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domanda su psicologia 40enni single e attrazione fisica/sessuale


comasca86

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http://m.ilmattino.it/societa/articolo-1776003.html

Beh, direi che non c'è davvero più un motivo al mondo per farsi infinocchiare. 

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1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

Ah, ma non si trattava di dare ascolto. Si trattava di chiedere il permesso al capo tribù. (O a suo padre).

Uno da innamorato ha tutto il diritto di essere incapace mentalmente, e questo lo porta certamente a fare sesso, a sognare ed eventualmente a figliare.

Figliare significa che può nascere una relazione di 4-7 anni, bene. 

Ma non si può circuire quell'incapace lasciato senza nessuno al timone, e, in base a quel sentimento, fargli firmare un contratto capestro. 

Quel contratto ha valore nullo in una società civile. 

E' come se ti fanno ubriacare poi ti portano dal notaio a firmare una cessione immobiliare. 

Non solo è nullo, ma deve essere messo in stato di fermo il notaio. 

E così il prete o il sindaco che hanno agito come complici. 

Ma è proprio per pararsi il culo da questo, perché lo sanno, che è un reato, quello che stanno facendo, che quando ti sposi anche se non hai ospiti devono esserci due testimoni che danno l'ok a sposarsi e che, si suppone, ragionano e uno di loro dovrebbe essere il tuo amministratore di sostegno. 

Invece la gente crede che questo crimine sia una festa e chiede agli amici o al cuginetto di fargli da testimone e questi cuginetti credono si tratti di comprare loro le fedi. 

Mentre sarebbero quelli che dovrebbero impedire questo crimine, questa circonvezione d'incapace, e sui quali viene scaricata la pesante responsabilità morale e legale del prete o del sindaco. 

Perché è un reato grosso, far contrarre un contratto economico con clausole a vita ad una persona in stato di innamoramento. 

Si fa tutti finta che non lo sia, ma una società civile che permette questo, dovrebbe parimenti permettere il cannibalismo. 

 

Tre che vanno d'accordo le "sposerei". (Non certo sottomettendomi all'autorità ecclesiastica o statale, sarebbe come farmi sposare dai topi, i topi li ammazzo se mi entrano in casa, inteso, dovrebbe essere un'unione riconosciuta dalla Dark Alliance). 

Non ho problemi ad impegnarmi con una persona, anzi, per me va benissimo che la relazione duri a vita. Ben dopo l'innamoramento, i collanti che preferisco sono l'affetto e il rispetto, la stima e la "sorellanza"...  E la mia parola vale più dei documenti della chiesa o dello stato con cui un avvocato può giocare allo scarabeo. 

Però, ho solo il pollice e l'indice per determinare la durata della relazione e quindi della mia parola. 

La prima volta che una contesta dove infilo il cazzo, si alza il pollice e dico uno. 

Quando si alza l'indice e dico due, tutte le catene sono spezzate, tutti gli accordi gettati nel fuoco. 

Per il resto, ho detto sei mia ad una che me ne ha fatte di ogni, mi ha fatto venti volte come numero e tre volte come intensità le cose peggiori che leggiamo nei tormenti degli ignavi e lamentosi, e l'innamoramento è finito da un bel po'. 

Ma questo non mi fa alzare il pollice e dire uno. 

E non mi impedisce di volerle bene. 

Poi scappa, si fidanza sei mesi, torna, per me non è successo niente, non ha contestato dove infilo il cazzo. Non è mai andata via, nemmeno faccio strane feste. Un anno o dieci anni, non importa, i miei sentimenti sono sempre quelli. 

Un'altra non è più giovane e sono stato messo davanti al bivio diverse volte da ragazze estremamente più belle e fresche, di cui ero anche innamorato, chiedendomi di fare la scelta tra loro o lei, e il mio padrone non mi ha permesso di finire circuito perché incapace e innamorato. 

Mi ha preso per i capelli, ho fatto il mio pianto, ci mancherebbe, e ho detto scelgo lei. 

Perché mi appartiene. 

Perché non ha contestato dove infilo il cazzo. 

Non trovo inconcepibile che le persone possano collaborare e sostenersi, amarsi e rispettarsi a vita. 

Trovo inconcepibile che ad esempio una ragazza più bella e più giovane possa, sfruttando quello stato di irrazionalità e incapacità di intendere e volere, farmi cadere così in basso da dire ciao e abbandonare una donna meno bella e meno giovane che mi ha sempre rispettato. 

