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Dopo aver fatto sesso con il proprio partner, cosa dite/fate?


Volevoungattonero

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sto in silenzio

sdraiato e guardo il soffitto

se vedo insofferenza da parte sua a questa mia isolazione mentale post sborrata

cerco di cavarmela con qualche carezza coccola, un bacetto, una rassicurazione,

non sono cattivo, e non lo faccio apposta, ma spesso, dopo aver sborrato

in testa ho solamente un pensiero

svignarmela il più presto e in fretta possibile

trovare un fottuto esercizio ancora aperto che venda una cazzo di birra

e farmi una fumata

da solo

in silenzio

senza nemmeno essermi lavato, perchè mi piace stare in giro, tra la gente, tutto scopato

 

tutto questo non so perchè avvenga

ma a meno che la tipa non mi piaccia tantissimo, quasi a livello del potermene innamorare

va sempre a finire cosi

 

sborro

e fuga

 

non sono cattivo, ma 

 

 

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7 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Quando hai bisogno di una sigaretta andresti a piedi sotto la pioggia vestendoti apposta anche se sei già in mutande fino al distributore. 

Poi dai 4 tiri e già sei a posto. 

La finisci tutta ma gli ultimi tiri non ti interessano e li dai solo per non buttare il mozzicone a metà pensando a tutte le volte che eri senza e avresti pagato per mezzo mozzicone nel posacenere. 

Poi butti il filtro, non ti ci metti a parlare, è alienante. 

Al massimo lo guardi con disprezzo per te stesso per tutto ciò a cui ti sei dovuto umiliare per quell'esigenza dei primi 4 tiri. 

So per certo di persone cui il filtro messo nel posacenere ha parlato e ha detto: ma... io e te.... che cosa siamo? 

Un incubo. 

Ciao Aivia,

per favore, toglimi una curiosità e dimmi, tu che riesci a mantenere la situazione quasi sempre sotto controllo, come gestisci queste domande terribili ?

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5 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Riesco a tenere me stesso, sotto controllo nelle situazioni. 

Le situazioni sono troppo casuali ed entropiche, non ci penso proprio a controllarle. 

Influenzarle, sì, ma soffio per uno solo, se tira il vento opposto, soffiare è idiota. 

Anyway, non voglio dare una regola fissa, anche perché ci sono troppe variabili endorfiniche ed ormonali dietro la risposta che potrei partorire. 

Variabili certamente influenzate da condizioni forti come la french manicure vista scivolare sul cazzo con la luce giusta, l'assenza di rotture di cazzo e discorsi da idiota prima, tante cose. 

Io e te che cosa siamo... 

Siamo un continuum di elementi dharmici in evoluzione. Polvere di stelle, fondamentalmente. 

Siamo bestiame transuente una palla persa nel vuoto e siamo destinati a decomporci. 

Ho detto la stessa identica cosa nei due casi. 

Ma è il tono che cambia tutto quando parli con i bambini o gli animali. 

Con chi non solo non capisce cosa dici, perché lo dici, da dove lo dici. Ma anche non capisce le premesse che sta dando per implicite e non le vede perché le considera ormai scontate. 

Meglio spiegare che io e te siamo bestiame che marcirà mentre ti abbraccio e ti conforto, che spiegare che siamo polvere di stelle con lo sguardo perso di chi sta per iniziare una sterile discussione filosofiche. 

In ogni caso... non sono quel genere di ragazzo. 

Prendi quello che trovi di buono in me mentre io prendo ciò che mi nutre di te. 

Ma se vuoi trovare qualcosa di buono in me, osserva, ascolta, non parlare. Il tuo silenzio e il tuo odore mi nutrono.

Ti ho mai raccontato di quel tale nel cansas che spense con un martello una tipa che lo azzannava di parole e che scoprì i tre giorni di maggior silenzio e crescendo di odore che avesse mai esperito?  

Ha strani modi la gente di ottenere ciò che vuole. Non trovi?

Ti ringrazio, dalla tua risposta ho capito che il mio problema in determinate situazioni è proprio il tono. Ovvero con le donne non solo ho negli ultimi tempi la miccia corta, ma anche io sono fallace, come loro in certe circostanze, di dare troppe cose per implicito e magari non provare a mettermi nei panni della loro forma mentis.

Prenderò spunto!

Non sapevo la storia del tizio..

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27 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

 

Non esiste su un piano di realtà spazio-temporale misurabile. 

Quando parli coi bambini, "devi" (ti tocca) sempre spiegare che una volta un bambino è morto ad attraversare quella strada, che una volta una bambina è morta per essersi messa a spiegare cose al lupo, che... insomma, che sia un'altalena per bimbi grandi, che sia qualsiasi cosa... c'è sempre un bambino che è morto per averlo fatto. 

