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La seduzione che non esiste. The Proximity Principle.


comeback

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comeback
18 ore fa, Indra ha scritto:

Riguardo al fare network con persone di valore e presunte amiche.

L'unica volta che ho proposto di andare a vedere l'opera a due colleghe (che non mi interessano se non come amiche) hanno declinato gentilmente; come vedi non è semplice trovare interessi comuni.

Poi magari sono le stesse che son convinte che Vasco e Liga siano poeti; vabbè convinte loro.

Ora non voglio fare lo snob e ti dico che seguo anche power/gothic metal; posso pure ascoltare blues e soul.

Però vedi c'è una collega che dice "Bono mi piace" /"I Gun's no".

Vedi cosa sono certe persone? Per loro il rock è solo quello che dicono loro; apertura mentale zero.

Mi dici come posso costruire network? A me sembra fantascienza.

Avevo pensato di darmi al cosplay ma ormai essendo una fabbrica di potenziali finocchi in ogni dove ho lasciato stare.

E' intrisa di LGBT e di propaganda gender la produzione nipponica di manga e anime recenti.

Il mondo non è più quello di quando ero quindicenne; si è corrotto in molti aspetti. Non è semplice.

Allarga il giro, se mi fermassi alle persone che mi stanno sui coglioni, farei una città di almeno 200mila abitanti.

Purtroppo è difficile fare network, prova, prova e prova ancora.

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Jumpy
7 hours ago, Milan85 said:

concordo sulla necessità di migliorare la gestione delle chiacchiere tra donne. Come non so, voi?

Cordiale e amichevole un po' con tutti, ma entrare effettivamente in confidenza con pochi, quelli che meritano.

Per il resto non puoi fare molto altro... effetto snowball è ingestibile.

Più persone ti conoscono, anche di vista, più è probabile che si parli (bene) di te, anche a distanza di tempo.

Questo è tra i motivi per cui, il riscontro sociale non è che lo hai nel giro di qualche settimana, a volte neanche nel giro di mesi, ci vogliono anche alcuni anni.

3 hours ago, Gerard said:

Non si tratta di capire chi o cosa emana virilità. Qualunque uomo che finisce nel letto di una donna è a modo suo virile (diversamente si sentirebbe dire "Mi spiace sei solo un amico").

Citando il grande Troisi... quando gli venne chiesto se piace alle donne, lui semplicemente rispose:

"ma che domanda è... sono un uomo... gli uomini sono fatti apposta per piacere alle donne ...".

 

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Essendo entrata da poco una nuova coinquilina molto carina in casaquesto era davvero l'ultimo thread di cui avevo bisogno. 

Anyway tutto estremamente condivisibile. 

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comeback

Molti dei vostri commenti, dicono qualcosa di vero: è difficile costruire relazioni sociali, quello che comunemente potresti chiamare network.

Riflettevo ieri.

Fino ai 20 anni, viviamo in un contesto piuttosto ereditato. Accade che presumibilmente gli amici di scuola sono i nostri amici, con loro abbiamo condiviso le paure delle interrogazioni, i giorni saltati a scuola, le prime cotte, i primi scontri, e una marea di situazioni esistenziali che psicologicamente legano le persone. Generalmente le persone si legano per aver condiviso percorsi ed esperienze importanti (ad esempio la prima vacanza), in altri casi vi possono essere altri interessi meno accettabili, ma ugualmente reali.

Superati i 20, tende a indebolirsi quella idea di gruppo storico, molto spesso le persone vivono un importante cambiamento in fatto di personalità, ambizioni e quindi scelte di vita.

Alcuni rimangono intrappolati nel non cambiamento, l'unica cosa che nella vita non porta a nulla, altri diventano prigionieri delle loro LTR, talvolta prigioni dorate di una assenza pesante di socialità.

Coloro che superano la scelta del cambiamento, cioè decidono di fatto di cambiare la loro vita, si trovano di fronte a spazi aperti di nuove possibilità, ma anche di rischi altrettanto grandi.

Questa fase dei 20+ è quella fondamentale per acquisire esperienze, costruire un network partendo dall'università o dalle prime esperienze di lavoro, iniziare a investigare sulle proprie passioni, fare esperienze con donne diverse, viaggiare, conoscere, aprirsi.