E con la monogamia, questo dilemma, questa illusione di scelta, ce l'hai di continuo. 

 

Non è una scelta, perché non hai tre opzioni. 

 

E' un dilemma. 

 

Se abbandoni tua moglie per una che ti fa innamorare, stai bene ma tua moglie sta di merda e sei davvero una merda. 

Se lasci perdere quella che ti fa innamorare, per rispettare tua moglie, tua moglie sta bene, ma tu passi il resto della vita a contorcerti e piangere di nascosto. 

 

Non è una scelta. 

La scelta è quando hai la terza opzione. 

 

Se poi non le va bene... alla giovane... scelta sua. 

 

Mio nonno, quello del racconto, ha basato la sua linea di rispetto sull'obbedienza. 

Ad alcuni maschi la sensazione di obbedienza dà euforia, li fa sentire forti, ascoltati. 

A me fa sentire debole, nel fragile ruolo del ruler, topped from the bottom, come capisce bene una donna. 

Io sarò meno maschio, ma nessuna persona che ho scelto è mai stata "uccisa" per aver disobbedito, la mia vita è piena di "cadaveri" di gente gelosa. 

Sei

Un

Caxxo

Di

Genio.

DOVEVO ripetertelo dopo questo post (XD)

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BrianBoru
18 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

La varietà sessuale per un maschio maturo sessualmente non è un'opzione. 

Non lo è mai stata e non lo sarà mai. 

La fedeltà sessuale maschile non ha mai fatto parte di alcun tipo di contratto fino a pochi anni fa per malinterpretate questioni di parità, malinterpretate al punto che sullo stesso piano semantico ci si potrebbe mettere l'obbligo per i maschi di portare i tacchi e la gonna per parità. 

Al fine di avere un primogenito certo, cui lasciare i ferri del mestiere o i campi, e al fine di unire i possedimenti di più famiglie, si è creata questa cosa del fare una madre legittima, mater monium. 

Questa madre ha la garanzia che i suoi figli sono gli unici legittimi di quell'uomo. 

Al fine di garantire la certezza del primogenito, si è creato il fidanzamento. 

 

Il fidanzamento non è il cambio di stato su facebook

 

E' sei mesi antecedenti il matrimonio, in cui nessuno può scopare quella donna, guardata a vista dai parenti di lui e di lei, e nemmeno lui può scoparla. 

 

Non per arrivare casta al matrimonio. 

 

Perché se nemmeno lui la scopa e lei però ha il pancione, allora sappiamo che non è lui il padre del primogenito... 

 

E in sei mesi un pancione si vede. 

Quindi se l'hanno ingravidata prima del fidanzamento, si vede che è pregna in quei sei mesi.

Durante, il fidanzamento, è guardata a vista giorno e notte, e pure col fidanzato può solo passeggiare seguita dai parenti. 

 

Non per bigottismo riguardo al sesso

 

Ma perché diversamente sarebbe invalidato tutto il senso del matrimonio, che è dare un figlio legittimo e realmente di quel maschio come garanzia sul contratto di assistenza economica e mentale che lei richiede. 

 

A quel punto c'è la luna di miele. 

 

Che non è un viaggio alle maldive col tour operator. 

 

E' un mese chiusa in casa senza possibilità di uscire sempre sotto cazzo. 

 

Fino a che non è pregna ragionevolmente di lui. 

 

E a quel punto, se dopo sei mesi nasce una femmina, sono cazzi. 

 

E non perché la gente odia le femmine. 

 

Ma perché quel primo figlio, è l'unico di cui la paternità è ragionevolmente probabile che sia di lui. 

 

E questo significa che quando avrà poi il primogenito maschio cui lasciare il terreno di famiglia o il mulino o quel che è, questo sarà al 30% di qualcun altro. 

 

In tutto questo, non è neppure messo in discussione che lui abbia le amanti per l'amore e le puttane per il sesso

 

Stiamo parlando di un contratto economico tra famiglie. 

 

Non di quei 2-36 mesi d'amore. 