E così, con le donne è lo stesso. 

Sempre meglio precisare che sono morte un sacco di donne per reato di gelosia, ciarla o drama, fornendo riferimenti come date e luoghi, perché le donne credono alle notizie di facebook se c'è scritta la data e il luogo dove è avvenuta. 

Sarebbe anche carino precisare che nessuna è mai morta per aver disobbedito. 

I bambini e le donne non capiscono concetti astratti del tipo "quell'incrocio è pericoloso". 

Ma essendo vittime naturali, come la maggior parte dei froci e bambocci che costituiscono la maggioranza in democrazia, quando gli racconti qualcosa si immedesimano nella vittima e vivono il racconto attraverso il filtro delle sue emozioni. 

E così, se gli racconti che in quell'incrocio un bambino è rimasto schiacciato da un'ape car coi 4 faretti rally sopra, alle 8,40 di un mattino di qualche anno fa... non importa che sia successo davvero. 

E' successo nel momento in cui ne ha vissuto l'esperienza che hai raccontato, e quell'incrocio ci pensa due volte prima di attraversarlo. 

Sai... il succo... è che se io ho gli stivali alti e una ragazza mi racconta di una tizia nel kansas che ha accoltellato un tizio della mia età perché gli davano sui nervi i suoi stivali alti... 

Quello che succede è che io mi tocco il cazzo immedesimandomi nell'atto appetitivo di accoltellare uno che mi dà sui nervi. 

Intendo dire... che per quanto fosse isomorfo a me per il sesso, l'età e per l'abbigliamento il morto del racconto, è molto più isomorfo a me l'atto stesso di ficcare qualcosa in un essere umano. 

Se poi ci aggiunge che prima l'ha rincorso e cercato in una vecchia fabbrica dismessa mentre quello nascondendosi strippava con la batteria del cellulare che lo faceva spegnere... 

Allora l'accoltellato potrebbe pure chiamarsi come me, essere del mio stesso segno di poker (cuori) e avere un tatuaggio dannatamente simile al mio... ma le sensazioni che provo sentendo il racconto sono quelle della ricerca e dell'inseguimento. 

Pertanto, non è tanto quello che dici. 

Ma è il tono e quello che la testa dell'altra persona prende per sé perché ci proietta il suo stato dell'io. 

E va da sé che una specie nota per deresponsabilizzarsi e fare la vittima, prenderà per sé la parte che più le permette di "dare la colpa all'ape car o allo smartellatore del kansas". 

E va bene così. 

Perché dire "stai zitta puttana" funziona solo con le rarissime donne adulte emotivamente.

Le quali però, essendo adulte, non ti avrebbero chiesto "ma io e te che cosa siamo" o altre stronzate. 

Quando invece dici stai zitta puttana ad una bambina di 30 anni, lo capisci subito che non ci sta con la testa: infatti passa più tempo a parlarti per dimostrarti a chiacchiere che non è una puttana o che l'hai offesa, che a dimostrarti che sa stare zitta, che era invece il fulcro del concetto. 

Hahahahah mi sento un pirla per non aver capito subito l'allusione riguardo allo smartellatore del Kansas.. adesso mi è chiaro.

Correggimi se sbaglio, ma questi concetti mi sembrano avere un 'affinità col tuo thread Left Exposed (che consiglio di leggere a chiunque non l'abbia fatto), ovvero: prevenire gli schemi mentali nocivi di chi ci sta intorno e sfruttarli a nostro vantaggio, spesso reciproco.

Concetto che viene anche accennato verso la fine del Mindest 5, ...."lascerete falsi indizi"...

Proprio i Mindset mi hanno dato questa capacità di provare, come te, affinità verso sensazioni primordiali quando mi raccontano qualche episodio macabro; avevo appunto intenzione di parlarne poi in altra sede.

Grazie di nuovo per la risposta stra-articolata.

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14 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

 infatti passa più tempo a parlarti per dimostrarti a chiacchiere che non è una puttana o che l'hai offesa, che a dimostrarti che sa stare zitta, che era invece il fulcro del concetto. 

Ma non è un problema solo femminile. 

Ieri una ragazza di 19 anni mi ha fatto leggere uno di quei messaggi infiniti di whatsapp, di quelli che devi cliccare "continua a leggere". 

Era un tale di 43 anni che stava spiegando per 50 righe perché non fosse uno a cui si potesse dire "fottiti". 

Infatti lei aveva espresso un concetto "tienti pure le tue idee ma non è andata così, fottiti" e lui era scattato come una figa sulla parola trigger "fottiti" e si era completamente perso il fatto che "non era andata come lui credeva" ed era di quello che si parlava. 

