Questo è un messaggio popolare. Crescendo63 [Partecipante] 3422 Inviato 24 Dicembre 2017 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 24 Dicembre 2017 Oggi ho fatto un riflessione sulla questione se essere se stessi sia fruttuoso o meno nella seduzione e nelle relazioni. Ho pensato di postare qui le mie osservazioni a riguardo, e invitare altri a contribuire all'argomento. Alla radio trasmettevano la canzone "Teorema" di Marco Ferradini, che termina con questa affermazione: "Non esistono leggi in amore, basta essere quello che sei. Lascia aperta la porta del cuore, vedrai che una donna è già in cerca di te" *** Essere se stessi: pro e contro Ferradini ha ragione? In amore, basta davvero "essere quello che sei"? Certo sarebbe bello, però il mondo è pieno di persone che sostengono il contrario: che quando si sono comportati spontaneamente, hanno mostrato la loro vera natura e hanno "aperto la porta del cuore", hanno ottenuto sonori rifiuti e clamorosi fallimenti. Costoro credono che in amore usare "strategie" sia più efficace che essere autentici ("strategie" possono essere mentire, fingere di essere chi non si è, portare delle maschere, ecc.). D'altra parte, chi ha vissuto relazioni significative si è reso conto che non si può portare una maschera per sempre: prima o poi si viene scoperti. E se anche fosse possibile, è terribilmente faticoso e demotivante (se per stare con qualcuno devo fingere, che senso ha la relazione?). Senza dimenticare che tutti vorremmo essere amati per quello che siamo, e sogniamo di incontrare qualcuno che ci capisca e ci accetti senza riserve. *** Dipende da diversi fattori Date queste premesse, torniamo alla domanda del titolo: essere se stessi in amore funziona? La mia risposta è (come sempre negli argomenti complessi e nelle questioni umane) "Dipende"; in questo caso, dipende quantomeno da: Come sono io Com'è l'altra persona La situazione I miei obiettivi Per esempio, se l'altro è interessato solo a status symbol e all'apparenza, o se invece cerca soprattutto l'intimità, farà una bella differenza. Ancora, se voglio solo "usare" l'altra persona, una strategia sarà probabilmente più efficace (benché moralmente discutibile) della sincerità; viceversa, se punto ad una relazione di lungo termine, partire con menzogne difficilmente costituirà una base sana su cui costruire. *** La qualità del "me stesso" Ma secondo me il parametro principale, e quello che di solito viene più trascurato, è il primo, il "come sono io". Ovvero, com'è quel "me stesso" che mostro quando sono me stesso. Se ci pensiamo un attimo, pare ovvio che il "me stesso" in "essere me stesso" è l'ingrediente principale; semplificando: Se il "me stesso" è meraviglioso sarà utile mostrarlo Ma se il "me stesso" è un disastro, mostrarlo porterà a un probabile fallimento. E' questa, a mio parere, la ragione principale che porta certe persone a fallire ogni volta che mostrano se stessi: la loro personalità, il loro equilibrio psico-emotivo, le loro capacità sociali e relazionali, la loro maturità come individui, sono così mal messi che praticamente nessuno può apprezzarli. Non dimentichiamo, infatti, che ci relazioniamo prima di tutto per soddisfare i nostri bisogni: se mi mostro come persona carente, incapace o eccessivamente problematica, quello che potrò offrire sarà troppo scarso per interessare chiunque. Viceversa, se sono una persona positiva ed efficace, con molte qualità e capacità, mostrarmi per come sono porterà probabilmente a risposte positive dagli altri (almeno in certi casi, poiché nessuno può piacere a tutti). *** "Essere se stessi" funziona se... Quindi, l'errore di chi raccomanda di "essere se stessi" a prescindere, è quello di trascurare la situazione della persona a cui lo dice. "Essere se stessi" non è una formula magica che garantisce risultati positivi. Sicuramente è un modo di porsi positivo e integro, ma funziona soltanto in presenza di due condizioni: Sono una persona abbastanza realizzata, equilibrata e di qualità. Chi ho davanti è compatibile con quello che sono e che offro (altrimenti, potrei essere la persona migliore del mondo, ma non sarò comunque quello che l'altro cerca) Questo è il mio punto di vista. Ora dite la vostra, possibilmente attingendo alla vostra esperienza relazionale concreta: com'è andata quando siete stati autentici oppure avete usato strategie, cosa funziona secondo voi, e per quale ragione. NB: Vorrei anche suggerire a chi non ha esperienze relazionali, di ascoltare per imparare piuttosto di mettersi a sentenziare. Ultimamente ho visto qui su IS molti "ragazzini" inesperti che si mettono a fare gli "asini in cattedra", convinti di aver già capito tutto: se non hai ancora combinato nulla di concreto non sai come funziona, e puoi solo esprimere pregiudizi. Meglio se taci e ascolti ;-) TEMPORARILY, jelly.bean, white_lion e 8 altri ha reagito a questo 10 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mrc77 [Partecipante] 382 Inviato 25 Dicembre 2017 Condividi Inviato 25 Dicembre 2017 Condivido in pieno quello che hai scritto, per avere relazioni profonde dove poter mostrare anche le proprie debolezze (tutte ne abbiamo, non esistono super uomini) è necessario essere autentici. Ma è soprattutto necessario il lavoro su se stessi perché giustamente come hai scritto se non c'è niente da offrire difficilmente questo porterà a qualcosa di buono.... Per quella che è la mia esperienza portare maschere non funziona, sono sempre stato apprezzato per quello che sono ma devo anche ammettere che penso di essere stato abbastanza fortunato e di aver incontrato donne abbastanza intelligenti ed equilibrate. LIZ, Syrion e Friulano80 ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Crescendo63 [Partecipante] 3422 Inviato 25 Dicembre 2017 Autore Condividi Inviato 25 Dicembre 2017 (modificato) *** AGGIUNTA AL POST ORIGINALE *** Quando essere se stessi non funziona? Quali possono essere elementi di "squilibrio" che, se mostrati, portano gli altri ad allontanarsi? Per esempio: Odio o disprezzo verso l'altro sesso Vittimismo: essere lamentosi, piangersi addosso, scaricare sempre la colpa sugli altri Egocentrismo: mettersi sempre al centro, ignorare gli altri, considerare solo i propri bisogni e non vedere quelli altrui Atteggiamento pretenzioso, sentirsi in diritto ("entitlement") Reazioni immature (prima sembro tutto buono e dolce, ma se vengo respinto divento aggressivo e offensivo) Alcuni potrebbero obiettare che certe persone esibiscono questi tratti ma ottengono comunque reazioni positive dagli altri (per esempio le persone molto belle o famose). Certo, perché l'attrazione risulta da un insieme di fattori (mai da uno solo), quindi non veniamo tutti trattati allo stesso modo: più abbiamo qualità che gli altri apprezzano, più veniamo "perdonati" per altri difetti o mancanze. Modificato 25 Dicembre 2017 da Crescendo63 dave87 e TEMPORARILY ha reagito a questo 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Crescendo63 [Partecipante] 3422 Inviato 25 Dicembre 2017 Autore Condividi Inviato 25 Dicembre 2017 1 hour ago, mrc77 said: penso di essere stato abbastanza fortunato e di aver incontrato donne abbastanza intelligenti ed equilibrate. Un po' di fortuna sicuramente aiuta :-) ma non penso che sia solo quella. Le persone che incontriamo e frequentiamo dipendono dalle nostre scelte; così come, quando qualcuno ci tratta male o ci respinge, scegliamo di restare attaccati oppure di allontanarci (punto base nella ONE-ITIS). Vedo molti che si lamentano delle donne (persone) che hanno intorno, ma si dimenticano che averle intorno dipende anche dalle loro scelte e azioni (o assenza di iniziativa). mrc77, Agro e Friulano80 ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Crescendo63 [Partecipante] 3422 Inviato 14 Gennaio 2018 Autore Condividi Inviato 14 Gennaio 2018 A chi può interessare, ho ripreso questa riflessione e l'ho espansa e completata in un post sul mio blog: "Essere se stessi in amore funziona? Sì, ma solo se...". Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
PapuPetagna [Partecipante] 6108 Inviato 15 Gennaio 2018 Condividi Inviato 15 Gennaio 2018 Innanzitutto è vero dipende dagli obiettivi. Come ha scritto qualcuno qui con la sincerità non si tromba...se si cerca di costruire qualcosa, invece aggiungo io, è necessario mostrarci come noi stessi per avere più possibilità di attrarre persone che facciano al caso nostro. più in generale per ciò che concerne tutte le relazioni sociali (famiglia, amici, rapporto uomo-donna) ho notato come inizi a sentirmi molto a mio agio quando l’altra persona “smaschera” in maniera anche scherzosa un proprio difetto, una propria debolezza. Vivendo questo, cerco di riprodurlo anch’io dall’altra parte della barricata. Mostrarsi umani è il primo passo per entrare in empatia con le persone. LIZ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LIZ [Partecipante] 665 Inviato 15 Gennaio 2018 Condividi Inviato 15 Gennaio 2018 Grazie per la condivisione. Leggerei volentieri il tuo post sul blog, ma non funziona il link. Per la mia micro-esperienza personale posso dire che concordo con @PapuPetagna. Innanzi tutto dipende sempre dagli obiettivi. Per relazionarsi profondamente con un'altra persona è necessario essere sè stessi. Più siamo trasparenti, più mostriamo il fianco, più mostriamo anche i nostri mostri e le nostre