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Ne vale la pena?


TARAS88

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TARAS88

Non riesco proprio ad abituarmi. Sono circa 8 mesi che vivo lontano dalla mia città per lavoro. Sono distante 800 km. La mia città mi manca tanto e soprattutto i miei affetti. Qui dove vivo non mi sono ancora ambientato, forse anche a causa dei ritmi di lavoro. Non ho auto e mi sposto con i mezzi. Il mio orario di lavoro è dalle 9 alle 18 da lunedì a venerdì, ma se ci includo anche il tempo che ci metto per andare e tornare beh, mi sveglio alle 6:30 e ritorno a casa per le 20 se va bene. Più di 12 ore. Mi sento quasi come se stessi vivendo per lavorare. Nel resto della giornata non faccio altro se non mettermi a letto per la stanchezza. Non vi parlo dei giorni festivi. Non so che fare, il più delle volte non ho molta compagnia, o mi faccio un giro in centro in solitaria oppure rimango a letto. Pranzare e cenare da solo ormai è prassi. Io non mi sento felice anche se il lavoro mi piace. Voi cosa fareste nei miei panni? Io sono in procinto di lasciare e ricominciare da zero. Ma non sono convinto al 100%

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Nuovo_utente

Quanto guadagni? Non per farmi i cazzi tuoi...ma per capire se il gioco vale la candela. A mie spese ho capito una cosa che ultimamente mi ripeto spesso: esistono due tipi di ricchezza nella vita, il tempo e i soldi. 

 

Tempo mi pare di capire che ne hai poco...se anche il lato economico non ti soddisfa...beh...forse è il caso di mettere tutto in discussione.

Se a ciò aggiungi la "solitudine"...il quadro è completo.

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TARAS88

1400€ al mese + 100€ di buoni pasto in media. 

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BlackSabo

Con queste poche notizie e' difficile darti un consiglio.

Puoi farti domande in piu' che possono aiutarti a decidere.

Andando avanti con questo lavoro, puoi ambire ad uno stipendio piu' alto e/o spostarti piu' vicino all'ufficio e/o prendere una macchina che ti dia la possibilita' di raggiungere l'ufficio in meno tempo? In quanto tempo, secondo te?

Se lasciassi questo lavoro, ne troveresti subito uno con condizioni economiche simili e che ti piaccia allo stesso modo?

 

Insomma, prima di tutto devi valutare se l'investimento di tempo in questo lavoro ti premiera' in futuro e quanto.

Perche', ad esempio, se sacrificandoti per 1-2 anni poi potrai avere condizioni migliori, puoi anche pensare di stringere i denti.

 

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comeback

Amico sei fuori strada ma ti dico una cosa impopolare: la tua vita al momento fa schifo ma puoi venirne fuori. Tranquillo, lo sto dicendo anche a me stesso ultimamente, questo è solo un invito a tirare fuori i coglioni.

Ci riflettevo stamane su questo aspetto e ne abbiamo discusso qualche giorno addietro io ed altri in una discussione legata agli expat  o ai futuri.

Ti parlo da italiano in Germania, ingegnere,  abbiamo la stessa età (classe 88') e per quanto mi riguarda non è la mia prima esperienza, ne ho già diverse alle spalle.

Scindiamo i due aspetti: lavorativo e sociale-privato. Più investi su entrambi, più riesci a bilanciarli tra loro, più la tua vita diventerà soddisfacente. Più li sleghi, meno investi sulla tua vita privata, maggiori sono le probabilità che becchi un tracollo emotivo e persino lavorativo. Non siamo macchine, come taluni tendono o vogliono descriverci nei loro libri di crescita personale.

E' fondamentale che tu abbia ben in testa questa differenza perchè è da questa che devi ripartire. La vita evolve vecchio mio, non sei più fanciullo, non commettere l'errore di rimanere ancorato al passato e fartelo sembrare presente o risolutivo dei tuoi problemi. A questa età devi investire per costruire qualcosa di nuovo, probabilmente se sei venuto via dalla tua città natale (e non sei l'unico sulla Terra) è perchè per te il percorso li' non prevedeva più crescita, o forse saresti rimasto infelicemente disoccupato dopo anni di studio e impegno. Vuoi tornare a vivere con i tuoi? Vuoi tornare all'indietro? Probabilmente nemmeno tornando nella tua città natale risolveresti i tuoi problemi ma avresti soltanto una panacea. Riflettici bene. E' solo una illusione della tua mente, come chi mitizza le ex poi se ci tornassero insieme passerebbero periodi peggio che all'inferno. Ho conosciuto più di uno che ha mollato ed è tornato indietro, se ne sono pentiti tutti e le loro vite se facevano schifo con il lavoro, adesso fanno schifo e sono senza lavoro.

