Sayuri [Partecipante] 146 Inviato 5 Novembre 2017 Autore Condividi Inviato 5 Novembre 2017 5 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Le donne che frequento sanno cosa scrivo qui, non lo scoprono perché qualcuno ha infamato. Parimenti, prima del forum, le donne che conoscevo sapevano come sono. Se a loro non piace, o se le amiche dicono loro che non deve piacergli, vanno altrove. Benissimo. Ma io noto un dettaglio non da poco: le donne che tu frequenti sanno come sei perché tu dai loro modo di conoscerti. Tu ti mostri per quello che sei ed esternalizzi quello che pensi. Già su questo potremmo aprire un capitolo (molti non sono bugiardi ma semplicemente omettono, nascondono, tacciono), ma voglio andare oltre. Tu esternalizzi i tuoi pensieri in fatto di relazioni sociali e rapporti uomo-donna perché hai un'ampia conoscenza della materia e hai le idee chiare, a volte anche un po' drastiche, su più o meno ogni argomento. Ma tu sei tu. E come te pochi. Poi c'è il resto del mondo. Il resto del mondo non è in grado di esternalizzare una sua opinione su domande tipo "come ti comporti quando la rincontri dopo il sesso occasionale?". O anche su cose più semplici e basilari tipo se vogliono una LTR o una ONS. Un individuo qualunque non è in grado di rispondere o far capire cosa pensa...ma non perché sia stupido o meno intelligente di te. Non è in grado perché non ha esperienza e non ha studiato la psicologia umana. Non ha il metro per valutare. E, quindi, non può farsi conoscere. Tu puoi essere chiaro fin dall'inizio perché hai esperienza e conoscenza. Altri no. Io per esempio no, perché non so fin dall'inizio cosa voglio, cosa penso dell'uomo che incontro, dove voglio andare e perché. Tu, invece, almeno per quello che ho letto tra i tuoi contenuti e per quello che ho capito, lo sai. Magari già dai primi minuti capisci che donna hai di fronte e che speranze puoi riporre il lei. Sai cosa vuoi e perché... e lo dici. E -cosa non trascurabile- lo dici bene, lo sai esporre e mostrare: fai esempi, citi autori, narri esperienze, argomenti con dei fatti di vita vissuta. E non nascondi, perché non ne hai motivo, sai che quello che dici è "giusto per te". La tua esperienza e la tua conoscenza ti consentono di essere onesto. È un lusso, vero. Che hai pagato, probabile. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Druid [Partecipante] 8724 Inviato 5 Novembre 2017 Condividi Inviato 5 Novembre 2017 7 minutes ago, Sayuri said: Ma tu sei tu. E come te pochi. Poi c'è il resto del mondo. Il resto del mondo non è in grado di esternalizzare una sua opinione su domande tipo "come ti comporti quando la rincontri dopo il sesso occasionale?". O anche su cose più semplici e basilari tipo se vogliono una LTR o una ONS. Un individuo qualunque non è in grado di rispondere o far capire cosa pensa...ma non perché sia stupido o meno intelligente di te. Non è in grado perché non ha esperienza e non ha studiato la psicologia umana. Non ha il metro per valutare. E, quindi, non può farsi conoscere. Vabbe, non è che ci sia Aivia e poi il restante genere maschile è una manica di mentecatti.. (Senza nulla togliere a lui..) Mi sembri un'altra (dalle domande che fai) che vorrebbe che il suo Uomo sia un artista, faccia mostre a NY parigi, e poi pretendi che ti stia a sentire quando gli chiedi: "Che dici le compro quelle scarpe verdi? Mi starebbero bene?" Anonimo.92 ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Sayuri [Partecipante] 146 Inviato 5 Novembre 2017 Autore Condividi Inviato 5 Novembre 2017 2 minuti fa, Druid ha scritto: Vabbe, non è che ci sia Aivia e poi il restante genere maschile è una manica di mentecatti.. (Senza nulla togliere a lui..) Non ho detto questo infatti. Ho detto: "Un individuo qualunque non è in grado di rispondere o far capire cosa pensa...ma non perché sia stupido o meno intelligente di te. Non è in grado perché non ha esperienza e non ha studiato la psicologia umana. Non ha il metro per valutare." Non c'è nessun giudizio in queste