Vai al contenuto

Essere se stessi in amore funziona? Sì, ma solo se...


Crescendo63

Messaggi raccomandati

Crescendo63
2 hours ago, LIZ said:

Grazie per la condivisione. Leggerei volentieri il tuo post sul blog, ma non funziona il link.

Mannaggia! :-D

Ci riprovo: "Essere se stessi in amore funziona? Si ma solo se..."

 

Quote

Quando portiamo delle maschere, vuoi per paura, vuoi per "i fallimenti" delle relazioni precedenti, è difficile che attrarremo la persona che fa per noi. Soltanto che è un'arma a doppio taglio. Mi spiego meglio: all'inizio di una conoscenza/frequentazione tutti quanti portiamo delle maschere, tendiamo a nascondere i nostri difetti, tendiamo a non mostrare il nostro io più profondo, etc ... Soltanto con la fiducia, la comunicazione, il passare del tempo e appunto la conoscenza dell'altro/a, ci sarà una progressiva apertura. Il problema a mio avviso è che spesso nessuno ha la pazienza di arrivare a questo step, lo step successivo.

A volte manca la pazienza... a volte è perché l'altro non è compatibile con noi...

Ma a volte è perché, come scrivo nel post sul mio blog, il "te stessa" che mostri è qualitativamente carente: quindi man mano che si rivela, respinge anziché attirare.

In altre parole, se il "me stesso" che sono non è un granché, difficilmente potrà interessare chi lo vede.

 

E' un'ipotesi che nessuno sembra voler considerare, perché - ovviamente - è scomoda e porta a doversi mettere profondamente in discussione. Epperò non si può evitare: se non piaci a nessuno (non dico sia il tuo caso, ma a chi capita), a volte è proprio perché non vai bene come sei (in quel momento), e quindi è necessario evolversi.

 

Quote

O meglio, probabilmente sono stati positivi, in quanto se istintivamente mi viene da mostrarti il mio lato dolce femminile e tu ti volatilizzi in un nano-secondo, probabilmente non eri la persona che sto cercando per percorrere questa parte della vita.

Questo è molto vero: mostrarsi in modo autentico è una forma di "seleziona naturale". Chi si allontana è chiaramente non compatibile.

In quel modo si risparmia tanto tempo e seccature ;-)

Modificato da Crescendo63
  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Crescendo63
49 minutes ago, AntonW said:

Ho letto con interesse quanto hai scritto nel tuo blog anche se, per certi versi, ho la sensazione che più cose leggo e più ho confusione in testa.

E' del tutto normale :-)

Se per capire un certo argomento complesso hai bisogno di conoscere 100 concetti (e sugli esseri umani spesso 100 manco bastano...), se ne conosci solo 20 o 30 è ovvio che avrai una comprensione limitata e insufficiente. Ti mancheranno ancora molti "pezzi del puzzle".

E' per quello che le persone ignoranti spesso sono piene di certezze: sanno così poco di un argomento, che credono di saperne tutto quel che c'è da sapere (c.d. "effetto Dunning-Kruger").

 

Quote

Ho avuto un'infanzia che definire difficile è poco per questo appena sono stato maggiorenne mi sono arrangiato e sono "scappato"

Ottima idea! Ho visto molte persone restare infelici e incapaci di crescere perché rimangono attaccati ad una famiglia "tossica"...
 

Quote

Ora, nella mia vita è mancata una relazione sentimentale.

Non ho mai incontrato una donna che avesse un interesse sentimentale nei miei confronti.
Quando mi sono proposto io ho trovato sempre la porta chiusa, e l'altra parte non si è mai proposta.

Me ne sono ovviamente fatto una ragione, come ci si fa una ragione di non essere alto 2 metri, o non avere l'intelligenza brillante di uno scienziato.

Sbagli, perché certi parametri non si possono cambiare, per ragioni genetiche o evolutive (p.es. l'altezza, giustamente, o abilità particolari).

Ma altre capacità, come quella di relazionarsi, potenzialmente appartengono a tutti, e se deboli possono essere sviluppate. Dal mio punto di vista, ti sei arreso invece di metterti in discussione: "Perché non ci riesco? Cosa mi manca? Dove sbaglio? Cosa mi serve per evolvere in quel campo?".

Come scrivo nel mio articolo "Perché nessuno mi vuole?", se non troviamo nessuno ci sono sempre delle ragioni. Quindi bisogna identificarle e superarle. Non è mai per destino o sfortuna.

