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Come farlo investire... per Milf


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Asia

Lol, una complottista!!1!1!

Scherzi a parte penso sia normale che un video sia costruito, si parla davanti a una telecamera e c'è la difficoltá del monologo. Ci sta pure che venga innaturale parlare fluidamente come se ci si rivolgesse a una persona in carne e ossa. 

Ti ho posto la domanda perchè il tuo modo di parlare mi ha rimembrato noiosissime lezioni di teatro in cui insegnavano a modulare la voce e veicolare sensazioni. Hai avuto esperienze di questo tipo? Che tu provi quelle emozioni è indubbio, l'ho specificato prima

Poi usi la maschera, foglio, musica ecc. per far passare concetti, è palese che che non sia un'improvvisata. 

Mi pare tu abbia intravisto nelle mie parole giudizi che non ho espresso...perchè inesistenti. Vi era solo curiositá.

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BrianBoru

Non è certamente un video fatto così, con imperizia.

E' evidente che ci sono una serie di tecniche di comunicazione e trasmissione delle emozioni.

Ma non si tratta di essere complottisti. Cosa c'entra evocare il complottismo ?

Ognuno comunica meglio che può. O vogliamo tornare alle discussioni in cui comunicare = manipolare tipiche di quando si parla di PNL  o simili ?

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Nakama

Povera luna, anche se bella e luminosa non se la caga mai nessuno.

Maledetto dito, non capirò mai il segreto del suo fascino.

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^'V'^
Adesso, Asia ha scritto:

Lol, una complottista!!1!1!

Scherzi a parte penso sia normale che un video sia costruito, si parla davanti a una telecamera e c'è la difficoltá del monologo. Ci sta pure che venga innaturale parlare fluidamente come se ci si rivolgesse a una persona in carne e ossa. 

Ti ho posto la domanda perchè il tuo modo di parlare mi ha rimembrato noiosissime lezioni di teatro in cui insegnavano a modulare la voce e veicolare sensazioni. Hai avuto esperienze di questo tipo? Che tu provi quelle emozioni è indubbio, l'ho specificato prima

Poi usi la maschera, foglio, musica ecc. per far passare concetti, è palese che che non sia un'improvvisata. 

Mi pare tu abbia intravisto nelle mie parole giudizi che non ho espresso...perchè inesistenti. Vi era solo curiositá.

Una volta mi hanno preso a fare il protagonista di un cortometraggio, con la allora Miss Veneto, non perché mi fossi proposto, ma perché fui consigliato per motivi di aspetto da comuni conoscenti, e recitai così da cani la mia parte che non fu nemmeno mai montato e non ne ho neppure una scena per ricordo. 

E nemmeno dovevo guardare in camera. 

Guardare in camera è più difficile. 

È più facile per una foto, è (per me) difficile per parlare mezz'ora. 

La prima volta nella vita che l'ho fatto, ho fatto tanto schifo che quel video è usato ovunque per screditarmi e darmi del coglione incapace di comunicare e pertanto incapace di farlo nella vita reale, e pertanto un personaggio falso. 

Poi a furia di webinar in diretta live guardando in cam e parlando per 3 ore di fila ho iniziato piano piano piano ad abituarmi e ad essere più spontaneo e meno teso. 

Forse qualcuno ci è nato portato, ma io quando parlo dal vivo giro con gli occhi ovunque e guardo in varie direzioni. 

Farlo davanti ad una cam non è bello. 

Allora allo sforzo di essere naturale guardando in cam, che mi ci devo ancora abituare del tutto, ci devo aggiungere lo sforzo di guardare il vetro tondo. 

E non è facile, perché le cose da dire le trovo guardando in giro, nella vita reale. 

Trovarle fissando la cam mi tende molto e puntualmente finisce che quando finisco mi rendo conto che volevo dire altro, fare un esempio diverso o che ho interamente tralasciato un argomento. 

