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Lasciato improvvisamente dopo 15 anni. Felice.


acquasalata

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2 minuti fa, acquasalata ha scritto:

Può essere, anzi è la più probabile delle spiegazioni. Però il sesso andava bene, benissimo, passavamo interi pomeriggi a fare l'amore e al termine restavamo in semicatalessi fino a ore improponibili. E poi il cibo. Cucinavamo piatti buonissimi e li mangiavamo con piacere intenso. Cucinare e mangiare ciò che avevamo cucinato erano momenti di profonda unione tra noi e di grande gioia e soddisfazione. Facevamo lunghe pedalate, escursioni nella natura. Insomma, non mi pare fosse un rapporto "morto". Però lei mi ha lasciato per una chat. E io l'ho presa tranquilla. Qualcosa non torna di sicuro.
 

O magari ti sei sempre preso cura di te, di lei e del vostro rapporto, e sapendo di aver fatto il possibile sei semplicemente sereno.
Tutto questo, però, sei tu a saperlo, anche considerando la fine inaspettata.
A me che leggo un po' di amarezza arriva, anche nel sapere di rapporti decennali  finire così.

P.s. Hai una montemessaggi giornaliero pari a 5, al termine dovrai aspettare il giorno successivo.

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andrew_sailor
1 ora fa, acquasalata ha scritto:

Buonasera.
Sono un quarantaduenne toscano, biologo marino, sposato da 15 anni compresa la convivenza dodicennale precedente il matrimonio. Mia moglie ha 33 anni e non abbiamo figli. Non l’ho mai tradita e né, per quanto possa saperne, mi ha mai tradito lei. Prima di conoscerla ho passato alcuni anni di felicissimo libertinaggio, pare che abbia un buon ascendente sul sesso femminile e non sono mai rimasto solo troppo a lungo. Anche durante il matrimonio non ho mai rifiutato il flirt o le attenzioni di una donna attraente, pur senza arrivare oltre il punto di non ritorno. Non sono insomma un alieno della topa.

Sono stati 15 anni di felicità, mi rendo conto che sia difficile credere che un rapporto, scusate, una LTR duri per tutto questo tempo senza mostrare crepe ma è stato proprio così, ottimo sesso, ottima armonia, ottima complicità. O almeno lo credevo fino a pochi giorni fa.

Sabato 2 dicembre ci siamo svegliati al mattino, felici almeno in apparenza di iniziare il weekend, e abbiamo fatto gioiosamente l’amore appena svegli, come spesso accade(va). Poi siamo andati a fare la spesa, abbiamo comprato cose sfiziose, siamo tutti e due delle buone forchette e appassionati cucinieri, e siamo tornati a casa. Abbiamo iniziato a cucinare la carbonara e quando già la pancetta era a cubetti e l’uovo sbattuto a una mia distratta richiesta di spiegazioni circa una faccia da funerale che ostentava mi ha risposto “Ti devo parlare”.

 

Ahia

 

In breve: un tale l’ha contattata per chat e lei, anziché annoiata come è sempre stata in simili occasioni si è sentita lusingata ed emozionata, e questo l’ha portata a pensare a noi, e questo pensare l’ha portata a comprendere che nel nostro rapporto c’erano tantissime cose che non andavano, e queste cose che non andavano l’hanno portata, etc. fatto sta che non sa se mi ama più.

Assorbo il colpo, discutiamo per ore interminabili in cui lei sembra fortificare sempre più queste sue convinzioni, poi andiamo al letto in un clima di armistizio provvisorio. Ero già abbastanza certo di come sarebbero andate le cose, e infatti la mattina mi è sembrata decisa a rompere. Ero stranamente tranquillo, freddo e sereno, una reazione che mai mi sarei immaginato. Dato che non si decideva a prendere le sue cose ed andarsene me ne sono andato io, salutandola con un bacio e un augurio di buona fortuna, ero un po’ commosso, e lei ha pianto per la prima volta. Quando sono tornato a casa non c’era più.

