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Non importa quanto mi possa impegnare, il one-itis è sempre dietro l'angolo


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vol-à-voile

Buonanotte a chi già dorme, io invece sono appena tornato dal lavoro e niente, mi andava di scrivere qui un paio di cose che magari potranno essere utili anche a voi (forse? Chi lo sa). Ma prima rispondo all'appunto di gold:

7 ore fa, gold86 ha scritto:

Penso sia questo, ragionevolmente non si sta 8 mesi in un rapporto che non da nulla.

Per qualche assurda dinamica purtroppo ricorrente, tuttavia, al termine di un rapporto, chi lascia prova il gusto "sadico" di sapere ancora sotto il suo controllo il lasciato, quasi a dire: "io non ti voglio più, però tu stai lì e non azzardarti a muoverti".

Che è pesantissimo per chi, alla fine, in quel rapporto ci credeva e nella condizione di lasciato ci si trova suo malgrado...  

Guarda gold, sarà che sono io che ho una spiccata morale che mi frega, ma non sono mai riuscito e né riuscirei mai a fare una cosa del genere ad una persona che so che soffre a vedermi. Mesi prima avevo una ragazzina che arrivò a lasciare il suo fidanzato storico a cui era legata da 5 anni e mezzo di fidanzamento, io le dissi che più di qualche rapporto sessuale non potevamo avere, lei si intestardì e alla fine successe che dopo due mesi le feci capire che la cosa era finita lì. Lo sapevo che stava male, lo sapevo che non riusciva a metabolizzare la cosa, per cui se la vedevo in qualche locale o la incontravo per strada, cercavo sempre di "evitarla", così da non crearle disagio. Ora, io non capisco perché una persona con cui ho speso gli ultimi 8 mesi della mia vita non possa fare altrimenti. Mistero.

 

 

Comunque volevo raccontarvi di una cosa successami oggi al locale mentre lavoravo.
Ho un collega che a breve si sposa, il suo testimone di nozze è un nostro cliente/amico di 27 anni, sposato con una ragazza di 37 che quest'anno ha scoperto di aver un tumore maligno al seno. Lui fra l'altro aveva problemi di varicocele e da un bel po' che aveva programmato la chirurgia poiché voleva avere un figlio con la sua sposa. Ora lui si è operato ma chiaramente è tutto inutile perché lei con questo tumore è stata "indotta" ad avere la menopausa e quindi ora si ritrovano in una situazione veramente terribile.
Questa sera al locale serata molto tranquilla, ad un certo punto arriva il padre di questo ragazzo, ci chiede se può bere qualcosa con noi, lo facciamo sedere al bancone e fra un sorso di whisky e due taralli, comincia a parlarci. Sarà stata l'atmosfera, saranno stati i suoi discorsi, ma vederlo bestemmiare perché Dio non lo aiuta, vederlo inveire contro un'entità superiore che fa queste cose a suo figlio e alla moglie invece di prendersela con lui mi ha fatto riflettere tantissimo. Io potrò starci male per uno, due, tre mesi o anche anni. Ma il mio dolore non sarà mai paragonabile a quello di un genitore che deve sopportare tutte queste disgrazie accadute nell'arco di un paio di mesi al proprio figlio. 
Io mi ritengo fortunato, perché dire di esser stati lasciati da una donna non può essere definita una sfortuna rispetto ad una situazione del genere e rispetto al dolore di un padre talmente pieno di pensieri che viene a sfogare la propria rabbia ad un bancone con del whisky.
Ciò non significa che io ritenga la mia ex come una cosa di poco conto o che magari l'esperienza di questa sera mi abbia aiutato a superare lo scoglio della rottura.. Anzi, sono uscito da lavoro, ho intravisto una sagoma che veniva verso di me uguale alla mia ex e pensando fosse lei, sono subito diventato di pietra. Però tuttavia ragionando, non posso che ritenermi fortunato perché il mio percorso, per quanto tortuoso possa essere, non lo sarà mai quanto quello di questa coppia padre-figlio. Ed è forse anche nello scovare la felicità ed il benessere di cui godi che si riesce poi a stabilizzare il proprio umore.