E ti rendi conto che più riesco a non essere teso e ad essere spontaneo e me stesso, più mi abituo alla cam e familiarizzo con la sensazione... Più c'è gente che scrive "si vede che è una messinscena costruita"?

Ma magari! 

Magari quando premo il tasto rec e si accende il pallino rosso fossi così sereno e sgombro mentalmente da mettermi anche a decidere i dettagli oltre alle parole.

Per ora mi accontento di stare familiarizzando con la cam e di riuscire ad essere più live che all'inizio, in cui ero visibilmente impacciato. 

Ps. La maschera, la frusta, la coda, il foglio, sono tutti oggetti che avevo lì a portata di mano in ufficio e c'è più improvvisazione di quel che forse sembra, anche perché potendo registrare e decidere, non essendo in diretta, mi sono detto... Metti rec, luce rossa e fai quel che ti viene, tanto possiamo tagliare, rifare...aggiungere... 

Invece è stata buona la prima... 

A parte lo strappo del foglio. 

Che quando lo feci ad una milf guardando il foglio venne perfetto. 

Nel video, guardando in cam, la prima volta ho strappato male e allora foglio nuovo e buona la seconda. 

Ps. Gtc la prima cosa che mi ha scritto è stata se mi sentissi male o fossi malato... Dato che per dare più ombra alla stanza ed avere l'effetto che volevo ho accettato di solcarmi il viso di rughe e di sembrare a pezzi e segnato dalla  consunzione. 

Non mi sono pettinato, e ho accettato di brillare in viso di sudore invece che spegnere e andarmi a prendere una qualche polvere mat, perché mi sentivo più a mio agio del solito e non volevo perdere quella sensazione. Se non di flusso, perché ancora me ne manca un bel po', almeno di non blocco, di non tensione. 

 

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26 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Una volta mi hanno preso a fare il protagonista di un cortometraggio, con la allora Miss Veneto, non perché mi fossi proposto, ma perché fui consigliato per motivi di aspetto da comuni conoscenti, e recitai così da cani la mia parte che non fu nemmeno mai montato e non ne ho neppure una scena per ricordo. 

E nemmeno dovevo guardare in camera. 

Guardare in camera è più difficile. 

È più facile per una foto, è (per me) difficile per parlare mezz'ora. 

La prima volta nella vita che l'ho fatto, ho fatto tanto schifo che quel video è usato ovunque per screditarmi e darmi del coglione incapace di comunicare e pertanto incapace di farlo nella vita reale, e pertanto un personaggio falso. 

Poi a furia di webinar in diretta live guardando in cam e parlando per 3 ore di fila ho iniziato piano piano piano ad abituarmi e ad essere più spontaneo e meno teso. 

Forse qualcuno ci è nato portato, ma io quando parlo dal vivo giro con gli occhi ovunque e guardo in varie direzioni. 

Farlo davanti ad una cam non è bello. 

Allora allo sforzo di essere naturale guardando in cam, che mi ci devo ancora abituare del tutto, ci devo aggiungere lo sforzo di guardare il vetro tondo. 

E non è facile, perché le cose da dire le trovo guardando in giro, nella vita reale. 

Trovarle fissando la cam mi tende molto e puntualmente finisce che quando finisco mi rendo conto che volevo dire altro, fare un esempio diverso o che ho interamente tralasciato un argomento. 

E ti rendi conto che più riesco a non essere teso e ad essere spontaneo e me stesso, più mi abituo alla cam e familiarizzo con la sensazione... Più c'è gente che scrive "si vede che è una messinscena costruita"?

Ma magari! 

Magari quando premo il tasto rec e si accende il pallino rosso fossi così sereno e sgombro mentalmente da mettermi anche a decidere i dettagli oltre alle parole.

Per ora mi accontento di stare familiarizzando con la cam e di riuscire ad essere più live che all'inizio, in cui ero visibilmente impacciato. 