 

Peraltro, contratto economico tra famiglie che ai tempi dell'antica roma, dove ancora non erano arrivati gli estremisti palestinesi ad imporre la monogamia di matrimonio e il matrimonio a vita, quando un uomo sposava una donna per volta (per chiuderla fino alla gravidanza in certezza della paternità) ma comunque diverse donne in sequenza, era il collante di quelle famiglie potentissime che, come vere e proprie multinazionali, tenevano in piedi l'impero romano. 

 

Poi arrivò la monogamia imposta. 

 

A quel punto un uomo potente non poteva più legarsi a cinque famiglie potenti e fare 10 fili legittimi con 5 donne, no. 

 

Ne aveva 2 legittimi, e 8 in giro senza diritti e senza potere, disfando il tessuto sociale di potere di tutto l'impero. 

 

E bum, l'impero più grande di tutti i tempi, cadde sotto la scure ebraica (dove, peraltro, se ci possiamo trovare da ridere, il matrimonio era in poligamia). 

 

E siamo a Renzi autoeletto, al papa che si espone molto ideologicamente condannando il terrorismo in pubblica e all'invasione di massa dell'Europa. 

 

2016. 

 

Vediamo a cosa serve, cosa ci guadagna, un uomo, ad entrare in relazione castrandosi e sopportando tutto il maledetto giorno di dover risolvere in due problemi che da solo non aveva. 

 

Dal 1976 i figli illegittimi hanno gli stessi diritti. E questo invalida il senso di impegnarsi ufficialmente. Intendo che lo invalida anche per lei. 

 

Quando prendi per te la figlia di un tizio, questo tizio non solo non ti paga, e profumatamente, ma ti guarda come se ti facesse un favore per un boccone di figa che con 30 euro dai cinesi ti facevano pure il massaggio prima del bocchino. 

 

Se per sfiga ci fai un figlio, con questa, non solo non hai nessun modo per impedirle che sia altrui, e non parlatemi di test del DNA sul bimbo, perché senza consenso della madre devi aspettare i 18 anni del bimbo e chiedere a lui, non solo. Ma lei ha un apparato legale perfettamente agguerrito contro di te per usare questo (tuo?) figlio contro di te in ogni modo. (Il fatto che qualcuna non lo faccia, non è un buon motivo per andare a vedere che carte ha, visto che per andare a vedere devi mettere sul piatto tutto quello che hai e sei adesso, e tutto quello che avrai in futuro).

 

Da alcuni anni la formula del matrimonio è cambiata, e ove prima intendeva che lui le fosse fedele economicamente e di sostegno in salute e malattia, oggi impone e prevede anche il fatto che lui abbia le amanti e le puttane come infedeltà e motivo di addebito del divorzio. 

 

Che è come dire che non puoi fare la pipì, e se verrai scoperto pagherai a vita. 

 

Inoltre, da alcuni anni, se gliela chiavano (esponendolo ad un rischio superiore a quello della morte, ossia vivere per far campare il figlio di un nemico, di un competitor) lui non solo non può risanare la cosa uccidendo chi l'ha chiavata e ripudiando lei (potenzialmente pregna di quello). 

 

Non solo. 

 

No, deve ingoiare, venire sul forum a piangere e sentirsi dire che non è abbastanza buddha se ci soffre. 

 

Poi c'è questa cosa, che non vogliono proprio capire.

 

Le amanti, erano per l'amore. Quella cosa che dura 2-36 mesi. 

 

Il matrimonio è un contratto economico e giuridico. 

 

Il quale non ha più alcuna forma e sostanza economica e giuridica. 

 

Ma la gente si lamenta che la crisi del matrimonio sia perché la gente si lascia nel 50% dei casi. 

 

La gente si lascia nel 50% dei casi perché sposa le amanti. E dopo un tot di mesi, finisce. 

 

La gente, invece di chiavare per amore, ha preso a sposarsi, costruendo quindi la propria casa sul fango. 

 

Ma il matrimonio è in crisi perché non esiste più, non ha più gli apparati giuridico economici che lo rendevano un compromesso disfunzionale (se in monogamia) ma comunque necessario in epoca agricola. 

 

E se tu stai chiedendo a quest'uomo di entrare in Ltr, mi chiederai... sì ma io mica voglio che mi sposi. 

 

Io voglio solo che si impegni con me e non viva più la sua vita sessuale, e magari convivere. 

 

Ecco... volevo arrivare qui. 