Ora vado a dormire. il 20 parto per Amsterdam per un colloquio di lavoro e sicuramente nei prossimi giorni scriverò col contagocce dato che devo prepararmi a dovere. Un saluto a tutti voi ragazzi :)

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Peace off sheet
2 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Buonanotte a chi già dorme, io invece sono appena tornato dal lavoro e niente, mi andava di scrivere qui un paio di cose che magari potranno essere utili anche a voi (forse? Chi lo sa). Ma prima rispondo all'appunto di gold:

Guarda gold, sarà che sono io che ho una spiccata morale che mi frega, ma non sono mai riuscito e né riuscirei mai a fare una cosa del genere ad una persona che so che soffre a vedermi. Mesi prima avevo una ragazzina che arrivò a lasciare il suo fidanzato storico a cui era legata da 5 anni e mezzo di fidanzamento, io le dissi che più di qualche rapporto sessuale non potevamo avere, lei si intestardì e alla fine successe che dopo due mesi le feci capire che la cosa era finita lì. Lo sapevo che stava male, lo sapevo che non riusciva a metabolizzare la cosa, per cui se la vedevo in qualche locale o la incontravo per strada, cercavo sempre di "evitarla", così da non crearle disagio. Ora, io non capisco perché una persona con cui ho speso gli ultimi 8 mesi della mia vita non possa fare altrimenti. Mistero.

 

 

Comunque volevo raccontarvi di una cosa successami oggi al locale mentre lavoravo.
Ho un collega che a breve si sposa, il suo testimone di nozze è un nostro cliente/amico di 27 anni, sposato con una ragazza di 37 che quest'anno ha scoperto di aver un tumore maligno al seno. Lui fra l'altro aveva problemi di varicocele e da un bel po' che aveva programmato la chirurgia poiché voleva avere un figlio con la sua sposa. Ora lui si è operato ma chiaramente è tutto inutile perché lei con questo tumore è stata "indotta" ad avere la menopausa e quindi ora si ritrovano in una situazione veramente terribile.
Questa sera al locale serata molto tranquilla, ad un certo punto arriva il padre di questo ragazzo, ci chiede se può bere qualcosa con noi, lo facciamo sedere al bancone e fra un sorso di whisky e due taralli, comincia a parlarci. Sarà stata l'atmosfera, saranno stati i suoi discorsi, ma vederlo bestemmiare perché Dio non lo aiuta, vederlo inveire contro un'entità superiore che fa queste cose a suo figlio e alla moglie invece di prendersela con lui mi ha fatto riflettere tantissimo. Io potrò starci male per uno, due, tre mesi o anche anni. Ma il mio dolore non sarà mai paragonabile a quello di un genitore che deve sopportare tutte queste disgrazie accadute nell'arco di un paio di mesi al proprio figlio. 
Io mi ritengo fortunato, perché dire di esser stati lasciati da una donna non può essere definita una sfortuna rispetto ad una situazione del genere e rispetto al dolore di un padre talmente pieno di pensieri che viene a sfogare la propria rabbia ad un bancone con del whisky.
Ciò non significa che io ritenga la mia ex come una cosa di poco conto o che magari l'esperienza di questa sera mi abbia aiutato a superare lo scoglio della rottura.. Anzi, sono uscito da lavoro, ho intravisto una sagoma che veniva verso di me uguale alla mia ex e pensando fosse lei, sono subito diventato di pietra. Però tuttavia ragionando, non posso che ritenermi fortunato perché il mio percorso, per quanto tortuoso possa essere, non lo sarà mai quanto quello di questa coppia padre-figlio. Ed è forse anche nello scovare la felicità ed il benessere di cui godi che si riesce poi a stabilizzare il proprio umore.

Ora vado a dormire. il 20 parto per Amsterdam per un colloquio di lavoro e sicuramente nei prossimi giorni scriverò col contagocce dato che devo prepararmi a dovere. Un saluto a tutti voi ragazzi :)

in bocca alla lupa!

non sono d'accordo. ognuno ha i suoi dolori e le sue storie e se le vive alla sua maniera, non si gioca alla meno, allora se lui sta peggio di me io sono fortunato. è in parte vero e in parte no, c'è chi è orfano, scappa da una guerra, ma tutto sommato se la cava bene, allora che dovremmo dire noi? i nostri problemi non valgono un cazzo? ha vinto lui! ognuno vive la propria realtà e ci convive, rispetta il tuo dolore, è importante per te, ma più che altro non trovare soddisfazione negli altri, ma in te stesso, ringrazia di essere vivo, di provare emozioni, di essere libero, eccetera. non dico che il tuo ragionamento sia sbagliato, è giusto riconoscere chi sta peggio di noi, ma non mi piace la modalità di ritrovare la felicità. è dentro di noi! un libro molto famoso che parla di questo è le vostre zone erronee di dyer, ciao!!!!!!!!!!!!! viaggia!!!!!!!!!!!!!!! fuma!!!!!!! (ad amsterdam)

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vol-à-voile

Eccomi in pausa-studio.. Madonna ragazzi, sono veramente ansioso: sostenere un colloquio in lingua inglese dopo anni ed anni che non lo pratico è veramente tosta! Speriamo bene..

