Questo è un messaggio popolare. comeback [Partecipante] 3050 Inviato 23 Settembre 2017 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 23 Settembre 2017 Nel ultimi anni, ho viaggiato in più di 15 paesi, in alcuni con periodi di permanenza di svariati mesi. Negli ultimi mesi ho vissuto in Inghilterra, di recente ho passato alcune settimane per lavoro in Svizzera e a giorni trasferirò tutta la mia vita in Germania. Stimo di aver conosciuto qualcosa come 3000 mila persone tra uomini e donne, circa 15-20% italiani. Ho incrociato culture vicine come quella tedesca, italiana, spagnola, francese. Altre maggiormente identitarie come quelle slave. Infine mi sono relazionato con la cosmopolita cultura inglese, che non amo, quella americana e le estreme e più lontane culture orientali. In tutte le culture ho trovato universalmente valida e premiante, in termini di risultati, quello che va sotto il nome di proximity principle. Cos'è? Secondo Theodore Newcomb, psicologo del 900', le persone si legano e costruiscono relazioni sulla base della vicinanza o prolungata vicinanza. Questa va intesi nella sua accezione meramente fisica e materiale. Ciò che mi è vicino, lo conosco, lo vedo, è nel mio spazio visivo, è ed esiste, quindi può generare in me attrazione. Non importa se sia un potenziale amico o una donna. Esperimento. La teoria ha avuto diverse applicazioni, ad esempio, si nota come in uno studentato o in un residence, generalmente ubicato su più piani, gli studenti tendono a stringere relazioni forti e più esclusive con le persone poste sullo stesso piano. Quindi tradotto in un meccanismo decisionale molto simile alla pubblicità, la stragrande maggioranza delle persone, sceglie sulla base di ciò che gli è vicino, è riconoscibile e al quale viene maggiormente esposto. E' quindi l'esposizione continua a contribuire in modo determinante nella creazione dell'interesse. Le potenzialità e le qualità personali, non fanno altro che valorizzare la pubblicità che riceviamo da questa esposizione. Dall'altro lato, il desiderio di ricerca dell'optimum, e di quello che per me è più vicino al caso ideale, appare più marginale. Cosa c'entra con la seduzione? Numerosi contenuti che provengono dall'infallibile mondo teorizzante della seduzione, suggeriscono di uscire a cercar donne utilizzando tecniche che si muovono in un territorio diverso rispetto alla teoria della prossimità. Una donna darà più possibilità di esporsi (anche per confort personale) ad una persona che gli è vicina, in un qualche senso, piuttosto che ad uno sconosciuto. Provate. Non si discute che sia possibile conoscere una donna alla fermata del tram o sul treno che riporta a casa, o in disco, o in strada utilizzando una tecnica da rimorchio. Questi casi però rappresentano una % ridotta di come le relazioni sociali e seduttive nascono e quindi del "come" si è arrivati ad una donna. Anche nel basket alcuni fanno 3 punti dalla loro aerea, ma generalmente da 3 si tira poco dietro la linea. Anche al calcio qualcuno ha segnato da metà campo, ma molti goal nascono nell'area. Tu dove vuoi giocare? La tecnica aiuta e tutto questo atteggiamento seduttivo aumenta decisamente la possibilità di un player di proporsi a nuove donne, questo è vero, ma è più che altro un maggior livello di fiducia ed esposizione all'esterno. Questo premia? Come conoscerò la prossima donna con cui andrò a letto o in LTR o sarà la mia donna? Nessuno nega che nelle opzioni possibili di "come conoscere una donna" ci sia una possibilità di attuare una tecnica all'aperto e con una sconosciuta totale (nessun amico in comune, nessuna informazione, nessuna connessione sociale e nessuna vicinanza) ma pensare di arrivare soltanto cosi' ad una donna è decisamente rischioso in termini di risultati. Un approccio all'aperto va bene a 20 anni spaccati, va bene anche a 25-30 in un luogo di vacanza, ma nella real life, questo premia? Come si conoscono le donne? E dove si conoscono le donne? Alcuni numeri. Gran parte delle persone che ho conosciuto nella mia vita, di