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"L'uomo medio" dove può trovar spazio nel mondo lavorativo iper competitivo di oggi?


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mrjako

Le risposte a questo topic dimostrano che gli Italians partono per la tangente ficcando dentro ad una discussione robe che non c'entrano niente. 

Il punto è chiaro ed è la perdita di molti lavori nel futuro dovuta alle nuove Tech e di come riqualificare queste grandi masse di lavoratori alle nuove professioni onde evitare una catastrofe sociale collettiva 

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Mich!
Il 28/3/2018 alle 17:41 , mrjako ha scritto:

Le risposte a questo topic dimostrano che gli Italians partono per la tangente ficcando dentro ad una discussione robe che non c'entrano niente. 

Il punto è chiaro ed è la perdita di molti lavori nel futuro dovuta alle nuove Tech e di come riqualificare queste grandi masse di lavoratori alle nuove professioni onde evitare una catastrofe sociale collettiva 

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2018-03-29/il-vero-problema-tesla-troppi-robot-secondo-analisti-wall-street-125116.shtml?uuid=AEHsEvPE

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Non è cosi semplice: in linea generale stiamo arrivando a una società sempre più tecnologica basata sul machine learning e sulla disoccupazione di massa. Ma l' errore di fondo è credere che ci siano risorse per una crescita infinita. Sovrappopolazione inquinamento e depauperamento di risorse porteranno ben presto conseguenze catastrofiche

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gelsomino
2 ore fa, alexg80 ha scritto:

Non è cosi semplice: in linea generale stiamo arrivando a una società sempre più tecnologica basata sul machine learning e sulla disoccupazione di massa. Ma l' errore di fondo è credere che ci siano risorse per una crescita infinita. Sovrappopolazione inquinamento e depauperamento di risorse porteranno ben presto conseguenze catastrofiche

max 100 anni ,arrotondato per eccesso.

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10 minuti fa, gelsomino ha scritto:

max 100 anni ,arrotondato per eccesso.

In realtà dipende se ci sarà un inversione di tendenza, abbassamento di popolazione o qualche processo che faccia "respirare" un pò.

Non credo che sia un processo lineare ma può velocizzarsi come sta accadendo in questo ultimo decennio.

Direi un 50 anni max prima che diventi una situazione catastrofica ma sono numeri basati sul niente perché è qualcosa di complesso e non tutti ne subiranno le conseguenze allo stesso modo.

Modificato da Wayna
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gelsomino
1 ora fa, Wayna ha scritto:

In realtà dipende se ci sarà un inversione di tendenza, abbassamento di popolazione o qualche processo che faccia "respirare" un pò.

Non credo che sia un processo lineare ma può velocizzarsi come sta accadendo in questo ultimo decennio.

Direi un 50 anni max prima che diventi una situazione catastrofica ma sono numeri basati sul niente perché è qualcosa di complesso e non tutti ne subiranno le conseguenze allo stesso modo.

grazie per avermi citato, perchè sono stato un po' fraintendibile, i cento anni sono riferiti all'arco temporale entro cui ci sarà l'estinzione del genere umano.

Un grosso errore che si fa, è quello di ritenere il modus pensandi della popolazione mondiale, come se fosse quello del buon padre di famiglia.

Al contrario il cervello di questa popolazione mondiale ,ragiona come quelli che si comportavano normalmente, mentre il TITANIC 

affondava.

Per fare un esempio a noi piu' vicino, un po' come quelli che "sperano" che il BELPAESE, o meglio quelli che "comandano" il BELPAESE

si diano una regola, ma quelli ragionano che "finchè la barca va, lasciala andare...".

Il punto di non ritorno è stato già passato ed ora siamo qui a vivere ed aspettare... forse GODOT!!!

Come detto in un altro post, l'unica cosa che potrebbe salvare il genere umano è il raggiungimento della "singolarità" dell'intelligenza artificiale,

che naturalmente non vuol dire risolvere il cubo di RUBIK, ma qualcosa di piu' AWESOME.

 

 

 

 

 

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3 ore fa, Wayna ha scritto:

In realtà dipende se ci sarà un inversione di tendenza, abbassamento di popolazione o qualche processo che faccia "respirare" un pò.

Non credo che sia un processo lineare ma può velocizzarsi come sta accadendo in questo ultimo decennio.

Direi un 50 anni max prima che diventi una situazione catastrofica ma sono numeri basati sul niente perché è qualcosa di complesso e non tutti ne subiranno le conseguenze allo stesso modo.

