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Come siete riusciti a lavorare all'estero? - Problema linguistico.


White Lion

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White Lion

Ciao!

Come siete riusciti a trovare lavoro all'estero? Lo chiedo in particolare a chi si è stabilito in un paese dove la lingua ufficiale/principale è diversa dai grandi classici che si studiano alle superiori (inglese, francese e tedesco).

Ho notato che la maggior parte degli annunci di lavoro richiedono la conoscenza della lingua locale. Ingenuamente pensavo che questo non fosse un problema per chi è un minimo qualificato(*), speravo di poter apprendere la lingua dopo essermi insediato in loco...

Sul forum in molti consigliano giustamente di tenere la mente aperta, non escludere nessuna possibilità, ma vien da sé che se ora decidessi di studiare una qualsiasi lingua mi starei inevitabilmente vincolando a un ben determinato mercato. E se le opportunità iniziassero a fiorire altrove? Ma soprattutto, come posso decidere dove vorrei vivere per i prossimi n anni se prima non ho tastato con mano la cultura/stile di vita locale?
La domanda si pone anche se decidessi di trasferirmi e trovare successivamente il lavoro direttamente in loco: senza lingua cosa potrei fare i primi 8-10 mesi?
Il problema aggiuntivo è che l'industria chimico-farmaceutica è sparsa un po' in tutta Europa e questo complica il quadro.
Ok, potrei studiare il tedesco ma contro questa banale idea arriva il consiglio degli utenti smaliziati che suggeriscono, in linea generale, di cercar di entrare nei mercati dove c'è poca concorrenza di connazionali e, come ben si sa, la Germania è leggermente inflazionata...

Preciso che l'idea di fare un salto al di là del confine nasce più per una voglia di fare un'esperienza di vita diversa e non tanto per l'attuale mercato del lavoro nel nostro bel paese (magari tornerò qui a modificare questa frase fra un paio di mesi dopo che non avrò trovato nessun lavoro :D).


(*) laurea magistrale, senza esperienza.

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Linus2016

Dipende magistrale in cosa in primis.

 

Comunque: no problema. Olanda in inglese. Uk in inglese. Germania in inglese. Francia in francese. 

 

Gli annunci per lavori specializzati li trovi in inglese in genere. Dipende tutto dal campo: nel business la lingua è l'inglese. Anche campo tecnico spesso 

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White Lion
Inviato (modificato)
8 minuti fa, Linus2016 ha scritto:

Dipende magistrale in cosa in primis.

[...]

Ciao!
Certo che nel mondo tecnico/business tutti, o quasi, parlino inglese ne sono consapevole eppure per moltissime posizioni io vedo annunci scritti o totalmente con la lingua del posto oppure, se scritti in inglese, richiedono un livello decente (B1-B2) dell'idioma locale.
A questo aggiungo che mi par di aver letto che in molti hanno consigliato, proprio in questa sezione, di cercare di entrare in mercati del lavoro non già invasi da connazionali cioè evitare zone come la Germania, Olanda, Uk...

Io conosco unicamente l'inglese (B2) e ho avuto la malsana idea di non studiare polacco quando ero all'estero per studio (a mia discolpa devo dire che avevo tanta altra roba da fare in quel periodo).  Comunque ho una laurea magistrale in chimica.

Modificato da White Lion
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Linus2016

Chimica. Olanda. Vai sul sicuro. Come avere un cazzo di kalashnikov: funziona sempre. 

 

 

Lingua locale sconosciuta ma non è impossibile. Ho trovato un lavoro di livello facendo colloqui in francese senza parlarlo.  Tutto è possibile. L'importante è ricordare che possibile non significa probabile ahahahah 

 

Ad ogni modo la chimica tira abbastanza anche in Scandinavia e lì parlano solo inglese.

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comeback

Personalmente ho iniziato con un graduate program, ho passato gli ultimi 6 mesi tra Inghilterra principalmente, poi Svizzera e Germania. Attualmente in Germania.

Quando lavori per una azienda grande e internazionale, basta l'inglese e ovviamente un buon background. Valgono chiaramente eccezioni, dove la conoscenza della lingua locale è un plus ma nei fatti non è determinante all'interno dell'ambiente lavorativo. Diverso al di fuori. Generalmente paesi nei quali la conoscenza della lingua locale è paradossalmente più richiesta sono quelli del Nord Europa.

