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E voi come studiate?


Bedauern

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Bedauern

Ciao a tutti,

come chi frequenta con assiduità il forum già saprà, ho avuto difficoltà con l’università, tanto da cercare ogni via che non contemplasse studi accademici.  Il mio problema, come avevo accennato in altre discussioni, risiede nello studiare, non certo per indolenza, ma perché ho una curva di apprendimento bassa. A parte i problemi di salute, fra le motivazioni forse vi è il metodo di studio: quello cui ero aduso dalle scuole, durante le quali mi ha permesso di conseguire ottimi risultati, si è rilevato alquanto improduttivo: esso, infatti, basandosi su un approccio molto mnemonico, mi consente di studiare, in una giornata intera di studio, massimo 3-5 pagine, con necessità di doverle ripetere a più riprese anche nei giorni successivi, onde evitare di dimenticare quanto appreso. Converrete che con manuali che constano di innumerevoli pagine, tale ritmo, che era sufficiente per la scuola, risulta essere invece inadeguato per l’università, e infatti non mi ha consentito di andare avanti, facendomi perdere, purtroppo, alcuni anni di tempo e frustrandomi alquanto, tanto da acuire lo stato di depressione in cui ero.

Studiare non mi dispiace, e l’università è un ambiente troppo succulento per non provarle tutte prima di abbandonarla. Quindi, volevo sapere qual è il metodo di studio che prediligete, in modo da poterlo sperimentare e vedere se è a me congeniale. Quante pagine al giorno di informazioni riuscite ad assimilare? Quante ore studiate? Quante volte ripetete?

Grazie in anticipo!

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Gabbo

Dimenticati il metodo "studio a memoria", devi imparare a ragionare su quello che leggi e non a memorizzare.

Trova il filo logico che da un concetto A procede in B etc e continua così, sottolinea, ragiona e non dovrai mai più stare a memorizzare (che noia).

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Parlo per me ovviamente

Premetto che sono una che non punta al 30 ma che allo stesso tempo non ha mai preso 18 (sono forse un'anonima 7 in un mare di 7, per usare una felice espressione di un tizio qui dentro)

Ti ho fatto questa introduzione per dire che dipende tutto dai tuoi obiettivi, per es ci sono alcuni del mio anno che però vogliono tutti 30 e infatti sono indietro con gli esami

Dunque

Io leggo una volta solo e come va va però ho una buona memoria fotografica/di ascolto quindi gran parte del lavoro lo faccio andando a lezione e prendendo appunti (che poi non rileggo se non una volta il giorno prima dell'esame)

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Descent
1 ora fa, Bedauern ha scritto:

l’università è un ambiente troppo succulento

Intendi dire che c'è figa? 

 

Comunque studiare significa trovare e coltivare il legame tra la tua inclinazione e ciò che ti si palesa davanti. 

Di certo di un libro di cinquecento pagine ce ne saranno due che si riveleranno risolutive per il tuo filo conduttore, il resto saranno delle nozioni circoscritte alla disciplina, parti di essa, ma non necessariamente principali per il tuo studio.

I professori vogliono vederti eccitato per quello che esponi, non banalmente preparato. Vogliono cogliere il tuo innamoramento.

Rimane comunque il fatto che i miei professori preferiti sono quelli che rubano lo stipendio, ma questo è un discorso astruso che richiederebbe del tempo per essere espresso in maniera corretta.

Ho visto sperperare un sacco di trenta mediocri, ma quando ad un professore gli si drizza si capisce, ed è quasi sempre per quella piccola sottigliezza che coglie nel tuo reale interesse. 

 

"Quindi, volevo sapere qual è il metodo di studio che prediligete"

Detto sinteticamente: a cazzo di cane.

 

Modificato da Descent
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freefall

Fino a pochi anni fa ero studente lavoratore non frequentante e fuori sede. E non sono giovane.

Il docente lo vedevo il giorno dell'esame, per la prima volta.