Ps. La maschera, la frusta, la coda, il foglio, sono tutti oggetti che avevo lì a portata di mano in ufficio e c'è più improvvisazione di quel che forse sembra, anche perché potendo registrare e decidere, non essendo in diretta, mi sono detto... Metti rec, luce rossa e fai quel che ti viene, tanto possiamo tagliare, rifare...aggiungere... 

Invece è stata buona la prima... 

A parte lo strappo del foglio. 

Che quando lo feci ad una milf guardando il foglio venne perfetto. 

Nel video, guardando in cam, la prima volta ho strappato male e allora foglio nuovo e buona la seconda. 

Ps. Gtc la prima cosa che mi ha scritto è stata se mi sentissi male o fossi malato... Dato che per dare più ombra alla stanza ed avere l'effetto che volevo ho accettato di solcarmi il viso di rughe e di sembrare a pezzi e segnato dalla  consunzione. 

Non mi sono pettinato, e ho accettato di brillare in viso di sudore invece che spegnere e andarmi a prendere una qualche polvere mat, perché mi sentivo più a mio agio del solito e non volevo perdere quella sensazione. Se non di flusso, perché ancora me ne manca un bel po', almeno di non blocco, di non tensione. 

 

Umanità. Io vedo solo questo.

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Jumpy
17 ore fa, Anciaki ha scritto:

A me non si apre il fullscreen

A me si apre in fullscreen solo da Fb... credo come a tutti...

4 ore fa, Asia ha scritto:

Mi chiedevo se questo modo di comunicare, di indurre emozioni tramite pause e sospiri l'hai appreso da qualche libro o sperimentando. Sicuramente hai delle emozioni legate alle parole, l'argomento immagino ti stia a cuore, ma la comunicazione in questo video è palesemente costruita, studiata. Non ho potuto non notare quei respiri/ansimi mentre ti rivolgevi a quella che definisci la Dea. Molto astuto.

Nel momento in cui siamo in un contesto pubblico, istantaneamente, mettiamo una maschera, che ne siamo consapevoli o meno.

Tra l'altro, in questi giorni, mezzo forum sta dietro un utente talmente artefatto, finto e costruito, che neanche si capisce se è maschio o femmina.

IMHO meglio esserne consapevoli, non tanto per fingere (a meno che non hai di fronte un totale idiota... perderesti credibilità alla prima incongruenza), ma per veicolare al meglio il messaggio.

Messaggio che, tra l'altro, sta nell'ultimo minuto.

Ad un maschio sarebbe bastato quell'ultimo minuto.

Rivolgendosi a delle donne invece è servita tutta la coreografia precedente per far passare, al meglio, quell'ultimo minuto...

3 ore fa, Asia ha scritto:

la maschera, foglio, musica ecc. per far passare concetti, è palese che che non sia un'improvvisata. 

 

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Zupper

mettere la miss nel tavolo dei bambini che colorano senza uscire dagli spazi.

 

Bene...

Sembra facile...

Miss sei tu? O tu sei la Dea.

Chi è chi? Dove finisce miss e inizia dea?

Perché purtroppo a volte, o spesso, o sempre, non trovo il confine.

Individuare il luogo nel mio corpo dal quale arriva la voce non è sufficiente a capire chi stia parlando.

Mi capita soprattutto con l ira. Ira, non rabbia.

E allora sei tu miss che ti senti offesa?

O è la dea ad esser stata calpestata?

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^'V'^
3 ore fa, BrianBoru ha scritto:

Non è certamente un video fatto così, con imperizia.

E' evidente che ci sono una serie di tecniche di comunicazione e trasmissione delle emozioni.

Ma non si tratta di essere complottisti. Cosa c'entra evocare il complottismo ?

Ognuno comunica meglio che può. O vogliamo tornare alle discussioni in cui comunicare = manipolare tipiche di quando si parla di PNL  o simili ?

Diventerò più bravo, a montare e post produrre i video. 

È dannatamente difficile e sto imparando tutto da solo mentre ho altro da fare. 

Quindi saranno sempre più belli e spettacolari come piace a me. 

