Vai al contenuto

Come comportarsi se pensa ancora a lui?


DJErik

Messaggi raccomandati

Giraluna

La seduzione può ribaltare molte situazioni.

Il fatto è questo: vi volete sbattere per tipe che ve la fanno sudare manco foste sul ring e loro si chiamassero Adriana oppure volete dei rapporti sani, che scorrano con naturalezza senza troppi sbattimenti?

A volte vi incastrate in situazioni del genere perché si trasformano in una sfida o nel peggiore dei casi perché ormai siete fissati.

La fa tragica, vi shit testa e boiate varie? Proseguite oltre e non perdete tempo.

Le copulate devono essere sacro sante e liberatorie di una situazione già rilassante e non lo scarico di uno stress antecedente.

Per venti o anche quaranta minuti di piacere vi prendete carico di tipe che ve la menano per giorni, settimane e mesi.

Mi chiedo se per voi tutto questo lavoro sia davvero necessario. ma soprattutto se ne valga davvero la pena. 

  • Mi piace! 6
Link al commento
Condividi su altri siti

Giraluna

@.screen questa era, diciamo, più normale.

Queste qui sono invece convinte che:

- gli sia tutto dovuto;

- sti poveri cristi le debbano interpretare anche in cirillico;

- fanno concessione della patonza;

Messa così è uno sbattimento fuori di ogni logica umana per un uomo, che ovviamente toglie loro forze ed investimento da dare a quelle che magari sono come la tua o addirittura se la segano meno la testa e segano più il loro amico del mondo di sotto. 

Capisco la voglia, ma in queste situazioni è lesione e basta. 

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Giraluna
 

Mi capitava di ottenere atteggiamenti del genere quando vedevo il sesso come un qualcosa di sbagliato. A quel punto cercavo di "comprarle" e ogni volta era quasi una concessione da parte loro, perché altrimenti a un certo livello inconscio le avrei giudicate come zoccole amanti del cazzo. Cosa ovviamente terribile. imprescindibile.

The best way is to suck every possible day.

L'ho fatta iperbolica, ma sempre lì stiamo: o loro amano sto razzo, ne sono consapevoli e se lo prendono facendo la femmina o vi prendete solo rogne.

A volte le sfumature sono accettabili, altre ... beh, sono scelte. 

De gustibus, dice spesso qualcuno.

Link al commento
Condividi su altri siti

MF22
 

Io sono contento di essere il suo psicologo personale, anzi, è parte integrante del mio game. Non vedo perché la gente si scalda tanto per questa cosa.

Ti dirò @.screen, malgrado tutto quello che si possa dire, io sono d'accordo con te. 
Però dipende dall'evoluzione del rapporto e da chi ne è parte. Mi spiego meglio: se lo fai tu con il tuo bagaglio di esperienze, modus operandi, inner game e tutto il corredo, ha il suo perchè. Se lo faccio io, è controproducente. 

A me, quella cosa lì, piace davvero un sacco. Il parlare delle sue debolezze, darle la mia visione, condividere lo stato d'animo, apre tanti meandri del loro essere donna. Per certi versi, è una delle cose che mi manca di più.

Inoltre, a me viene spontaneo provare empatia. Però, ho notato essere deleterio ai fini del sesso, quindi ho cercato di limitarlo. Non so nemmeno se a torto o ha ragione, a dir la verità. 

Ricordo questo episodio. Io (in pesante one-itis) in vacanza a Madrid, periodo natalizio, serata in discoteca. 

Mi scrive lei: avevano appena litigato i suoi genitori. Le do le mie due parole, sperando che la cosa scemi in poco tempo (la situazione io in discoteca a gridare "vamos a la playa a mi me gusta bailar" non era consona).
 

"No per favore non spegnere il telefono, ho bisogno di te. Vai in bagno, voglio sentire la tua voce"

Mi chiama. Attacca a piangere, chiudiamo la chiamata. Dopo 3 ore, nel pieno della notte:"Mi manchi". 

La settimana dopo mi decido a metterle la lingua in bocca, lei ci sta ma progressivamente il rapporto va a scemare perchè "Sei sempre stato incoerente, ci dobbiamo allontanare" e solita tiritera. 

Ma non lo facevo per incoerenza, a me piaceva veramente quella naturalezza e condivisione.

Questo per dire che il creare fiducia e rapport mi viene molto naturale, ma probabilmente sbaglio qualcosa io. Perchè, alla fine, mi allontana dall'obiettivo.
Detto questo, è una parte di me e non so davvero se sia il caso di cambiarla. Me lo chiedo spesso. 