 

Sinteticamente: come studiavo?

Prima cosa, reperire tutta la bibliografia.

Poi decidere da quali libri cominciare.

Una lettura con due tipi di sottolineatura a matita, per ogni libro.

Riga semplice, parti importanti. Riga grossa, parti importantissime.

Seconda lettura dei libri, ora sottolineati, e riassunto su fogli a/4, massimo 30 facciate per libri di 200 pagine (media del pollo).

Terzo passaggio, memorizzazione e ripetizione dei riassunti. Ripetizione dei riassunti con parole diverse.

Questa fase da effettuare sotto stress. Perché sotto esame sei sotto stress e quindi replicavo, nella preparazione, la situazione emotiva dell'esame. Se ripassavo da tranquillo, poi all'esame potevo avere dei vuoti. 

 

Un esame pre-riforma universitaria lo preparavo in 3 mesi. Quelli da 6 cfu della laurea primo livello anche in un mese, spesso in 2. Quelli della magistrale da 6 cfu in 3 mesi (forse perché lavoravo a tempo pieno).

 

Tempi di studio?

Intensi solo nel terzo passaggio, effettuato circa una settimana prima dell'esame, ma più spesso tre giorni prima. 

L'ultima notte, ero sempre indietro col programma. Inutile insistere, decidevo quando mollare la pezza e dormire almeno 5 o 6 ore.

Con la mente fresca, rendevo. Studiando di notte e con poco sonno, la resa era scarsa. Inutile dormire poco per fare l'ultimo ripasso.

Media del 28. 

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Clock
12 ore fa, Bedauern ha scritto:

Ciao a tutti,

come chi frequenta con assiduità il forum già saprà, ho avuto difficoltà con l’università, tanto da cercare ogni via che non contemplasse studi accademici.  Il mio problema, come avevo accennato in altre discussioni, risiede nello studiare, non certo per indolenza, ma perché ho una curva di apprendimento bassa. A parte i problemi di salute, fra le motivazioni forse vi è il metodo di studio: quello cui ero aduso dalle scuole, durante le quali mi ha permesso di conseguire ottimi risultati, si è rilevato alquanto improduttivo: esso, infatti, basandosi su un approccio molto mnemonico, mi consente di studiare, in una giornata intera di studio, massimo 3-5 pagine, con necessità di doverle ripetere a più riprese anche nei giorni successivi, onde evitare di dimenticare quanto appreso. Converrete che con manuali che constano di innumerevoli pagine, tale ritmo, che era sufficiente per la scuola, risulta essere invece inadeguato per l’università, e infatti non mi ha consentito di andare avanti, facendomi perdere, purtroppo, alcuni anni di tempo e frustrandomi alquanto, tanto da acuire lo stato di depressione in cui ero.

Studiare non mi dispiace, e l’università è un ambiente troppo succulento per non provarle tutte prima di abbandonarla. Quindi, volevo sapere qual è il metodo di studio che prediligete, in modo da poterlo sperimentare e vedere se è a me congeniale. Quante pagine al giorno di informazioni riuscite ad assimilare? Quante ore studiate? Quante volte ripetete?

Grazie in anticipo!

Non posso predicare consigli a riguardo perché non ero un buon studente, e ho lasciato l'università...  Ho una tendenza a distrarmi facilmente, non riesco a essere concentrato, spesso mi lascio andare dall'emotività...

Ti racconto brevemente come in parte sono migliorato :

Letture e video sulla mindfulness, corso di yoga, non riesco a essere constante nella pratica.. quando la faccio i benefici sono immediati e perdurano per 1-2 giorni mi sento sensibilmente più rilassato, riesco a mettere un freno all'emotività, e sono di gran lunga più concentrato su quello che faccio. 

