Scrivo per sfogarmi nel periodo più bello/brutto della mia vita

[saimont [Partecipante] 152]

Ho deciso di andare via. Via dalla mia terra, la Sicilia.

Ho 19 anni e quest'anno mi diplomo, è un anno come tanti altri? No. Ho deciso qualcosa che meditavo da tempo ma che per paura ed altre cose non ho mai voluto attuare, forse anche facendo bene.

Sono convinto nell'animo di essere in questo preciso momento un bambino mai cresciuto per motivi socialmente approvati.Adesso basta, è il momento.

Andrò lontano da casa mia per lavorare e al tempo stesso andare all'università, pagandomi affitto,università,mangiare e insomma, essere autonomi e finalmente fare quel passo nel diventare davvero un uomo. Basta essere mantenuti, basta ipocrisia, basta merda. Beh, non so se la merda sarà anche lassù, ma di una cosa sono certo, è una mia responsabilità e questo è quello che conta, non so se farò la fame, ma stringerò  i denti. Scrivo per sfogarmi perchè nessuno nella mia famiglia è a favore di questa partenza, NESSUNO.

Lo stress mi sta mangiando di dentro, lo sento che logora.Credo  che d'altronde anche questo presumo faccia parte del gioco.

Non sono tranquillo e cosi perdo la salute, e scrivo qui perchè forse spero di trovare un conforto e un'esperienza simile alla mia, chi lo sà.

Detto questo la decisione è già presa, ma chi lo sà, da questa discussione potrebbe arrivare qualche parola che potrebbe aiutarmi, che sinceramente non farebbe male, grazie a chiunque legga :) .

 

[Nuovo_utente [Partecipante] 1424]

Fai quello che ti senti! Sempre!

Anch'io a 19 anni andai via di casa per approdare in una grande città.

Ti giuro che la prima cosa che provai arrivato alla stazione (alle 6 di mattina, con un tremore alle gambe forse dovuto più all'adrenalina che al freddo) fu: ma chi cazzo me l'ha fatto fare??!?!😂 

 

Da lì poi mille storie, una laurea, una specialistica, un master ecc ecc.

Adesso a 30 e rotti anni ho avuto le mie soddisfazioni. Guadagno mediamente 3000 euro al mese che non sono tantissimi ma nemmeno pochi. Ho una posizione sociale e una grande autostima e sicurezza di me che derivano principalmente dalle mille battaglie personali vinte sudando e sputando sangue.

 

I problemi ci sono sempre...di nuovi e diversi...perché per quelli come noi le sfide non finiscono mai e l'ambizione (purtroppo) è la causa delle nostre gioie ma anche dei nostri dolori.

 

Buona parte però del mio "successo" (se così lo vogliamo definire)...lo devo ai miei genitori. Mi hanno mantenuto economicamente, hanno sempre creduto in me, hanno ascoltato giorno e notte le mie lamentele costanti, hanno abbracciato le mie preoccupazioni e gioito delle mie vittorie. Tutto ciò lo devo ammettere, sono stati la mia spina dorsale, la sorgente inesauribile della mia forza e sono le uniche persone a cui veramente mi sento di dire GRAZIE in questo mondo. Tutto il resto è frutto dei sacrifici di quel tipo che vedo riflesso nello specchio...me stesso! 💪

[saimont [Partecipante] 152]

Il 4/4/2018 alle 19:02 , Nuovo_utente ha scritto:

Fai quello che ti senti! Sempre!

Anch'io a 19 anni andai via di casa per approdare in una grande città.

Ti giuro che la prima cosa che provai arrivato alla stazione (alle 6 di mattina, con un tremore alle gambe forse dovuto più all'adrenalina che al freddo) fu: ma chi cazzo me l'ha fatto fare??!?!😂 

 

Da lì poi mille storie, una laurea, una specialistica, un master ecc ecc.

Adesso a 30 e rotti anni ho avuto le mie soddisfazioni. Guadagno mediamente 3000 euro al mese che non sono tantissimi ma nemmeno pochi. Ho una posizione sociale e una grande autostima e sicurezza di me che derivano principalmente dalle mille battaglie personali vinte sudando e sputando sangue.

 

I problemi ci sono sempre...di nuovi e diversi...perché per quelli come noi le sfide non finiscono mai e l'ambizione (purtroppo) è la causa delle nostre gioie ma anche dei nostri dolori.

