Shit test: posso portare un'amica?

[Vper [Partecipante] 103]

Posso mettere alla prova con questa domanda (da porsi con fare allusivo ed esplicito...di certo non con faccia innocente) un ragazzo che mi piace quando mi propone di uscire per poi finire a letto?

Consapevole che un suo NO potrebbe demolire ogni mia velleitaria curiosità...

E consapevole che un suo SI potrebbe farmi molto male...

Che ne dite?

Non so se questa domanda è già stata fatta e se sono nella sezione giusta. In ogni caso perdonatemi...

[Hanamichi [Partecipante] 145]

Nei colloqui di lavoro, alcuni selezionatori testano il candidato con domande folli, del tipo:

"Immagina di essere rimpicciolito, essere messo dentro un frullatore che tra 5 minuti inizierà a girare. Cosa fai?" oppure: "Come fai a calcolare il numero di semafori nella città di Manhattan?"

Chiaramente non esiste una risposta giusta, ma solo un modo per rispondere in maniera corretta.

Esempio:

Immagina di essere rimpicciolito, essere messo dentro un frullatore che tra 5 minuti inizierà a girare. Cosa fai?

Risposta: Mi arrampico in cima, di modo restare lontano dalle pale dell'elica quando cominceranno a girare.

Come fai a calcolare il numero di semafori nella città di Manhattan?

Risposta: Prendo a calcolo statistico il numero di incroci in una grande Metropoli con una densità di popolazione simile. Faccio un'analisi statistica di tipo t-student e trovo il valore medio più approssimativo. Il numero di incroci sarà pari al numero di semafori.

Lo scopo é dare una risposta che sia tempestiva, priva di dubbi e sufficientemente attinente al contesto, dimostrando che il candidato non si focalizza a studiare il problema ma é focalizzato a trovare la soluzione.

Domanda: Posso portare un'amica?

Io: Certo... così poi quando sei troppo stanca, puoi farti dare il cambio e riprenderti.

Io: Assolutamente no... ho un letto troppo piccolo per dormirci in tre... ti parlo per esperienza.

Io: Meglio... così mentre tu lavi lei stira.

La risposta, se cerca di essere troppo razionale, dimostra che la persona non è in grado di gestire l'irrazionalità intrinseca nella mente delle persone e questo dimostra scarse abilità sociali.

Di contro, rendere la cosa ancora più folle nella serietà, sdrammatizza il contesto e riporta la questione alla ricerca della soluzione ottimale (in gergo si dice Best Pratice).

[Anonimo.92 [Partecipante] 3765]

7 minuti fa, Hanamichi ha scritto:

Nei colloqui di lavoro, alcuni selezionatori testano il candidato con domande folli, del tipo:

"Immagina di essere rimpicciolito, essere messo dentro un frullatore che tra 5 minuti inizierà a girare. Cosa fai?" oppure: "Come fai a calcolare il numero di semafori nella città di Manhattan?"

Chiaramente non esiste una risposta giusta, ma solo un modo per rispondere in maniera corretta.

Esempio:

Immagina di essere rimpicciolito, essere messo dentro un frullatore che tra 5 minuti inizierà a girare. Cosa fai?

Risposta: Mi arrampico in cima, di modo restare lontano dalle pale dell'elica quando cominceranno a girare.

Come fai a calcolare il numero di semafori nella città di Manhattan?

Risposta: Prendo a calcolo statistico il numero di incroci in una grande Metropoli con una densità di popolazione simile. Faccio un'analisi statistica di tipo t-student e trovo il valore medio più approssimativo. Il numero di incroci sarà pari al numero di semafori.

Lo scopo é dare una risposta che sia tempestiva, priva di dubbi e sufficientemente attinente al contesto, dimostrando che il candidato non si focalizza a studiare il problema ma é focalizzato a trovare la soluzione.

Domanda: Posso portare un'amica?

Io: Certo... così poi quando sei troppo stanca, puoi farti dare il cambio e riprenderti.

Io: Assolutamente no... ho un letto troppo piccolo per dormirci in tre... ti parlo per esperienza.

Io: Meglio... così mentre tu lavi lei stira.

La risposta, se cerca di essere troppo razionale, dimostra che la persona non è in grado di gestire l'irrazionalità intrinseca nella mente delle persone e questo dimostra scarse abilità sociali.