quelle impegnate, in LTR, sposate, o impelagate in qualche storiaccia, hanno conosciuto il proprio partner sfruttando la vicinanza. Numerosi vi diranno che si sono conosciuti tramite amici, o al lavoro, o all'università, o ad un corso, o in numerose altre circostanza dove la vicinanza ha un effetto determinante. Vi sarà anche una buona parte di loro, che ammetterà quanto l'attrazione non sia stata immediata. Persino nel mondo delle relazioni più peccaminose e nei tradimenti, il più classico dei tradimenti nasce con il/la collega di lavoro o di un università, e non certo nasce con lo sconosciuto che ha utilizzato la tecnica di rimorchio nel treno o al bar mentre lei era via con le amiche. Altro punto critico. In numerosi casi, l'attrazione può essere un processo più strutturato, e meno immediato. Quindi richiede tempo, ed esposizione. La teoria supporta questo. Noto ad esempio, come potenzialmente mi sia interessato a donne dopo una esposizione prolungata in università, a lavoro o ad esempio all'interno della stessa giornata. Inoltre noto come approcci in generale possano essere più proficui dopo che la persona-obiettivo, mi ha già visto più volte. Come? Pensate ad una ragazza adocchiata in palestra o in ogni altro set sociale. Tutto ciò per dire cosa? Per molto tempo in passato, mi sono mosso nella direzione di pensare che dall'approccio nascesse l'opportunità e non dalla creazione di più condizioni sociali dove riuscirmi ad esprimere. Questo per dire che se uno vuol veramente conoscere donne, deve, e sono i miei 2cents/IMHO, incrementare esponenzialmente il proprio network sociale. Più gente si conosce, più attività si fanno, più opportunità si creano per generare un meccanismo di interesse. Banale, ma spesso trascurato. La vicinanza conta e la teoria premia? A mio giudizio si, e non appena arriverò in Germania punterò esclusivamente a creare network disinteressandomi totalmente delle donne, e sono dell'idea che questo premierà più di qualunque altro approccio, che ugualmente farò ma senza l'ossessione di pensare che questo mi porterà a donne. Attato, Outsider, Quercia e 20 altri ha reagito a questo 23 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Keran92 [Partecipante] 5063 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 (modificato) Concordo più o meno su tutto E mi ricorda l'argomento del social circle / social network e lo stesso concetto di proximity quanto affermato da Zema e V nei loro 3 video di Hurricane dove parlano proprio di questi concetti partendo dalla loro esperienza Modificato 23 Settembre 2017 da Keran92 ^'V'^ e OsWeald ha reagito a questo 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Edo [Donna] 15305 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 Condivido e penso sia la base del famoso amore tra i fornelli o delle tresche in ufficio ("amore" e "tresche" come termini qui intercambiabili, a scanso di equivoci) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mat_two [Partecipante] 291 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 Ciao, punto di vista interessante. Condivido gran parte di quanto scritto. Ci sono due tratti essenziali dell'essere umano che supportano quanto scrivi: 1) l'essere umano è tendenzialmente pigro. 2) la noia. 1) Conoscere qualcuno sfruttando i social circle significa fare molta meno fatica, rispetto ad approcciare sconosciute. Non mentiamo: tendiamo a rifuggire il dolore e ad agire secondo il principio di conservazione. Uscire da soli, vincere l'ansia d'approccio, beccarsi pali VS uscire con conoscenti che già si sono fatte un'idea di noi..e che se sono con noi forse è perché già gli interessiamo, almeno un po'. Quale delle due richiede meno fatica? 