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Trentenni problematici


Kaguya

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Ciao a tutti,

seguo da diverso tempo in lettura il vostro forum e mi sono decisa a iscrivermi per chiedervi un consiglio se fosse possibile, dato che non so più dove sbattere la testa.

Vi spiego la situazione: sono una ragazza di trent'anni, single da un po' di tempo. Vivo da sola, ho una buona vita sociale e, generalmente almeno, piaccio molto ai ragazzi.

Tre mesi fa conosco lui. E’ molto diverso da me e forse per questo scatta l’attrazione: ha la mia stessa età, single da tre anni (intendo anche senza frequentazioni), molto brillante, intelligente, con molti amici ma al tempo stesso anche abbastanza arrogante e con una routine da single  consolidata (una sorta di tabella di marcia fissa sia in settimana che nel week end). Io, giusto per darvi un'idea, sono più il tipo da libri, mostre, buoni amici ma non il tipo da sfasciarsi con la musica elettronica il sabato sera come lui, ecco. :)

Iniziamo a frequentarci e da subito la cosa si presenta molto passionale ma burrascosa: anche se di mezzo ci sono le vacanze, ci sentiamo, scontriamo, al ritorno ci vediamo e sono fuoco e fiamme, ci riscontriamo ecc. La tendenza è quella per cui sia io che lui siamo abbastanza “arroccati”: giusto o sbagliato che sia, io sono sempre stata abituata ad essere “cercata”, ad avere comunque relazioni di cui fossi sicura e in cui sapessi che l’altra persona tiene a me al 100%. Lui è una persona molto diretta ma abbastanza ansiosa, non certo uno che ti riempie di certezze o ti fa capire ogni giorno se e quanto ci tenga, per cui anche io ho avuto qualche difficoltà ad esprimermi e questo è stato ovviamente motivo di incomprensione. A questo aggiungo che la “singletudine” di entrambi (ma soprattutto la sua) ha portato a una certa rigidità di fondo per cui da un lato lui è sempre stato molto spaventato dall’idea di perdere i suoi spazi (io sono però una persona estremamente discreta che non ha mia preteso o chiesto nulla), e io, non essendo abituata a questa modalità, ho sempre avuto l’impressione di camminare sulle uova (ovviamente ci sono molti lati positivi, con lui mi sento viva, ho la possibilità di sperimentare nuove attività, è una persona estremamente interessante ecc).

A settembre (dopo un mese quindi) abbiamo avuto una discussione a cui era legato appunto anche il tema degli spazi e lui, senza preavviso, ha deciso di chiudere la frequentazione dicendomi che il suo fine sarebbe quello di avere una storia seria ma che la sua impressione è che fra noi il rapporto sia più di amicizia che altro e che l’unico "problema" che vedeva era comunque la fortissima attrazione da cui siamo legati. Io ci sono ovviamente rimasta malissimo dicendogli che dopo così poco tempo non so come potesse giungere a questa conclusione, ma non gliel’ho dato a vedere e ho quindi accettato la cosa dicendogli che se provava questo io certamente non volevo insistere..

Già dal giorno dopo abbiamo comunque continuato a sentirci diciamo in amicizia ma sempre con un sottofondo di allusioni e attrazione piuttosto palese che poi riportava sempre il discorso allo stesso punto..tant’è che dopo 2/3 settimane, dopo averne parlato, lui mi ha detto che probabilmente la sua è stata una decisione affrettata e che gli sarebbe piaciuto riprovare a rivedermi. Ne abbiamo parlato a lungo e alla fine abbiamo deciso di rifrequentarci. 

Tutto bene fino a pochi giorni fa, lui si stava pure aprendo, mi ha presentato i suoi amici (che mi hanno adorata) ecc, iniziava ad avere gesti davvero dolci anche se con le parole entrambi eravamo piuttosto bloccati ma la strada sembrava quella giusta..fino a quando arriva il patatrac.