Modificato da MF22
Link al commento
Condividi su altri siti

MF22
 

Sai MF22... quando cresciamo ci raccontano che le ragazze sono in un certo modo o che dobbiamo fare delle certe cose per farci accettare... dalla ragazza della nostra vita, dagli altri... da noi stessi.

Entrando nel forum ci viene detto che bisogna fare l'opposto. Che bisogna essere alfastocazzosi, che bisogna farle piangere, che non bisogna aprirsi emotivamente... e tante altre cose di questo genere.

Il problema è che finisci per vivere in una dissonanza cognitiva continua. In cui non sai se seguire quello che ti dice Franco, quello che ti dice Zema... o .screen.. o tua madre.

E... forse il problema vero... è che con tutto questo casino nella testa, non riesci a seguire quello che dice MF22 al tuo orecchio. Quello che gli dice veramente, quello che vorrebbe veramente... e non riesci ad esprimerlo perché ti senti in colpa. Ti senti che non dovrebbe farlo. Non dovrebbe farlo con chi ama, con chi è la donna della sua vita.

E quindi succede... che ascolti... ascolti... ascolti. E ti innamori magari di una ragazza con cui hai tante cose in comune... o che semplicemente ti capisce, con cui hai sintonia. Con cui vorresti magari qualcosa di più. E entrano in azione le seghe mentali. Le seghe mentali di quello che dovresti fare e quello che non dovresti fare. Le seghe mentali del forum o di tua madre.. che ti dicono mille cose contrastanti.

E finisce che, in tutto questo casino di cose che dovresti fare e non fai, finisci per ascoltarla, innamorarti... e dirle quasi timidamente che ti piace. Che vorresti lei. Che vorresti fare sesso con lei. Ma lei ormai ha capito tutti i demoni e le paure che albergano nel tuo cuore e non vuole essere lei a spezzartelo. Non vuole essere lei a passare da stronza... non vuole essere lei quella che gli occhi del demonio ti dice "guarda.. forse è meglio che ci lasciamo. Perché non ti amo... e in realtà... non ti ho mai amato".

Quindi il risultato è che cerchi di chiuderti sempre di più. Cerchi di non far vedere come sei dentro perché sei stato rifiutato. E più vai avanti e più hai paura e timore di mostrarti per come sei perché hai paura di venire rifiutato di nuovo, di venire schifato, allontanato. Quasi che l'amore, quello vero, non sia qualcosa che ti possano donare. Perché non ne sei degno. E quindi finisci per chiuderti completamente, in un muro d'odio che finisci per scambiare per cinismo, soffrendo in silenzio e pensando che sono gli altri a non capirti. A non apprezzarti per quello che sei. Rimanendo sempre più solo.

No... diciamo che il problema non è l'aprirsi. Il problema è cosa succede quando apri l'armadio e vengono fuori tutti gli scheletri che ci avevi nascosto...

Ho riletto il messaggio 3 volte ed è un po' che penso a come articolare la risposta.

Modificato da MF22
Link al commento
Condividi su altri siti

MF22
 

Sai MF22... quando cresciamo ci raccontano che le ragazze sono in un certo modo o che dobbiamo fare delle certe cose per farci accettare... dalla ragazza della nostra vita, dagli altri... da noi stessi.

Entrando nel forum ci viene detto che bisogna fare l'opposto. Che bisogna essere alfastocazzosi, che bisogna farle piangere, che non bisogna aprirsi emotivamente... e tante altre cose di questo genere.

Il problema è che finisci per vivere in una dissonanza cognitiva continua. In cui non sai se seguire quello che ti dice Franco, quello che ti dice Zema... o .screen.. o tua madre.

E... forse il problema vero... è che con tutto questo casino nella testa, non riesci a seguire quello che dice MF22 al tuo orecchio. Quello che gli dice veramente, quello che vorrebbe veramente... e non riesci ad esprimerlo perché ti senti in colpa. Ti senti che non dovrebbe farlo. Non dovrebbe farlo con chi ama, con chi è la donna della sua vita.

E quindi succede... che ascolti... ascolti... ascolti. E ti innamori magari di una ragazza con cui hai tante cose in comune... o che semplicemente ti capisce, con cui hai sintonia. Con cui vorresti magari qualcosa di più. E entrano in azione le seghe mentali. Le seghe mentali di quello che dovresti fare e quello che non dovresti fare. Le seghe mentali del forum o di tua madre.. che ti dicono mille cose contrastanti.

