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Genitori Repressivi


michele.seduction

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L'analisi che ti hanno fatto della tua situazione è ottima

Io partirei anche da tua madre: anagraficamente parlando l'uomo di casa ora sei tu, tuo padre è ormai anziano (70 anni è così) e tua madre è donna e quindi la sua natura le fa cercare protezione però si trova nella stessa categoria di tuo padre (=donne bambini anziani) e quindi non può essere lui a proteggerla

Ergo devi parlarle e farle capire che ora sei un uomo e che "comandi" tu, se è così sottomessa a tuo padre c'è sicuramente un cavallo di Troia che puoi giocarti per insinuare in lei il dubbio...dato che tuo padre è molto rigido e immagino che tenga molto alle formalità, potresti insinuare in lui, per mezzo di tua madre, il dubbio che tu non abbia ancora presentato nessuna a casa perché pensano (i tuoi coetanei, ovviamente inventi) che tu sia gay e che per te non è così ma dovresti avere la possibilità di fare una vita più da giovane

Per quanto riguarda le cose che ti spacca, puoi sempre denunciarlo spiegando la situazione ai carabinieri (per questi casi umani sono molto più comprensibili di quanto vogliano far credere) e così loro verranno a casa vostra e intanto l'uomo tutto d'un pezzo di tuo padre si prende uno spauracchio e poi la ritiri subito appena lui ti garantisce concretamente che non ti rovinerà più le cose (ripetere l'operazione finché il soggetto non capisce chi è l'uomo ora) -->nel frattempo i carabinieri si ricorderanno la situazione e saranno più propensi ad ascoltarti (ogni volta che tuo padre schizza male fotografa i danni e conserva le foto)

In ogni caso l'unica invidia che percepisco è quella di tuo padre nei confronti di un figlio che vive la giovinezza nel 2016 mentre lui è stato cresciuto nel dopoguerra in un collegio di store e con un padre gerarca fascista --> la combo perfetta per creare bombe a orologeria umane

Disclaimer: nutro profondo rispetto e ammirazione (e sana invidia) per il "mondo gay" (mediamente più sensibili e intelligenti) ma ho suggerito quella cosa di insinuare il "dubbio gay" perché credo sia una cosa che tuo padre percepisce come sbagliata, una grave onta ai danni del sangue del suo sangue quindi non va decontestualizzata

N.B. le discoteche non sono il mio campo e quelle rare volte che per pace sociale ci vado non vedo l'ora di uscire da quella bolgia perché io mi trovo meglio ad approcciare di giorno nei luoghi chiusi (università, bar, code,....) quindi non è un problema. Ma se ritieni che per te sia essenziale la night life parla con Zema che lui è il re delle notti in disco di (quasi) tutta Italia (dico quasi perché si sa che il Molise non è pervenuto --> perdonate la battuta scontata ma dovevo alleggerire sto pippone :D)

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michelep95

No , non dico questo ma se gia so che non cambierà allora per risolvere la situazione dovrò provare su un altro fronte . Il fronte giusto dovrebbe essere trovare un lavoretto , prendere la patente . Queste mi sembrano le uniche soluzioni al momento . Quando mi laureerò allora potrò andare via di casa e iniziare a vivere .

ma per il limite alle uscite serali della mezzanotte e mezza, che faresti? quando parli di lavoretto ti riferisci a qualcosa che ti costringerebbe a trattenerti oltre quell'ora?

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michele.seduction

Salve Ragazzi ,

ieri io e mio padre ci siamo fatti l' ennesima litigata e ho approfittato la situazione per vomitarli tutto quello che avevo da dire . Ha detto che se devo tornare alle due glielo devo chiedere , non so se ha accettato però l' ho visto un minimo incline al dirmi di sì , grazie anche all' intercessione di mia madre . Vediamo come vanno le cose sabato e gli sviluppi . Domani vorrei fare alcune considerazioni su questo post .

Un Saluto

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Io ho buttato fuori di casa di peso mia nonna che se non c'era mia madre rotolava giù per le scale per UNA SOLA FRASE!

A casa mia comando io. Ognuno ha le sue libertà, ma comando io.

Io ricordare a tuo padre che a 70 anni, un femore che si rompe non cammina più come prima e gli incidenti capitano.

Non deve minimamente essere pensabile che prenda a martellate un computer, seriamente, io non lo vedrei nemmeno più come persona ma solo come un individuo disturbato che ha rotto una cosa mia per problemi suoi irrisolti.

MAI.

Tu devi essere libero di andartene. Vai all'estero, trovati un lavoro e mantieniti. Pagati gli studi quando sarai del tutto autonomo. Ho fatto così io.

Caratteri diversi ed esperienze diverse. Ma io lo avrei massacrato di botte da tempo. Lo avrei messo nella condizione di chiedermi se posso tornare prima e non di impormelo.

Io sono convinto che l'educazione ed il rispetto siano cose importante. La dittatura no.

Tu dici che non è un tiranno.... ma ne sei sicuro?

Non ti picchia perchè sa che in un momento di rabbia e adrenalina dei tuoi 19 anni, gli rompi 4 costole e gli perfori un polmone.

Chi mi conosce sa che mi manca mio padre, l'ho amato e lo amo ancora. Ma la prima cosa che ho fatto quando è morto è stato lasciare il liceo scientifico e darmi all'istituto tecnico delle attività sociali nel serale, lavorando 8 ore al giorno.

Il liceo lo aveva scelto lui. Mi sono fatto bocciare e mi aveva obbligato ancora.

Una sola volta siamo arrivati alle mani... aveva vinto lui. 190 cm x 100 kg.,.. Nonostante fosse zoppo con un sostegno per camminare mi ha dato un ceffone che sono svenuto. Avevo 14 anni. I miei pugni dubito li abbia sentiti. Me ne aveva dati 3 di vantaggio.

Nonostante avessi in testa 8 anni di arti marziali, c'è una cosa che nessun insegnate ti spiega. Se l'avversario è alto un metro più di te e pesa più del doppio... bè... perderai.

Io credevo veramente di vincere. Di scivolare di lato e colpire.... ma se quando colpisci non fai male... è inutile.

Questò l'ho capito quando sono diventato istruttore. Allievi che erano anni che facevano arti marziali ma erano alle medie, non facevano abbastanza male. Adulti che non erano aggraziati, ti portavano via un dente.

Per questo ho lasciato la mia scuola di arti marziali e sto scrivendo la mia.

Tu sei più forte, più veloce e più mentalmente reattivo. Non dovresti temerlo, perchè da come lo descrivi, l'unica cosa che ti da sono i soldi per vivere.

Quelli puoi prenderli da solo.

Il tuo non è un padre... è un bimbo vecchio.

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Per una questione economica, magari riuscire a prendere la borsa di studi all'universita' ti puo' dare una buona mano, capisco il problema economico e' un'aggravante forte, qui i consigli di bruschetta sono ottimi.

Erasmus, lavoro nel weekend/estivo possono essere ottimi punti di partenza per te.

Un altra fonte a cui attingere e' internet, nel senso provare con il lavoro da remoto.

Non mollare e appena hai un piccolo capitale che ti fa vivere tranquillo quei 6 mesi/1 anno, vattene!

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