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One-Itis per collega disturbata, come gestirla


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Clarence

Ciao a tutti,

è il mio primo messaggio, ho letto molto ma non ho trovato una situazione uguale alla mia e vorrei dei consigli su come comportarmi.

Ciò che cerco non è un consiglio per conquistare questa donna ma per come gestire un rapporto cordiale che nel tempo si è deteriorato ed ora genera comportamenti a cui non so dare alcuna spiegazione razionale.

I fatti: lavoriamo a stretto contatto, lei 10 anni più di me (35-45), entrambi sposati. Nel tempo diventiamo amici (errore?). Mi racconta alcuni episodi della sua vita che collego ad alcuni lati del suo carattere, perdonando a volte più del dovuto reazioni eccessive e paranoie non propriamente da collega. Persona estremamente insicura, molto, molto permalosa e lunatica, non sa gestire situazioni critiche nè in ambito lavorativo nè con gli altri. Se c'è un problema, un equivoco, non vuole spiegazioni, non cerca il dialogo, semplicemente non rivolge la parola per giorni per poi calmarsi e riprendere la solita routine. Il rapporto si fa più stretto quando entra in depressione, io ho vissuto una situazione simile con un parente e cerco, per quanto possibile, di darle supporto.

Spesso mi cerca per chiedere consiglio e fa esattamente il contrario, sia in campo lavorativo che nella vita. Mi sottopone a continue torture psicologiche. Un amico mi dice che gli errori li sto facendo io perchè la tratto da persona normale e non da persona disturbata.

il tempo passa, terapie psicologiche e farmacologiche, e questa situazione ci fa affezionare l'uno all'altro. Lei in quanto dice di avere poche amicizie e di aver trovato "un tesoro", io scosso da tanto dolore e convinto veramente di poter fare qualcosa di utile. In quest'ultimo anno la situazione praticamente si ribalta, lei sembra in alcuni momenti stare meglio ed al contempo alcuni aspetti della mia vita non vanno come vorrei... ed improvvisamente mi volta le spalle. Senza aver avuto contatti fisici mi racconta un giorno di "aver scelto il marito" e di conseguenza di non potermi aiutare, di "pensare alla famiglia" ed altre cose così. C'è un equivoco enorme alla base che comunque non vuole chiarire, semplicemente perchè non ascolta se non quando si trova in seria difficoltà.

Ultimamente mi leva il saluto (ribadisco, lavoriamo a strettissimo contatto) e mi crea grosse difficoltà in quanto resto indietro col lavoro, cosa che mi dà talmente fastidio da inficiare sul mio umore e persino sulla mia vita sessuale. Torno a casa estremamente nervoso e poco sereno.

Non c'è verso di chiarirci (non vuole parlare o, quando vuole, usa termini inappropriati), semplicemente nega tutto o addirittura mi dice che io non sono "a posto", che invento le cose.

E' sempre stata professionalmente irreprensibile fino a un mese fa, ora cerca chiaramente di danneggiarmi (anche se lo ha negato più volte). Potrei fare vari esempi ma ha perso l'etica del lavoro, una delle cose su cui mai si era smentita, nonostante le difficoltà (oggettive) che ha avuto.

Ora io non voglio più capire il perchè di questi comportamenti, voglio capire il perchè dei miei... cioè io passo intere giornate immerso a pensare al perchè mi sono aperto e fidato così tanto di una persona che mi sta danneggiando, e perchè non riesco a fare a meno di cercare un dialogo con lei nonostante le cattiverie (perchè di questo si tratta) che sto subendo.

Alterno nella giornata momenti di calma interiore a momenti in cui vorrei solo tornare indietro e fare altre scelte, perchè pensavo di fare del bene invece sono stato semplicemente "truffato".

Non so se, segnalando il tutto ai superiori, il risultato finale mi farebbe sentire in pace con me stesso... nonostante mi senta nel giusto per quello che ho fatto fino ad ora mi pare un gesto vile, ma non so più come gestire la mia giornata. Non credo sia nemmeno un problema di autostima perchè non sono mai stato influenzato in maniera così pesante da quello che una persona pensa di me, ma qui il punto è che io non capisco il perchè lei sia così condizionante per me. Extra lavoro non abbiamo (più) contatti di nessun tipo, ma non posso negare che occupi (gran) parte dei miei pensieri.

Recupero un finto rapporto? Lascio passare del tempo? Idee/consigli?

Magari qualcuno parlerà di freeze... ma ce l'ho davanti agli occhi 8 e più ore al giorno. Quando non la vedo per 2-3 giorni sto decisamente meglio

Modificato da Clarence
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Gagliardo
10 minuti fa, Clarence ha scritto:

Ciao a tutti,

è il mio primo messaggio, ho letto molto ma non ho trovato una situazione uguale alla mia e vorrei dei consigli su come comportarmi.