 

Quote

Quindi che dire: certamente io sono stato me stesso, ma forse avrei dovuto esserlo meno.

Il tuo è probabilmente uno di quei casi in cui il "te stesso" è carente o disfunzionale (almeno sul piano relazionale), e quindi necessita di essere "curato" e sviluppato adeguatamente.

Quindi non è questione di mostrarlo o meno, quanto di "ristrutturarlo".

Pensala in termini medici: se a seguito di un'alimentazione errata un tuo organo funziona male, non rinunci ad usarlo, ma segui una cura (eventualmente aiutato da un professionista) per ripristinare la sua funzionalità.

 

Per la personalità è la stessa cosa, ed è stupefacente quanto le persone - invece - si rassegnino a convivere con le loro incapacità, invece di voler evolvere per diventare più funzionali e felici. Il corpo e la mente sono entrambe parti di noi, e per vivere bene serve prendersi cura di entrambi.

Modificato da Crescendo63
  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

LIZ
1 ora fa, Crescendo63 ha scritto:

A volte manca la pazienza... a volte è perché l'altro non è compatibile con noi...

Ma a volte è perché, come scrivo nel post sul mio blog, il "te stessa" che mostri è qualitativamente carente: quindi man mano che si rivela, respinge anziché attirare.

In altre parole, se il "me stesso" che sono non è un granché, difficilmente potrà interessare chi lo vede.

 

E' un'ipotesi che nessuno sembra voler considerare, perché - ovviamente - è scomoda e porta a doversi mettere profondamente in discussione. Epperò non si può evitare: se non piaci a nessuno (non dico sia il tuo caso, ma a chi capita), a volte è proprio perché non vai bene come sei (in quel momento), e quindi è necessario evolversi.

 

Questo è molto vero: mostrarsi in modo autentico è una forma di "seleziona naturale". Chi si allontana è chiaramente non compatibile.

In quel modo si risparmia tanto tempo e seccature ;-)

Ora l'ho letto, grazie. Intanto complimenti per il tuo blog e grazie per quello che condividi. Ci ero finita casualmente prima di trovare IS... e avevo trovato informazioni che mi sono state d'aiuto.

Sei fin troppo gentile, potevi evitare il: "(non dico sia il tuo caso, ma a chi capita)", perchè comunque è la verità, amara e difficile da digerire, ma è la pura verità. Non piaccio a chi vorrei piacere. È tutta la vita che mi metto in discussione e non trovo risposte precise, come puoi notare però sto migliorando nel "non perdere tempo"... In questo periodo della mia vita più precisamente, mi sono messa d'impegno: sto leggendo il più possibile. Mi ritrovo però in quello che dice AntonW, ovvero che più leggo e più scavo dentro di me, più sono confusa. Trovare il vero sè è il cuore del tuo intervento. Se hai suggerimenti di lettura, te ne sarei grata. :)

Il giorno che lo troverò, capirò anche il perchè attraggo sempre un certo tipo di persone (non intendo solo come partner, ma anche il relazionarsi in amicizia). So che il trucco è soltanto quello. L'ho capito un po' tardi, ma c'è di buono che non ho mai additato nessuno come "colpevole" per essersi rapportato con me in un certo modo o in un altro. Era la sua vera natura e la sua essenza che poco aveva a che fare con la mia, semplicemente. Mi sono anche già auto-perdonata tutte le ingenuità in cui sono cascata... ora c'è da fare questo passo avanti. Credo di essere sulla buona strada... sarà difficile, magari ci arriverò quando sarò vecchia, ma c'è di buono che sono testarda. Speriamo che quando troverò il mio vero "Me", non sia così terribile e che io possa accoglierlo ed abbracciarlo in tempistiche accettabili. :)

 

 

Modificato da LIZ
errore
Link al commento
Condividi su altri siti

AntonW
31 minutes ago, Crescendo63 said:

Come scrivo nel mio articolo "Perché nessuno mi vuole?", se non troviamo nessuno ci sono sempre delle ragioni. Quindi bisogna identificarle e superarle. Non è mai per destino o sfortuna.

Il corpo e la mente sono entrambe parti di noi, e per vivere bene serve prendersi cura di entrambi.

Accetto il tuo punto di vista ma dissento sul punto della sfortuna.

A parere mio il caso conta per un buon 80% di tutto quello che facciamo.


Del resto anche la stessa teoria evolutiva darwiniana dice che, casualmente, compare un individuo che è più o meno adatto ad un determinato compito e questo evento casuale genera una serie di eventi causali per cui lo stesso è più adatto all'ambiente e quindi più facilmente ha una progenia che "stabilizza" l'evento casuale.