Settimana scorsa, a causa di impegni da entrambe le parti, non siamo riusciti a vederci se non nel week end, e io per questo motivo ho da subito captato una certa tensione sia da parte mia che sua, e infatti.. :ci siamo visti sabato sera e abbiamo parlato. Prima lui mi ha detto che, nonostante le difficoltà legate agli impegni di entrambi, stava facendo del suo meglio per far funzionare la cosa fra di noi; poi però mi ha detto che mi vedeva strana e che secondo lui c’erano cose che avrei dovuto dirgli, a partire dal motivo per cui non siamo riusciti a vederci i giorni prima. Io gli ho risposto che effettivamente avevo avvertito una certa rigidità da parte sua e che questo mi ha portata a irrigidirmi a mia volta. Da lì si  è aperto il vaso di pandora: lui è andato in paranoia dicendomi che aveva avvertito questa sensazione da parte mia già da quando mi aveva aperto la porta, che comunque aveva la stesa sensazione anche lui e che forse chissà, la decisione iniziale era quella corretta perché forse siamo più orientati ad essere amici che a stare insieme e che l’unica problema in questo senso è il fatto che quando ci vediamo non riusciamo però letteralmente a staccarci, che certamente ci piaciamo e c’è feeling ma che dopo tre mesi forse da entrambe le parti non è scattata la scintilla e che la cosa non è decollata se no entrambi avremmo ridimensionato gli spazi ecc.

Ragazzi, io so di avere sbagliato perché in quel momento esatto, al posto di fomentare la sua paranoia, avrei probabilmente dovuto tagliare corto dicendogli di piantarla, ma per orgoglio (e anche perché a quel punto ero veramente esasperata) gli ho risposto che probabilmente era così (dato che per la seconda eravamo a quel punto) e che comunque io sono abituata ad atteggiamenti diversi da parte di un uomo. Insomma, ci siamo lasciati in "amicizia".

In tutto questo, come sempre, ho osservato la solita discrasia fra parole e fatti, abbiamo come sempre dormito tenendoci stretti e ovviamente in questi giorni lui mi ha detto che non vuole perdermi, che dobbiamo vederci e quant’altro e ci stiamo sentendo tutti i giorni. Non so cosa fare. Io ho risposto e sto rispondendo cordialmente, ma mi sembra che, a differenza dell’altra volta, la svolta sia pericolosamente da friendzone anche nella frequenza dei contatti nonostante il fatto che – sono sicura – quando ci rivedremo avremo sicuramente voglia di stare ancora insieme (cosa che non farò accadere vista la situazione).

Cosa aggiungere? Lui a me piace molto. Non credo di essere stata molto spontanea (le mie amiche dicono che ho sempre tenuto una maschera d’acciacio..), ma tutto sommato, anche se lui nega in assoluto questa cosa, credo nemmeno lui.

In sintesi di sicuro ci piaciamo, di sicuro io non l’ho fatto capire e ho fatto un po' la principessa sul pisello,, ma di sicuro pure lui non si sta sperticando per riaprire il discorso.

Non so come comportarmi, se continuare a sentirlo “in amicizia” sperando di farlo aprire oppure sparire  e vedere cosa succede. Di sicuro non vorrei lasciar perdere perchè credo possa essere qualcosa di importante.

Dato che è la prima volta che posto, spero di aver fatto tutto correttamente secondo le regole del forumo - inutile dire che ringrazierò chiunque vorrà rispondermi. 

Grazie mille di cuore.

 

 

 

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Druid
21 minutes ago, Kaguya said:

Non so come comportarmi, se continuare a sentirlo “in amicizia” sperando di farlo aprire oppure sparire  e vedere cosa succede. Di sicuro non vorrei lasciar perdere perchè credo possa essere qualcosa di importante.

Tu sei bella, piaci, lasci gli spazi agli altri, sei da mostre, libri, da compagnia..

In pratica la donna perfetta come tutte le ultime forummine qua dentro..

Però sei single da tre anni..

 

Lui un altro fenomeno, single pure lui..

 

A parte tutto questo parlare di come portare avanti una storia, che se levassi le parole..

Quando ha voglia ti cerca e fa sesso con te..

Tanto per essere sintetici..

 

Probabilmente, se ti va bene è cosi, altrimenti non sembra che si sbatta piu di tanto per cercarti..

 

Quindi, non ti considera e tu lo vedi come uniko&speciale..

 

Solito copione..

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Jumpy
32 minutes ago, Kaguya said:

Vi spiego la situazione: sono una ragazza di trent'anni, single da un po' di tempo. Vivo da sola, ho una buona vita sociale e, generalmente almeno, piaccio molto ai ragazzi.