 

13 ore fa, Peace off sheet ha scritto:

non sono d'accordo. ognuno ha i suoi dolori e le sue storie e se le vive alla sua maniera, non si gioca alla meno, allora se lui sta peggio di me io sono fortunato.

No per carità, la mia non voleva essere una sorta di consolazione (anzi, ho sottolineato che una volta uscito da lavoro, ho incrociato una sagoma che pensavo riflettesse quella della mia ex e sono diventato letteralmente bianco in viso), era molto più semplicemente una mia constatazione fatta in quel determinato momento. E magari può anche aiutare ritenersi "fortunato" nel soffrire un dolore che, in fin dei conti, sappiamo che pian piano riuscirà a svanire.

Per il resto non manca giorno che la pensi e sarei stupido a negarlo: oggi ho visto il suo profilo Instagram e mi è bastata una foto postata un paio di ore fa per rigettarmi nello sconforto. Tanto credo sia comunque questione di giorni, sicuramente come ogni weekend passerà di nuovo al locale (e se non lo farà, bè allora significherà che il mio non salutarla sabato scorso, quando è entrata addirittura nel locale chiedendomi da bere, avrà fatto il suo effetto).

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vol-à-voile

Oramai non posso manco andare a lavoro che puntualmente la becco.. stavolta in compagnia di amici e amiche, saluto semisorridente verso di lei , sguardo di un secondo verso il suo viso e lei asseconda con un "tenero" "ciao [nome]". Chiaramente mi salutano anche gli amici, uno quasi fa per fermarmi ma io proseguo la mia camminata.

Se io fossi lei, lo sentirei lontano un miglio che ci sto ancora sotto..credetemi è veramente dura e non so cosa darei per riaverla.. ma continuo e continuerò a tagliarmi le mani ogni qualvolta mi viene voglia di contattarla. Anche perché come detto prima, non sono assolutamente nella condizione di potermi permettere qualcosa dato che lo si annusa lontano un miglio che ci sto sotto (almeno credo eh).

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Resilienza....

Guarda sei una bellissima persona mi complimento....

Raramente entro nella sezione con un complimento.

Si vede che hai a che fare con molta gente,si vede che sei empatico...hai perfettamente ragione sulla morale essa è un male da estirpare.

Niente chi ama le donne (non parlo del sentimento finale ma della totalità),sa che loro nn hanno una morale quando si parla di sentimenti.

Lei è presa da te in base a come la giornata,il gatto,la madre,l altro,il tg,la lavatrice ed il portiere del palazzo la fanno stare.

Significa che nn c e logica in nessun momento è non puoi chiedergliela perchè non saprebbe dartela anche se volesse.

Ora sapendo che sto parlando con una persona che è molto matura, intelligente ed empatica come te,posso dirti che ,non chiederti perchè viene e qual è la motivazione perchè è questa la motivazione delle sue improvvisate.

Ti dico una frase che un grandissimo come AIVIA mi disse molto inerente a questa storia.

"Loro competono a chi lascia più il segno nel maschio perchè sanno che così non saranno mai dimenticate."

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vol-à-voile

Grazie Resilienza,

Quando dici "Loro competono a chi lascia più il segno nel maschio perchè sanno che così non saranno mai dimenticate." cosa intendi esattamente? Che il sapere come sto è per lei fonte di accrescimento di autostima?

Comunque mi spiace che questo spazio stia quasi diventando una sorta di diario, ma credetemi è veramente dura applicare il freeze quando sostanzialmente hai modo di beccarla con cadenza quasi giornaliera.

La voglio, mi manca e tante altre cavolate che il cuore pensa e che non posso reprimere. E non riesco a sopportare che mi possa salutare come se nulla fosse. Ma sono anche consapevole che devo cambiare, devo iniziare a salutarla anche io. Perché altrimenti avrà sempre la sensazione che le sto sotto, perchè se anche la rivolessi, dovrei comunque ricominciare da zero e perché comunque ignorarla di persona non mi porta alcun vantaggio.

Fra tot mesi non ci penserò più, per carità, ma non è il futuro che mi spaventa, quanto il presente: lo stesso presente che lei ha rifiutato di vivere con me e che spero che magari un giorno lei si possa pentire amaramente di tutto ciò. Dubito, perché a 23 anni si pensa a tutt'altro, ma nella vita mai dire mai.

Modificato da vol-à-voile
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Reed
13 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Fra tot mesi non ci penserò più, per carità, ma non è il futuro che mi spaventa, quanto il presente: lo stesso presente che lei ha rifiutato di vivere con me e che spero che magari un giorno lei si possa pentire amaramente di tutto ciò. Dubito, perché a 23 anni si pensa a tutt'altro, ma nella vita mai dire mai.