Per il resto della giornata leggo un libro sul divano, sorprendentemente con uno stato dell’umore abbastanza buono e con ottima concentrazione. Passa a trovarmi il mio migliore amico, informato della cosa, due risate, due birre, come se non fosse successo nulla. Mi faccio la cena e vado al letto. Dormo come un sasso.

Il giorno dopo accompagno i miei genitori a un appuntamento dopo di che andiamo al ristorante a strafogarci di spaghetti alle vongole, la sera la mia sorellastra, amatissima ma non ci cenavo da molti anni, mi invita a cena e passiamo una serata meravigliosa di ricordi e aggiornamenti sullo stato delle nostre vite. Il giorno dopo vado al cinema con la mia testimone di nozze ed ex del mio migliore amico, quindi intoccabile e financo impensabile, mi riempie di gentilezze, sorrisi e lacrime. Il giorno dopo invito una mia vecchia amica – con cui ho un rapporto asessuato – con cui ascolto musica ridendo felici, poi dorme da me (ma non con me). Poi un’altra amica, la migliore e più antica approfitta del ponte dell’8 dicembre per venire da me, risate, racconti, numerosi shottini di vodka alternativamente ridanciani e funerei fino alle 4 del mattino, poi dorme da me, sempre in altro letto. La sera dopo torna a cena, dove le imbandisco il più sontuoso ragù che abbia mai preparato, altri scherzi, altri sorrisi, altra gioia. Vado al letto felice.


Ora, un uomo abbandonato così all’improvviso dalla moglie dopo 15 anni di gioia a regola dovrebbe essere come minimo triste o più comunemente in preda dell’oneitis più selvaggia, sbaglio? E invece no. Sono sereno, mi sento forte e sicuro, trovo i suoi vecchi biglietti che grondano amore e li metto in una scatola con appena un minimo moto del cuore. Sento che nulla è cambiato nei suoi confronti, non l’amo di meno né provo il minimo sentimento di rivalsa o di gelosia, sapessi che soffre ne sarei profondamente addolorato come se l’avessi qui al mio fianco. Eppure vivo bene, non posso dire che mi tormento per la sua mancanza. L’ho sentita due volte, la prima mi ha chiamato dopo due giorni lei, in lacrime, e credo di averla consolata abbastanza bene del fatto che mi ha lasciato (!). La seconda volta l’ho chiamata io per sapere come stava, ha fatto un po’ la sostenuta e non si è lasciata andare, io sempre il solito, senza particolari emozioni se non dolcezza. La sera le ho inviato un messaggio per sapere se era tornata felicemente da un lungo viaggio in auto nel maltempo e mi ha risposto laconica dopo mezz’ora, al che le ho augurato la buona notte ringraziando urbanamente della risposta. Devo dire che incredibilmente le sue reazioni ai miei contatti non mi fanno né caldo né freddo, proprio zero.

 

Di fatto mi godo la vita come non facevo da una marea di anni. Questa libertà tanto inattesa e tanto infelicemente conquistata mi piace e tanto, e paradossalmente ne gioisco per cose che avrei potuto fare anche da sposato, non ho scopato con nessuna e non ne ho desiderio, e questo è molto strano. Non avverto voglie sessuali, né per mia moglie né per la moltitudine di bellezze che popolano il mondo, alcune delle quali iniziano a capire che sono di nuovo sulla piazza. L’idea di compiere il minimo sforzo, anche solo un “ciao”, per conquistare una porta con sé una fatica mortale che sento enormemente sproporzionata al piacere che ricaverei dal successo dell’approccio. A dirla tutta non so nemmeno se sarei capace di trombare una come si deve, mi sveglio la mattina con il pisello moscio, cosa che non mi succedeva dalla preadolescenza. Ho provato a masturbarmi ma non ne ho voglia proprio, se mi massaggiassi un alluce o un orecchio forse ne proverei più piacere.

 

Termino, e ringrazio quelli che hanno avuto la pazienza di seguirmi, senza una domanda precisa. Gradirei il confronto con esperienze simili perchè sono abbastanza sbalordito dalla mia (non)reazione. Devo forse aspettarmi un crollo repentino e inaspettato e quindi tanto più doloroso? Allo stato mi sento ferreamente centrato su me stesso.