parole. O per lo meno non c'era nessuna volontà di giudicare. Edo ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Edo [Donna] 15305 Inviato 5 Novembre 2017 Condividi Inviato 5 Novembre 2017 19 minuti fa, Sayuri ha scritto: Altri no. Io per esempio no, perché non so fin dall'inizio cosa voglio, cosa penso dell'uomo che incontro, dove voglio andare e perché Stai paragonando una donna cioè te a un uomo con un certo bagaglio di vita e dolore cioè Aivia. Noi donne siamo e saremo sempre indecise su cosa volere, è normale. Quello che ho capito io stando qua dentro è che non è normale per un uomo non sapere cosa volere e comportarsi da femmina Ma se le femmine al 100% sono sinusoidali, i maschi decisi e tutto d'un pezzo sono il 5% (dicono), quindi capisci bene che è molto facile imbattersi in maschi di cui al 95% E non sto affatto dicendo che Aivia rappresenta il 5% anche perché sennò vorrebbe dire che a questo mondo esistono 20 maschi, cosa empiricamente falsa ^'V'^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Percival [Élite] 5208 Inviato 5 Novembre 2017 Condividi Inviato 5 Novembre 2017 (modificato) 1 ora fa, Sayuri ha scritto: Il resto del mondo non è in grado di esternalizzare una sua opinione su domande tipo "come ti comporti quando la rincontri dopo il sesso occasionale?". O anche su cose più semplici e basilari tipo se vogliono una LTR o una ONS. Un individuo qualunque non è in grado di rispondere o far capire cosa pensa...ma non perché sia stupido o meno intelligente di te. Non è in grado perché non ha esperienza e non ha studiato la psicologia umana. Non ha il metro per valutare. Su questo non sono d'accordo. Ti spiego. SE stiamo parlando di vigliaccheria, ovvero di sapere di che tipo di interazioni si è in cerca, ma non esplicitarlo per paura della reazione dell'altra persona, allora concordo che non si tratta di Uomini ma di cacasotto. Magari per inesperienza e insicurezza, magari in altri casi per scelta, ma questo esula dal discorso. Altra cosa sono gli Uomini che non pre-confezionano a priori la "relazione" con etichette, pur esprimendo senza alcun timore le proprie idee, i propri desideri e il proprio modo di viverle. Personalmente, mi è capitato di decidere rapidamente che un appuntamento sarebbe stato solo una scopata occasionale, così come mi è capitato di decidere rapidamente che con alcune ragazze avrei voluto la cosa si prolungasse nel tempo. Tuttavia, nella maggior parte dei casi lascio che sia il tempo insieme (la qualità delle scopate, la tendenza al massacramento di coglioni, la tipologia caratteriale, ecc ecc..) a farmi capire se con una ragazza voglio continuare a scoparci, a vivere esperienze assieme, e/o altro. E non credo si tratti di vigliaccheria o di incapacità nel leggere la persona che si ha davanti, quanto piuttosto di un diverso modo di vivere i rapporti con l'altro sesso. Un terzo elemento rispetto alla dicotomia ONS ed LTR canonica. Ci vediamo, interagiamo, scopiamo. Ok. Ma questo non significa ancora nulla. Se scopo con una ragazza, non vedo perché non dovrei volerlo rifare senza necessariamente dover rispondere al "Ma noi chi siamo?". Scoprirsi, senza attribuire etichette premature al rapporto (salvo alcuni casi) è l'unico modo per conoscersi davvero e vivere senza filtri l'esperienza assieme. Naturalmente, questo qualora sia ciò che cerca la persona. Se invece questa SA di voler soltanto sbatterti una volta e via è bene che non lo nasconda. "Non si gioca col cibo." Decidere a priori di volere solo ONS o solo LTR è da Uomo. Decidere durante l'interazione che cosa si voglia delle due è da Uomo. Lasciare che la cosa si evolva e comprendere col tempo se si voglia o meno un proseguimento del rapporto, e di che tipo, è altrettanto da Uomo. Cos'è dunque "da Uomo"? A mio avviso, la capacità di NON nascondere per paura il modo in cui si vivono le relazioni, i propri desideri. Non nascondere i propri paletti, cosa si vuole e cosa non si vuole. Eppure, essere in grado di esternare queste cose non significa