 

Il matrimonio ti portava a dover sopportare una donna, sentirla parlare di cazzate, sentirla argomentare contro di te con quel suo tono acido, ti portava a doverti guardare le spalle continuamente dai figli altrui nel suo grembo, e dal pubblico ludibrio e disonore derivante, ma lo facevi, con fatica e coraggio, perché era l'unico modo per avere braccia per i campi, un primogenito legittimo, una fusione con la famiglia di suo padre a livello economico. E mai lo avresti contratto se ti fosse stato chiesto di rendere conto di chi chiavavi, come viene fatto dal 1948 in italia. 

 

Insomma, avevi tutti i dispiaceri e i problemi extra di avere una addosso alle palle e di doverla stare ad ascoltare, ma almeno avevi la tua vita sessuale e sentimentale fuori di lì e quella fusione ti consentiva di prosperare e di avere un primogenito riconosciuto dal governo e quasi certamente tuo. 

 

Oggi... 

 

Tu vorresti chiedere ad un uomo di avere una semplice ltr, ossia...

 

Avere tutti i problemi da risolvere in due che da solo non ha e sta benissimo, di una convivenza forzata M/F

Avere l'assillo di una F che parla e soprattutto parla a lui e addosso a lui, anche nelle ore precedenti e successive al coito. 

Rinunciare all'amore, che ha la durata che ha e si vive con più persone, chiedendogli di dirti che il vostro, che dovrebbe essere collante di una appagante vita sessuale, e non di una castrante convivenza forzata, duri più di 36 mesi.

Rinunciare alla varietà sessuale che è, dopo aria e acqua, un bisogno che probabilmente sente più della fame di cibo. Pretesa assurda, nei riguardi di un maschio, utilizzata solo a fini di ricatto legale negli ultimi 60 anni.

Rischiare di fare un figlio con te che, legittimo o illegittimo, ti permetterà (se poi non lo farai è cosa che si vede a giochi fatti, non prima) di rovinargli la vita in ogni modo immaginabile, compreso il ricatto sessuale per cui se fa sesso con le donne, deve pagare suo figlio senza poterlo tenere sulle ginocchia. 

 

E vorresti chiedergli tutto questo senza dargli le uniche cose per cui è nata la ltr: 

- fedeltà sessuale assoluta tua e certezza della paternità garantita e suggellata col piombo 

- fusione economica con tuo padre che deve sborsare fior di quattrini per averne in cambio che lui si prenda in supporto mentale una donna. 

- un qualche vantaggio nell'avere dei figli (in epoca agricola sono braccia per i campi, in epoche non agricole sono bocche da sfamare e strumento di ricatto legale) 

- un qualche vantaggio ad avere un primogenito maschio cui lasciare le cartelle di equitalia. 

 

 

Io non dico che sarebbe un coglione. Ci mancherebbe. 

 

Dico che sarebbe pazzo. Contrario a qualsiasi interesse. 

 

E sai... 

 

Pazzi, irrazionali, lo siamo tutti. Quando ci innamoriamo. 

 

Sono molecole fatte apposta per farci chiavare senza pensare al rischio di avere dei figli che sono una rovina per la vita e un peso da portare per anni e senza alcun guadagno se non per la continuazione della specie. 

 

Questo lo si è sempre saputo, e quelle molecole le si è sempre espresse con le amanti, godendosi la pazzia e tenendola ben al di fuori dalla scelte economiche e di gestione di vita e convivenza. 

 

Per cui... 

 

Tu adesso hai due strade davanti a te. 

 

1) Lo fai innamorare e gli fai la più meschina delle violenze che tu possa fargli: quando è pazzo, col tira e molla lo trascini in una convivenza basata sul fango, su sensazioni che finiranno in questione di mesi. Possibilmente facendogli firmare anche il finanziamento di 7 anni per rifare i mobili di casa tua. Tanto non capisce un cazzo e non ha un capo tribù che gli faccia da Master quando è in questo stato, un capo Clan. 

2) Vi vivete questa cosa bellissima che è l'amore con le sue pazzie, come sempre hanno fatto gli amanti, ossia coloro che si amano. Senza cercare di controllarlo, di avere possesso della sua vita, di massacrargli le palle per l'esigenza di varietà sessuale che finirà col crollo senile del testosterone insieme alla possibilità di avere erezioni, ve la vivete senza rompergli i coglioni, fino a che dura. 2 mesi? 2 anni? 5 anni? Bene, fate di ogni incontro un capolavoro, e se un dente da latte è destinato a cadere in sette anni, non è un buon motivo per strapparlo dopo due mesi perché tanto cadrà, quel dentino è lo strumento che serve per assaggiare il mondo, finché durerà. 