Detto questo hai ragione nel dire che corpo e mente sono entrambe parti di noi tuttavia la differenza è molto grande.

Esempio.

Mi rompo una gamba cadendo. Vado dall'ortopedico, che mi fa un intervento chirurgico e sistema l'osso rotto. Problema risolto

Non riesco ad avere relazioni sentimentali. Vado dal medico e faccio con lui tanti discorsi, tante chiacchiere (come quelle che sto facendo qui). 
Non risolvo perché non ricevo una soluzione.

C'è in me qualcosa che non funziona? Ok.
Che cosa? Come risolvo?

Purtroppo, secondo me, si fanno solo chiacchiere perché non si può risolvere il problema, perché non esiste una soluzione, perché le persone
che incontriamo sono sempre diverse ed in numero limitato da avere "rilevanza campionaria".

Forse è diverso dire sono quotidianamente in mezzo a decine di donne e nessuna mi vuole e conosco 10 persone nuove all'anno.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crescendo63
6 hours ago, AntonW said:

Accetto il tuo punto di vista ma dissento sul punto della sfortuna.

A parere mio il caso conta per un buon 80% di tutto quello che facciamo.

Perdonami se sono franco :-) ma quella è il tipico alibi di chi si arrende. Un po' come la volpe e l'uva...

In inglese c'è un detto: "Winners find a way, losers find an excuse" ( I vincenti trovano un modo, i perdenti trovano una scusa). ;-)

 

Quote

Del resto anche la stessa teoria evolutiva darwiniana dice che, casualmente, compare un individuo che è più o meno adatto ad un determinato compito

Esempio errato: si riferisce ad un evento genetico/biologico, su cui abbiamo poco o nessun potere.

Però qui non stiamo parlando di malattie incurabili, ma di psiche che è in continua trasformazione. Che non è facile da cambiare, ma è spesso possibile: milioni di persone hanno cambiato la propria vita, occupandosi della propria psiche.

 

Quote

Mi rompo una gamba cadendo. Vado dall'ortopedico, che mi fa un intervento chirurgico e sistema l'osso rotto. Problema risolto

Non riesco ad avere relazioni sentimentali. Vado dal medico e faccio con lui tanti discorsi, tante chiacchiere (come quelle che sto facendo qui). 
Non risolvo perché non ricevo una soluzione.

La differenza principale è che le ferite fisiche guariscono rapidamente :-)

Quelle delle psiche (su cui non possiamo intervenire direttamente) richiedono tempi più lunghi... ma tutto ciò che ha valore richiede impegno. Costuire una casa o prendere una laurea richiedono mesi o anni, ma non per questo rinunciamo a provare.

Inoltre, è importante rivolgersi alla persona giusta, sia come percorso (nel tuo caso inutile andare dallo psichiatra o dallo psicologo, p.es.) che come individuo. Non è il parlare in sé che guarisce, ma l'andare nel profondo, guardare i tuoi "demoni", abbracciarli, liberare la sofferenza sepolta, catarsi e rivoluzione, ecc. Non è una chiaccherata, assomiglia di più ad un esorcismo! :-D

 

Quote

C'è in me qualcosa che non funziona? Ok.
Che cosa? Come risolvo?

Primo, non lo "risolvi" come risolveresti un'infezione. Non va visto come un problema meccanico, ma come una necessità di "ristrutturare" se stessi.

Secondo, se il problema è profondo richiede quasi sempre il supporto di un esperto o professionista. Insieme ad un investimento di tempo e denaro. Ma visto che parliamo della propria felicità, direi che è un investimento sensato :-)

 

Quote

Purtroppo, secondo me, si fanno solo chiacchiere perché non si può risolvere il problema, perché non esiste una soluzione

Errato. La soluzione non è certa, ma è spesso possibile. Io mi occupo di crescita personale da quasi 40 anni, e ho visto centinaia di persone cambiare (oltre a me stesso).

 

Cmq ho capito che non sei disponibile a metterti in discussione, e preferisci rimanere come sei.

E va benissimo, è una scelta che rispetto... però rende inutile discuterne ulteriormente. ;-)

Modificato da Crescendo63
  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crescendo63
6 hours ago, LIZ said:

Intanto complimenti per il tuo blog e grazie per quello che condividi.