dover necessariamente attribuire un'etichetta al rapporto, sebbene questa sia rassicurante per la femmina. Se dovessi dire a una ragazza "Che cosa cerco in lei" dopo una o due uscite credo che innanzitutto mi cascherebbero i coglioni, e che comunque la risposta si limiterebbe alla Mia verità in questa fase del mio percorso: "Una persona con cui condividere momenti da collezione. Siano essi uno, dieci, centomila." Per molte questo è troppo vago. Significa tutto e niente, e scappano. Ma è vigliaccheria? O è forse il modo in cui veramente affronto le relazioni, senza ingannare nessuno, senza lasciare volutamente dubbi riguardo il non desiderio attuale di fare il nido? Non saremo questo, non ti darò questo e quest'altro, perché non lo voglio. Ma cosa saremo è raro saperlo a priori, almeno per quelli che vivono le relazioni come me in questo momento. Capisco che siano in pochi a viverla con integrità in questo modo, e che sia molto più rassicurante "sapere chi siamo" (soprattutto over 26). Ma non è sempre vigliaccheria, incapacità di lettura psicologica, o indegna concessione di un cazzo funzionante. A volte è solo senso di possibilità, assenza di giudizio, rifiuto di negare le ali a Malefica. Modificato 5 Novembre 2017 da Percival Trilly, Edo, Sayuri e 1 altro ha reagito a questo 2 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160668 Inviato 5 Novembre 2017 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 5 Novembre 2017 5 ore fa, Sayuri ha scritto: Benissimo. Ma io noto un dettaglio non da poco: le donne che tu frequenti sanno come sei perché tu dai loro modo di conoscerti. Tu ti mostri per quello che sei ed esternalizzi quello che pensi. Già su questo potremmo aprire un capitolo (molti non sono bugiardi ma semplicemente omettono, nascondono, tacciono), ma voglio andare oltre. Tu esternalizzi i tuoi pensieri in fatto di relazioni sociali e rapporti uomo-donna perché hai un'ampia conoscenza della materia e hai le idee chiare, a volte anche un po' drastiche, su più o meno ogni argomento. Ma tu sei tu. E come te pochi. Poi c'è il resto del mondo. Il resto del mondo non è in grado di esternalizzare una sua opinione su domande tipo "come ti comporti quando la rincontri dopo il sesso occasionale?". O anche su cose più semplici e basilari tipo se vogliono una LTR o una ONS. Un individuo qualunque non è in grado di rispondere o far capire cosa pensa...ma non perché sia stupido o meno intelligente di te. Non è in grado perché non ha esperienza e non ha studiato la psicologia umana. Non ha il metro per valutare. E, quindi, non può farsi conoscere. Tu puoi essere chiaro fin dall'inizio perché hai esperienza e conoscenza. Altri no. Io per esempio no, perché non so fin dall'inizio cosa voglio, cosa penso dell'uomo che incontro, dove voglio andare e perché. Tu, invece, almeno per quello che ho letto tra i tuoi contenuti e per quello che ho capito, lo sai. Magari già dai primi minuti capisci che donna hai di fronte e che speranze puoi riporre il lei. Sai cosa vuoi e perché... e lo dici. E -cosa non trascurabile- lo dici bene, lo sai esporre e mostrare: fai esempi, citi autori, narri esperienze, argomenti con dei fatti di vita vissuta. E non nascondi, perché non ne hai motivo, sai che quello che dici è "giusto per te". La tua esperienza e la tua conoscenza ti consentono di essere onesto. È un lusso, vero. Che hai pagato, probabile. Colgo volentieri questa ciliegia 🍒 Tutte ste rotture di palle scientifiche alle donne fanno paura. Metà credono che la scienza o la parola biologia sia una scusa per giustificare il comportamento dei maschi che gli è stato insegnato ad odiare. Metà credono che la scienza sia quella che vi vuole vaccinare a forza per lucrare. Metà crede che la psicanalisi sia scienza. Metà lo crede di agopuntura e riflessologia plantare. Il fatto che le mie dita esprimano concetti a volte scientifici qua sopra, non riflette ciò che fanno le mie labbra dal vivo. Parlo poco, faccio più che altro domande. E quel poco che so, invece