E se vuoi imboccare questa strada, quella delle persone adulte, ricorda una regola aurea: se lui ha esigenza di varietà sessuale e tu no, lui non se ne va in giro a dire che tu sei immatura e stupida perché non hai le sue medesime esigenze, pertanto, se tu hai l'esigenza di legarti addosso qualcuno e lui no, evita di permetterti di pensare che sia perché è immaturo o che dovrebbe avere le tue stesse esigenze. 

Le vostre esigenze sono diverse. 

Così come i vostri desideri. 

 

Scriveteli, fate una wish list, e negoziate insieme l'appagamento vicendevole di esigenze e desideri. 

 

Fatelo, perché se no non vi serve a niente, tirare la corda uno da una parte e una dall'altra e vedere se il compromesso al centro è sopportabile o insopportabile. 

 

E' una vita di merda. 

 

E la gente crede sia normale, perché vive senza averne un'idea. 

 

Realizza i suoi sogni, in cambio che realizzi i tuoi. 

 

Saranno 2 mesi, 2 anni o 20 anni, o 100, ma saranno valsi la pena. 

 

Per te e per lui. 

 

 

 

 

 

 

Amen !!!!

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Jumpy

Stamattina su Radio24, tra un cannolo siciliano e un cappuccino ascoltavo un paio di storie.

Da un lato la storia di una 30-40 e qualcosa, che raccontava come la la sua convivenza perfetta, fosse collassata nel giro di 3 anni perchè, sostanzialmente, lui lasciava le tazzine di caffè sporche in giro per casa. Non ricordo bene tutti i dettagli della storia, ma mi è rimasto impresso il casus belli: le tazzine di caffè sporche. La tipa ad un certo punto ha completamente sclerato, per delle cazzo di tazzine sporche.

Dall'altro lato la storia di un 50enne. 50enne con un matrimonio, voluto e poi dopo anni, finito. Ora, dopo tanti anni, raccontava, che nuovamente si era innamorato e probabilmente si sarebbe sposato, di nuovo. Innamorato, sposato... ma con la consapevolezza di un cinquantenne.

Lui infatti, continuava, era ben consapevole che l'innamoramento altro non è che una strategia evolutiva per spingerci a riprodurci e mantenere la coppia solida quel tanto che basta a garantire supporto ad eventuali figli... del resto ne aveva avuto riprova diretta, in prima persona. 

Però, concludeva, che senso avrebbe precludersi una nuova esperienza del genere soltanto perchè già si sa che prima o poi finirà?

Che senso ha negarsi una cosa che, sul momento, si trova bella ?

Sarebbe come evitare di vivere perchè "già si sa" che prima o poi moriremo tutti... 

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Nakama
1 ora fa, Jumpy ha scritto:

Stamattina su Radio24, tra un cannolo siciliano e un cappuccino ascoltavo un paio di storie.

Da un lato la storia di una 30-40 e qualcosa, che raccontava come la la sua convivenza perfetta, fosse collassata nel giro di 3 anni perchè, sostanzialmente, lui lasciava le tazzine di caffè sporche in giro per casa. Non ricordo bene tutti i dettagli della storia, ma mi è rimasto impresso il casus belli: le tazzine di caffè sporche. La tipa ad un certo punto ha completamente sclerato, per delle cazzo di tazzine sporche.

Dall'altro lato la storia di un 50enne. 50enne con un matrimonio, voluto e poi dopo anni, finito. Ora, dopo tanti anni, raccontava, che nuovamente si era innamorato e probabilmente si sarebbe sposato, di nuovo. Innamorato, sposato... ma con la consapevolezza di un cinquantenne.

Lui infatti, continuava, era ben consapevole che l'innamoramento altro non è che una strategia evolutiva per spingerci a riprodurci e mantenere la coppia solida quel tanto che basta a garantire supporto ad eventuali figli... del resto ne aveva avuto riprova diretta, in prima persona. 

Però, concludeva, che senso avrebbe precludersi una nuova esperienza del genere soltanto perchè già si sa che prima o poi finirà?