Tre mesi fa conosco lui. E’ molto diverso da me e forse per questo scatta l’attrazione: ha la mia stessa età, single da tre anni (intendo anche senza frequentazioni), molto brillante, intelligente, con molti amici ma al tempo stesso anche abbastanza arrogante e con una routine da single  consolidata (una sorta di tabella di marcia fissa sia in settimana che nel week end). Io, giusto per darvi un'idea, sono più il tipo da libri, mostre, buoni amici ma non il tipo da sfasciarsi con la musica elettronica il sabato sera come lui, ecco. :)

Iniziamo a frequentarci e da subito la cosa si presenta molto passionale ma burrascosa: anche se di mezzo ci sono le vacanze, ci sentiamo, scontriamo, al ritorno ci vediamo e sono fuoco e fiamme, ci riscontriamo ecc. La tendenza è quella per cui sia io che lui siamo abbastanza “arroccati”: giusto o sbagliato che sia, io sono sempre stata abituata ad essere “cercata”, ad avere comunque relazioni di cui fossi sicura e in cui sapessi che l’altra persona tiene a me al 100%. Lui è una persona molto diretta ma abbastanza ansiosa, non certo uno che ti riempie di certezze o ti fa capire ogni giorno se e quanto ci tenga, per cui anche io ho avuto qualche difficoltà ad esprimermi e questo è stato ovviamente motivo di incomprensione. A questo aggiungo che la “singletudine” di entrambi (ma soprattutto la sua) ha portato a una certa rigidità di fondo per cui da un lato lui è sempre stato molto spaventato dall’idea di perdere i suoi spazi (io sono però una persona estremamente discreta che non ha mia preteso o chiesto nulla), e io, non essendo abituata a questa modalità, ho sempre avuto l’impressione di camminare sulle uova (ovviamente ci sono molti lati positivi, con lui mi sento viva, ho la possibilità di sperimentare nuove attività, è una persona estremamente interessante ecc).

A settembre (dopo un mese quindi) abbiamo avuto una discussione a cui era legato appunto anche il tema degli spazi e lui, senza preavviso, ha deciso di chiudere la frequentazione dicendomi che il suo fine sarebbe quello di avere una storia seria ma che la sua impressione è che fra noi il rapporto sia più di amicizia che altro e che l’unico "problema" che vedeva era comunque la fortissima attrazione da cui siamo legati. Io ci sono ovviamente rimasta malissimo dicendogli che dopo così poco tempo non so come potesse giungere a questa conclusione, ma non gliel’ho dato a vedere e ho quindi accettato la cosa dicendogli che se provava questo io certamente non volevo insistere..

Già dal giorno dopo abbiamo comunque continuato a sentirci diciamo in amicizia ma sempre con un sottofondo di allusioni e attrazione piuttosto palese che poi riportava sempre il discorso allo stesso punto..tant’è che dopo 2/3 settimane, dopo averne parlato, lui mi ha detto che probabilmente la sua è stata una decisione affrettata e che gli sarebbe piaciuto riprovare a rivedermi. Ne abbiamo parlato a lungo e alla fine abbiamo deciso di rifrequentarci. 

Tutto bene fino a pochi giorni fa, lui si stava pure aprendo, mi ha presentato i suoi amici (che mi hanno adorata) ecc, iniziava ad avere gesti davvero dolci anche se con le parole entrambi eravamo piuttosto bloccati ma la strada sembrava quella giusta..fino a quando arriva il patatrac.

[...]

In sintesi di sicuro ci piaciamo, di sicuro io non l’ho fatto capire e ho fatto un po' la principessa sul pisello,, ma di sicuro pure lui non si sta sperticando per riaprire il discorso. 

Buona vita sociale, piaci molto ai ragazzi, vivi sola... ma sei single da un po'.

Già da questo si intuisce che potresti essere piuttosto rigidina ed avere parametri di selezione piuttosto alti.

A 30 anni non so ancora fino a che punto puoi ancora permettertelo.

O meglio, si puoi permettertelo, ma rischi seriamente di restare sola... ma non lo sto dicendo tanto per, ma perché conosco donne mie coetanee che, a fare come te... be' sole erano 10 anni fa e sole sono adesso.