di dirlo, lo faccio. Se esprimo opinioni o cerco di convincere in modo scientifico, a parte che non ho i titoli e la macchina di pregio per essere ascoltato da donne, succede solo che guardano, non capiscono che dico o se ne spaventano, vanno a consolarsi da un amico in punta da un anno che parla loro di Reiki o crede che lo yoga sia qualcosa per il benessere emotivo. Se invece di concetti astratti parlassi di esperienze, invece di immergersi come in una favola per condividere l'emozione del protagonista e capire, starebbero tutto il tempo a cercare vulnerabilità emotive da exploitare per farmi del male e a cercare riscontro con qualche cazzata psicanalitica, se non astrologica, per poter chiudere il discorso col solito vittimismo proiettato "pensi così perché ti hanno fatto questo/tua madre/tuo padre" e altri nessi unicausali che non hanno trovato una sola conferma in un secolo. E allora, faccio i fatti. Faccio fare un'esperienza, e quando ha la sensazione, posso farle domande per farle notare come fosse sempre stato tutto sotto i suoi occhi anche prima. In lei e in chi la circonda. La "scienza" e l'esperienza devono servire a questo, non a parlare. Ci sono quelle che oppongono una strenua resistenza anche a ciò che hanno toccato e lo rifiutano anche se ora lo vedono? Certo. Il diagnostic and statistic manual of mental disorder non a caso riporta le credenze religiose e disfunzionali tra le peggiori cause di disordini sessuali femminili, non meno pesanti di traumi e violenze ripetute. Sono uno psichiatra? No. Quelle lì le ributto in mare. Dove i fatti e la realtà dell'esperienza interiore assaggiata e vista anche nel mondo intorno e nei propri ricordi non convincono, non sarebbero state certo le parole a farlo. E a me interessa l'ecologia di quell'esserino, non mi interessa convincere. Avrà i suoi motivi se deve combattere con forza le sue sensazioni reali. L'importante è che l'abbia già scopata cinque - sette volte prima che abbia crolli isterici e conflitti interiori. Perché anche la mia ecologia mi interessa, e pure io ho i miei motivi se devo interagirci contro ogni sopportazione. Ieri sera una mi chiede se voglia mezza mela. Il che, tradotto nella lingua dei bambini, significa "voglio mezza mela ma mi vergogno a chiedere e così se tu ne vuoi mezza la tagli e mi chiedi se voglio l'altra metà" Non le ho spiegato che il mondo la fuori l'avrebbe masticata e sputata se continuava con un assetto infantile nelle relazioni con gli adulti, non le ho nemmeno fatto la traduzione di qui sopra. Le ho detto di ordinarmi di leccarle la figa, perché le andava e perché onestamente non servo a molto altro. Lo ha detto coprendosi gli occhi con la mano e ridendo. Le ho detto di guardarmi negli occhi ed esternare direttamente cosa volesse. Lo ha fatto e ho premiato il comportamento. Poi le ho detto (vista l'esperienza di successo appena registrata) di far sapere all'adulto presente cosa vuoi, se mezza mela. Sii voglio mezza mela...broncio vittimista guardando da un'altra parte. Allora non le ho detto che il fatto che fossimo sul divano entrambi e che si vergognasse a dire che voleva mezza mela, perché io avrei potuto dirle di alzarsi lei a prendersela, era dovuto ad una mezza bugia. Le ho solo detto come dire: voglio sentirmi coccolata perché me la porti qui, mezza mela. Perfetto. Ho preso ed ho inventato un piattino di mela di piacevole presentazione, con oreo pestato in mortaio grandinato su yoghurt di pesca con pezzi colato nelle fosse scavate al cucchiaino nella zona di mela dove sta il frutto coi semi, un'orchidea a guarnizione per spezzare il blu elettrico della ciotola, e due proiettili da ak 47 di ghiaccio per fare nel tempo il fondo fresco per la pappina che avrebbe fatto giocando col cucchiaino. Scelto per il manico blu accostato alla ciotola. Ecco, questa è una mezza mela di coccole. Basta guardare negli occhi e dire cosa vuoi, e avrai il doppio. Ma la prossima volta che chiedi a me se voglia mezza mela, grugnisco sì e aspetto che me la