Che senso ha negarsi una cosa che, sul momento, si trova bella ?

Sarebbe come evitare di vivere perchè "già si sa" che prima o poi moriremo tutti... 

Per me il discorso del 50enne ha perfettamente senso, anzi, fa benissimo a farlo se è quello che lui desidera veramente e lo rende felice. 

Non tutti i maschi sono adatti a fare gli uomini.

L'importante è capire la propria natura e vivere in accordo con essa. 

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@Jumpy facessero allora contratti di matrimonio a tempo determinato o a chiamata. 

Perché tu chiedi che senso abbia evitare di sposarsi se sai che finisce. 

Ma sposarsi non è innamorarsi o viversi una relazione

È fare un contratto buttando un sacco di soldi, per poi buttare un sacco di altri soldi se finisce. 

E se già lo sai, che finisce, perché hai la testa da 50yo... goditi sta sensazione e vivetevela, ma lascia stare firmare e promettere certe cose ad alta voce davanti ai tuoi simili. 

Di base, chiunque contragga matrimonio, dovrebbe essere interdetto dai pubblici uffici perché è evidentemente un falso testimone, un millantatore e un evasore della sua stessa parola. 

Per me il 50 enne che hai citato merita l'esclusione dalla società. 

Capisco che della società in cui vive non gliene frega niente. 

E ne capisco anche i motivi. 

Ma lui ha appena affermato che mentirebbe sapendo di mentire, ad alta voce, impegnandosi e dando la parola sapendo che è una cazzata, davanti ad un gruppo di suoi simili e pari, per contrarre un contratto sociale valido. 

E che farebbe questo sfregio alla sua società, nel pieno dell'irrazionalità da follia amorosa, premeditandolo adesso che è lucido e avendo l'esperienza e gli strumenti per capire fin da ora che sia una cazzata, una menzogna. 

Se poi sapesse anche usare un abaco, capirebbe che è una menzogna di cui pagherà un bel po' di conseguenze economiche senza trarne alcun vantaggio... 

Ma.. Di nuovo. 

Ci Godo.

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3 ore fa, Jumpy ha scritto:

 

Da un lato la storia di una 30-40 e qualcosa, che raccontava come la la sua convivenza perfetta, fosse collassata nel giro di 3 anni perchè, sostanzialmente, lui lasciava le tazzine di caffè sporche in giro per casa. Non ricordo bene tutti i dettagli della storia, ma mi è rimasto impresso il casus belli: le tazzine di caffè sporche. La tipa ad un certo punto ha completamente sclerato, per delle cazzo di tazzine sporche.

 

Ha sclerato perché erano passati 36 mesi. 

Le tazzine da caffè, la tazza del cesso su, il dentifricio senza tappo, sono le scuse addotte dalla miss, non è reale. 

Nessuno dovrebbe davvero impegnarsi a sistemare le tazzine da caffè che usa dopo aver sentito questa storia, ognuno dovrebbe impegnarsi invece a rendere di ogni incontro per quei mesi un capolavoro, perché quei momenti da collezione saranno l'unica cosa che gli rimarrà nella vita quando lei sarà sclerata perché sono finiti i mesi. 

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ganimede
16 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Ah, ma non si trattava di dare ascolto. Si trattava di chiedere il permesso al capo tribù. (O a suo padre).

Uno da innamorato ha tutto il diritto di essere incapace mentalmente, e questo lo porta certamente a fare sesso, a sognare ed eventualmente a figliare.

Figliare significa che può nascere una relazione di 4-7 anni, bene. 

Ma non si può circuire quell'incapace lasciato senza nessuno al timone, e, in base a quel sentimento, fargli firmare un contratto capestro. 

Quel contratto ha valore nullo in una società civile. 

E' come se ti fanno ubriacare poi ti portano dal notaio a firmare una cessione immobiliare. 

Non solo è nullo, ma deve essere messo in stato di fermo il notaio. 

E così il prete o il sindaco che hanno agito come complici. 

Ma è proprio per pararsi il culo da questo, perché lo sanno, che è un reato, quello che stanno facendo, che quando ti sposi anche se non hai ospiti devono esserci due testimoni che danno l'ok a sposarsi e che, si suppone, ragionano e uno di loro dovrebbe essere il tuo amministratore di sostegno. 