Prego :-)

 

Quote

È tutta la vita che mi metto in discussione e non trovo risposte precise, come puoi notare però sto migliorando nel "non perdere tempo".

L'importante è fare passi avanti. Non si arriva mai alla perfezione, ma già vivere domani meglio di ieri è una conquista. E anche un segno che stiamo evolvendo...

 

Quote

Mi ritrovo però in quello che dice AntonW, ovvero che più leggo e più scavo dentro di me, più sono confusa.

Anche questo è un buon segno. Significa che sei arrivata a quella che viene definita "incompetenza consapevole": sai abbastanza da vedere i problemi, ma non ancora abbastanza da risolverli.

Il prossimo passo sarà la "competenza conspevole", e vedrai che i tuoi risultati faranno un balzo! :-)

 

Quote

Trovare il vero sè è il cuore del tuo intervento. Se hai suggerimenti di lettura, te ne sarei grata. :)

E' difficile. Almeno metà della letteratura di crescita personale e spirituale è sullo sviluppo del vero Sé... dipende da quel che già sai, cosa cerchi, il tuo carattere... mi è difficile dare indicazioni. Se non l'hai ancora vista, c'è una sezione "Bibliografia" sul blog, magari ci trovi qualcosa che ti ispira.

A me hanno aiutato moltissimo gli insegnamenti di Osho (maestro spirituale indiano), ma non è un maestro per tutti. Mi ha guidato verso l'accettazione di me e del mio "lato oscuro". Prova a leggerne qualcosa.

 

Quote

Il giorno che lo troverò, capirò anche il perchè attraggo sempre un certo tipo di persone (non intendo solo come partner, ma anche il relazionarsi in amicizia). So che il trucco è soltanto quello.

Capire è un utile primo passo, ma non è abbastanza. Bisogna arrivare alla piena consapevolezza, quella ti porta al "click!" dove cambi dentro.

Cmq da quel che scrivi sei decisamente a buon punto... ancora un po' di pazienza, e magari ti troverai a dire "Ma dai, c'è ancora molto da risolvere, però il peggio è passato" :-)


 

Quote

Speriamo che quando troverò il mio vero "Me", non sia così terribile e che io possa accoglierlo ed abbracciarlo in tempistiche accettabili. :)

Quando troverai il "vero Te", scoprirai che è bellissimo, ti commuoverai, e ti chiederai perché diamine ne sei fuggita per tutta la vita... ;-D

Modificato da Crescendo63
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

LIZ

@Crescendo63, di nuovo grazie.

Guarderò con calma la bibliografia e ti farò sapere. A me sembra di non sapere niente, anche se qualcosina ho già letto e ... come già ho scritto ho sempre cercato di fare auto-analisi di quello che mi succedeva (in maniera diretta o indiretta) nella vita. Purtroppo non ho mai avuto l'opportunità di praticare percorsi con qualcuno, da qui deriva la mia "sete di conoscenza" nel praticare il fai da te leggendo libri. Spero un giorno di potermelo permettere, so che sarebbero finanze investite più che bene. :)

Di Osho ho letto solo "con te e senza di te". Quel libro mi ha provocato multi reazioni. Leggere nero su bianco quello che ho vissuto sulla pelle, percepito come vero concetto dell'Amore, è stato illuminante. Non condivido con lui però il suo pensiero riguardo alla lussuria fine a sè stessa ... lui era un mistico del resto e noi non possiamo che essere solo dei comuni e miseri mortali. Avevo cominciato un altro libro, ma da brava occidentale (superficiale) non l'ho finito. Era di una lentezza disarmante. Non avrei pazienza nel praticare la meditazione: penso già troppo di mio. O forse semplicemente non sono ancora pronta per praticarla.

Sì ovvio che c'è tantissimo da risolvere e credo che tuttosommato ci sarà sempre. Spero comunque di fare presto "click" ... la pazienza è l'unica virtù che io conosca veramente. ;)

Link al commento
Condividi su altri siti

Contributo interessante.

Condivido l'aspetto pratico, le qualità utili a "giocare efficacemente", ma manca a mio avviso una premessa fondamentale, che in quanto tale.. Rimescola le carte in tavola.

Una premessa che stravolge la partita, e se non permette di sollevare il velo di Maya, quantomeno consente di sbirciarci un po' sotto.

 

Conosci te stesso?

Conosci VERAMENTE te stesso, in profondità? Perché è profonda la tana del bianconiglio.

Oppure hai accettato il "te stesso" come insieme di etichette che ti è stato affibbiato nel corso della tua vita?