L' unico ragionamento che potrei comprendere è quello di chi lascia una città piccola e punta ad una più grande ma presumo che tu già viva in un posto che fa almeno qualche centinaio di migliaia di abitanti, quindi è solo colpa tua.

Sul problema dell'auto, puoi comprarne una.

Amico, trasferirsi è un impegno a lungo termine se dopo 8 mesi molli la presa perchè ti sta girando cosi' allora sei solo debole e lo sarai ovunque.

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LODOVICA
5 ore fa, TARAS88 ha scritto:

Non riesco proprio ad abituarmi. Sono circa 8 mesi che vivo lontano dalla mia città per lavoro. Sono distante 800 km. La mia città mi manca tanto e soprattutto i miei affetti. Qui dove vivo non mi sono ancora ambientato, forse anche a causa dei ritmi di lavoro. Non ho auto e mi sposto con i mezzi. Il mio orario di lavoro è dalle 9 alle 18 da lunedì a venerdì, ma se ci includo anche il tempo che ci metto per andare e tornare beh, mi sveglio alle 6:30 e ritorno a casa per le 20 se va bene. Più di 12 ore. Mi sento quasi come se stessi vivendo per lavorare. Nel resto della giornata non faccio altro se non mettermi a letto per la stanchezza. Non vi parlo dei giorni festivi. Non so che fare, il più delle volte non ho molta compagnia, o mi faccio un giro in centro in solitaria oppure rimango a letto. Pranzare e cenare da solo ormai è prassi. Io non mi sento felice anche se il lavoro mi piace. Voi cosa fareste nei miei panni? Io sono in procinto di lasciare e ricominciare da zero. Ma non sono convinto al 100%

Ciao

Il mio suggerimento è NON MOLLARE. Anche se sei distante, anche se è dura. Non si molla sul lavoro, per principio. A me hanno sempre insegnato così e poi per necessità ho dovuto tenermelo ben stretto. Per 11 mesi ho lavorato a Milano. Era orribile. Io sono torinese e lasciare la mia bellissima città  per quel marasma di gente che va e viene è stato un po' difficile. Una città senza alberi, mi chiedevo, che razza di città è?. Torino finito di lavoro andavo a correre, parchi e giardini ovunque...e poi portici, portici, monumenti ovunque...fai due minuti in auto e sei in mezzo alle colline... per me a Milano c'era solo cemento e sporcizia. Bon. Ma ho resistito. Appena ho potuto però sono rientrata.

E' attorno al lavoro, secondo me, che devi costruire la tua rete di amicizie, i tuoi svaghi e i tuoi hobby. Per ora. Continua a valutare offerte, proposte, ecc ma il lavoro non mollarlo mai. A meno che tu, ovviamente, non abbia per le mani altro.

In bocca al lupo,

LODOVICA

 

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6 ore fa, TARAS88 ha scritto:

Non riesco proprio ad abituarmi. Sono circa 8 mesi che vivo lontano dalla mia città per lavoro. Sono distante 800 km. La mia città mi manca tanto e soprattutto i miei affetti. Qui dove vivo non mi sono ancora ambientato, forse anche a causa dei ritmi di lavoro. Non ho auto e mi sposto con i mezzi. Il mio orario di lavoro è dalle 9 alle 18 da lunedì a venerdì, ma se ci includo anche il tempo che ci metto per andare e tornare beh, mi sveglio alle 6:30 e ritorno a casa per le 20 se va bene. Più di 12 ore. Mi sento quasi come se stessi vivendo per lavorare. Nel resto della giornata non faccio altro se non mettermi a letto per la stanchezza. Non vi parlo dei giorni festivi. Non so che fare, il più delle volte non ho molta compagnia, o mi faccio un giro in centro in solitaria oppure rimango a letto. Pranzare e cenare da solo ormai è prassi. Io non mi sento felice anche se il lavoro mi piace. Voi cosa fareste nei miei panni? Io sono in procinto di lasciare e ricominciare da zero. Ma non sono convinto al 100%

Ciao,

la tua situazione è comune a molte persone, con ciò non mi riferisco al "mal comune mezzo gaudio", mi riferisco bensì all'esperienza che altri, come te, hanno già vissuto.  