paure, oltre che i nostri punti di forza e i nostri pregi, se dall'altra parte incontreremo qualcuno che vorrà veramente connettersi profondamente con noi, sarà un rapporto che si costruirà in modo naturale e autentico. Quando portiamo delle maschere, vuoi per paura, vuoi per "i fallimenti" delle relazioni precedenti, è difficile che attrarremo la persona che fa per noi. Soltanto che è un'arma a doppio taglio. Mi spiego meglio: all'inizio di una conoscenza/frequentazione tutti quanti portiamo delle maschere, tendiamo a nascondere i nostri difetti, tendiamo a non mostrare il nostro io più profondo, etc ... Soltanto con la fiducia, la comunicazione, il passare del tempo e appunto la conoscenza dell'altro/a, ci sarà una progressiva apertura. Il problema a mio avviso è che spesso nessuno ha la pazienza di arrivare a questo step, lo step successivo. Appena mostri il fianco, questo verrà usato più o meno per distruggerti e non per costruire. Probabilmente non era la persona che faceva al caso nostro. Non ho mai usato strategie, su questo non posso esprimermi. So di per certo che ultimamente sto "sperimentando" in maniera del tutto naturale. Ovvero uso l'istinto e sto cercando di non preoccuparmi più di mascherare qualcosa oppure no. Mi comporto in base a come l'istinto mi dice di fare con quella determinata persona che ho davanti. I risultati sono stati pessimi. O meglio, probabilmente sono stati positivi, in quanto se istintivamente mi viene da mostrarti il mio lato dolce femminile e tu ti volatilizzi in un nano-secondo, probabilmente non eri la persona che sto cercando per percorrere questa parte della vita. Quindi per quanto mi riguarda è davvero molto difficile dare una risposta universale. PapuPetagna, Agro e Friulano80 ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Friulano80 [Partecipante] 390 Inviato 15 Gennaio 2018 Condividi Inviato 15 Gennaio 2018 Dipende dal tipo di persona che abbiamo davanti. Noi attiriamo generalmente cosa siamo in quel momento... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AntonW [Partecipante] 667 Inviato 15 Gennaio 2018 Condividi Inviato 15 Gennaio 2018 14 hours ago, Crescendo63 said: A chi può interessare, ho ripreso questa riflessione e l'ho espansa e completata in un post sul mio blog: "Essere se stessi in amore funziona? Sì, ma solo se...". Crescendo63, ho letto con interesse quanto hai scritto nel tuo blog anche se, per certi versi, ho la sensazione che più cose leggo e più ho confusione in testa. Ho avuto un'infanzia che definire difficile è poco per questo appena sono stato maggiorenne mi sono arrangiato e sono "scappato" prendendo la decisione di costruire la mia vita in maniera autonoma. Il mio mantra è stato quello di cercare di fare quello che mi piace sia in termini lavorativi che extra. Ed oggettivamente di tutto questo sono estremamente contento: faccio una lavoro che mi piace, ho attività extralavorative che mi soddisfano e che faccio con passione. Ora, nella mia vita è mancata una relazione sentimentale. Non ho mai incontrato una donna che avesse un interesse sentimentale nei miei confronti. Quando mi sono proposto io ho trovato sempre la porta chiusa, e l'altra parte non si è mai proposta. Me ne sono ovviamente fatto una ragione, come ci si fa una ragione di non essere alto 2 metri, o non avere l'intelligenza brillante di uno scienziato. Tuttavia rimane in bocca quel retrogusto amaro del non avere avuto la possibilità di amare, del non essere riuscito a costruire qualcosa anche di piccolo, anche di instabile anche di breve durata insieme ad un'altra persona. Quindi che dire: certamente io sono stato me stesso, ma forse avrei dovuto esserlo meno. Ma non essere se stessi per essere cosa o chi? Intruso e Dodecahedron ha reagito a questo 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Crescendo63 [Partecipante] 3422 Inviato 15 Gennaio 2018 Autore Condividi Inviato 15 Gennaio 2018 3 hours ago, PapuPetagna said: Come ha scritto qualcuno qui con la sincerità non si tromba... Non sono d'accordo. Con la sincerità certo non trombi se cerchi solo una "scopata rubata" (ovvero fare sesso per puro tuo tornaconto, fregandotene dell'altra persona). Mentre invece, se hai davanti una donna con cui sei compatibile e disponibile, l'essere sincero può favorire la connessione e il desiderio. Come dici tu stesso: Quote Mostrarsi umani è il primo passo per entrare in empatia con le persone. Quindi, sai anche tu che l'essere autentico, incluso mostrare propri difetti o debolezze, può aumentare la seduzione. Dipende da cosa si cerca e dalla situazione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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