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Non vuole più fare sesso


Rikmaster

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Alexander92

A volte non capisco tutto questo soffermarsi su una singola donna (per quanto sappia gran bene che influenza possano avere le Psycho su di noi) , per giunta trombata per 4/5 mesi..io quando ho visto che le cose andavano male, sapendo bene o male chi avevo davanti, ho preferito mandare all'aria tutto .. apposta..anche se sicuramente non sarei riuscito a recuperare bene come hai fatto te, e di questo te ne complimento. 

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alphabuono
10 ore fa, Alexander92 ha scritto:

A volte non capisco tutto questo soffermarsi su una singola donna (per quanto sappia gran bene che influenza possano avere le Psycho su di noi) , per giunta trombata per 4/5 mesi..io quando ho visto che le cose andavano male, sapendo bene o male chi avevo davanti, ho preferito mandare all'aria tutto .. apposta..anche se sicuramente non sarei riuscito a recuperare bene come hai fatto te, e di questo te ne complimento. 

Io si invece... Molto deriva dalla quantità di femmine da cui sei circondato: capita che determinati ambiti di vita (tipologia di università frequentata, di lavoro svolto, di social proof) hanno fattori limitanti; uno studente di medicina ad esempio ha meno tempo per uscire tra settimana rispetto ad uno frequentante qualche facoltà umanistica, lo stesso un imprenditore con pochi dipendenti o un progettista non ha tanto tempo libero come un commesso o dipendente di grandi aziende. In queste situazioni parti già in svantaggio e hai meno possibilità, quindi quando ti ronza una intorno tendi a tenerla di conto/ renderla principessa. Quando va male per un lungo periodo, è logico abbandonare la barca... ma colui che non vede pelo frequentemente e per caso ne ha trovato uno, come si comporta secondo te?

Non so se questi esempi rispecchiano il nostro amico, ma il nostro rinchiudersi ed idealizzarla è troppo frequente. Me in primis.

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  • 2 mesi dopo...
Rikmaster

Avevo deciso di continuare a mandare aggiornamenti, volevo farlo ad inizio settembre, ma mi è poi passato di mente. Ed ora faccio, credo,  l'ultimo aggiornamento in assoluto.

AGOSTO:
Entrambi a casa propria, lontani, ma è andato tutto a meraviglia, lei pur avendo i suoi alti e bassi a causa di casini in famiglia riusciva a vedermi come punto di riferimento. Ci sentivamo per telefono ogni giorno, ci raccontavamo di tutto, era sempre molto dolce. Non abbiamo litigato, nè altro, anzi, continuava a dirmi che non ce la faceva a stare senza di me, che le mancavo tantissimo e tutto. Mi mandava foto osè, facevamo "sesso" via chat e via telefono. Lei non pensava ad altro se non a rivedermi.

SETTEMBRE:
Va tutto a meraviglia, i primi due giorni che ci rivediamo non facciamo altro che far sesso, e lei mi promette settimane di sesso sfrenato a fine mese, quando entrambi avremmo finito gli esami. Ma non fu così, e vi racconto perchè...
Lei andò giù a casa per qualche giorno, tornò serena e felice ma non avemmo modo di far sesso, eravamo entrambi stra-impegnati. E poi accadde, era il 19 Settembre, bocciò l'esame di matematica per la dodicesima volta e gli cadde il mondo addosso, giusto qualche giorno dopo ebbe brutte notizie a causa di suo padre (grande, enorme problema nella sua vita, a causa del quale ha sempre avuto problemi psicologici), e andò ancora più giù, ancora più a fondo nella depressione. Non sapevo che fare, così le stetti accanto il più possibile, certe volte sembrava che non volesse altri all'infuori di me, altre volte mi disprezzava senza freni.
E poi, il 25, un'altro esame bocciato, lei ancor più disperata. Va dallo psicologo, comincia a perdere fiducia in se stessa, nei suoi obiettivi, nella sua umanità. Non sa più cosa gli piace, non sa più se essere vegetariana, ha paura di uscire di casa, odia i suoi amici ma allo stesso tempo vorrebbe da loro conforto. Perde in pochissimo 10 kg perchè non riesce a mangiare e per lo stress si induce il vomito. Pensa al suicidio.
Per due settimane pensa di lasciare l'università, anzi è decisa, in quei giorni mi vuole spesso vicino, vuole pareri, vuole che la faccia ragionare, vuole che l'aiuti a capire cosa fare della sua vita; torna indietro nella decisione grazie a me, la sua migliore amica e allo psicologo.
Io continuo a rincuorarla, starle accanto ogni qual volta mi chiama, e capita che, quando la sapevo sola e triste, andavo da lei senza permesso, certe volte lo adorava, altre volte mi cacciava a calci.
Nel frattempo, il 29 è stranamente un bellissimo giorno, passiamo la mattinata insieme, lei è serena e felice, mi propone di pranzare insieme e così facciamo, decidiamo di organizzare anche il pomeriggio insieme, uscire e andare per le mostre (quel giorno era particolare) in giro per la città, e finire per dormire insieme. Per una volta dopo settimane la vedo sorridere. Ma poi accade.
Dopo pranzo io mi appisolo, e appena sveglio vedo lei, accanto a me, piangere, piangere a dirotto. Ha avuto una crisi, ha paura ad uscire di casa, odia vedere gente, vedere le mostre di scienziati, di argomenti che adora ma che non pensa riuscirà mai a studiare, non vuole vivere. Provo ad abbracciarla ma niente, mi rifiuta, mi da pugni e calci, mi dice di andarmene. Rimango. Continua a piangere per mezz'ora, e poi guarda il soffitto per un'altra mezz'ora. Si tranquillizza, rimaniamo a casa a vedere un film. A cena però un'altra crisi, mi abbraccia e piange disperata, non riesce a vedere un futuro per lei, si sente sola, abbandonata persino da se stessa; mi sento impotente.