E finisce che, in tutto questo casino di cose che dovresti fare e non fai, finisci per ascoltarla, innamorarti... e dirle quasi timidamente che ti piace. Che vorresti lei. Che vorresti fare sesso con lei. Ma lei ormai ha capito tutti i demoni e le paure che albergano nel tuo cuore e non vuole essere lei a spezzartelo. Non vuole essere lei a passare da stronza... non vuole essere lei quella che gli occhi del demonio ti dice "guarda.. forse è meglio che ci lasciamo. Perché non ti amo... e in realtà... non ti ho mai amato".

Quindi il risultato è che cerchi di chiuderti sempre di più. Cerchi di non far vedere come sei dentro perché sei stato rifiutato. E più vai avanti e più hai paura e timore di mostrarti per come sei perché hai paura di venire rifiutato di nuovo, di venire schifato, allontanato. Quasi che l'amore, quello vero, non sia qualcosa che ti possano donare. Perché non ne sei degno. E quindi finisci per chiuderti completamente, in un muro d'odio che finisci per scambiare per cinismo, soffrendo in silenzio e pensando che sono gli altri a non capirti. A non apprezzarti per quello che sei. Rimanendo sempre più solo.

No... diciamo che il problema non è l'aprirsi. Il problema è cosa succede quando apri l'armadio e vengono fuori tutti gli scheletri che ci avevi nascosto...

È brutto citare mie esperienze personali a per generalizzare concetti ampi. Io non ho molto da raccontare e pertanto mi limito a questo.

La ragazza di cui parlavo sopra, l'ho sentita mia due volte. Il pronome possessivo è voluto e lo sottolineo. 

La prima volta ero a casa sua: le chiesi di racconarmi della casa in cui abitava da piccola. Si sedette sulle mie ginocchia, mi prese la mano appoggiandola sul suo ventre, prese un foglio e minuziosamente disegnò ogni particolare. "Qui era dove giocavo con il papà". 

La seconda volta, qualche tempo dopo, mentre ci rotolavamo nella mia macchina. 

Due situazioni apparentemente opposte. 

Quando occorse la prima situazione, frequentavo già il forum. Sapevo che, raccontandolo, tutti mi avrebbero detto che quelle erano le cose da dirsi tra amici e non ci avrei cavato nulla con quell'atteggiamento. Cosa che, probabilmente, era vera. 

Da lì in poi, presi tutti i consigli alla lettera e successe tutto il resto. La dissonanza cognitiva l'ho vissuta da quel momento in poi e la vivo tutt'ora, con più o meno qualsiasi ragazza.

La differenza è che il risultato lo portai a casa con quella parte di me che si comportava come gli veniva consigliato. Servì a qualcosa? Oltre a vivere quel momento, no. Perchè, ovviamente, crollai. Ma non posso negare che mi fu di grande aiuto e, per un semplice fine utilitaristico, fu la cosa migliore perchè avevo bisogno di essere indirizzato.

La dissonanza cognitiva l'ho avuta (e, ripeto, ce l'ho tutt'ora) perchè i miei due estremi sono lontani. I tuoi no. 

Se tu, o Aivia, o Zema, o chi altro, ad una ragazza chiedessi di raccontare della sua casa da piccolina, lei ti direbbe che l'hai toccata dentro, in senso lato e poi pure in senso stretto. Io sono incoerente. La mia sincerità, non porta da nessuna parte, allo stato attuale. Anche se pagherei per riuscirla ad utilizzare veramente, semplicemente non credo di esserne ancora in grado. 

Non so se mi sono spiegato. 
 

Modificato da MF22
Link al commento
Condividi su altri siti

senza nome
 

MF22... dovrei andare a letto. Domani mattina ho un colloquio importante.

Ma... voglio raccontarti una storia.

Avevo 25 anni. Il cellulare in mano. Lo sai... lo sai anche tu quello che stai facendo. Lo sai anche tu che quello che stai per fare è la cosa giusta. Arrivi quasi a cancellare il suo numero per cercare di tenere il freeze con le unghie e con i denti. Lo sai cosa dicono i manuali, eppure vorresti scriverle.