Sullo studio ho letto molto a riguardo su internet, in rete ho scoperto un ottimo corso  sull'apprendimento, ti consiglio vivamente di iscriverti e seguirlo, si chiama

learning-how-to-learn è sulla piattaforma gratuita coursera

https://www.coursera.org/learn/learning-how-to-learn

E' costituto da tre moduli tutte le lezioni e interviste sono in forma video, oltre questo c'è del materiale extra come video a  ricercatori scientifici, professori, scrittori, ma anche a campioni di memoria... 

Gli autori spiegano che l'apprendimento è una materia a tutti gli effetti, e questa si dovrebbe insegnare obbligatoriamente nelle scuole elementari.

Per apprendere è necessario prima di tutto essere concentrati su quello chi si studia e punto secondo bisogna avere una chiara comprensione del concetto, se non si capisce ciò che si dovrebbe studiare non si apprende, concetto scontato ma spesso ignorato.

Due dei metodi migliori che ho acquisito grazie al corso, è scrivere quello che si ricorda immediatamente dopo aver terminato la lettura di un testo da apprendere, questa tecnica era usta dal fisico Feyman e devo dire che è ottima.

Un'altra tecnica è sottolineare/evidenziare esclusivamente i concetti chiave del testo.

Non aggiungo altro, se hai problemi con lo studio dovresti immediatamente iscriverti a questo corso, è svolto in forma semplice da comprendere, ha i sottotitoli in italiano, non è lungo, e come detto è gratuito.

 

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Sacha

Lettura rapida, rilettura per sottolineare le parti più importanti in modo da costruire una specie di riassunto, rilettura delle parti sottolineate, scorrimento dell'indice per fissare  mentalmente  lo "scheletro" della materia e preventivare collegamenti eventualmente spendibili durante l'esame. 

 

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Tod

Come funziona il tuo processo mentale di ripresa dei concetti?

Quando ripeti a memoria le prime volte tenti di visualizzare le parole scritte sul foglio del libro che hai letto (memoria visiva del testo... cioè vedi proprio l'immagine della pagina con una rappresentazione mentale)? 

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Linus2016

Dipende da cosa si studia innanzitutto.

 

Ho tre lauree in economia. In tre lingue diverse. Gli approcci sono stati diversissimi. Figuriamoci se si parla di un corso di studi differente.

 

Diciamo che per i diritti sono sempre andato giù di studio brutale mnemonico: in media 40-50 pagine a memoria parola dopo parola al giorno. A private citai anche una nota a pié pagina in latino ahahahah "in pari causa turpitudinis, melior est condicio possidentis".

Per esami come matematica et similia ho sempre fatto esercizi su esercizi allo sfinimento. Completato un "ciclo" di esercizi, lo ricominciavo. Su excel velocizzi.

Per esami come marketing o management (le mie specialità) ho fatto sempre le cose imparando i concetti e astraendoli dal contesto specifico per riutilizzarli in maniera trasversale.

 

Spero il prossimo anno di poter iniziare a studiare filosofia e vedro' come me la cavo.

 

Ho sempre lavorato full-time per gli anni dell'università (salvo l'anno scorso) e ho finito la triennale con un anno di ritardo. In definitiva ne è valsa la pena perché finisco l'università con 4 anni di esperienza.

 

 

Se hai curve di apprendimento malate i casi sono due:

1) studi cose che non fanno per te

2) studi male (tipo cercare di imparare a memoria dove dovresti concettualizzare e viceversa)

 

Per "imparare i concetti", se proprio non vuoi abbandonare del tutto lo studio mnemonico, fai degli schemi. Proprio a mo' di mappa concettuale con tanto di colori diversi e frecce etcetc. Aiuta molto.

Quando studi a memoria: impara diciamo mezza pagina e la ripeti. Poi mezza pagina e la metà ulteriore. Poi la pagina e un'altra mezza e cosi via. Alla fine dei giochi hai ripetuto moltissime volte la gran parte del programma, con le cose imparate più recentemente ripetute meno volte (più facili da ricordare e quindi meno richiedenti ripassi)

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