E avrò anche persone capaci ad aiutarmi. 

Due anni fà girò per la rete un video carino ma "fatto in casa" su un vecchio che spiegava a due ragazze i vantaggi di essere milf o teen. 

Era carino. Ti facevi una risata. 

Se non stavi cercando di imparare a fare video decenti forse nemmeno ti saresti accorto dei credits, delle scritte alla fine su quanti erano serviti per girare e montare quei cinque minuti di video. 

Erano un sacco di figure professionali e di appassionati, i loro nomi non finivano più. 

Io faccio tutto da solo come lo spazzacamino di Mary Poppins quando suona. 

E diventerò sempre più bravo e veloce. 

Nel frattempo diventerò più naturale e spontaneo col parlare in cam, oggi lo sono stato molto più che nei primi webinar e certamente cento volte di più che in quel video ridicolo sul prato che molti sul web a buona ragione usano per insultarmi. 

Se mentre sale il livello artistico dei miei video e la mia padronanza degli aspetti tecnologici... Sale al contempo la mia familiarità con l'obiettivo e la mia capacità di improvvisare senza slide o mind maps, la mia spontaneità davanti a quel rec con puntino rosso che prima mi tagliava il fiato e all'improvviso non sapevo cosa dire... 

Se quindi sarò sempre più come dal vivo e spontaneo mentre al contempo sarò più capace di girare video decenti e montarli... 

Dovrò ancora sentire 'sta paranoia delle "tecniche" di comunicazione e trasmissione delle emozioni?

Perché se parliamo della musica o della pioggia di petali... 

Allora alzo le mani e mi scuso perché non avevo capito nulla. 

Ma quelle cose in ogni caso le faccio sul momento in fase di montaggio per una mia ricerca del bello, di un bello che piaccia a me e mi rappresenti. 

Ma se parliamo del fatto che più sono spontaneo davanti a quella cam che mi taglia la voce, più ci familiarizzo e divento uguale a come sono in casa con gli amici, più sono definibile come uno che usa tecniche di comunicazione o di "trasmissione delle emozioni"...

Allora ci vedo della paranoia. 

Da bambino stavo ore a guardare un pittore di strada. 

Osservavo ogni pennellata su quella tela incantato. 

Poi faceva una pausa, asciugava il pennello in uno straccio, ci mescolava dei colori ad olio e lo fissavo. 

Eravamo in una strada piena di gente di fretta, asfalto e clacson. 

Ma volevo vedere cosa avrebbe fatto con quei colori appena mischiati. 

E così mi ritrovavo con la bocca socchiusa, la lingua staccata dal palato. 

Stava comunicando moltissimo. 

Per come era dritto sulla schiena, fermo nella mano, a suo agio con la gente che passava e guardava, e per come sceglieva ogni pennellata di colore nel comporre fuori di sé qualcosa dentro, visto che fuori non aveva che gente di fretta e asfalto cui ispirarsi. 

Ero lì per quello. 

Non perché mi interessassi di pittura. 

Ora... Il fatto che mentre lui faceva ciò che amava e parlava con le mani e col pennello di ciò che amava io ne fossi incantato, il fatto che mentre sceglieva i colori facendo una pausa io mi trovassi col fiato sospeso a fissarlo... 

Significava forse che stesse usando delle "tecniche" per comunicare con me e per trasmettermi emozioni? 

Quando poi iniziò a raccontarmi favole dipinte sul momento dai suoi sogni... 

Con quella voce... 

Oddio. 

Mono no Aware. 

Quando sarò sereno nel fare ciò che amo davanti alla cam come lui lo era davanti ai passanti...

Oddio. 

Mi chiedo come avrebbe risposto se durante la pausa in cui mescolava i colori con cui dire le pennellate successive... Fosse passato un tizio a dirgli che fosse una evidente pausa studiata e costruita, una tecnica di comunicazione. 

Avrebbe riso. 

Poi mi avrebbe guardato come per dire...

Ce lo mandi tu? 

