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Depressione: conoscerla per combatterla


Dott.Mauro Grillini

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Giraluna

 

32 minuti fa, ispettore Coliandro ha scritto:

accolto con piacere la richiesta, e mi auguro di contribuire in questo senso a promuovere maggiore consapevolezza su questa problematica, oltre che su cosa si possa fare per gestirla e quali tipi di aiuto possano essere più indicati.

Domani concludo la lettura leggendo anche i link e poi formulero un mio pensiero. 

Intanto volevo ringraziarti. Stai promuovendo ben più della consapevolezza a riguardo, almeno per quanto riguarda me: mi stai consentendo di scriverne e perché no, magari portare una testimonianza che può aiutare o far riflettere. 

Modificato da Giraluna
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Dott.Mauro Grillini
22 minuti fa, Giraluna ha scritto:

 

Domani concludo la lettura leggendo anche i link e poi formulero un mio pensiero. 

Intanto volevo ringraziarti. Stai promuovendo ben più della consapevolezza a riguardo, almeno per quanto riguarda me: mi stai consentendo di scriverne e perché no, magari portare una testimonianza che può aiutare o far riflettere. 

Grazie @Giraluna

 

sentiti libera di condividere le tue riflessioni e testimonianze..oltre a un contributo più "teorico" mi piacerebbe che diventasse l'occasione per parlare apertamente di cose di cui è spesso difficile parlare..cosa che già di per sè può essere un elemento liberatorio..

 

Impegni permettendo posto il secondo intervento settimana prossima..

 

 

  • Grazie! 1
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Tu ti occupi di CBT giusto?

Giusto ieri leggevo lo schema di Beck sull'origine della depressione dei cognitivo comportamentalisti

Non so perchè continuano a non convincermi

Pensare che nasca tutto da un pensiero credo non vada a considerare gran parte della vita psichica emotiva alla base

Se il pensiero esiste c'è un emozione alla base che lo crea

Non sono neanche un psicoanalista sfegatato, ma penso che la CBT abbia un ruolo importante all'inizio della terapia, sulla superficie, ma che poi la risoluzione completa la si ha solo con la psicodinamica.

Cosa ne pensi delle mie riflessioni?

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Dott.Mauro Grillini
30 minuti fa, OdetoJoy ha scritto:

Tu ti occupi di CBT giusto?

Giusto ieri leggevo lo schema di Beck sull'origine della depressione dei cognitivo comportamentalisti

Non so perchè continuano a non convincermi

Pensare che nasca tutto da un pensiero credo non vada a considerare gran parte della vita psichica emotiva alla base

Se il pensiero esiste c'è un emozione alla base che lo crea

Non sono neanche un psicoanalista sfegatato, ma penso che la CBT abbia un ruolo importante all'inizio della terapia, sulla superficie, ma che poi la risoluzione completa la si ha solo con la psicodinamica.

Cosa ne pensi delle mie riflessioni?

Grazie del commento

non mi intendo di psicodinamica ma per meglio rispondere alla tua domanda introduco prima la parte sulla cbt e riprendo li il discorso magari ti sarà più chiaro..

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^'V'^
25 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Sono uscita da quell'incantesimo maligno. E' un maleficio molto potente, che ti intrappola dentro la tua stessa testa. Il pensiero, ciò che distingue l'uomo, è il tuo peggior nemico.

Sei incatenato dentro una prigione dalle pareti viscide, unte di tutto il marcio che pervade questa società. Una società malata, egoista, distorta, fondata su basi nulle, materiali, che non esistono. Ecco perché questo incantesimo è in forte aumento. Nessuno crederebbe che un piano così sapientemente messo in atto da non si sa chi possa essere frutto di una messa in scena degna dell'imminente cerimonia dei premi Oscar.

Grazie

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Giraluna
1 minuto fa, ^'V'^ ha scritto:

Grazie

Erano nove anni che aspettavo le parole che mi scrissi nell'altro thread da cui poi ha preso vita questa discussione.

Grazie a te e al Clan di esserci. 

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@ispettore Coliandro bel post

Volevo farti una domanda sul tema, scaturita da una mia osservazione

Ho notato che le persone intorno a me più tendenti alla depressione hanno poco da fare o non sono abbastanza impegnate in ciò che dovrebbero fare

Mi spiego con un esempio a contrario

Persone indaffarate, con situazioni difficili perché per es si doveva star dietro a persone oncologiche o in fin di vita oppure gente con percorsi scolastici o lavorativi impegnativi anche solo a livello logistico, ecco, costoro avrebbero avuto tutte le ragioni per abbattersi eppure i depressi erano quelli che avevano tutto, lavoro comodo, scuola a due passi, salute fisica invidiabile

Io dico che i primi hanno la cultura del sacrificio che fin da piccoli ti porta a una certa predisposizione d'animo e a un certo darsi da fare senza piangersi addosso

C'entra qualcosa con le cause scatenanti la depressione o invece si tratta semplicemente di sfiga, come potrebbe essere una qualche altra disgrazia?

 

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Dott.Mauro Grillini
27 minuti fa, EdoardoG ha scritto:

 

C'entra qualcosa con le cause scatenanti la depressione o invece si tratta semplicemente di sfiga, come potrebbe essere una qualche altra disgrazia?

 

Dipende da come viene vissuta internamente la cultura del sacrificio..e quanto spazio lascia anche ad altre dimensioni..

Lo stesso vale per chi “non è abbastanza impegnato” nelle cose che fa: posto che non sia già l’effetto di un sintomo...e’ il modo in cui tale condizione viene vissuta internamente a fare la differenza da un punto di vista mentale.

Spesso non e’ tanto il fare di più o di meno..quanto il sentirsi in grado di fare cose..e quanto questo conta per definire il nostro senso di se’..il senso di impotenza, associato a situazioni altamente attivanti e stressanti e a una vulnerabilità biologica più marcata a “vivere male” lo stress può aumentare in modo significativo le possibilità di una deflessione del tono dell’umore..

parliamo sempre di rischio, non di nessi causa-effetto..

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