Ciò che cerco non è un consiglio per conquistare questa donna ma per come gestire un rapporto cordiale che nel tempo si è deteriorato ed ora genera comportamenti a cui non so dare alcuna spiegazione razionale.

I fatti: lavoriamo a stretto contatto, lei 10 anni più di me (35-45), entrambi sposati. Nel tempo diventiamo amici (errore, lo so). Mi racconta alcuni episodi della sua vita che collego ad alcuni lati del suo carattere, perdonando a volte più del dovuto reazioni eccessive e paranoie non propriamente da collega. Persona estremamente insicura, molto, molto permalosa e lunatica, non sa gestire situazioni critiche nè in ambito lavorativo nè con gli altri (se c'è un problema, un equivoco, non vuole spiegazioni, non cerca il dialogo, semplicemente non rivolge la parola per giorni per poi calmarsi e riprendere la solita routine. Il rapporto si fa più stretto quando entra in depressione, io ho vissuto una situazione simile con un parente e cerco, per quanto possibile, di darle supporto.

Spesso mi cerca per chiedere consiglio e fa esattamente il contrario, mi sottopone a continue torture psicologiche. Un amico mi dice che gli errori li sto facendo io perchè la tratto da persona normale e non da persona disturbata.

in questa fase, con conseguenti terapie psicologiche e farmacologiche, ci affezioniamo l'uno all'altro. Lei in quanto dice di avere poche amicizie e di aver trovato "un tesoro", io scosso da tanto dolore e convinto veramente di poter fare qualcosa di utile. In quest'ultimo anno la situazione praticamente si ribalta, lei sembra in alcuni momenti stare meglio ed al contempo alcuni aspetti della mia vita non vanno come vorrei... ed improvvisamente mi volta le spalle. Senza aver avuto contatti fisici mi racconta un giorno di "aver scelto il marito" e di conseguenza di non potermi aiutare, di "pensare alla famiglia" ed altre cose così. C'è un equivoco enorme alla base che comunque non vuole chiarire, semplicemente perchè non ascolta se non quando si trova in seria difficoltà.

Ultimamente mi leva il saluto (ribadisco, lavoriamo a strettissimo contatto) e mi crea grosse difficoltà in quanto resto indietro col lavoro, cosa che mi dà talmente fastidio da inficiare sul mio umore e persino sulla mia vita sessuale. Torno a casa estremamente nervoso e poco sereno.

Non c'è verso di chiarirci (non vuole parlare o, quando vuole, usa termini inappropriati), semplicemente nega tutto o addirittura mi dice che io non sono "a posto", che invento le cose.

Ora io non voglio più capire il perchè di questi comportamenti, voglio capire il perchè dei miei... cioè io passo intere giornate immerso a pensare al perchè mi sono aperto e fidato così tanto di una persona che mi sta danneggiando, e perchè non riesco a fare a meno di cercare un dialogo con lei nonostante le cattiverie (perchè di questo si tratta) che sto subendo.

Alterno nella giornata momenti di calma interiore a momenti in cui vorrei solo tornare indietro e fare altre scelte, perchè pensavo di fare del bene invece sono stato semplicemente "truffato".

Non so se, segnalando il tutto ai superiori, il risultato finale mi farebbe sentire in pace con me stesso... nonostante mi senta nel giusto per quello che ho fatto fino ad ora mi pare un gesto vile, ma non so più come gestire la mia giornata. Non credo sia nemmeno un problema di autostima perchè non sono mai stato influenzato in maniera così pesante da quello che una persona pensa di me, ma qui il punto è che io non capisco il perchè lei sia così condizionante per me. Extra lavoro non abbiamo (più) contatti di nessun tipo, ma non posso negare che occupi (gran) parte dei miei pensieri.

Recupero un finto rapporto o... idee? Consigli?

1 non fare cazzate cosa vuoi segnalare? Vuoi fotterti la carriera???!

2 la mia ex era esattamente come descrivi questa tua collega. Ringrazia il buon dio di non essere andato oltre. Lei è e rimarrà così io sto ancora soffrendo ma sempre meno. Non cercare di capire e poi hai una moglie degli affetti? Dedicati a loro!

Hai capito che è disturbata? Lo é ma queste persone nella loro follia hanno trovato un equilibrio e usano le altre persone come stampelle emotive che per loro tali sono. Se una stampella si rompe si piega o incomincia a dare problemi la sostituiscono in un niente. 