porti. Basta poco, non serviva una lectio magistralis di chiacchiere sulla psicoterapia evolutiva. Edo, Ozymandias, Black Diamond e 10 altri ha reagito a questo 5 8 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160668 Inviato 5 Novembre 2017 Condividi Inviato 5 Novembre 2017 6 ore fa, EdoardoG ha scritto: E non sto affatto dicendo che Aivia rappresenta il 5% anche perché sennò vorrebbe dire che a questo mondo esistono 20 maschi, cosa empiricamente falsa Diciamo che lotto con diuturno impegno per guadagnarmi il diritto di essere nel 5%, poi magari a volte ci sono, a volte no, ma lotto. Non lo faccio per piacere alle donne, ma per vivere l'esperienza dell'allineamento interno (Internal Aligment) che mi offre la sensazione armonica della musica. Inoltre, se a volte fa troppo male accordare budella tese e la sola voglia di armonia non mi basta, quello che sento è che se avessi una bambina sulle ginocchia che mi guarda pendendo dalle mie labbra e mi fa domande, vorrei ci fossero cose che posso dirle e cose che non posso dirle perché è piccola, ma non cose che mi vergogno di dirle. Se una cosa non potrò mai raccontarla a quella bambina nemmeno quando è grande, non posso farla. Fine. Ogni cosa che fa parte della mia vita, deve poter essere spiegata ad una bambina senza che perda quella luce negli occhi. Tuttavia... Mi sento al 49% donna, lesbica, ma donna. Voglio sperare che ci siano ben più di 20 più maschi di me al mondo. Ognuno nel suo modo. Che se è espressione di sé al 90% significa frocio. Che se non è raccontabile a quella bambina, significa indegno. ATTAR, Weiji, Edo e 5 altri ha reagito a questo 4 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dave87 [Banned] 4258 Inviato 5 Novembre 2017 Condividi Inviato 5 Novembre 2017 7 ore fa, Sayuri ha scritto: Benissimo. Ma io noto un dettaglio non da poco: le donne che tu frequenti sanno come sei perché tu dai loro modo di conoscerti. Tu ti mostri per quello che sei ed esternalizzi quello che pensi. Già su questo potremmo aprire un capitolo (molti non sono bugiardi ma semplicemente omettono, nascondono, tacciono), ma voglio andare oltre. Tu esternalizzi i tuoi pensieri in fatto di relazioni sociali e rapporti uomo-donna perché hai un'ampia conoscenza della materia e hai le idee chiare, a volte anche un po' drastiche, su più o meno ogni argomento. Ma tu sei tu. E come te pochi. Poi c'è il resto del mondo. Il resto del mondo non è in grado di esternalizzare una sua opinione su domande tipo "come ti comporti quando la rincontri dopo il sesso occasionale?". O anche su cose più semplici e basilari tipo se vogliono una LTR o una ONS. Un individuo qualunque non è in grado di rispondere o far capire cosa pensa...ma non perché sia stupido o meno intelligente di te. Non è in grado perché non ha esperienza e non ha studiato la psicologia umana. Non ha il metro per valutare. E, quindi, non può farsi conoscere. Tu puoi essere chiaro fin dall'inizio perché hai esperienza e conoscenza. Altri no. Io per esempio no, perché non so fin dall'inizio cosa voglio, cosa penso dell'uomo che incontro, dove voglio andare e perché. Tu, invece, almeno per quello che ho letto tra i tuoi contenuti e per quello che ho capito, lo sai. Magari già dai primi minuti capisci che donna hai di fronte e che speranze puoi riporre il lei. Sai cosa vuoi e perché... e lo dici. E -cosa non trascurabile- lo dici bene, lo sai esporre e mostrare: fai esempi, citi autori, narri esperienze, argomenti con dei fatti di vita vissuta. E non nascondi, perché non ne hai motivo, sai che quello che dici è "giusto per te". La tua esperienza e la tua conoscenza ti consentono di essere onesto. È un lusso, vero. Che hai pagato, probabile. quante chiacchiere al vento ma che ne sai tu del resto del mondo scusami ?! sei di terni e abiti a terni già la domanda che poni è abbastanza semplice e mette in mostra tutta la tua non conoscenza però parli del resto del mondo fatto di gente che non sa esprimersi, valutare insomma dei babbuini, ok che l'umbria è