Non importa quanto fiato lei ti toglie, ancora respiri -cit. Eminem

Quando le giornate sono terribili lo sono perchè pensi al futuro, in cui lei non c'è. Pensa al presente, in cui sei a casa a farti i cazzi tuoi e lei non ci sarebbe in ogni caso.
vedila così, più soffri ora, meno soffrirai poi, è tutto a farsi il callo.

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Peace off sheet

Chissà perché fa così? Giuro, non me ne capacito, comunque questa storia non ti fa bene, mi immagino che in fondo al tuo cuore hai una vena masochista, ti fa piacere perché almeno la vedi, ma fa male, guarda, io da esterno mi permetto di dirlo. Davvero a un certo punto potresti davvero dirglielo che ti fa male vederla e questo comportamento non ha senso, non è debolezza, ma onesta, anzi è una mossa da grand'uomo perché affronti la situazione di petto mettendo sul piatto le tue nudità, non tutti ne sarebbero capaci, io la vedo così, forse sarò impopolare, ma se qualcuno non è d'accordo sono disposto  a confrontarmi.

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vol-à-voile
1 ora fa, Peace off sheet ha scritto:

Comunque questa storia non ti fa bene

Su questo siamo entrambi d'accordo :D 
No ti giuro che le prime due settimane sono stato "bene", nel senso che lavorando molto e non avendo lei che passava per il locale, mi sentivo comunque bene almeno nei weekend. Non mi fa affatto piacere vederla: infatti sabato scorso, quando è venuta al bancone a bere, ero tutto fuorché felice ed ho evitato di guardarla facendo sicuramente capire il mio disagio. 
Incontri come quelli di oggi sono casuali: la città purtroppo è quella, non si può cambiare. E né posso dirle "guarda, non venire più al mio locale" per diversi motivi:

 

1) ..andiamo, è proprio ridicola come cosa. 

2) Come già detto in precedenza, avrebbe soltanto come conseguenza quello di accrescere ancora di più il suo ego già bello grasso.

3) Devo in qualche maniera abituarmici, c'è poco da fare. 

Credimi, sono il primo che soffre di questa situazione (ma va?), ma non ci trovo veramente alcuna soluzione se non quella di stare in silenzio ed aspettare che il tutto passi. Come d'altronde ha detto anche Reed: 

 

2 ore fa, Reed ha scritto:

vedila così, più soffri ora, meno soffrirai poi, è tutto a farsi il callo.

 

Modificato da vol-à-voile
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Peace off sheet
4 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Su questo siamo entrambi d'accordo :D 
No ti giuro che le prime due settimane sono stato "bene", nel senso che lavorando molto e non avendo lei che passava per il locale, mi sentivo comunque bene almeno nei weekend. Non mi fa affatto piacere vederla: infatti sabato scorso, quando è venuta al bancone a bere, ero tutto fuorché felice ed ho evitato di guardarla facendo sicuramente capire il mio disagio. 
Incontri come quelli di oggi sono casuali: la città purtroppo è quella, non si può cambiare. E né posso dirle "guarda, non venire più al mio locale" per diversi motivi:

 

1) ..andiamo, è proprio ridicola come cosa. 

2) Come già detto in precedenza, avrebbe soltanto come conseguenza quello di accrescere ancora di più il suo ego già bello grasso.

3) Devo in qualche maniera abituarmici, c'è poco da fare. 

Credimi, sono il primo che soffre di questa situazione (ma va?), ma non ci trovo veramente alcuna soluzione se non quella di stare in silenzio ed aspettare che il tutto passi. Come d'altronde ha detto anche Reed: 

 

 

1) il tuo è l'unico locale della città? Il tuo locale fallirà domani se questa cliente non viene più

2) illuso. Il suo ego è già enorme.  Sa per certo che stai soffrendo, lo vede, non è scema, poter venire a marcare il territorio dove lavori non è altro che una dimostrazione di superbia e boria, è cinismo

3) mah.... non direi! Dove sta scritto che devi? Non sei obbligato,  grazie a dio puoi scegliere se vedere o no una persona. Pensa che culo! Mentre invece se era una tua collega pensa che sfiga dimmerda!!

Perché???? No scusa fammi capire. È un gioco al massacro? Se superi 100 di sofferenza ha vinto un frigo? Soffrire va bene ma così mi sembra cornuto e mazziato. C'è una parte di strazio che può essere evitata.

Che c'entra, il locale è un posto pubblico e tu non sei nessuno per impedire a una persona di venirci, ma parliamoci chiaro, quanto può essere imprescindibile per lei questo posto? Guarda ti concedo che una volta in un mese capita che ci vada perchè ce l'hanno invitata. Ma essere lì sistematicamente ogni finesettimana mi sembra diabolico 

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