiamento beta o da falsi alpha.

I falsi alpha sono quelli che hanno ricevuto il dono di una forza fisica e/o sociale (pensiamo al bullo forzuto di una scuola) e/o economica (un direttore di un'azienda dedito a pratiche poco legali per raccimolare soldi a discapito dei dipendenti), che ostentano e sfruttano inopinatamente questi loro vantaggi infierendo sugli altri, danneggiandoli direttamente e indirettamente. Quando queste persone provano invidia o ira, viene alla luce la loro essenza beta.

Quello che si può fare per sconfiggere l'invidia e portarsi queste persone dalla propria parte, è quello di far percepire loro che il nostro successo è contagioso.

Tutti hanno almeno un dono o un talento, molti però lo sfruttano male, altri si vergognano ad usarlo tenendolo sepolto.

La nostra ambizione, i nostri risultati, la nostra grinta, la nostra voglia...come l'abbiamo trovata noi, la possono trovare anche le persone vicino a noi.

E' questo ciò che noi dobbiamo credere e far credere agli altri con serena sincerità.

Se i nostri amici, conoscenti, colleghi e collaboratori possono percepire questo, la loro autostima cresce. Di riflesso, anche la loro stima nei nostri confronti, perchè siamo noi quelli che trovando del potenziale in loro, riusciamo a spronarli a ritrovare le motivazioni e il morale giusto.

In pratica, una persona che ha migliorato la propria posizione personale, deve trasmettere agli altri il pensiero che possano migliorare anche loro standogli vicino.

Chi invece rimarca a i propri successi e denigra i fallimenti altrui e le differenze sociali (capita anche a chi è di indole buona perchè non sa relazionarsi con gli altri), genera inevitabilmente invidia e disprezzo.

Consiglio una lettura di "Come trattare gli altri e farseli amici" di Dale Carnagie.

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Tricker

Quello che si può fare per sconfiggere l'invidia e portarsi queste persone dalla propria parte, è quello di far percepire loro che il nostro successo è contagioso.

Purtroppo anche il fallimento è contagioso.

Le persone di successo, godono del tuo successo.

Le persone fallite, godono del tuo fallimento.

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comeback

La nostra ambizione, i nostri risultati, la nostra grinta, la nostra voglia...come l'abbiamo trovata noi, la possono trovare anche le persone vicino a noi.

E' questo ciò che noi dobbiamo credere e far credere agli altri con serena sincerità.

In pratica, una persona che ha migliorato la propria posizione personale, deve trasmettere agli altri il pensiero che possano migliorare anche loro standogli vicino.

Il tuo intervento è acuto e interessante.

Però un passo indietro, tanto logico quanto doveroso : perchè dovrei investire tempo/energie per imparare a gestire gli invidiosi?

L'invidia è un problema loro, non mio. Diventa un problema mio quando un "amico" o degli "amici" iniziano a vedermi quasi con gli occhi pieni di sangue se ho successo un qualche successo (donne, lavoro, carriera, titoli..) e tu molto naturalmente ti chiedi "ah però, che gran bastardi!".

Gran parte della gente è corrosa dall'invidia, ma non poco, tanto, troppo.

Una persona che trova qualche lavoro, ha una tipa bella (che si è scelto) o esce con una bella tipa, ha un buon network, viene vista con odio e sospetto. A nessuno viene il dubbio che se stai ottenendo qualcosa è perchè ti sei preso svariati anni di porte sul naso e cazzotti al mento, a loro non importa, e pensano a chissà quali diavolerie sei ricorso per svoltare in bene la tua vita.

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comeback

Purtroppo anche il fallimento è contagioso.

Le persone di successo, godono del tuo successo.

Le persone fallite, godono del tuo fallimento.

Le persone di successo sanno che se anche tu hai successo, possiamo far "sistema" del nostro successo.