Qualche giorno fa i media italiani aprivano con la notizia della ragazza nigeriana respinta dalla Francia e morta mentre partoriva. Lungi da me fare commenti beceri sull'episodio,  ovviamente è sempre doloroso che un figlio nasca e cresca senza la mamma. E il mio discorso lo puoi applicare anche alla Svezia se iniziasse ad avere lo stesso trend demografico. E anche all'Italia. Perchè l'episodio è stato sfruttato da tutti i politici e giornalisti nostrani sull'accoglienza, sul dare a queste persone una possibilità. Tutto giusto fino a un certo punto. Perchè cosa significa dare loro una possibilità? Condividere con loro le nostre già poche risorse. La Nigeria ha 200.000.000 di abitanti e secondo l'ONU raddoppierà la popolazione nei prossimi 30 anni o poco più. Ovvio che emigrino a milioni; e accoglierli non serve a niente perché il loro vuoto viene immediatamente riempito. C'è a chi piace questa crescita perpetua e per realizzarla vengono promosse globalizzazione, individualismo , in opposizione agli Stati e rigettando qualunque forma di pianificazione. Il mondo è sovrappopolato e noi stiamo in sostanza usando le riserve accumulate in passato. Tutto questo poi è solo aggravato dall'esasperata corsa all'hi tech e al machine learning. Perchè le macchine hanno bisogno di energia per potersi muovere e lavorare (e questa va aggiunta all'energia che serve agli esseri umani e che viene ricavata in buona parte ancora dal petrolio).

Secondo me l'irresponsabilità andrebbe punita, non solo quella delle nazioni, impedendo loro di esportare decine di milioni di persone, ma anche quella personale, di chi mette al mondo figli che non può mantenere e che non potranno mantenersi. Ma dato che niente di tutto questo verrà fatto andrà come detto da gelsomino.

 

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18 ore fa, gelsomino ha scritto:

grazie per avermi citato, perchè sono stato un po' fraintendibile, i cento anni sono riferiti all'arco temporale entro cui ci sarà l'estinzione del genere umano.

Un grosso errore che si fa, è quello di ritenere il modus pensandi della popolazione mondiale, come se fosse quello del buon padre di famiglia.

Al contrario il cervello di questa popolazione mondiale ,ragiona come quelli che si comportavano normalmente, mentre il TITANIC 

affondava.

Per fare un esempio a noi piu' vicino, un po' come quelli che "sperano" che il BELPAESE, o meglio quelli che "comandano" il BELPAESE

si diano una regola, ma quelli ragionano che "finchè la barca va, lasciala andare...".

Il punto di non ritorno è stato già passato ed ora siamo qui a vivere ed aspettare... forse GODOT!!!

Come detto in un altro post, l'unica cosa che potrebbe salvare il genere umano è il raggiungimento della "singolarità" dell'intelligenza artificiale,

che naturalmente non vuol dire risolvere il cubo di RUBIK, ma qualcosa di piu' AWESOME.

 

 

 

 

 

Ok ora è più chiaro ;)

Anche io sono molto più allarmato come dici tu ma a volte mi astengo perché sembra che la gente percepisca questo come negativismo e cospirazionismo, tipo sui cambiamenti climatici e sul consumo delle risorse. A livello ambientale effettivamente siamo in questa fase di praticamente non ritorno per popolazione e consumi attuali.

L'osservazione che l'individuo medio è del tutto scollegato e ipocrita nel voler vedere o ammettere lo penso anche io, ne sta pagando con una sofferenza interiore di cui non sa attribuire la causa perché è sistemica e richiede unire tanti puntini e fenomeni che il consumista medio, per come vive e pensa, non potrà vedere o vuole vedere.

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16 ore fa, alexg80 ha scritto:

Qualche giorno fa i media italiani aprivano con la notizia della ragazza nigeriana respinta dalla Francia e morta mentre partoriva. Lungi da me fare commenti beceri sull'episodio,  ovviamente è sempre doloroso che un figlio nasca e cresca senza la mamma. E il mio discorso lo puoi applicare anche alla Svezia se iniziasse ad avere lo stesso trend demografico. E anche all'Italia. Perchè l'episodio è stato sfruttato da tutti i politici e giornalisti nostrani sull'accoglienza, sul dare a queste persone una possibilità. Tutto giusto fino a un certo punto. Perchè cosa significa dare loro una possibilità? Condividere con loro le nostre già poche risorse. La Nigeria ha 200.000.000 di abitanti e secondo l'ONU raddoppierà la popolazione nei prossimi 30 anni o poco più. Ovvio che emigrino a milioni; e accoglierli non serve a niente perché il loro vuoto viene immediatamente riempito. C'è a chi piace questa crescita perpetua e per realizzarla vengono promosse globalizzazione, individualismo , in opposizione agli Stati e rigettando qualunque forma di pianificazione. Il mondo è sovrappopolato e noi stiamo in sostanza usando le riserve accumulate in passato. Tutto questo poi è solo aggravato dall'esasperata corsa all'hi tech e al machine learning. Perchè le macchine hanno bisogno di energia per potersi muovere e lavorare (e questa va aggiunta all'energia che serve agli esseri umani e che viene ricavata in buona parte ancora dal petrolio).

Secondo me l'irresponsabilità andrebbe punita, non solo quella delle nazioni, impedendo loro di esportare decine di milioni di persone, ma anche quella personale, di chi mette al mondo figli che non può mantenere e che non potranno mantenersi. Ma dato che niente di tutto questo verrà fatto andrà come detto da gelsomino.

 

Appunto... io sono un sostenitore che il politically correct non serve a un tubo in questa situazione di emergeza.

O si abbassa la popolazione e i consumi, che permette almeno di non alterare in modo brutale le abitudini acquisiti da una fetta della popolazione idiota o non si va molto lontano (di certo pure noi siamo in parte abituati ad un certo tenore di vita).

Non ci vedo nulla di male al blocco delle nascite e a usare misure preventive un pò più estreme.

Sull'immigrazione bisogna dirla chiara: va bene far entrare e spostarsi in altri paesi ma va fatto in modo controllato e dipende dal paese. I paesi con la popolazione spropositata vanno ridimensionati e non possono invadere altri paese (vedi Cina, Africa e India) dicendo che sono pure in sviluppo, mentre l'occidente deve far rientrare i consumi perché a parità di popolazione ha "mangiato" troppo.

Per dirne una c'è chi fa propaganda che la fame nel mondo si sta mediamente abbassando ma sono sicuro che si tratta del fatto che si è abbassato il rischio di morte per fame ma il tenore di vita medio si è abbassato più o meno ovunque a livello mondiale.

Quindi la situazione è peggiorata!

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Caraibika

Sette miliardi e passa di persone, popolazione in costante crescita e sempre meno lavori a causa della tecnologia. Si tirerà sempre più la corda fino a quando un evento di portata epocale (guerra mondiale, virus apocalittico, carestie globali) non interverrà a riequilibrare la situazione, come successe nel 1300.

L'Europa era sovrappopolata e il cibo non bastava per tutti, le carestie erano sempre più frequenti e l'equilibrio sociale sempre più precario; poi comparì la peste, che uccise circa il 30-40% della popolazione e riequilibrò la situazione. Molti sostengono addirittura che senza questo evento non ci sarebbe stato il periodo di crescita che portò al Rinascimento.

Oggi siamo messi ancora peggio perché le persone sono molte di più e il mondo è spinto continuamente verso la cara globalizzazione, cioè l'annientamento del potere nazionale e dell'identità culturale per favorire la creazione di un unico gregge di pecore più facile da controllare. Non ci saranno mai abbastanza posti di lavoro per i miliardi di persone che non hanno altro da offrire a parte le proprie mani e il proprio tempo, oggi i laureati stessi sono in competizione spietata con gente da tutto il mondo. Qualcuno vuole farci credere che sia positivo, quando stiamo assistendo alla fine del periodo più prospero nella storia dell'umanità e al progressivo azzeramento dei diritti dei lavoratori conquistati con immani sofferenze negli ultimi due secoli.

E' possibile invertire la tendenza prima del sopra citato evento catastrofico? Secondo me no, è fin troppo palese che a chi tiene veramente le redini del potere faccia comodo questa situazione. Le umorali discese in piazza, che un tempo hanno contribuito a costruire il benessere attuale, oggi non servirebbero a molto. Servirebbe un governo mondiale coeso, centralizzato e assoluto che prenda provvedimenti scomodi e contro il politically correct imperante. Magari è proprio questo il piano del Gruppo Bilderberg per arrivare al New World Order, destabilizzare tutto per poi presentarsi come unica speranza contro il disastro. Diabolico.

 

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