posto sfigato ma forse, visto le tue lacune, spesso sei tu che non sai leggere Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160668 Inviato 5 Novembre 2017 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 5 Novembre 2017 3 ore fa, purple pill ha scritto: probabilmente non è a me che ti riferivi, però su questo mi sento chiamato in causa, e dunque rispondo. E mi si perdoni l’OT. No, non sapevo della tua storia. A molti è successo, di essere sputtanati perché qui. In un gruppo di bologna uno fu beccato a mezzo cronologia, e fu costretto a mandare audio deliranti agli altri in cui diceva che erano cattivi, che seguivano una via del demonio perché gli piaceva la figa. Che l'avrebbero pagata. Ma il succo del mio discorso "sono lo stesso qui e fuori di qui" non era riferito a chi deve nascondere la sua presenza qui perché racconta storie sue con dettagli. Il succo è che vale anche per te, tu sei lo stesso qui e fuori di qui. Che poi qui ti chiami purple pill, non cambia il fatto che quello che scrivi qui e come sei nella vita è lo stesso. Non sei qui a fare un'ode segreta al caffé mentre nella vita ti dichiari contrario allo stesso. Cita E io, fino a prova contraria, non sono tenuto ad andare in giro con un cartello appeso al collo tipo bugiardino con su scritte le mie opinioni in materia di quel che sia, specialmente se parliamo di qualcosa di tanto personale come le relazioni e il sesso. Nemmeno io, però non mi metto a raccontarmi diversamente da come sono per andar bene a qualcuno. Il che non significa girare col cartello, ma significa che ogni donna può trovarmi diverso da come vorrebbe e decidere, ma non può trovarmi in difetto tra packaging e contenuto. Lo stesso che fai tu. Cita (una volta fu tirato in ballo il volontariato, addirittura), per dedicarsi a fare bocchini in nome "del benessere della tribù". Forse sembrava una provocazione, ero proprio serio: ci sono donne che spinte da uno slancio pacifista o assistenzialista (insomma, guardate come sono buona e amatemi ma accorgetevi di me) fanno volontariato in iniziative umanitarie contro la guerra o altre cose simili. Allora, se lo scopo è essere rilevate esternamente come persone buone, per essere validate, ok. Basta essere onesti. Se lo scopo è davvero costruire armonia sociale, beh, sappiano che questi maschi cattivi sono incattiviti solo dalla frustrazione sessuale. Per cui tirarsela a balestra e poi dedicare ore a fare la volontaria, non sposta di una virgola il proprio impatto reale sul mondo. Del resto, fare pompini agli amici e costruire un'oasi di gente che ragiona e che non è incazzata, dona meno punti validazione sociale del volontariato. Bonobo docens. Oltre al fatto della "guerra" e della violenza in generale della società (presente solo dove i ricchi fanno tutte le fighe migliori e i poveri se non spacciano kg di bamba non le chiaveranno mai) e totalmente assente ad esempio in Polinesia dove il sesso è serenissimo, a portata, e non hanno nemmeno le serrature alle porte di casa. C'è anche il fatto non secondario che i maschi producono e ragionano dieci volte di più se non hanno tutto il tempo da pensare a come dormire, come mangiare, come chiavare. In Giappone ad esempio c'è un elitarismo micidiale negli studi, devi sempre avere buoni voti così passerai ad una scuola migliore, così passerai ad un'università migliore, così parteciperai della società migliore col lavoro migliore. Come tutti abbiamo sperimentato, durante le medie-superiori questo è quasi impossibile per un maschio, poiché mentre le sue compagne zelanti imparano tutto a memoria, lui fino a che non ha scopato o non è riuscito a farsi fare un bocchino, o quantomeno non si è fatto 5 seghe, non può concentrarsi. Esattamente come uno che dovesse studiare senza avere da mangiare o senza poter dormire. Tuttavia, in Giappone, per un malintesissimo senso della serietà nello studio, è fatto divieto alle studentesse di truccarsi, depilarsi le gambe, curarsi le unghie, avere relazioni sessuali o sentimentali