Innanzitutto, la solitudine è una  condizione normale per una persona adulta (cit. Giulio Cesare Giacobbe)
Sei in solitudine ma non isolamento totale, inoltre  impegnandoti nel tuo lavoro getti la base per il tuo futuro lavorativo e non.

 


Hai provato a frequentare un corso di un'attività che di base ti piace?
E.g. un corso  di lingua straniera,  uno sport, ma ripeto, che di base ti piace, Un consiglio pratico: Inizia con questo.

 

In bocca al lupo.
 

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comeback
1 ora fa, LODOVICA ha scritto:

Ciao

Il mio suggerimento è NON MOLLARE. Anche se sei distante, anche se è dura. Non si molla sul lavoro, per principio. A me hanno sempre insegnato così e poi per necessità ho dovuto tenermelo ben stretto. Per 11 mesi ho lavorato a Milano. Era orribile. Io sono torinese e lasciare la mia bellissima città  per quel marasma di gente che va e viene è stato un po' difficile. Una città senza alberi, mi chiedevo, che razza di città è?. Torino finito di lavoro andavo a correre, parchi e giardini ovunque...e poi portici, portici, monumenti ovunque...fai due minuti in auto e sei in mezzo alle colline... per me a Milano c'era solo cemento e sporcizia. Bon. Ma ho resistito. Appena ho potuto però sono rientrata.

E' attorno al lavoro, secondo me, che devi costruire la tua rete di amicizie, i tuoi svaghi e i tuoi hobby. Per ora. Continua a valutare offerte, proposte, ecc ma il lavoro non mollarlo mai. A meno che tu, ovviamente, non abbia per le mani altro.

In bocca al lupo,

LODOVICA

 

Anche io sono stato bene a Torino ma il punto è che molti che cambiano città proprio non realizzano che ci vuole tempo (anni) per costruire una rete sociale che si rispetti.

Probabilmente tu sei torinese, come tale presumo che per circostanze storiche di vita non sei ripartita proprio da zero e inoltre i tuoi 11 mesi a Milano con Torino a 1h mi sembra un paragone veramente irrealistico. Per intenderci tu potevi andar via il venerdi dopo il lavoro e tornare il lunedi mattina, nel caso del nostro amico dubito che possa con 1400 euro in pancia accollarsi ogni settimana per tornare a Taranto o dove vive. Il concetto di scappare appena si può, inoltre è piuttosto senza senso perchè cosi' non ti adatterai mai.

Detto questo, conosco svariate persone qui in Germania tra gli expat (diverse nazionalità) che ogni weekend vanno fuori anche da soli, per ritrovare amici distanti o vedere posti nuovi. Per carità è tutto accettabile ma arrivato ad un certo punto ti stancherai di fare questi viaggi e dovrai convivere col posto dove hai scelto di vivere.

Per il resto condivido il tuo invito dato al nostro amico.

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LODOVICA
40 minuti fa, comeback ha scritto:

mi sembra un paragone veramente irrealistico.

Ciao

Ho voluto  condividere con lui la mia esperienza, anche se i km sono molto meno. Tutto qui

Lodovica

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gelsomino
7 ore fa, TARAS88 ha scritto:

 Io sono in procinto di lasciare e ricominciare da zero. Ma non sono convinto al 100%

Quest'inverno che sta quasi finendo è stato duro, è duro da tutte le parti dove non ci son laghi che ghiacciano.

Il lavoro ti piace, ma hai un reddito che non ti permette di andartene a caccia di puttane borghesi ed amici alla bisogna.

Quando sei in queste condizioni anche fare una cagata fumante seduto sul cesos di casa tua ti sembra una esperienza che lascia ricordi memorabili.

Riparliamone fra sei mesi, quando sarà passata anche l'estate.

TROPPO PRESTO ORA.

ps... il troppo presto non vale se quando passi con l'autobus su un ponte, fantastichi di farlo fermare e buttarti di sotto.

saluti

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