 

Buona parte però del mio "successo" (se così lo vogliamo definire)...lo devo ai miei genitori. Mi hanno mantenuto economicamente, hanno sempre creduto in me, hanno ascoltato giorno e notte le mie lamentele costanti, hanno abbracciato le mie preoccupazioni e gioito delle mie vittorie. Tutto ciò lo devo ammettere, sono stati la mia spina dorsale, la sorgente inesauribile della mia forza e sono le uniche persone a cui veramente mi sento di dire GRAZIE in questo mondo. Tutto il resto è frutto dei sacrifici di quel tipo che vedo riflesso nello specchio...me stesso! 💪

Grazie per aver condiviso la tua storia !! ;)

[leoHH [Partecipante] 6]

Fai bene a partire!

Hai 19 anni, hai tutto dalla tua parte per prendere ciò che vuoi dalla vita, nonostante le avversità che troverai da solo in un posto nuovo ce la farai!

[Lennon1906 [Lurker] 34]

Secondo me fai benissimo a partire. Sei giovane e puoi sfruttare tutta l'energia e l'entusiasmo tipici della tua età: ti assicuro che saranno fondamentali. 

Io me ne andai dalla mia città a 22, lavorando all'estero un anno per imparare l'inglese e poi tornai per finire l'università con la laurea specialistica. Era il mio piano e lo attuai bene.

Ripartii subito dopo la laurea, sempre all'estero trovandomi un bel lavoro.

Ci sono stati momenti difficili e di nostalgia, ma sono state tra le esperienze più belle e che più mi hanno fatto crescere nella mia vita.

Su una cosa però ti devo mettere in guardia: a differenza di Nuovo_utente la mia famiglia, come la tua, era contraria alla mia scelta ed ha cercato di tarparmi le ali. Hanno puntato sul senso di colpa per manipolarmi  ed alla fine lasciai quel lavoro che mi piaceva e tornai a casa. 

Non posso dire che in senso assoluto tutto andò male da allora, ma posso assicurarti che quello è il più grande rimpianto della mia vita e, a distanza di nove anni, ancora ci penso. Mi ha fatto e mi fa soffrire ancora molto perché non ho speso questa parte di vita come avrei voluto.

Quindi, dal momento che ora ho 36 anni, mi permetto di farti riflettere su alcune cose.

È possibile che la tua famiglia cercherà di manipolarti o di tarparti le ali. Comprendo bene il tuo stato d'animo: sei stressato perché vuoi realizzarti come persona ed andarti a prendere ciò che vuoi, ma i tuoi affetti te lo vorrebbero impedire. È una situazione che può essere straziante perché ti chiedi come sia possibile che chi ti vuole bene non voglia la tua felicità. 

Io tornai, ma da allora il mio rapporto con i miei genitori non fu più lo stesso e spesso li rinfacciai quella scelta. Ora difatti voglio ripartire perché ho capito che tutti noi abbiamo il diritto ed il dovere di essere felici.

Spero che tu ti farai la tua vita e non commetterai il mio errore. Ricorda però che dovrai lottare ancora più duramente perché potresti avere chi ti rema contro.

Con l'appoggio della famiglia è tutto molto più facile. Sono sicuro che se lo avessi avuto ora sarei in tutt'altra situazione ma, purtroppo, non tutti abbiamo questa grande fortuna.

Convivere con i rimpianti è durissima, te lo assicuro.

Lotta per andarti a prendere ciò che vuoi.

[sfulcrum [Partecipante] 377]

Che uni andrai a fare?

Il lavoro c'è già o pensi di trovarlo dopo che arrivi?

Hai una base economica su cui contare, i tuoi un aiuto te lo darebbero?

Se hai fatto un buon piano potrebbe aver senso, tieni conto che il primo anno di uni (specialmente in certe facoltà) è duro, a questo devi aggiungere ambientamento e mile cose di cui ora non hai nemmeno un'idea; soprattutto all'inizio, a seconda di cosa frequenti, se fai un lavoro impegnativo ci sono ottime possibilità di fare male tutti e due...

Io valuterei per la triennele una scelta conservativa (sempre se è fattibile, se magari vivi a Pantelleria non lo è):

1) Vicino a casa (sempre che non sia a ciclo unico),

2) Cercarti un lavoro non esageratamente impegnativo ed intanto vedere come concili le due cose (non è banale).

3) Per specialistica miri ai posti fighi e prendi lo zaino e vai, magari all'estero con soldi messi da parte in questi anni.

Modificato 21 Agosto 2018 da sfulcrum