Poi sono spanzato quando ho letto che per troppe righe stava a spiegare che lui non era più l'Alberto di cui tutti si approfittavano e che era troppo buono, e che per lei ci voleva uno schiavetto, uno che si facesse dire fottiti e stesse zitto... 

Ahaha 

Sembrava di leggere una figa. 

Le ho detto che me lo volevo scopare, il suo tizio. 

Mi ha detto "fottiti". 

Anch'io ti amo, stellina. mi è uscita come risposta. 

Ma se non mi coccoli mai! 

Certo, ma ti ho abbandonata in italia come segno d'amore, così puoi godere nel fare la vittima con tutti e puoi dire che sono cattivo, che vuoi di più? 

Che voglio di più? che sia tu un domani ad uccidermi, non voglio che sia la morte, la odio perché la ami, e poi se mi uccidi significa che ti ho fatto del male, e se posso farti del male significa che sono importante per te. 

Uccidimi come gesto d'amore. 

Finalmente un ragionamento logico, rimane il fatto che di andare in prigione non ho voglia un cazzo per cui ti tocca vivere. 

Ma...una volta hai detto che in prigione per una donna ci andresti. Allora non sono importante come una donna qualsiasi. Ti odio. 

Ahaha scacco matto, fottiti. 

Adesso faccio un gioco win win, com'è che li chiami? 

Giochi a somma maggiore di zero. 

Sì, beh, quella roba lì. 

Ti metto giù per toglierti la parola e mettere il muso, così secondo me stai cagato e impari. E tu sei felice perché ho messo giù e ho smesso di parlare e mi vuoi più bene. 

Ahahah, facciamo win win win. 

Metti giù perché sta arrivando lo scemo e così me la vendi come un favore personale mentre guadagni da entrambi. 

Fottiti. 

Non è così, non sta arrivando nessuno. 

Allora siamo solo in due a vincere, peccato, ho perso una buona occasione per sembrare frate indovino....e riguardo alla tua domanda... fallo. 

Cosa? 

Provaci, con lui. Anche se per me è un frocio ridicolo. 

Se non ti ci metti insieme i mesi che dura, lo idealizzi e poi la prima volta che piove o hai una giornata no al lavoro soffri e pensi che chissà cosa poteva essere. 

Vai a vivertelo, così poi esplodi e non ne vuoi più sapere niente. 

Non te l'avevo chiesto, ma è quello che sto pensando da giorni, non so cosa fare. Lo amo, ma me la fa scendere di continuo e cerca sempre di cambiarmi o di dirmi che sono sbagliata. 

Certo, solo che se adesso lo sfanculi, poi quando sei triste e ti stai addormentando da sola inizi a pensare che forse aveva ragione e forse eri sbagliata davvero. 

Invece te ne devi rendere conto, di cosa intendo quando dico froci.

Sì, credo farò così, e cosa gli dico? 

Che è importante e che hai sbagliato a dirgli di fottersi, ai froci piace quando gli dici che sono importanti, alle puttane piace quando le chiami contesse, alle contesse piace quando gli dici puttana. 

Non ce la faccio, a dirgli che ho sbagliato, sono orgogliosa, forse sbaglio, ma se mi vuole deve anche accettare che se me le fa girare rispondo. 

Ti vogliamo orgogliosa, chi ti ama ti ama così. Se no va ad amare qualcun altro. e certo che se ti stuzzica rispondi, sei una contessina. Faglielo presente. 

Fottiti. Ciao. Ti metto giù così stai cagato. 

Nooo... ti prego... non mi riagganciare il telefono in faccia... no.... non smettere di parlarmi.... 

Ahhaha! Sì, così impari. E' finita. Sì, è finita, ti metto giù. 

Va bene. 

No, devi dire che non vuoi... 

Giusto. Noo... rimani al telefono con me! Non lasciarmi, non togliermi la parola! 

Ahahah! tu tu tu tu

 

 

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AALLEEEXXX

C'era questa ragazza, e c'era questo momento, in cui il tempo si era fermato come nelle favole.

Stavamo su una panchina a mangiare un gelato dopo che mi aveva fatto un pompino.

Mentre ci guardiamo negli occhi sento il suo sguardo, quello sguardo femminile, un po' perso nel vuoto, un po' curioso e che ultimamente mi fa scendere le palle.

E lei fa "Ma.."

E io, senza permetterle di continuare, guardandole quegli occhi da bimba, faccio no con la testa, le dico "shhh" accennando un sorriso e l'abbraccio.

Mi sono proprio sentito le parole di Aivia con la mia voce in testa "ma io e te, che cosa siamo?" Un attimo prima che accadesse.

E niente. Ora io e questa ragazza siamo semplicemente due persone che stanno bene insieme senza rotture di cazzo in generale, senza definizioni e con silenzi sacri.