OTTOBRE:
Con l'aiuto dello psicologo riesce a superare le crisi, pur continuando ad essere morta dentro, non ha più crisi visibili. Faccio per lei un paio di cose che la rassicurano davvero molto e la rendono parzialmente più serena, fra queste la accompagno a cena con suo padre. Per questa cosa mi ringrazierà come se le avessi salvato la vita. Si sente in obbligo di concedersi, ma non ci riesce, ogni qual volta ci baciamo e tutto, finisce per pensare al buco nero che la inghiotte, la vedo lontana, si irrigidisce. In una delle penetrazioni che proviamo lei si fa molto male, non si bagna, ha la testa da tutt'altra parte.
Con lo psicologo parlano di me, lui le chiede se mi ama, se pensa ad un futuro con me. Lei non ci riesce, mi adora, adora ogni cosa di me, ma la sua testa non ha il tempo e l'interesse a pensare al noi, pensa a se stessa, ai suoi problemi, al suicidio.
Lei è confusa, prova ad allontanarmi ma finisce lei stessa per tornare indietro, vorrebbe avermi come pilastro su cui poter fare sempre affidamento, ma a suo piacere, vorrebbe ci sentissimo e vedessimo solo quei pochi momenti in cui ha la serenità per apprezzare la nostra relaziona, ma si rende conto che così facendo mi fa soffrire tantissimo.
Il suo è un peso che sente di dover portare da sola.

PRIMO INCONTRO (20 Ottobre)
Decidiamo di parlare, lei mi dice tutto quello che vi ho scritto sopra, scoppia a piangere, non vuole lasciarmi, mi adora ma al contempo la relazione è per lei un altro macigno che le sta addosso, i pochi momenti in cui riesce ad apprezzare la nostra relazione sono nulla in confronto a tutti quelli in cui si sente morire dentro, ha i suoi millemila problemi e al contempo deve pensare a non ferirmi quando è depressa, quando odia il mondo. Perchè lei non vuole ferirmi ma nei momenti neri non riesce a farne a meno, è per lei un modo di sfogarsi.
Parliamo molto e molto, decidiamo di darci il tempo necessario a chiarire la situazione.

SECONDO INCONTRO (31 Ottobre)
Io sono convinto che non ci sia molto da fare, ma vado all'incontro con l'idea di non volerla abbandonare al 100%. Inizio io dicendole che pur avendo sofferto,  un carattere ed una personalità, una cultura ed un cervello come il suo (al di là della pazzia), avevo paura di non ritrovarlo, che al di là dei suoi momenti "no" i momenti belli passati insieme per me sono stati densi di passione, le faccio l'elenco delle cose che adoro di lei, e finisco per proporle di entrare in questa sorta di amicizia molto intima, dove io ci sarei sempre stato quando avesse avuto bisogno di me.
Lei si rifiuta, sa (a ragione) che soffrirei tantissimo nell'essere usato solo quando lei ne ha voglia, ed ignorato in tutti gli altri momenti; mi dice che o stiamo insieme come prima o è meglio che chiudiamo.
Lei mi dice che questa relazione avrebbe potuto concludersi con lei guarita in un tempo indeterminato, e quindi tutto bello, oppure continuare con la sofferenza, per X tempo, con la probabilità che lei potesse uscir fuori come un'altra persona, che non amerei o che lei non amerebbe me, oppure con la possibilità che lei abbandonasse l'università (e con lei anche me) o ancora, col suo suicidio (provò già quando era adolescente a suicidarsi). Non vuole farmi promesse, non vuole essere sommersa dalle aspettative, vuole solo pensare a se stessa e guarire.
Decidiamo di chiudere.
Cominciamo entrambi a piangere a dirotto, pensiamo ai bei momenti, lei continua a dire che le dispiace di essere pazza e che se fosse stata serena, se non avesse avuto questi problemi, la relazione avrebbe funzionato, saremmo stati felici insieme e per lungo tempo; non voleva ci lasciassimo ma non potevamo continuare così, mi ha detto che adora il mio modo di pensare, il mio carattere solare e generoso, con sempre voglia di fare ed aiutare gli altri; sono stato il suo miglior ragazzo, dolce, comprensivo, che la faceva ridere e la sorprendeva, adorava i momenti passati insieme. 
Nella valle di lacrime le dico che per lei ho provato cose che non avevo mai provato e , per la prima volta, le dico di guardarmi negli occhi e le sussurro "Io Ti Amo".
Lei si mette le mani in faccia, scoppia nuovamente a piangere e dice "no, no, NO! Non dovevi dirmelo! Dovevi tenerlo per te!" ansima pesantemente e dice di star per avere un'attacco di panico. Io provo a calmarla, la tocco, lei piangendo mi tira calci e spintoni, non vuole che la tocchi. Prende e, piangendo, scappa via correndo. Io le grido di tornare, ritorna, sguardo basso ed ansimante.
Le dico che mi dispiace se l'ho turbata, e che non era mia intenzione pensare di convincerla a tornare insieme con quelle due parole, ma volevo essere onesto sui miei sentimenti per lei. Le dico che se quello che ci lega è forte, faremo un lungo giro e poi ci ritroveremo, in futuro. Lei non commenta. Ci mettiamo d'accordo per riportarci vicendevolmente le nostre cose. Prima di separarci la tengo per mano e le chiedo il perchè di quella reazione al mio "Ti Amo". Lei si gira infastidita e se ne va dicendo "ci vediamo Riccardo".