Lo stesso pua o il maschio alpha tende a condividere ciò che ha con i "migliori' perchè sa che strategicamente sarà una scelta di successo perchè anche i suoi amici lo faranno a loro volta con lui.

Due persone di successo insieme possono fare i buchi in terra.

Una persona di successo e uno sfigato, tenderanno più a fallire che altro.

Due falliti passeranno tutto il giorno a far le conta dei rimpianti.

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-Grey-

Grazie per la tua risposta.

Quello che tu dici è giusto, una ottima osservazione : le esperienze altrui dovrebbero creare emulazione o almeno incentivare altri a fare meglio. Dovrebbe essere come nello sport. E' palese che vi sia invece un ampio consenso di invidia e quasi di rabbia. Gente seduta a maledire gli altri.

La gente è attratta dalla superficie, vede cosa hai, cosa hai ottenuto, ma dimentica cosa hai fatto per ottenerlo. Poi guarda persino con scetticismo, chiedendosi se sei stato solo vittima di un gran colpo di fortuna.

E sì che se lo chiedono, e il motivo c'è eccome

perchè nel 99% dei casi è così

e quando sei un'eccezione con probabilità contro di 100 a 1 hai davvero poco da fare a "convincere" le persone, ti guarderanno sempre così

e non sono stupide o cattive, hanno un sistema perfettamente funzionante di archiviazione ed elaborazione dei dati che gli permette di capire che davanti a una roulette su un numero non ci dovrebbero puntare e che se 99 che ti hanno proposto un affare si sono rivelati truffatori, lo sarà anche il prossimo, e che se tutte le donne che hai amato ti hanno fatto del male, lo farà anche la prossima, e così via...

questo indipendentemente dall'atteggiamento beta, falso alfa, capacità relazionale, simpatia o antipatia... questo è solo il nostro cervello che in 6 milioni di anni si è evoluto con un sistema inferenziale il più efficace possibile e il meno fallace possibile

e indipendentemente anche dall'atteggiamento del soggetto di successo in questione

aggiungici che in quel 99% ci rientra una grande fetta di persone che riescono a darla a bere a quasi tutti e vendere come "meritato" il loro successo e solo una parte di questi prima o poi viene "smascherata" e si rivela per quello che è, e in ogni caso solo a un pugno di individui che si prendono la briga di investigare oltre gli insabbiamenti e che quindi prima di arrivare a te sono passati per tanti "genuini" a cui magari hanno creduto per anni prima di scoprire la verità, e viene fuori il quadretto agghiacciante e realistico della situazione

chi parla tanto, fornisce prove, si spreca in dimostrazioni, viene nominato tanto e da tanti, ha tanta "visibilità" tanta "credibilità" tanti "sostenitori" ecc.... in genere è un barile di parole e poco altro

tanto è vero che

Io faccio credere ai miei parenti che sono disoccupato e senza prospettive, a parte lavoretti, perchè so che nutrirebbero invidia, e qualcuno di loro proverebbe perfino odio.

Ora, la buona notizia è che esiste un gimmick vecchio come il mondo per bypassare molte di queste resistenze, ma che per vari motivi, alcuni ovvi altri meno, che ci vorrebbe troppo a elencare e spiegare, si addice solo ai pochissimi genuini e che abbiano raggiunto davvero le vette, l'abbondanza e non solo un "discreto" successo

inoltre ci vuole un giusto spirito che è rarissimo negli uomini

si tratta di condivisione, apertura e integrazione

Un tempo i re, ma ancor più i signori della guerra conquistatori, si presentavano l'uno all'altro accompagnati da un'offerta

un'offerta fisica, reale, quantificabile e soprattutto libera da condizioni

poteva essere un cervo appena ucciso per due capi tribù di poche decine di individui, o 100 forzieri d'oro per due regnanti su un impero grande quanto un continente