Pensi a lei, pensi al suo sorriso. Pensi a quanto vorresti baciarla, a quanto vorresti dirle che la ami veramente, che lei è tutta la tua vita per te... e pensi a quanto dirle una cosa del genere la farebbe probabilmente solo allontanare di più, liberando tutto d'un colpo la tua needyness, il tuo bisogno d'affetto proprio ora che la dovresti punire. Sai che devi fare lo stronzo, sai che devi farla soffrire, eppure senti come un urlo lancinante di tua nonna che piange quando hai 12 anni, attaccata al termosifone sotto la finestra, per il freddo e che piange sommessamente perché non sei il nipote che ha sempre voluto. Il nipote che fa quello che gli viene detto e che non si comporta male con gli altri.

Guardi il cellulare e vai ad improvvisazione teatrale. Lo spegni mentre reciti ma non riesci a essere concentrato. Prima di entrare hai pensato "ok... faccio improvvisazione e poi le scrivo... poi le scrivo... tieni duro solo questo poi le scrivo". Fai le tue scene e non sei incisivo per un cazzo. Pensi continuamente a lei, pensi che la stai perdendo, pensi che forse in fondo è stata anche un po' colpa tua. Colpa tua che ti sei comportato come un coglione, trattandola male. Effettivamente.. effettivamente dovresti scriverle.

Ma ora devi improvvisare, ora non puoi. Continui. Continui, fluttuando in un mare di seghe mentali, dolore e preoccupazione nella speranza di risolvere qualcosa cercando di non pensarsi. Cosa che ovviamente non serve a nulla.

Torni indietro con la mente. Torni a 3 mesi fa. Quando ti dice che sarebbe uscita con un suo amico. Sarebbe uscita per prendersi uno spritz con lui. Non puoi perderla. Solo l'idea di perderla ti fa soffrire così tanto che decidi di lasciar da parte il cellulare per non fare una cazzata. Ti metti a letto, pensando a lei che va da lui e che magari persino si baciano. Il dolore è così forte che preferisci dormire, sperando di non pensarci.

Il sogno finisce e così la lezione. Accendi il cellulare, quasi febbrile. Niente, non ti ha scritto. Dovete spostarvi al bar a mangiare. Sei tentato di scriverle ma pensi che fatto 30 tanto valeva fare 31 e aspettare di essere davanti all'ordinazione. Metti via il cellulare digrignando i denti e inforchi la vespa e ti dirigi verso il bar. Parcheggi, vedi gli altri ed entri. Ti dirigi verso il tavolo e... vrrrr vrrr....

Il cellulare ha vibrato.

...il cellulare... ha vibrato.

Ti fermi come colpito da un fulmine, lo estrai e premi il pulsante di accensione dello schermo. E' lei. Ti ha appena scritto un papiro enorme.

Ti siedi al tavolo ordinando con un sorriso che non è il tuo. Il sorriso... di chi sa già che è morto, che sa già che è condannato... ma che grazie ai manuali ha appena ottenuto qualche altro giorno di libertà condizionata.

-----

Era il 2015. Era quando dovevo lottare contro me stesso, quando dovevo violentarmi... per riuscire a mantenere il rispetto per me stesso. Era quando perdere una ragazza era la cosa più traumatica che potesse accadermi. Era quando l'idea di essere pienamente in possesso di me stesso era ben lontano e vago. E...

...lo so cosa cazzo vuol dire. Lo cosa vuol dire guardare la ragazza che ami e sapere che se ti comportassi come vorresti, se ti comportassi come ti è stato insegnato... la perderesti in 0.2. Sapere che devi mettere dei paletti nella tua stessa carne, vedere il sangue che zampilla fuori dalla ferite e cibartene... per riuscire a tenere il frame. Per riuscire a farti rispettare. Per riuscire a... farla funzionare.

Ma... voglio farti una domanda: è questa la vita che vuoi? Una vita in cui devi bestemmiare in tremila lingue diverse per riuscire a farti amare da chi, fra un po', ti vuole a malapena bene?

Dopo un po' uno si stufa... ed è letteralmente disposto a tutto... pur di levarsi tutta la merda che ha in testa... e cominciare a fottersene il cazzo di tutto.

 

A tuo avviso,il problema più grande alla base di questo sentimento,a tratti quasi angosciante,e di tale comportamento è il bisogno di validazione? Nel senso che uno ha proprio bisogno di sentirsi amato ed accettato dalla lei di turno?

Link al commento
Condividi su altri siti

senza nome
 

olti dicono di voler abbandonare il bisogno d'approvazione per essere liberi di fare ciò che si vuole.

Ti dico un segreto... è una cagata colossale.