Invece la gente crede che questo crimine sia una festa e chiede agli amici o al cuginetto di fargli da testimone e questi cuginetti credono si tratti di comprare loro le fedi. 

Mentre sarebbero quelli che dovrebbero impedire questo crimine, questa circonvezione d'incapace, e sui quali viene scaricata la pesante responsabilità morale e legale del prete o del sindaco. 

Perché è un reato grosso, far contrarre un contratto economico con clausole a vita ad una persona in stato di innamoramento. 

Si fa tutti finta che non lo sia, ma una società civile che permette questo, dovrebbe parimenti permettere il cannibalismo. 

 

Tre che vanno d'accordo le "sposerei". (Non certo sottomettendomi all'autorità ecclesiastica o statale, sarebbe come farmi sposare dai topi, i topi li ammazzo se mi entrano in casa, inteso, dovrebbe essere un'unione riconosciuta dalla Dark Alliance). 

Non ho problemi ad impegnarmi con una persona, anzi, per me va benissimo che la relazione duri a vita. Ben dopo l'innamoramento, i collanti che preferisco sono l'affetto e il rispetto, la stima e la "sorellanza"...  E la mia parola vale più dei documenti della chiesa o dello stato con cui un avvocato può giocare allo scarabeo. 

Però, ho solo il pollice e l'indice per determinare la durata della relazione e quindi della mia parola. 

La prima volta che una contesta dove infilo il cazzo, si alza il pollice e dico uno. 

Quando si alza l'indice e dico due, tutte le catene sono spezzate, tutti gli accordi gettati nel fuoco. 

Per il resto, ho detto sei mia ad una che me ne ha fatte di ogni, mi ha fatto venti volte come numero e tre volte come intensità le cose peggiori che leggiamo nei tormenti degli ignavi e lamentosi, e l'innamoramento è finito da un bel po'. 

Ma questo non mi fa alzare il pollice e dire uno. 

E non mi impedisce di volerle bene. 

Poi scappa, si fidanza sei mesi, torna, per me non è successo niente, non ha contestato dove infilo il cazzo. Non è mai andata via, nemmeno faccio strane feste. Un anno o dieci anni, non importa, i miei sentimenti sono sempre quelli. 

Un'altra non è più giovane e sono stato messo davanti al bivio diverse volte da ragazze estremamente più belle e fresche, di cui ero anche innamorato, chiedendomi di fare la scelta tra loro o lei, e il mio padrone non mi ha permesso di finire circuito perché incapace e innamorato. 

Mi ha preso per i capelli, ho fatto il mio pianto, ci mancherebbe, e ho detto scelgo lei. 

Perché mi appartiene. 

Perché non ha contestato dove infilo il cazzo. 

Non trovo inconcepibile che le persone possano collaborare e sostenersi, amarsi e rispettarsi a vita. 

Trovo inconcepibile che ad esempio una ragazza più bella e più giovane possa, sfruttando quello stato di irrazionalità e incapacità di intendere e volere, farmi cadere così in basso da dire ciao e abbandonare una donna meno bella e meno giovane che mi ha sempre rispettato. 

E con la monogamia, questo dilemma, questa illusione di scelta, ce l'hai di continuo. 

 

Non è una scelta, perché non hai tre opzioni. 

 

E' un dilemma. 

 

Se abbandoni tua moglie per una che ti fa innamorare, stai bene ma tua moglie sta di merda e sei davvero una merda. 

Se lasci perdere quella che ti fa innamorare, per rispettare tua moglie, tua moglie sta bene, ma tu passi il resto della vita a contorcerti e piangere di nascosto. 

 

Non è una scelta. 

La scelta è quando hai la terza opzione. 

 

Se poi non le va bene... alla giovane... scelta sua. 

 

Mio nonno, quello del racconto, ha basato la sua linea di rispetto sull'obbedienza. 

Ad alcuni maschi la sensazione di obbedienza dà euforia, li fa sentire forti, ascoltati. 

A me fa sentire debole, nel fragile ruolo del ruler, topped from the bottom, come capisce bene una donna. 