Non odiarla ma ama te stesso. Non cercare di capire ma risolvi i tuoi fantasmi. Lei non cambierà mai e darà qualcosa di positivo a qualcuno nella misura in cui questo qualcuno la farà stare bene ma sarà sempre per se stessa non perché è in grado di apprezzare o dare bene ... loro prendono e se danno e per un baratto 

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Clarence

Grazie mille, soprattutto il riferimento alle stampelle mi pare azzeccato.

Ma c'è il grande problema del vedersi quotidianamente

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pomok@ko

da quello che dici l'escalation negativa non sembra ancora arrivata al suo culmine

io credo che tu sia indietro rispetto a lei

mentre tu perdi tempo a recriminare e starci male, lei sta pensando a come incularti

tieni copia dei vostri rapporti lavorativi in cui lei sabota il tuo lavoro, cerca di sfruttare quel tempo che ora usi in maniera poco utile per starle un passo avanti

 

 

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Clarence

pomok@ko potresti chiarirmi che futuro immagini, visto che mi parli di escalation non ancora arrivata al culmine?

Oggi ci ha dato dentro ancora, penso sia un effetto dei farmaci che prende. La beffa è che mi fa apparire come un mostro, come se fossi io la causa di tutte le discussioni (al 99% infantili) che abbiamo. Mentalmente è davvero stressante

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pomok@ko
9 ore fa, Clarence ha scritto:

pomok@ko potresti chiarirmi che futuro immagini, visto che mi parli di escalation non ancora arrivata al culmine?

Oggi ci ha dato dentro ancora, penso sia un effetto dei farmaci che prende. La beffa è che mi fa apparire come un mostro, come se fossi io la causa di tutte le discussioni (al 99% infantili) che abbiamo. Mentalmente è davvero stressante

la peggiore delle ipotesi?

che lei si rivolga ai superiori sostenendo che tu la molesti, tanto per dirne una.

che tu in passato le hai fatto delle avances per poi arrivare a molestarla, dato che lei ti aveva rifiutato, ma che per paura di ritorsioni sul lavoro non ne ha mai fatto menzione.

nella sua versione dei fatti, lei ha sempre cercato di mantenere un giusto rapporto professionale, ma purtroppo tu, giorno dopo giorno, l'hai destabilizzata e messa in difficoltà.

fino al momento in cui lei, preoccupata, deciderà di parlarne con i superiori.

poco importa che questo sia vero, giusto?

lei sarà sempre più tutelata rispetto a te.

a lei basterà modificare pochi tasselli della realtà per farti passare per quello che non sei.

cosa fare...

fatti cambiare mansione, lontano da lei

licenziati

spezzati una gamba e rimani a casa 2 mesi

parlane con una persona fidata sul lavoro e raccontagli le cose come stanno, c'è il rischio che lei stia seminando briciole di pane con altri colleghi per metterti in cattiva luce, ricordalo.

ti dico queste cose perché, per la natura del mio lavoro, ho visto esperienze simili, e a cosa possono arrivare le donne quando vogliono fare del male.

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Lukaaas

Già capitato. Perfettamente inutile stare a rimuginare sul passato: hai sbagliato, capita a tutti, fine. 

Lascia perdere confronti e altre menate: anche quando accadono poi non vanno MAI come uno se li era sognati.

Devi diventare un muro. Devi vederla (e trattarla) come il collega più brutto e con cui hai meno confidenza che è nel tuo ufficio. E sulla tua parte del lavoro essere irreprensibile e inattaccabile: professionale con una parola.

Sforzati ogni giorno di fare così: all'inizio ti verrà male, col tempo ti verrà naturale

Modificato da Lukaaas
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Clarence

Spostarsi di reparto sarebbe di grande aiuto ma ci è stato ribadito anche oggi (l'ha chiesto lei proprio oggi) che non è possibile.

I superiori mi hanno detto di cercare di collaborare perché pare abbiano capito com'è.

Lei ha inventato una bella storia, pomok@ko ci sei andato davvero vicino

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pomok@ko

ecco, prima di farti fottere, fottila tu, non hai molte alternative

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  • 2 settimane dopo...
Clarence

In questi giorni ha dato il "meglio" di se. Menzogne, dispetti, tentativi di danneggiarmi. Il "confronto" è impari perche inventa cose assurde che avrei fatto o detto... penso davvero non stia bene.

Credo sia un rapporto rovinato in maniera irrimediabile, ma scrivo in one-itis perché il pensiero di non andarci d'accordo, dopo tutto il buono che c'è stato, non mi abbandona (quasi) mai.

A volte sono tentato dal prendere il telefono e cercare di farla ragionare, ma devo convincermi che non c'è soluzione, ci ho provato davvero tante volte, ma penso di aver sbagliato i momenti.

Penso che la strada giusta sia ignorarla completamente, dato che tutte le volte che parliamo la situazione peggiora.

Ho la coscienza pulita. Eppure ci penso. Non si scuserà mai

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