2) Tendiamo a fuggire la noia (noia = dolore). Quindi, i tradimenti e le scappatelle (ma anche il semplice flirt con colleghe e/o compagne di corso) mettono quel pepe in situazioni che, altrimenti, sarebbero piatte come l'encefalogramma di certe persone. E, come dice comeback, è più semplice esporsi/scherzare con chi ci sta già vicino, con chi è famigliare. Eppure, l'esperienza mi insegna che affidarsi unicamente ai social circle non è poi tanto meglio che affidarsi unicamente agli approcci a freddo. Dipende da che tipo di persona sei. C'è anche quello che si fa le pare a provarci con le amiche (basta vedere anche a cosa si legge qui su IS..). Secondo me l'ideale è essere in grado di fare entrambe le cose. E d'accordo, magari sopra i 30 anni non ti puoi mettere a fermare sconosciute per strada come un ventenne.. Ma dire la parolina in più alla cameriera, scambiare due chiacchiere alla fermata dell'autobus con la studentessa che aspetta.. Non fare queste cose, secondo me è limitante. Cia Alexander10, Canadair, Edo e 2 altri ha reagito a questo 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
comeback [Partecipante] 3050 Inviato 23 Settembre 2017 Autore Condividi Inviato 23 Settembre 2017 10 minuti fa, Mat_two ha scritto: Ciao, punto di vista interessante. Condivido gran parte di quanto scritto. Ci sono due tratti essenziali dell'essere umano che supportano quanto scrivi: 1) l'essere umano è tendenzialmente pigro. 2) la noia. Tendenzialmente l'essere umano è pigro, o almeno nel panorama delle relazioni sociali e umane lo è. Tende a mantenere condizioni random ricevute, e NON è difficile trovare tra le nostre vite, dei casi di persone che per anni e anni fanno la stessa vita o si appiattiscono con le stesse relazioni. Di riflesso anche nella scelta del partner , non ho conosciuto persone se non rarissimi casi, dove qualcuno si è messo a cercare il/la partner ideale. 1) Conoscere qualcuno sfruttando i social circle significa fare molta meno fatica, rispetto ad approcciare sconosciute. Non mentiamo: tendiamo a rifuggire il dolore e ad agire secondo il principio di conservazione. Uscire da soli, vincere l'ansia d'approccio, beccarsi pali VS uscire con conoscenti che già si sono fatte un'idea di noi..e che se sono con noi forse è perché già gli interessiamo, almeno un po'. Quale delle due richiede meno fatica? Il punto è che una % altissima di donne impegnate, trova il partner attraverso il proprio circolo sociale o nella vita quotidiana (lavoro, università, corsi, hobbies...). La questione è che un seduttore è meglio che lo diventi entro quei contesti che sperare di trovar donne alla fermata del tram et similia. 2) Tendiamo a fuggire la noia (noia = dolore). Quindi, i tradimenti e le scappatelle (ma anche il semplice flirt con colleghe e/o compagne di corso) mettono quel pepe in situazioni che, altrimenti, sarebbero piatte come l'encefalogramma di certe persone. E, come dice comeback, è più semplice esporsi/scherzare con chi ci sta già vicino, con chi è famigliare. Come sopra. Eppure, l'esperienza mi insegna che affidarsi unicamente ai social circle non è poi tanto meglio che affidarsi unicamente agli approcci a freddo. Dipende da che tipo di persona sei. C'è anche quello che si fa le pare a provarci con le amiche (basta vedere anche a cosa si legge qui su IS..). La questione degli approcci a freddo, è che hai un tempo limitatissimo nel quale creare interesse, fiducia, e curiosità di proseguire. E' molto difficile ottenere un risultato pari allo sforzo che si fa o alle aspettative che si hanno. Personalmente non ho alcun problema nel fermare una donna in strada, ma da qui a tramutare il tutto in un day1, secondo me nella real life ce ne passa. La stessa donna mi darebbe più attenzione se mi vedesse ogni giorno alla fermata del tram, o se fossi un suo collega, o andassimo nella stessa università. Il meccanismo della teoria è che essere esposti ad una donna, può provocare in lei interesse. Secondo me l'ideale è essere in grado di fare entrambe le cose. E d'accordo, magari sopra i 30 anni non ti puoi mettere a fermare sconosciute per strada come un ventenne.. Ma dire la parolina in più alla cameriera, scambiare due chiacchiere alla fermata dell'autobus con la studentessa che aspetta.. Non fare queste cose, secondo me è limitante. Equilibrio. Cia Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mat_two [Partecipante] 291 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 18 minuti fa, comeback ha scritto: Sì, ma ciò che volevo dire è che, per l'appunto, bisogna un tantino calibrare: non parlo di trasformare l'approccio in un immediato day1, ma di essere in grado di fare "amicizie" anche al di fuori della propria cerchia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