Di contro, rendere la cosa ancora più folle nella serietà, sdrammatizza il contesto e riporta la questione alla ricerca della soluzione ottimale (in gergo si dice Best Pratice).

 

Amico mio... quanto al grammo? 

La domanda proposta dalla nostra amica Vper è una domanda STUPIDA.

L'unico senso che potrebbe avere, ma non è il caso, è quello di portare una amica per fare una cosa a 3.

E in quel caso la cosa sarebbe pure da esplicitarsi.

A mio avviso in questo modo non sta valutando nulla. Niente. Cosa valuta?

Lui risponde si ---> Si immagina che lei si senta più tranquilla in questo modo.

Lui risponde no ---> Vuole conoscere lei meglio senza rotture di palle in mezzo.

Nessuna di queste risposte tutta via presuppone esclusività. Quella non è proprio tirata in ballo.

In ogni caso buona fortuna.

[Hanamichi [Partecipante] 145]

57 minuti fa, Anonimo.92 ha scritto:

 

Amico mio... quanto al grammo? 

La domanda proposta dalla nostra amica Vper è una domanda STUPIDA.

L'unico senso che potrebbe avere, ma non è il caso, è quello di portare una amica per fare una cosa a 3.

E in quel caso la cosa sarebbe pure da esplicitarsi.

A mio avviso in questo modo non sta valutando nulla. Niente. Cosa valuta?

Lui risponde si ---> Si immagina che lei si senta più tranquilla in questo modo.

Lui risponde no ---> Vuole conoscere lei meglio senza rotture di palle in mezzo.

Nessuna di queste risposte tutta via presuppone esclusività. Quella non è proprio tirata in ballo.

In ogni caso buona fortuna.

Non esistono domande stupide... solo risposte banali.

[Big Brother [Partecipante] 1824]

Ciao @Vper, ti riporto una mia esperienza, un feedback per sottolineare come le relazioni siano il caos nonostante spesso cerchiamo di individuare un pattern "funzionale".

Non sto dicendo che non ci sia uno "schema" il più delle volte a cui si possono ricondurre i comportamenti ( è la famosa parte biologica dell'uomo) ,  dico solo che l'essere umano non è prevedibile come un algoritmo o certo come un assioma per una serie di ragioni che risiedono nella cultura di appartenenza, nelle esperienze pregresse e all'educazione ricevuta.

Qualche anno fa conosco una ragazza che mi intrigava da morire, ci conosciamo e le chiedo di uscire.

Me ne esce con "Va bene ma porto un'amica", detto con un sorriso beffardo e astuto.

Inutile dire come ti è stato detto che mi giravano i coglioni perché io ci lessi:

1) Non vuole essere isolata

2) Devo superare il test dell'approvazione dell'amica del cuore

Fu un'uscita lampo a parlare di niente ,sotto casa, in un parco,  di un'ora circa, poi lei "scusami ma ora devo rientrare".

Mi sono sentito un po' un coglione, davvero.

Ora se all'epoca avessi conosciuto IS, tutte le storie raccontate e gli stessi soliti finali, probabilmente non sarei andato o perlomeno non mi sarei fatto più risentire dopo quella tristezza di date.

E invece , come diceva Tad, ero talmente preso da insistere, con un frame un po needy

Lei accetto', l'amica non venne, isolata, scopata. Segui una LTR e come direbbe Aivia, momenti da collezione, anzi IL MOMENTO da collezione sogno di tutti i maschi. Poi ci arrivo ,ma avrai già capito.

Passò un anno circa, quando lei, dopo avermi conosciuto bene e sentendosi a suo agio e non giudicata, mi disse di essere bisex. Se ne vergognava a parlarne con gli altri e in pochissimi sapevano nell' allora social circle.

Non mi opposi al suo lato lesbo, anzi lo incoraggiai. E fui premiato, dopo più di un anno.

Io , lei e la famosa amica del primo date... il primo e unico indimenticabile FFM della mia vita.

È ovvio che se avesse parlato chiaro mi sarei evitato test su test, discussioni e frame da zerbino e sarebbe stato tutto molto più semplice , lineare e soddisfacente come piace a tutti i maschi di questo mondo.