Anche lui non mi sembra da meno... ma per un uomo è diverso, per una donna a 30-35 anni al 90% i giochi son già stati fatti.

Certo hai dalla tua il fatto di vivere sola che è, almeno nelle mie zone, rarissimo: di tutte le persone che conosco a parte me vivono da soli un mio vecchio amico e una mia ex.

Penso che tutti e due dovreste semplicemente lasciarvi andare e vivere quello che ha da darvi questa relazione.

Amicizia? Ok. Trombamicizia? Tanto meglio. Altro? Non si sa ...

Stanotte prima di dormire ne parlavamo, siamo tutti alla ricerca della persona con cui addormentarsi alla sera insieme e svegliarsi insieme alla mattina, cerchiamo le relazioni, ma quasi tutti ne siamo spaventati... e restiamo bloccati dalla paura di metterci in gioco e di perdere la libertà.

E quindi... tante di queste frequentazioni...  relazioni appese, che non si sa bene cosa siano.

Siamo liquidi.

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Ciao, 

Vi ringrazio intanto per le risposte.

@Jumpy capisco il tuo punto ed è sicuramente corretto, per quanto riguarda me personalmente però posso dirti che ho conquistato l'"indipendenza" a fatica e che l'idea di rimanere da sola non mi fa paura - sono invece molto spaventata dalla possibilità di incontrare la persona sbagliata, legarmi e non avere poi la possibilità o la forza d'animo di modificare lo status quo quando è troppo tardi. So che l'orologio biologico, in quanto donna, non rema dalla mia parte, ma a dire la verità reputo per me un buon valore aggiunto riuscire a stare da sole nella speranza di incontrare la persona che ti completi, non quella a cui appoggiarsi pur di non rimanere zitella :) Quanto al resto .. sì, vediamo cosa succede anche se le aspettative non sono molte, ne sono consapevole.

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Druid
3 minutes ago, Kaguya said:

ho conquistato l'"indipendenza" a fatica e che l'idea di rimanere da sola non mi fa paura - sono invece molto spaventata dalla possibilità di incontrare la persona sbagliata, legarmi e non avere poi la possibilità o la forza d'animo di modificare lo status quo quando è troppo tardi.

Delle due l'una..

 

O non hai paura a stare da sola e ti va bene..

O vuoi costruire qualcosa con un uomo..

 

Hai paura di incontrare la persona sbagliata, che a casa mia vuol dire, una trombamicizia che non porta da nessuna parte..

E quindi, hai scelto questo che vuole (Apparentemente sembrerebbe) solo quello..

E ti lamenti che è sfuggente..

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Ciao Druid,

in realtà non credo che una cosa escluda l'altra sola: il fatto che non abbia paura di stare da sola, e che apprezzi anche molti aspetti del vivere da sola, non toglie che mi piacerebbe incontrare un uomo con cui costruire una relazione, ma non una persona "a caso" perchè ho l'ansia da matrimonio o da figli avendo compiuto 30 anni, questo è il senso. 

Non sono comunque una virago respingente, in realtà sono single solo da poco meno di un anno anche se non c'era una convivenza (cosa che ho comunque sperimentato in passato) :)

Io non so cosa cerchi questa persona; magari avete ragione voi e vorrebbe solo una trombamicizia, io chiaramente vorrei approfondire la cosa ma sono consapevole di essere stata rigida anche io e non so se ci siano i presupposti, tutto qui.

 

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F-Knight
27 minutes ago, Kaguya said:

invece molto spaventata dalla possibilità di incontrare la persona sbagliata

Il punto di tutta la questione è proprio qui. Hai paura. e la paura è il peggior driver di ogni azione (figuriamoci di una relazione).

Ma non è finita, hai paura e il tuo nuovo "amore" sta proprio agendo (ovviamente in modo del tutto involontario) in modo tale da acuire il tuo stato emotivo allertato; se ne crea una catch 22 irresistibile per cui tu hai sempre più paura ed agisci in modo tale da far sì che lui te ne crei di ulteriore.

Il quadro delle forze in gioco è questo, a spanne.

Ma il focus va comunque spostato anche sull'altro driver essenziale delle umane azioni: il desiderio.