Gran bel post. Trasuda sincerità in ogni riga (passami questa licenza delle righe che hanno sudorazione).

Potrei fare diversi commenti sulla storia ma in fondo...perché instillare dubbi dove non ve ne sono? Quindi provo a rispondere all'unica domanda che poni: "devo aspettarmi un crollo repentino e doloroso?"   

 Credo che un down lo attraverserai. Per quanto tu sia centrato su te stesso - e questo certamente aiuterà - un down ci sarà. Il tuo corpo ora si è messo in freeze. L'assenza di erezione è una manifestazione del tuo congelamento emozionale. Ti stai proteggendo. Prima o poi dovrai tornare a pulsare, in male (per le ferite di un rapporto che non possono non esserci) e in bene (per il nuovo che ti aspetta).

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PURPLE BLACK
14 minuti fa, acquasalata ha scritto:

Può essere, anzi è la più probabile delle spiegazioni. Però il sesso andava bene, benissimo, passavamo interi pomeriggi a fare l'amore e al termine restavamo in semicatalessi fino a ore improponibili. E poi il cibo. Cucinavamo piatti buonissimi e li mangiavamo con piacere intenso. Cucinare e mangiare ciò che avevamo cucinato erano momenti di profonda unione tra noi e di grande gioia e soddisfazione. Facevamo lunghe pedalate, escursioni nella natura. Insomma, non mi pare fosse un rapporto "morto". Però lei mi ha lasciato per una chat. E io l'ho presa tranquilla. Qualcosa non torna di sicuro.
 

Sono tutte cose che non indicano necessariamente "amore". Si fa per abitudine, per dovere, perché ci si conosce da anni, perché non si ha altro, perché il sesso è bello, perché si hanno gli stessi interessi. Poi per un caso ci si accorge che non è amore. Credo si possa essere felici finché non lo scopri

Ammirevole pure lei che te lo ha detto così senza tradirti. Una grande maturità e rispetto. 

Spero sia così anche per te. Che non ti arrivi fra un po' il contraccolpo del abbandono. Che comunque ci sarà, ma se hai la consapevolezza che non eravate più "coppia" completa, sarà meno duro.

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andrew_sailor
3 minuti fa, PURPLE BLACK ha scritto:

Sono tutte cose che non indicano necessariamente "amore". Si fa per abitudine, per dovere, perché ci si conosce da anni, perché non si ha altro, perché il sesso è bello, perché si hanno gli stessi interessi. Poi per un caso ci si accorge che non è amore. Credo si possa essere felici finché non lo scopri

Ammirevole pure lei che te lo ha detto così senza tradirti. Una grande maturità e rispetto. 

Spero sia così anche per te. Che non ti arrivi fra un po' il contraccolpo del abbandono. Che comunque ci sarà, ma se hai la consapevolezza che non eravate più "coppia" completa, sarà meno duro.

e cos'è l'amore?

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PURPLE BLACK
1 minuto fa, andrew_sailor ha scritto:

e cos'è l'amore?

Respirare al unisono, volere solo la sua felicità, non vedere altro che lui/lei, sentire i pensieri, soddisfare i bisogni...........quasi una fede. 

 

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Keran92
13 minuti fa, andrew_sailor ha scritto:

e cos'è l'amore?

è l'apostrofo rosa tre le parole

AMORE SEI

CORNUTO

(P.S. nessun riferimento a forummini eh sia chiaro che qui è un attimo e scatta la guerra)

Modificato da Keran92
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andrew_sailor
1 minuto fa, Keran92 ha scritto:

è l'apostrofo rosa tre le parole

AMORE SEI

CORNUTO

(P.S. nessun riferimento a forummini eh sia chiaro che qui è un attimo e scatta la guerra)

Keran ma almeno scegli una frase in cui c'è l'apostrofo, dannazione! :-)

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Keran92
5 minuti fa, andrew_sailor ha scritto:

Keran ma almeno scegli una frase in cui c'è l'apostrofo, dannazione! :-)

mmm

Tesoro hai l' corna?

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