Ma così non fu, e solo l'attrazione stellare che avevo per lei ha fatto si che tutto questo potesse accadere, ingoiando rospi.

Inutile dire che questo suo regalo mi ha portato a idealizzarla e amarla come una Dea.

Perché funzioniamo così.

Oggi lo rifarei ? Non saprei. Non mi è capitato più di provare un'attrazione cosi intensa, e ho rifiutato in seguito altri " porto un amica".

In conclusione, se lei la senti dentro come un pugno, potresti venir ripagato a dovere e allo stesso tempo amarla alla follia, altrimenti gli FFM  me li compro in euro invece di impazzire.

Modificato 13 Ottobre 2017 da Big Brother

[marcosx [Élite] 298]

Dipende dall'obiettivo della comunicazione. Per esempio se sei una che si diverte a fare la vittima allora fai la tua domanda del cazzo è spera che ti risponda:

" Si certo, porta la tua amica così se è più figa di te, ti rimandiamo a casa "

Così puoi dirgli che è uno stronzo e bagnarti perché ti ha fatto soffrire come volevi, consapevole che ancora una volta hai trovato uno che è capace di ricoprire il ruolo di carnefice. 

[Vper [Partecipante] 103]

Grazie per la testimonianza @Big Brother.

Il mio problema è che ho una mal celata voglia di cercare lo scontro. Mi piacerebbe avere un motivo per continuare a sperare visto che lui è presente a fasi alterne oppure un pretesto per litigare: voglio che mi faccia male così da liberarmi da questo stato di limbo. 

È folle lo so. È la follia che mi fa pensare e dire queste cazzate.

Io non sono bisex e se mi rispondesse "Si porta la tua amica" di certo non porterei proprio nessuna amica.Chiuderei il discorso con una battuta ironica e terrei per me le conclusioni 

30 minuti fa, marcosx ha scritto:

Così puoi dirgli che è uno stronzo e bagnarti perché ti ha fatto soffrire come volevi, consapevole che ancora una volta hai trovato uno che è capace di ricoprire il ruolo di carnefice. 

E non farei mai la bambina in lacrime.

Modificato 13 Ottobre 2017 da Vper

[Vper [Partecipante] 103]

2 ore fa, Hanamichi ha scritto:

Domanda: Posso portare un'amica?

Io: Certo... così poi quando sei troppo stanca, puoi farti dare il cambio e riprenderti.

Io: Assolutamente no... ho un letto troppo piccolo per dormirci in tre... ti parlo per esperienza.

Io: Meglio... così mentre tu lavi lei stira.

La risposta, se cerca di essere troppo razionale, dimostra che la persona non è in grado di gestire l'irrazionalità intrinseca nella mente delle persone e questo dimostra scarse abilità sociali.

In ogni caso avrei pane per i miei denti. 

[serenity [Partecipante] 82]

9 minuti fa, Vper ha scritto:

 

Il mio problema è che ho una mal celata voglia di cercare lo scontro. Mi piacerebbe avere un motivo per continuare a sperare visto che lui è presente a fasi alterne oppure un pretesto per litigare: voglio che mi faccia male così da liberarmi da questo stato di limbo. 

È folle lo so. È la follia che mi fa pensare e dire queste cazzate.

Io non sono bisex e se mi rispondesse "Si porta la tua amica" 

Capisco la prima parte e più che folle la trovo calzante e sensata. 

Consapevole che un suo NO potrebbe demolire ogni mia velleitaria curiosità...

Quindi non avevi curiosità?

Io non mi considero bisex (però in generale credo tutti un po' lo siano) ma in alcuni casi è capitato

[BrianBoru [Partecipante] 6312]

14 ore fa, Vper ha scritto:

Posso mettere alla prova con questa domanda (da porsi con fare allusivo ed esplicito...di certo non con faccia innocente) un ragazzo che mi piace quando mi propone di uscire per poi finire a letto?

Consapevole che un suo NO potrebbe demolire ogni mia velleitaria curiosità...

E consapevole che un suo SI potrebbe farmi molto male...

Che ne dite?

Non so se questa domanda è già stata fatta e se sono nella sezione giusta. In ogni caso perdonatemi...

Questa è la dimostrazione che ai vostri shit test non si deve mai rispondere.