Tu, a 30 anni, a Milano, single da un po' (leggo che Milano sia la patria dei single, camminando per strada non mi pare affatto; forse è la patria dei divorziati, ma parliamo di gente più grande di te - forse pure di me) desideri una relazione seria o, quanto meno, sei ben predisposta verso di essa. Sarai pure un po' troppo orgogliosa e straccia maroni, ma mi pare che traspaia dal tuo modo di fare e anche il tuo lui lo abbia "sentito".

Il nostro, tuttavia, mi pare, da ciò che racconti, che non abbia, al momento, lo stesso desiderio. Non perché tu non gli piaccia abbastanza (o forse sì, who knows) ma perché è abituato a farsi gli affari proprio e Milano, ad un single di 30 anni, offre moltissimo (MOLTISSIMO). Lui quindi si prende il buono di te (sesso + compagnia) ma oltre non vuole (almeno per ora, andare). Classico schema egoistico/narcisistico che tutti abbiamo applicato nella vita.

Ma non è lui a scrivere qui, sei tu, quindi voglio dire a te che quando sin dall'inizio i desideri dei due amanti non collimano, cara @Kaguya, quello che dei due vuole di più farebbe bene, dopo avere chiaramente espresso i suoi desiderata (senza orgoglio e altre forme di debolezza puerile) e lasciato qualche tempo all'altro per far sedimentare, a trarre le sue conclusioni e, se le cose non cambiano ASAP, a chiudere.

E' pieno di uomini con cui costruire qualcosa. Non ha senso perder tempo con chi non (ti) vuole.

F

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serenity
4 ore fa, Kaguya ha scritto:

Ciao a tutti,

la cosa si presenta molto passionale ma burrascosa. (buon inizio)

A questo aggiungo che la “singletudine” ha portato a una certa rigidità di fondo (si perde l'idea di com'è stare con qualcuno)

A settembre abbiamo avuto una discussione a cui era legato appunto anche il tema degli spazi e lui, senza preavviso, ha deciso di chiudere la frequentazione dicendomi che il suo fine sarebbe quello di avere una storia seria ma che la sua impressione è che fra noi il rapporto sia più di amicizia che altro e che l’unico "problema" che vedeva era comunque la fortissima attrazione da cui siamo legati. (fortissima attrazione + amicizia sono le basi per una storia seria! Sicura non ci sia altro che ti ha detto?)

 

Tutto bene fino a pochi giorni fa, lui si stava pure aprendo, mi ha presentato i suoi amici (che mi hanno adorata) ecc, iniziava ad avere gesti davvero dolci anche se con le parole entrambi eravamo piuttosto bloccati ma la strada sembrava quella giusta.. (ha provato a far andare avanti la relazione oltre al voi due)

Settimana scorsa, a causa di impegni da entrambe le parti, non siamo riusciti a vederci (appena avete potuto vi siete visti ma non è che ha pensato avessi qualcun altro?)

forse da entrambe le parti non è scattata la scintilla e che la cosa non è decollata se no entrambi avremmo ridimensionato gli spazi ecc. Di sicuro non vorrei lasciar perdere perchè credo possa essere qualcosa di importante. (quindi almeno a te è scattata la scintilla?)

 

Prova a riparlarne con lui lasciandogli qualche giorno di spazio, all'inizio a volte i distacchi senza motivi precisi possono portare a incomprensioni e insicurezze che se la relazione è più stabile non nascono nemmeno. Se insieme state bene dai una possibilità alla cosa da parte tua, se lui non te la da vedi se ti può bastare un'amicizia da lui.

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Druid
2 minutes ago, serenity said:

Prova a riparlarne con lui lasciandogli qualche giorno di spazio, all'inizio a volte i distacchi senza motivi precisi possono portare a incomprensioni e insicurezze che se la relazione è più stabile non nascono nemmeno. Se insieme state bene dai una possibilità alla cosa da parte tua, se lui non te la da vedi se ti può bastare un'amicizia da lui.

Che belli i consigli delle donne di come vorrebbero che andassero le cose..

 

Secondo te non hanno parlato gia abbastanza???

 

Non han fatto altro che parlare, lui non ne ha voglia e se gli fa bene per il sesso ok, altrimenti ha mille scuse..

Poi, se vogliamo parlare che lui dovrebbe essere piu sincero invece che parlarle dei suoi spazi che si ridurrebbero è un altro discorso..

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