quest'usanza (che non è un'usanza, una legge codificata razionalmente e culturalmente, ma che ha sempre trovato il suo maggiore utilizzo proprio interculturalmente per permettere incontro e dialogo tra culture differenti e magari nemiche, e quindi, almeno in parte, ha una base biologica) è stata stuprata e rigirata strumentalmente in tutti i modi da una società che fa marcire tutto ciò che tocca, tanto che oggi si riesce solo a strumentalizzarla e nessuno ne conosce più il senso e di conseguenza non riesce ad usarla quando serve e in modo opportuno

chi crede che portarti un forziere d'oro in regalo (libero da condizioni) prima di presentarmi sia una captatio benevolentiae per assicurarmi il tuo favore, sbaglia di grosso

questo è come i mafiosi e i ruffiani al giorno d'oggi si comportano, e si chiama leccare il culo, ed è una cosa diversa

l'offerta ha uno scopo soltanto, che non ha a che fare con l'accaparrarmi il tuo favore nei miei confronti (infatti l'offerta, non lecchinismo, si fa prima della presentazione, quando non sai chi sono, non sai il mio nome e di conseguenza non hai nessuno con cui sentirti in debito)

lo scopo è di mostrarti che sono chi dico di essere, che comando un regno più grande del tuo e che ho almeno un forziere d'oro da buttare via regalandolo a te

probabilmente molti più di uno, perchè ci saranno altri sovrani a cui faccio visita con le stesse modalità

il punto è che ne ho da buttare e non a parole, ma a fatti,

ti metto in mano un forziere d'oro e me ne vado

sarai poi tu a richiamarmi per sapere chi sono, chi è quell'uomo che può permettersi di mettermi in mano un forziere d'oro senza chiedere niente in cambio

se il mio "successo" di conquistatore fosse solo a chiacchiere quel forziere non ce l'avrei proprio

se fosse dovuto a un colpo di fortuna, magari lo avrei, ma non lo butterei certo via così, perchè mi è capitato per errore, una volta nella vita, non ho le capacità per procurarmene un altro o altri 100

se in ogni città in cui metto piede conquisto e saccheggio, posso averne uno al giorno, e allora per me non è niente buttarne via uno perchè tu sappia chi sono

questo ti presenta, dice chi sei, quanto vali, non sono chiacchiere, sono cose fisiche e materiali, che posso contare e pesare

solo le chiacchiere si fanno a chiacchiere

l'abominio è che la gente è educata a pensare di dover convincere tutti con le chiacchiere in ogni situazione, a torto o a ragione, mentendo o dicendo il vero, nel giusto o ingiustamente...

e ci credo che è difficile

è come insegnare a uno spadaccino a convincere gli avversari a ritirarsi invece che tirare di scherma e mostrare fisicamente la propria superiorità

non importa se invece che uno spadaccino sono pieno di soldi

come lo spadaccino ti convince di aver imparato la scherma e di essere più forte di me, solo dopo il duello per come ha maneggiato la spada e non prima con le parole o mostrando una spada lucida

nemmeno quello che ha fatto i soldi ti convince a parole o mettendo in mostra i bei vestiti e la ferrari

perchè i bei vestiti e la ferrari sono suoi e lo saranno sempre

non si è privato di niente per averli, ha solo investito del capitale in beni diversi, può vendere la ferrari e vendere il vestito quando vuole

ma se uno arriva e della sua ferrari ti da le chiavi dicendo "ora è tua"

non dico che ti convinca per forza in quell'istante

ma almeno una domanda su "chi sia questo" te la farai, anche se non hai mai sentito parlare di lui

e probabilmente glielo chiedi chi diavolo sia uno che può permettersi di regalarti una ferrari

io glielo chiederei

oltre che rifiutare la macchina in regalo

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comeback

-Grey- a volte faccio fatica a comprendere i tuoi interventi, ti invito (imo) a essere più risoluto nel messaggio che vuoi inviare.

Vuoi dire che il successo è generato dalla fortuna?

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