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Resilienza....
37 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Ma non è un problema solo femminile. 

Ieri una ragazza di 19 anni mi ha fatto leggere uno di quei messaggi infiniti di whatsapp, di quelli che devi cliccare "continua a leggere". 

Era un tale di 43 anni che stava spiegando per 50 righe perché non fosse uno a cui si potesse dire "fottiti". 

Infatti lei aveva espresso un concetto "tienti pure le tue idee ma non è andata così, fottiti" e lui era scattato come una figa sulla parola trigger "fottiti" e si era completamente perso il fatto che "non era andata come lui credeva" ed era di quello che si parlava. 

Poi sono spanzato quando ho letto che per troppe righe stava a spiegare che lui non era più l'Alberto di cui tutti si approfittavano e che era troppo buono, e che per lei ci voleva uno schiavetto, uno che si facesse dire fottiti e stesse zitto... 

Ahaha 

Sembrava di leggere una figa. 

Le ho detto che me lo volevo scopare, il suo tizio. 

Mi ha detto "fottiti". 

Anch'io ti amo, stellina. mi è uscita come risposta. 

Ma se non mi coccoli mai! 

Certo, ma ti ho abbandonata in italia come segno d'amore, così puoi godere nel fare la vittima con tutti e puoi dire che sono cattivo, che vuoi di più? 

Che voglio di più? che sia tu un domani ad uccidermi, non voglio che sia la morte, la odio perché la ami, e poi se mi uccidi significa che ti ho fatto del male, e se posso farti del male significa che sono importante per te. 

Uccidimi come gesto d'amore. 

Finalmente un ragionamento logico, rimane il fatto che di andare in prigione non ho voglia un cazzo per cui ti tocca vivere. 

Ma...una volta hai detto che in prigione per una donna ci andresti. Allora non sono importante come una donna qualsiasi. Ti odio. 

Ahaha scacco matto, fottiti. 

Adesso faccio un gioco win win, com'è che li chiami? 

Giochi a somma maggiore di zero. 

Sì, beh, quella roba lì. 

Ti metto giù per toglierti la parola e mettere il muso, così secondo me stai cagato e impari. E tu sei felice perché ho messo giù e ho smesso di parlare e mi vuoi più bene. 

Ahahah, facciamo win win win. 

Metti giù perché sta arrivando lo scemo e così me la vendi come un favore personale mentre guadagni da entrambi. 

Fottiti. 

Non è così, non sta arrivando nessuno. 

Allora siamo solo in due a vincere, peccato, ho perso una buona occasione per sembrare frate indovino....e riguardo alla tua domanda... fallo. 

Cosa? 

Provaci, con lui. Anche se per me è un frocio ridicolo. 

Se non ti ci metti insieme i mesi che dura, lo idealizzi e poi la prima volta che piove o hai una giornata no al lavoro soffri e pensi che chissà cosa poteva essere. 

Vai a vivertelo, così poi esplodi e non ne vuoi più sapere niente. 

Non te l'avevo chiesto, ma è quello che sto pensando da giorni, non so cosa fare. Lo amo, ma me la fa scendere di continuo e cerca sempre di cambiarmi o di dirmi che sono sbagliata. 

Certo, solo che se adesso lo sfanculi, poi quando sei triste e ti stai addormentando da sola inizi a pensare che forse aveva ragione e forse eri sbagliata davvero. 

Invece te ne devi rendere conto, di cosa intendo quando dico froci.

Sì, credo farò così, e cosa gli dico? 

Che è importante e che hai sbagliato a dirgli di fottersi, ai froci piace quando gli dici che sono importanti, alle puttane piace quando le chiami contesse, alle contesse piace quando gli dici puttana. 

Non ce la faccio, a dirgli che ho sbagliato, sono orgogliosa, forse sbaglio, ma se mi vuole deve anche accettare che se me le fa girare rispondo. 

Ti vogliamo orgogliosa, chi ti ama ti ama così. Se no va ad amare qualcun altro. e certo che se ti stuzzica rispondi, sei una contessina. Faglielo presente. 

Fottiti. Ciao. Ti metto giù così stai cagato. 

Nooo... ti prego... non mi riagganciare il telefono in faccia... no.... non smettere di parlarmi.... 

Ahhaha! Sì, così impari. E' finita. Sì, è finita, ti metto giù. 

Va bene. 

No, devi dire che non vuoi... 

Giusto. Noo... rimani al telefono con me! Non lasciarmi, non togliermi la parola! 

Ahahah! tu tu tu tu

 

 

Non saprei razionalizzarlo,ma in questa conversazione io ci vedo molto di me stesso ed ho provato forti emozioni.

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