Io sarò meno maschio, ma nessuna persona che ho scelto è mai stata "uccisa" per aver disobbedito, la mia vita è piena di "cadaveri" di gente gelosa. 

vedi aivia a mio avviso , e sono sicuramente in buona compagnia degli altri utenti del forum, tu esprimi concetti assolutamente condivisibili (per quanto mi riguarda) ed io credo che un uomo che avesse le conoscenze e la cultura che tu dimostri in materia potrebbe evitare tantissimi guai....

e chissà quanti che ancora non hanno conosciuto questo punto di vista ( o che  se l'hanno consciuto è stato da altri uomini non in grado di trasmettere loro i concetti come indubitabilmente tu sai fare...e quindi la cosa è scivolata via e non ha lasciato traccia..)  potrebbero farlo leggendoti...

ma la verità è che , da quel che vedo io, la maggior parte di loro ignora tutto questo e continua a sposarsi e figliare e vivere felice e contento fino a quando arriva il massacro della separazione...

ma per fortuna, anche una parte dei separati poi trova una ragione per rialzarsi nei figli e una certa parte di loro riesce anche a mantenere rapporti civili con le compagne ed a vivere una vita positiva lo stesso nonostante il netto peggioramento della situazione economica...

io comunque ho sincera ammirazione per questi uomini se non altro per la forza necessaria a superare eventi così devastanti...

ci sono addirittura uomini che ripetono lo stesso errore e hanno più matrimoni falliti alle spalle e figli di varie compagne da mantenere ( questi sono naturalmente benestanti, evidentemente la loro posizione economica è tale da permettere loro errori e capricci che ad un uomo normale costerebbero la miseria a vita...)...

chissà quanti di loro, se ti avessero letto, avrebbero cambiato idea o avrebbero comunque perseverato nella loro strada....difficile dirlo...è questione a anche di attitudini personali oltrechè di conoscenza ...

 

Modificato da ganimede
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18 minuti fa, ganimede ha scritto:

 

chissà quanti di loro, se ti avessero letto, avrebbero cambiato idea o avrebbero comunque perseverato nella loro strada....difficile dirlo...è questione a anche di attitudini personali oltrechè di conoscenza ...

 

Nessuno. 

E' come dire a qualcuno di non guidare da ubriaco. 

Lo capisce fino a che è sobrio poi, se è ubriaco, guida. 

Serve un amico sobrio che guidi per te quando sei ubriaco, anche a forza, non uno che quando sei ancora sobrio ti dice cosa è giusto per te. 

Nessuno può seguire dei consigli per quando non ragionerà. 

Ognuno può invece eleggere un padrone, un amministratore di sostegno. 

 

Una volta ero in I-Itis appena interrotta bruscamente con una violenza assurda, non ragionavo, e pubblicai un video patetico su fb. 

 

Credi che nessuno mi avesse mai spiegato di non farlo? No, io stesso lo insegnavo agli altri. 

Ma ero "ubriaco". 

 

Così, un uomo che conosco da quando ho 14 anni, che ha sempre avuto per me un ruolo di mentoring perché prima mi era insegnante di arti marziali, poi di materie di mio interesse, ecc... 

Appena ha visto il video, senza stare a spiegarmi motivazioni che avrei potuto insegnargli io, mi ha scritto:

 

"Che cazzo fai! Togli immediatamente quel video". 

 

Ecco, tanto ci voleva? 

 

L'ho tolto. Immediatamente. 

 

I testimoni di nozze non sono il tuo amico che si mette il vestito della festa. 

 

Sono quelli cui il prete o il sindaco scaricano la responsabilità morale della tua scelta, perché sono quelli che danno l'ok e dicono che sei libero da pressioni e capace di intendere e volere. 

 

Sono l'amico sobrio che dovrebbe guidare al posto tuo anche dandoti un pugno se necessario. 

 

E invece cosa fanno? 

 

Ti mettono al volante e fanno le foto da mettere su fb mentre ti prendono per il culo. 

 

Credi fosse "fallocrazia" se in passato tu senza il benestare del tuo capoclan (padre, capofamiglia o capo tribù) non ti potevi sposare? 

 

Non si tratta di informare, si tratta di prendere il timone per chi lo ha perso. 

Modificato da ^'V'^
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Vincent8

Credo che le prime 3 risposte max 4 siano state le piu complete ed esaurienti. Seppur non erano esattamente le cose che voleva leggere l'utentessa Comasca86

 

Riprendo una frase citata da un altro utente in tread simili(sezione Trombamicizia).

La trombamicizia è l'equivalente della friendzone per la donna.

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