Personalmente ho commesso l'errore, nella più classica tradizione italiana in quella età, di finire in LTR, non una ma più volte, trattenendo gli amici di un tempo con i quali le relazioni erano ormai al collasso.

Soltanto dopo ho cambiato la mia vita, ma sono ben conscio oggi a 29 anni di conoscere molte persone ma di aver fatto pochi amici. E' ben più complesso costruire amici dopo, quando ormai le vite di molti hanno già preso una direzione e tu rompi quasi un equilibrio. 

 

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  • 1 mese dopo...
PapuPetagna
Il 30/9/2017 alle 12:16 , comeback ha scritto:

Molti dei vostri commenti, dicono qualcosa di vero: è difficile costruire relazioni sociali, quello che comunemente potresti chiamare network.

Riflettevo ieri.

Fino ai 20 anni, viviamo in un contesto piuttosto ereditato. Accade che presumibilmente gli amici di scuola sono i nostri amici, con loro abbiamo condiviso le paure delle interrogazioni, i giorni saltati a scuola, le prime cotte, i primi scontri, e una marea di situazioni esistenziali che psicologicamente legano le persone. Generalmente le persone si legano per aver condiviso percorsi ed esperienze importanti (ad esempio la prima vacanza), in altri casi vi possono essere altri interessi meno accettabili, ma ugualmente reali.

Superati i 20, tende a indebolirsi quella idea di gruppo storico, molto spesso le persone vivono un importante cambiamento in fatto di personalità, ambizioni e quindi scelte di vita.

Alcuni rimangono intrappolati nel non cambiamento, l'unica cosa che nella vita non porta a nulla, altri diventano prigionieri delle loro LTR, talvolta prigioni dorate di una assenza pesante di socialità.

Coloro che superano la scelta del cambiamento, cioè decidono di fatto di cambiare la loro vita, si trovano di fronte a spazi aperti di nuove possibilità, ma anche di rischi altrettanto grandi.

Questa fase dei 20+ è quella fondamentale per acquisire esperienze, costruire un network partendo dall'università o dalle prime esperienze di lavoro, iniziare a investigare sulle proprie passioni, fare esperienze con donne diverse, viaggiare, conoscere, aprirsi.

Personalmente ho commesso l'errore, nella più classica tradizione italiana in quella età, di finire in LTR, non una ma più volte, trattenendo gli amici di un tempo con i quali le relazioni erano ormai al collasso.

Soltanto dopo ho cambiato la mia vita, ma sono ben conscio oggi a 29 anni di conoscere molte persone ma di aver fatto pochi amici. E' ben più complesso costruire amici dopo, quando ormai le vite di molti hanno già preso una direzione e tu rompi quasi un equilibrio. 

 

Io credo che il principio esposto funzioni in alcuni contesti sociali, in altri meno. Innanzitutto è necessaria una presenza femminile che butti dentro nuove amiche e conoscenze: può essere ad esempio la ragazza di un nostro amico che ha a sua volta una vita sociale attiva e quindi in grado di presentare fica fresca con una certa continuità. Se le novità scarseggiano allora forse ci sono più probabilità che ti dica culo con un approccio a freddo. 

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comeback
Il 5/11/2017 alle 18:36 , PapuPetagna ha scritto:

Io credo che il principio esposto funzioni in alcuni contesti sociali, in altri meno. Innanzitutto è necessaria una presenza femminile che butti dentro nuove amiche e conoscenze: può essere ad esempio la ragazza di un nostro amico che ha a sua volta una vita sociale attiva e quindi in grado di presentare fica fresca con una certa continuità. Se le novità scarseggiano allora forse ci sono più probabilità che ti dica culo con un approccio a freddo. 

Beh senza dubbio, anche se hai una Ferrari e sei chiuso in garage, rischi di non far strada.

In breve se non si è esposti, e non ti esponi pesantemente, le opportunità non arrivano. In nessun campo, e in particolare se per una serie di condizioni appartieni a contesti piuttosto deficitari.