decatron [Élite] 2825 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 (modificato) Considera io mi ero iscritto per approcciare tipe sconosciute in 1vs1.. Cosa che fondamentalmente ancora non ho fatto a dovere.. Però considera che dietro tutto ciò c'è pur sempre un business, e ti diranno sempre che approcciare sconosciute è da machi ecc ecc.. L'1 Vs 1 è rimasto un obiettivo per me con quelle che mi ricambiato l'eye contact o comunque danno palesi segni di interesse. Ma nel tempo ho compreso che lavorare di social circle rende molto di più. Certo se sei estroverso la strada è proprio spianata in discesa. Io punto a fare più corsi possibile appena posso (ballo, yoga ecc). Posso chiederti che lavoro fai per viaggiare così tanto? Modificato 23 Settembre 2017 da decatron marcosx ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
comeback [Partecipante] 3050 Inviato 23 Settembre 2017 Autore Condividi Inviato 23 Settembre 2017 19 minuti fa, decatron ha scritto: Considera io mi ero iscritto per approcciare tipe sconosciute in 1vs1.. Cosa che fondamentalmente ancora non ho fatto a dovere.. Però considera che dietro tutto ciò c'è pur sempre un business, e ti diranno sempre che approcciare sconosciute è da machi ecc ecc.. L'1 Vs 1 è rimasto un obiettivo per me con quelle che mi ricambiato l'eye contact o comunque danno palesi segni di interesse. Ma nel tempo ho compreso che lavorare di social circle rende molto di più. Hai colto il punto. Chi entra qui sul forum, vuol conoscere nuove ragazze. Quel che implicitamente dice questa teoria, è che rende di più (ergo: più risultati, quindi più figa) se anziché ammazzarti la psiche con tecniche, approcci o peggio ancora uscite solitarie, INVESTI sul social circle. Quindi se vuoi conoscere figa, quindi trombare, è bene che ampli il numero delle tue amiche (anche quelle che non toccheresti con un guanto in lattice), farti nuovi amici, ampliare il numero di attività apparentemente anche anti-figa. Le donne scopano con quelli del loro network o collegati, poi se trovano extra è meglio (disco, vacanza, situazioni occasionali), ma in genere seguono quel canale. Certo se sei estroverso la strada è proprio spianata in discesa. Devi essere estroverso nel luogo giusto. Io punto a fare più corsi possibile appena posso (ballo, yoga ecc). Beccherai più figa che studiarti un manuale. Posso chiederti che lavoro fai per viaggiare così tanto? Sono un sales engineer ma questo lavoro mi ha portato per ora solo tra Inghilterra, Svizzera e Germania, dove resterò. Gli altri viaggi sono legati nel 70% dei casi a viaggi veri e propri. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tisana [Partecipante] 2848 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 Complimenti per i tuoi viaggi. Sulla "vicinanza" sono pienamente d'accordo. Una redpillata veramente tosta l'ho avuta quando avevo visto una donna sui 30. Ancora in forma, sposata con un bruttovero. Poi ho appreso che questi si erano conosciuti da bambini all'asilo. Non si sono più mollati e ora stanno ancora assieme nonostante lui sia cresciuto male e lei invece è diventata bellissima. Tutto merito del fatto che si conoscevano molto bene. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
OldPlayer [Partecipante] 2434 Inviato 24 Settembre 2017 Condividi Inviato 24 Settembre 2017 In di principio non posso che concordare. Negli ultimi anni però, sebbene molti le considerino una perdita di tempo, ci sono venute incontro le app di dating che permettono di sargiare oltre il proprio social circle. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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