CONCLUSIONI
Per quel che vale, penso che quel "Ti Amo" non abbia fatto altro che renderle ancora più difficile rompere con una persona a cui voleva veramente bene, ed è per questo, immagino, che abbia reagito così. Per una mia amica che conosce entrambi, addirittura, lei avrebbe voluto ricambiare quelle parole d'amore ma non ce l'ha fatta perchè sarebbe stato ancora più doloroso motivare la razionalità della rottura.

Così si conclude quella che è stata la mia relazione più lunga e travagliata. Son sicuro che saremmo stati bene insieme se lei fosse stata normale, sotto sotto penso davvero che, non avesse avuto i suoi problemi, saremmo stati perfetti l'uno per l'altra. Ma certe cose sono più grandi di me, di noi, e non possiamo far altro che accettare la merda che ci viene incontro. 
Ho ancora il cuore pieno di amore per quella ragazza, voglio veramente che guarisca e che riesca a portare a termine i suoi sogni.
Che poi ci reincontreremo o meno, che rivivremo o meno il sogno di una relazione felice insieme, questo è dato da sapere ai posteri, non posso vivere di speranze.

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^'V'^
Il 24/6/2017 alle 10:35 , Rikmaster ha scritto:

Boh ragazzi, come scrissi prima, finché c'ho materiale per fare esperienza e crescere, lo sfrutto al massimo, anche a costo di stress inimmaginabili (poi comunque al 31 Luglio chiudo, già deciso). 

 

Senti... mi ricordi un utente che si faceva fare più frocio possibile e che si faceva rovinare la vita con gusto solo per esercitarsi a dimostrare che fosse impassibile esternamente, mentre sfiorava il suicidio due volte l'anno e franava a rotoli col cervello. 

Ti dedico un video: 

 

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34 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

No, a meno che tu non ne abbia altre tre da scopare di cui almeno una più giovane di lei. 

Non farti questo. 

Nemmeno se vive con te 24 ore al giorno e sai per certo che materialmente non può vedere nessuno. 

Non te lo fare. 

 

@Rikmaster, mi permetto di non leggere neanche ciò che hai scritto e di far fede al titolo (Non vuole più fare sesso).

Quoto Aivia in toto, scrissi un topic molto simile al tuo giusto un anno fa.

 

Quando hai il dubbio, è il momento giusto per a) tagliarti le mani e non guardare, o b) per guardare e cercare la catarsi nella Red Pill.

Se cerchi, trovi. Qualcosa lo trovi.

Solo tre volte mi è capitato di sbirciare il cellulare di mie ragazze, e tutte e tre le volte ho trovato sorprese spiacevoli.

Coincidenze?

Se hai dubbi su di lei, e al contempo è calata la sua voglia di scopare, auguri.

 

In questi casi, chi cerca trova.

Modificato da Percival
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Power

Ho guardato una sola volta il telefono di una tipa che mi sono scopato, leggendo solo l’anteprima( IPhone per intenderci )

Nel giro di un’ora che non usava il telefono, messaggi  da 4 o 5 ragazzi con contenuti immaginabili..

 

Mai più fatto.

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Ozymandias
16 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

 

 

Il capo villaggio usa la poderosa tattica che molti occidentali usano per "combattere" il terrorismo.

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