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^'V'^
56 minuti fa, Jumpy ha scritto:

 

Rivolgendosi a delle donne invece è servita tutta la coreografia precedente per far passare, al meglio, quell'ultimo minuto...

 

In cui ho sbagliato i canali audio della cam e non è venuta la mia voce, era la prima volta che usavo il radiomicrofono, e così ho dovuto doppiarlo con quell'effetto un po' grottesco... In cui ho usato per la prima volta il microfono antivento... E così sono venuti i suoi ciuffi di pelo nella ripresa... E in cui ho avuto la fortuna di avere un amico che reggesse la cam, ma era la prima volta anche per lui e uno zoom fermo da lontano senza steady è roba che non può venire buona alla prima, infatti l'inquadratura alla statua tra gli scogli è quello che è... 

Che poi... Io dico buona la prima... 

Ma quando ho girato la prima volta dal cappuccio iniziale al primo quarto d'ora, sebbene fosse buona... Non era in rec ma in stand by... Tutto da rifare... E quando ho post prodotto senza salvare il progetto per 4 ore e passa e si è impallato il software... Perdendo tutti i montaggi...

Chi non ha testa ha gambe... 

Mi sono detto... 

Mentre recitavo la coroncina della divina misericordia. 

Migliorerò. Uno sbaglio per volta. 

Anzi. Cinque o sei, per volta. 

 

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Ginevra

Hai ragione Aivia in tutto ciò che hai esposto nel video...

La riflessione che emerge dalla mia testolina e che mi permetto di condividere è che è vero quando dici che i  NO fanno parte della libertà personale di scegliere come vivere la propria vita. E li trovo giustissimi.

Una donna a 20, ma anche a 30 anni non sa nemmeno cosa mettere sul piatto della bilancia quando chiede a un uomo di investire. Ti hanno educata che a una certa età devi sposarti e fare figli. Ti hanno educata alla ricerca del principe azzurro ossia di colui il quale ti piace tanto e che ti darà dei figli. Stop. punto.

La donna non viene cresciuta con la consapevolezza del se.

Cresciamo senza nemmeno sapere cosa vogliamo veramente, chi si è veramente, cosa si è disposte a dare all'altro oltre allo stirare, lavare, accudire....e l'altro poi chi è? Va bene per noi? Ce lo siamo mai chieste? Che gusti ha? che ambizioni rincorre? 

No, non ce lo siamo mai chieste. Non ci hanno abituato a pensare. Basta sapere che lui è un uomo disposto a investire a mettere su casa e a fare figli.

Poi si cresce e arriva la consapevolezza. La consapevolezza di cosa ci rende davvero felici....e scopri che tutti questi progetti e felicità  non valgono anche per lui...o forse si. E di chi è la colpa? Cerchi di darla sta benedetta colpa....Ma alla fine scopri che non è di nessuno. 

Forse sarebbe meglio vivere con la testa sotto la sabbia...non avere consapevolezza di se e allora ti fai andare bene tutto....perchè è fatica trovare se stesse, la propria dimensione.

Io ci sto provando e ci sto riuscendo. E me ne accorgo perchè dico molti NO  e ricevo molti NO che accetto con amore e senza vendette. (ovviamente se lui mi piace ci rimango male, scrivo su IS, parlo con le amiche).

Ho ben chiaro oggi cosa voglio e so cosa chiedere. Ma che paura, che fatica.

Quando poi superi la paura di chiedere consapevolmente,  mi accorgo che alcuni uomini hanno invece difficoltà ad esternare il NO. Hanno paura di farci rimanere male...Di essere etichettati stronzi e allora ti incolpano di aver messo sul piatto delle richieste troppo esagerate, oppure troppo presto o troppo tardi...

Ti dicono: Tu chi sei per chiedere questo?

Nessuno. Ovvio. 

Epperò....molti NO hanno comunque avuto in se esperienze da ricordare. Indimenticabili.

 

 

 

 

 

 

 

 

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