Rispondendo ad altro. Non ritengo che sia utile quel che tu chiami un periodo d'adattamento in un paese estero per capire se davvero il Paese e la cultura ti piace. E' una scelta che ti far perder tempo, e dovresti star sul posto per svariati anni, integrarti perfettamente con la popolazione e la cultura, per avere una idea. Non avrai questa possibilità, quindi credo che si impari a nuotare buttandosi nell'acqua fredda, questi cambiamenti graduali non hanno molto senso se non a livello psicologico. Andare all'estero è un gioco a scatola chiusa, ma puoi valutare ad esempio un periodo di studio nel paese per avere almeno delle nozioni base.

Sul fatto di evitare certe zone a discapito di altre, non sono perfettamente d'accordo. Chiaro che vi sono paesi con maggiore concorrenza ed appeal, ma non è il ragionamento giusto, devi seguire l'opportunità, dove questa si presenta.

Sul tedesco, posso dirti che in 8-10 mesi non ci fai molto, se non ad un livello al max A2-B1. E' una lingua ostica, in media richiede grande motivazione e un paio d'anni.

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Il 8/10/2017 alle 23:52 , Linus2016 ha scritto:

Dipende magistrale in cosa in primis.

 

Comunque: no problema. Olanda in inglese. Uk in inglese. Germania in inglese. Francia in francese. 

 

Gli annunci per lavori specializzati li trovi in inglese in genere. Dipende tutto dal campo: nel business la lingua è l'inglese. Anche campo tecnico spesso 

M'infiltro nella discussione per dirti che capelli e barba cosi ti stanno strabene. 

Inizio a capire le stragi di cuorih. 

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Druid
1 hour ago, unadonna said:

M'infiltro nella discussione per dirti che capelli e barba cosi ti stanno strabene. 

Inizio a capire le stragi di cuorih. 

@Linus2016 ora hai 2 opzioni..

1) O fai in modo di moltiplicare il tuo pene..

2) O ne passi qualcuna a noi..

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58 minuti fa, Druid ha scritto:

@Linus2016 ora hai 2 opzioni..

1) O fai in modo di moltiplicare il tuo pene..

2) O ne passi qualcuna a noi..

Druuu, nooon puntavo al siluro! Fortunatamente contro tutti i vostri pronostici sto vivendo l'happy end.. per il momento.. ;)

 

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5 ore fa, unadonna ha scritto:

M'infiltro nella discussione per dirti che capelli e barba cosi ti stanno strabene. 

Inizio a capire le stragi di cuorih. 

Non si sargia su IS, diceva il buon caro Kura Ahahahahah

Vi adoro

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Aldus

Ciao,

Ho lavorato all'ONU (UNDP / New York) per 3 anni, poi passato in Commissione EU (Bruxelles)  dove tutt'ora lavoro. 

Nel mio caso, ho sempre avuto l'offerta di lavoro prima, tramite agenti o portali vari del settore, e la scelta è stata effettuata a posteriori.

Tu fai però un lavoro molto specialistico, per cui penso sia impensabile andare "prima" in loco e "poi" cercare la posizione giusta, senza avere una sostenibilità minima di un anno ( =15.000 euro circa ).

Se, come dici, per te sono importanti lo stile di vita e la cultura del posto in cui intendi trasferirti, vacci prima in vacanza (sufficientemente lunga), magari nelle circostanze peggiori possibili (es. Agosto con la pioggia e 10° a Bruxelles) per esser pronto a tutto.

Alcune osservazioni...

Il tuo inglese non deve essere un B2, ma un inglese perfetto e disinvolto, sia nello scritto che nel parlato, che funzioni da pass-partout per qualsiasi paese del mondo tu intenda visitare. 

Fatti un curriculum onesto, e inizia a registrarti alle diverse agenzie del lavoro internazionali, oltre che (ovviamente) su LinkedIn e portali equivalenti (indeed, monster, etc.).

Tieni d'occhio anche il portale lavoro delle nazioni unite: www.unjobs.org, anche per possibilità di lavoro interinale a breve termine. 

Non sottovalutare paesi vicini: Francia, Spagna, Svizzera, ma anche Belgio e Paesi Bassi in genere (vedi Solvay...).

L'esperienza internazionale è fondamentale per la propria crescita personale e professionale, fai bene a ricercarla, e non te ne pentirai mai. Solo, non pensare di andartene in vacanza, perché fuori dall'Italia si lavora duro! 

In bocca al lupo

Modificato da Aldus
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