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Palahniuk88

Senza complicare troppo le cose...
Secondo la sociologia la possibilità di incontrarsi è il fattore fondamentale alla base della formazione delle coppie.
Per questo infatti la scuola e il luogo di lavoro sono da un punto di vista statistico gli ambienti più favorevoli, tanto che si parla anche di 
omogamia per livello di istruzione e di omogamia occupazionale.

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Apollodoro
11 ore fa, Palahniuk88 ha scritto:

Secondo la sociologia la possibilità di incontrarsi è il fattore fondamentale alla base della formazione delle coppie.

Non è che ci volesse la sociologia eh.

Probabilmente non esiste la seduzione. Le persone si incontrano per caso, si piacciono in quell'istante, si accoppiano, fine.

E poi succede anche che si lascino. Ed ecco qui la seduzione entrerebbe in gioco perchè chi ne sa qualcosa potrebbe fare in modo che non accada o che se accade trovi rimedio in modo più facile.

In realtà credo che la seduzione non sia altro che un continuo miglioramento di se stessi. Seduzione per se stessi.

E quando ti piaci, generalmente piaci anche agli altri.

Il problema è che questo forum è saturo di discussioni generaliste. Ed è un problema perché forse è anche inutile parlarne di seduzione perché tutto quello che al giorno d'oggi, nel modo in cui si vive oggi, si conosce sulla seduzione è tutto quello che lo scibile umano sia mai arrivato a saperne (e non ne ha capito un granché, almeno a livello animale, ma alla scienza piace giocare con queste cose e non ha capito che da sola non ce la fa ).

Mi chiedo come mai piuttosto non trovo o vedo un post con le accuse contro Kevin Spacey e quell'altro sugli abusi sessuali, questo bombardamento mediatico del c**** contro i maschi in perfetto stile femminista nel quale l'uomo è sempre il Mostro (non toccatemi il mito Kevin Spacey :(  ) e la femmiina sempre la vittima. Poi basta fare una picccola ricerca su Internet e scopri che tutte le statistiche sugli stupri degli uomini verso le donne sono stranamente FALSATE.

Ma non mi sono preso la briga di capire il perché.

 

 

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Tisana
1 minuto fa, Apollodoro ha scritto:

Mi chiedo come mai piuttosto non trovo o vedo un post con le accuse contro Kevin Spacey e quell'altro sugli abusi sessuali, questo bombardamento mediatico del c**** contro i maschi in perfetto stile femminista nel quale l'uomo è sempre il Mostro (non toccatemi il mito Kevin Spacey :(  ) e la femmiina sempre la vittima. Poi basta fare una picccola ricerca su Internet e scopri che tutte le statistiche sugli stupri degli uomini verso le donne sono stranamente FALSATE.

Ma non mi sono preso la briga di capire il perché.

Benvenuto nel gruppo amico. Da decenni si stupra la statistica. Scienza nobile che viene usata faziosamente per legittimare messaggi politici e propagandare idee false e capziose. 

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Palahniuk88
2 ore fa, Apollodoro ha scritto:

Non è che ci volesse la sociologia eh.

Probabilmente non esiste la seduzione. Le persone si incontrano per caso, si piacciono in quell'istante, si accoppiano, fine.

Beh e invece sono proprio le cose più banali che spesso si dimenticano.

Avere l'opportunità di conoscere delle fanciulle è alla base di tutto, e direi molto di più di certe cazzate che mi tocca leggere qui sul forum.

Fermo restando che la seduzione ESISTE, è la conoscenza nel tempo che radicalizza il fatto che una persona ti piaccia o meno (altrimenti parliamo di infatuazione che è un'altra cosa).
Più opportunità si ha di conoscere e VIVERE ESPERIENZE con una persona, più forte è il legame che si crea perchè ci sono più RICORDI CONDIVISI.

Quindi il per caso funziona in certi ambienti (disco, vacanza,etc), mentre la seduzione VERA è quella di ogni giorno, negli ambienti in cui vivi, con le persone che frequenti e tutto ciò è in profonda relazione con la tua vita.


Qui sento troppo spesso parlare dell'importanza del "giusto approccio" per far colpo con le sconosciute, quando magari non ci riesce nemmeno ad avere un rapporto 
NORMALE con le ragazze che conosciamo e abbiamo attorno ogni giorno. ROBE DA MATTI.

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