con studenti. E agli studenti è fatto divietissimo di avere relazioni con le studentesse o di mettere dello stile nei capelli, che devono sempre essere tutti della stessa lunghezza, corti o lunghi che siano. Ma non strutturati. Data la competizione per i voti e la ricerca di un posto al sole sociale, e poiché si finisce espulsi dall'istituto in caso di trasgressione, le femmine seguono alla lettera la prescrizione. Questo, secondo la politica vigente in materia, terrebbe i maschi più focalizzati sullo studio invece che pensare alla figa. Purtroppo non funzioniamo come pensano i politici (si pensi che a inizio secolo scorso c'era la moda di far fare sport e ginnastica ai maschi per "sublimare" le pulsioni sessuali, quando invece l'attività fisica produce testo, e quindi necessità di figa). E così in Giappone sta venendo fuori che per aiutare i figli maschi a superare le difficili competizioni sociali dello studio, c'è una vera e propria "moda" di reati di incesto, che sono reati che vengono come tali indagati e perseguiti, dovuti a madri che si rendono conto che non è vero niente che se il figlio non scopa studia meglio, ma che è vero l'inverso, che ragiona, studia, costruisce, sviluppa, solo se ha mangiato, dormito, scopato, che sono le basi assolute della piramide maschile. E così, per sopperire al divieto politico-scolastico, le madri si sono messe ad aiutare i figli maschi a spruzzare (nota per le donne: noi siamo intelligenti, problem solver, capaci di costruire tutto il mondo che vi vedete costruito attorno se spruzziamo con le donne, farsi delle seghe toglie pressione ma non libera dal dolore). Ne è derivata una sorta di fruttuosa caccia alle streghe di madri incestuose. E pensano a punir reati e a far scandalo su chi viene scoperto, piuttosto che a togliere la causa. Questo significa che quelle ragazze devono rinunciare alla loro carriera, al loro lavoro, a chissà che? No. Significa che il mondo non va avanti a ragazze che imparano a memoria lezioni. Significa che se io sono una donna di aspetto decente e non ho una vera passione per la medicina per cui fare il medico (la medica cit boldra) o la giornalista apprezzata, o quello che sia e che giustamente citi. E mi trovo ad odiare il mio lavoro di cassiera al supermercato, fatto per necessità e non per aspirazione personale... un giorno devo guardami un attimo allo specchio e capire che è colpa mia, in quanto riflesso di una società fondata su linee guida biologicamente disfunzionali. Perché quei 9 amici che conosco e che hanno una capacità di problem solving e di produrre risultati enorme, stanno pure loro ad arrancare e a non produrre nulla di eclatante perché, avendo il letto e il cibo assicurato, non hanno tuttavia il sesso assicurato e devono usare il 70% del loro tempo e delle loro risorse mentali per cercare di fare sesso, compreso il fatto che devono usare il 30% del tempo e delle risorse mentali rimanenti per riprendersi dallo stress che questo comporta, dalla sopportazione di stronzate, bidoni, discorsi stupidi, che questo comporta. E poiché potevano dividere con me i frutti e i risultati, avendo anche molti, molti più risultati, togliendoli dal fuoco... Allora se sono in cerca di un tonno a cui rovinare la vita per dividere il mutuo e di tenermi stretto il posto che odio e manifestare perché non me lo comminano a tempo indeterminato manco fosse un ergastolo, devo guardare nello specchio oltre i miei occhi, vederci la società e capire che è colpa sua, mia se ne sono il riflesso. Tutto qui. Ci mancherebbe che le donne non possano fare la loro parte, ci mancherebbe. Ma non è che tutte abbiano vocazione e voglia di "letteratura, musica, giornalismo". Ma infatti, è quando ho letto queste vocazioni (che si crede una visione tradizionalista negasse come sbocco alle donne) che ho capito il punto che discuti. Nessuno che affermi che per la pace nel mondo servono pompini, non volontariato ipocrita, è tradizionalista. La mia è una lotta tra biologia e società. Non tra tradizionalismo