Il bisogno d'approvazione è una cosa insita nell'uomo. Il volersi sentir dire che sei bravo, che fai le cose giuste, sentirsi amato.. È qualcosa che tutti vogliono ed è giusto volere. Molti cercano di non farsi amare in tutti i modi convinti che sia sbagliato farlo soffrendo in modo orribile per alcun motivo visto che non serve a niente, anzi, ti fa stare peggio.

Il problema semmai è non rendersi conto che oltre al bisogno d'approvazione hai anche un bisogno di "disapprovazione", chiamiamolo così, da soddisfare. Hai bisogno di attenzioni sia positive che negative.

Come quando fai un qualcosa che ti piace e tutti ti odiano. Hai un'ondata di emozione negativa che ti scuote e questo ti fa sentire bene.

Un po' come quando questo tizio ha mostrato l'uccello a un corteo di femministe:

lkNiK.jpg.96d43bf809def395757b790630c58825.jpg

Guarda il suo viso, felice e beato.. Mentre viene odiato da una folla di femmine inferocite.

Rientrare in contatto dunque anche con la tua parte malvagia a cui piace venire disapprovato, odiato, umiliato e deriso.. È quello che ti permette di essere te stesso al 100%.

Per il semplice motivo che non continui a vivere cercando sempre di passare per buono, per bravo, per il paladino della giustizia a tutti i costi... Ma se c'è da fare l'infame, fai l'infame e te la godi completamente. Come il nostro amico con il cazzo di fuori.

Grazie mille.

OK,perfetto.

Sostanzialmente non mi cambia molto, perché essere odiato dalla folla o da una tipa qualsiasi è qualcosa che mi può provocare sforzo,ma ci riesco(anzi se vengo odiato da qualche persona,mi ci diverto anche). Il problema si crea quando non è una tipa,ma quella Tipa,o mio padre o un amico o qualsiasi altra persona che per me ha qualche importanza.

Non so se mi sono spiegato.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

NAP

Posso dirti una cosa che ho fatto io per farti capire che stato d'animo avessi quando pensavo alla mia ex e mi frequentavo con un'altra ragazza che si sorbiva i miei discorsi sulla mia ex. Io mi frequentavo con questa ragazza e ancge se le  parlavo della mia ex, mi frequentavo con lei non mi interessava di frequentarmi con la mia ex però è vero che la mia ex era più importante perché appunto c'ho vissuto e condiviso momenti e sentimenti maggiori, non era nemmeno colpa di questa ragazza perché fondamentalmente sono io che l'ho bloccata dall'entrare più in profondità, se lei è ferita ancora difficilmente otterrai qualcosa fintanto che non si fiderá di te, paradossalmente in questa fase dove lei si deve fidare di te devi essere molto bravo ragazzo, se è uscita da una storia con uno stronzo difficilmente se ne sceglierà un altro nel breve ovviamente sarà ciò che poi vorrá quando le  tue cure avranno ristabilito il suo ego 

Link al commento
Condividi su altri siti

LOLLOPOLLO
 

In realtà in quei momenti si vede come ti comporteresti tu in quella situazione. Si vede la tua maturità, i tuoi problemi, i tuoi blocchi e, soprattutto, puoi fare uno storytelling emotivo da panico dosando amore, odio, colpi di scena ed eventuali tradimenti portando delle tue storie passate come esempio.

Di fatto è un assist pazzesco quando ti parlano degli ex. Il problema è che se invece lei ti apre e tu rimani piatto, la ascolti o comunque lei ti giudica come immaturo o non adatto a lei... è ovvio che quello è il colpo finale che ti affossa. Ed è anche ovvio che dopo che lei si è aperta e ti ha parlato di tutti i suoi problemi poi tu ti trovi scazzato che sei rimasto con una piva nel sacco.

Riguardo al rimanere suo amico in un attimo... se magari fosse così facile bro ahahah. Loro se vogliono scoparti lo sanno già da parecchio e se fai anche qualche puttanata se ti vogliono scopare te le perdonano ampliamente. Al contrario invece non te ne fanno passare una e ti affossano anche "se fai giusto".

ma

la domanda che mi pongo è, l'assist che mi danno parlando degli ex, come posso sfruttarlo al meglio? in modo da  f-chiuderla

pensando al passato, ho avuto ragazze, che in una sola giornata le avevo conosciute, mi avevano raccontato tutto di loro e le avevo portate a letto, ma non avviene sempre così

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...