Ti è stato detto che sei "timido", "generoso", "rispettoso", "amichevole", ecc ecc. Aggiungere aggettivi casuali che delineano una personalità. Una maschera eteroimposta.

Non ti piaceva. Non funzionava.

Allora ti è stato detto che avresti dovuto (implicito, per ottenere gli effetti desiderati) invece essere "socievole", "abbastanza egoista q.b.", "centrato", "sfacciato", ecc. ecc. Aggiungere aggettivi che abbondano sulle bocche dei fluff talkers e delineano una personalità. Altra maschera eteroimposta.

Funzionava un po' meglio, ma aveva eccezioni. Grosse eccezioni.

E sentivi solo di aver aggiunto altro stucco sul buco nel muro.

 

Etichette, maschere, idee, concetti.

Approssimazioni della realtà, che è invece il trionfo delle sfumature e dell'eccezione.

Prendi in mano quella miriade di cartellini, etichette, e li osservi, giocherellandoci con le dita. Giocandoci.

Che sia questa la chiave?

Leggi nuovamente ognuno di essi, e capisci che in tutti quanti c'è una parte di te. Per ognuno di essi (salvo rare eccezioni, cvd) hai almeno un'esperienza di riferimento che possa confermarti che sai essere timido, ma anche socievole. Che sei generoso, ma riesci ad affermare del sano egoismo. E così via.

Tra questi ci sono anche caratteristiche comunemente definite "negative".

Quelle che i guru della seduzione o delle social skills ti suggeriscono di abbandonare. Eppure ti sono servite, talvolta.

Egoismo, sfacciataggine, determinazione al limite dell'arroganza, maniere per nulla ortodosse, porcaggine, introversione assoluta, il tuo lato artistico (femminile, diciamo)..

Ti sono servite.

Ti sono servite in alcuni casi.

 

Perché buttarle, dunque?

Conosci davvero te stesso? Conosci, accetti e usi anche la BESTIA che sei?

Il tuo lato più animale, che praticamente nessuno ti consiglierà mai di ascoltare, seguire, reintegrare.

Il web è pieno di roba politically correct.

A "te stesso" del politically correct gliene frega un emerito cazzo. Te stesso cerca strade per il soddisfacimento delle proprie necessità istintive. Strade dirette o indirette. Il politically correct è una strada piena di trappole e infinitamente lunga.

 

Essere sé stessi significa anche saper ascoltare quella vocina che ti dice "Sbattile il cazzo in bocca immediatamente e poni fine a quella raffica di parole".

La stessa vocina che in un altro caso può dirti "Stringila dolcemente a te, coccolala, falla sentire la tua Principessa, sfiorale le dita della mano".

Essere sé stessi paga, ma bisogna prima conoscere, sé stessi, in profondità (e la cosa richiede fegato, c'è del dolore in gioco).

Essere disposti a scendere nelle tenebre della tana del bianconiglio, dove le vuote parole dei fluff talkers non arrivano, dove sei solo con te stesso e fai conti coi tuoi occhi.

  • Mi piace! 4
Link al commento
Condividi su altri siti

Crescendo63
1 hour ago, LIZ said:

Di Osho [...] Non condivido con lui però il suo pensiero riguardo alla lussuria fine a sè stessa ...

A dispetto di quel che se ne racconta, in generale Osho non dava molta importanza al sesso. Sosteneva che, prima o poi, va trasceso.

Di sicuro io però non sono ancora pronto a trascenderlo...! :-D

Ma sosteneva anche l'importanza di accettare completamente quel che si è, inclusa la sessualità.

 

Quote

Avevo cominciato un altro libro, ma da brava occidentale (superficiale) non l'ho finito. Era di una lentezza disarmante.

Osho ha scritto in quantità impressionante, spaziando in ogni direzione. A volte può risultare anche noioso.

Non tutto può o deve piacerti. Trova quello che ti "risuona", usando anche il tuo intuito.

 

Quote

Non avrei pazienza nel praticare la meditazione: penso già troppo di mio.

Le meditazioni di Osho sono diverse dal concetto classico, le ha create apposta per gli occidentali. In  genere sono dinamiche, si danzano, con musica anche vivace e intensa.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crescendo63
1 hour ago, Percival said:

Conosci te stesso?

Conosci VERAMENTE te stesso, in profondità?

Punto fondamentale, certo.

Solo che per affrontarlo avrei dovuto scrivere un altro papiro...! :-D

 

Bel post, complimenti :-)

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...