e progressismo. Sia la società tradizionalista, monoteista, agricola, sia la società progressista, escono fatte a pezzi da un qualsiasi raffronto con la biologia. Esce fatta a pezzi la nostra attuale, come esce fatta a pezzi per altri motivi quella del 1800. Il risultato è che la gente sta male. Maschi e femmine. Cita Del resto, cari guardonsinistri, mi pare che non fu Salvatore Marino, ma Natalia Aspesi , a consigliare alle sue lettrici di tirar su le mutande e fuggire via a razzo, quando incontravano uno di questi femministi Questo me lo hanno confermato diverse femministe della vecchia guardia, con una ci ho parlato solo di questo tutta la sera, su suo input. Parlo di gente di 50 anni che non ha imparato il femminismo da facebook, ha fatto manifestazioni e lotte per quello che aveva capito fosse l'obiettivo, poi tradito sempre dall'interno con quello che era il vero obiettivo. Gente coi capelli rossi corti. Il succo, in particolare a detta di quella con cui parlai solo di questo, era che le amiche della sua vecchia scuola se le riusciva a chiavare solo quel tipo di maschi che si mostrava castrato e femminista, che dava loro ragione su cazzate indifendibili (ricordo al lettore meno informato che il contrario di femminismo non è maschilismo e non è tradizionalismo, è biologia e fatti) ma che poi erano sempre insoddisfatte del cappone di uomo che avevano, divorziavano, ed erano finiti gli anni attraenti con cui adescare un uomo, e allora via di odio contro gli uomini. (Che è poi la seconda ondata di femminismo 2.0, arrivata quando le storie d'amore frustranti coi capponi erano finite e nessun maschio se le pigliava più) Lei invece aveva scelto un uomo coi coglioni, tutt'altro che sinistrato e contapalle, per questo si era inimicata tutte le comari e best friend forever, ma aveva fatto l'unica scelta giusta tra le sue amiche, che hanno passato il resto della vita a piangersi addosso, mentre lei era felice e soddisfatta. (E avevano anche fatto la grana, non era uno scemo). Myllek, Salvatore93, Black Diamond e 15 altri ha reagito a questo 10 8 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Sayuri [Partecipante] 146 Inviato 5 Novembre 2017 Autore Condividi Inviato 5 Novembre 2017 12 ore fa, Percival ha scritto: Se dovessi dire a una ragazza "Che cosa cerco in lei" dopo una o due uscite credo che innanzitutto mi cascherebbero i coglioni, e che comunque la risposta si limiterebbe alla Mia verità in questa fase del mio percorso: "Una persona con cui condividere momenti da collezione. Siano essi uno, dieci, centomila." Per molte questo è troppo vago. Significa tutto e niente, e scappano. Ma è vigliaccheria? O è forse il modo in cui veramente affronto le relazioni, senza ingannare nessuno, senza lasciare volutamente dubbi riguardo il non desiderio attuale di fare il nido? Non saremo questo, non ti darò questo e quest'altro, perché non lo voglio. Ma cosa saremo è raro saperlo a priori, almeno per quelli che vivono le relazioni come me in questo momento. Capisco che siano in pochi a viverla con integrità in questo modo, e che sia molto più rassicurante "sapere chi siamo" (soprattutto over 26). Ma non è sempre vigliaccheria, incapacità di lettura psicologica, o indegna concessione di un cazzo funzionante. A volte è solo senso di possibilità, assenza di giudizio, rifiuto di negare le ali a Malefica. Forse ho fatto gli esempi sbagliati visto che sia tu che altri mi avete fatto notare che non sia fondamentale chiarire "chi siamo?" alle prime uscite. (E su questo, tra l'altro, sono perfettamente d'accordo.) Quello che voglio dire è che, secondo me, una persona esperta non precipiterà mai nella scomoda zona del "chi siamo?" con annessi catastrofici scontri e rotture di palle e menate di ogni sorta perché è in grado di far capire (non necessariamente verbalizzando) relativamente presto il suo modo di essere e i suoi obiettivi. Edo e Percival ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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